Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: _Ely_BM    10/01/2017    2 recensioni
Stacie Torres, una ragazza come tante altre di sedici anni, forse un po troppo sbadata e sempre nervosa, che ama sognare ad occhi aperti il suo principe azzurro e suo grande amore da quando ha dieci anni di nome Steven Walker, migliore amico venticinquenne di suo fratello maggiore, sperando che un giorno la veda come una donna e non più "piccolina" come l'ha sempre soprannominata lui.
Tra amori e gelosie, vedremo le vicende di Stacie e Steven, che ci faranno sognare con il loro quasi impossibile amore!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Capitolo due) La mia sbadatina.

...POV STACIE...

"Steve prendimi." -quasi urlo ridendo correndo per il parco-

"Adesso ti prendo." -esclama lui correndomi dietro-

Dopo qualche minuto di corsa mentre io scappo e lui mi rincorre, finalmente riesce a prendermi e mi sbatte ad un albero entrambi con il fiatone.

"Adesso non puoi scapparmi." -dice lui tenendomi bloccata tra l'albero e il suo fantastico corpo-

"Ma io non voglio scappare." -gli sorrido accarezzandogli il viso e lui sorride pure e un secondo dopo mi bacia.. un bacio lento e tanto dolce, che mi fa battere forte il cuore, ma dopo pochissimo non sento più le sue labbra a contatto con le mie, così apro gli occhi e Steve non è più con me, ma dopo qualche istante sento ridere da lontano, così mi volto e vedo Steve con la moretta del bar mentre ridono e scherzano insieme-

"Ti amo Steve." -dice la moretta sorridendo accarezzandogli i capelli e lui sorridendo, la bacia e io sento le lacrime rigarmi il viso-


Di scatto apro gli occhi mettendomi seduta sul mio letto e guardo un punto fisso davanti a me, non smettendo per un secondo di pensare a quel sogno.

"Oh, sei già sveglia." -dice sorpresa la voce di Rosie entrando in camera mia-

"Si." -sussurro tirando un sorriso-

"Che c'è? Cos'è quella faccia?" -mi domanda preoccupata-

"Nulla, solo un brutto sogno." -le rispondo alzandomi dal letto e insieme usciamo dalla mia camera scendendo al piano di sotto, raggiungendo la cucina-

"Buongiorno cucciola." -mi saluta mio fratello mentre mi metto seduta a tavola per poter fare colazione- "Non mi dai un bacio?" -mi domanda e io lo guardo-

"Oh si, scusa." -mi alzo e gli stampo un bacio sulla guancia-

"Che succede? Non ti senti bene?" -mi domanda preoccupato mio fratello-

"No, ha fatto solo un brutto sogno." -gli risponde Rosie servendomi del latte con cacao.. che cosa significherà questo sogno? All'inizio andava tutto bene, eravamo io e Steve che giocavamo, ridevamo, ma poi mi bacia, un bacio che è durato troppo poco e quando ho riaperto gli occhi lo vedo con quella donna del bar! Che significherà?! Per certi versi è stato un bel sogno, ma poi si è trasformato in un incubo, un incubo che non voglio che si avveri.. non voglio vedere Steve insieme a quella donna, sarò egoista, ma lo voglio tutto per me! Voglio che Steve si innamori di me, voglio che mi veda come una donna non come una bambina, voglio potergli sentire uscire dalla sua bocca 'Stacie ti amo', ma forse questo rimarrà solo un sogno per me, forse l'amore della mia vita non si accorgerà mai di me e mi vedrà sempre come una bambina!-

"Stacie sbrigati, non puoi arrivare ogni santissimo giorno di scuola in ritardo." -dice mio fratello riportandomi alla realtà- "Si può sapere a cosa pensi?" -mi domanda osservandomi-

"A nulla." -gli rispondo in fretta e lui sospira- 

"Dai su." -mi sprona mio fratello a muovermi-

"Hai ragione, vado." -mi alzo da tavola e corro al piano di sopra-

Dopo essere entrata in camera mia alla velocità della luce, corro al mio armadio e dopo aver aperto le ante, in fretta e furia decido di indossare un leggings arancio con delle righe nere, una maglietta a maniche corte nera e degli stivaletti neri pure quelli.

"Forza Stacie, non puoi arrivare ogni giorno in ritardo." -parlo a me stessa pettinandomi velocemente i miei capelli biondi-

Afferro il mio zaino e come un fulmine corro fuori dalla mia camera e scendo al piano di sotto.

"Dai, ti do uno strappo con l'auto." -dice mio fratello raggiungendo il portone d'ingresso-

"No, vado in bicicletta." -gli rispondo stampando un bacio veloce sulla guancia di Rosie-

"Va bene, fai attenzione." -dice  Rosie premurosa e io annuendo esco di casa-

Scendo velocemente la piccola rampa di scale davanti il portone d'ingresso, solo che inciampo e quasi cado, ma per fortuna riesco ad aggrapparmi alla ringhiera.

"Dannazione." -sbotto sbuffando raggiungendo la mia bicicletta-

"Sempre la solita sbadata." -esclama mio fratello scuotendo la testa-

"Ciao fratellone, ci vediamo più tardi." -lo saluto stampandogli un bacio sulla guancia-

"A più tardi." -mi saluta lui salendo a bordo nella sua auto mentre io salgo sulla mia bicicletta-

Inizio a pedalare verso il liceo mentre mio fratello parte verso il bar-ristorante, solo che mi incanto a guardare Steve uscire da casa sua e fissando lui con un sorriso da ebete, non vedo lo scalino del marciapiede davanti a me e la ruota davanti scende male facendomi perdere il controllo della bicicletta e cado a terra dolorante.

"Che male." -mi lamento dolorante massaggiandomi un braccio- "Perchè sei così sbadata Stacie? Perchè ogni volta devi fare la figura della sciocca?" -domando a me stessa nervosa-

"Parli da sola adesso?" -mi domanda Steve divertito e io alzo lo sguardo verso di lui e noto solo ora che mi abbia raggiunto- 

"Beh si, che c'è di male?" -sbotto nervosa e lui ridacchia chinandosi davanti a me-

"Ti sei fatta male?" -mi domanda guardandomi-

"Tu che credi?" -sbotto sempre più nervosa-

"Ciclo?" -mi domanda ridendo e io lo fulmino-

"Non sei per niente simpatico." -sbotto nervosissima-

"Nervosetta stamani." -esclama lui- "Dai su, ti aiuto a rialzarti." -dice mettendosi in piedi e allunga le sue grandi mani verso di me e io rimango a fissarle.. sono molto arrabbiata con lui, ha preferito quella moretta del bar a me nel mio sogno.. lo so che era solo un sogno, ma lui era con me e poi è andato da quella e so anche che sono molto strana.. insomma essere arrabbiata con lui per un sogno non ha alcun senso, ma io sono così, non posso farci niente!- "Stacie?!" -mi riporta alla realtà lo schiocco di dita di Steve davanti agli occhi- "Ci sei?" -mi domanda-

"Ci sono." -gli rispondo afferrando le sue mani e lui con forza mi tira su, solo che come al solito sono una sbadata e mettendo un piede male sul gradino gli finisco addosso e lui per fortuna riesce a tenersi in equilibrio tenendomi stretta a se, dove il mio cuore inizia a martellare a più non posso-

"La mia sbadatina." -dice lui divertito facendomi perdere un battito mentre sono persa nei suoi occhi nocciola tanto meravigliosi- "Stacie ma che ti succede?" -mi chiede e io a quella domanda ritorno alla realtà, allontanandomi da lui-

"Devo andare, sei in ritardissimo come tuo solito Stacie." -parlo a me stessa e lui ridacchia- "Che hai tu da ridere?" -gli domando nervosa-

"Nulla, sei così strana piccolina." -mi risponde ridacchiando scompigliandomi i capelli e io sbuffo salendo sulla mia bicicletta- "Fai attenzione." -mi dice mentre inizio a pedalare verso il liceo.. inizia un po a pesarmi quel piccolina.. prima lo trovavo carino, prima mi piaceva che mi chiamasse in quel modo, ora invece non mi piace più.. mi fa capire che lui mi vede piccolina, che per lui sono una bambina e non una donna! Io voglio che si accorga di me, che mi veda e invece lui mi vede solo come una bambina, una bambina che non sono, perchè ho sedici anni, non cinque!-

Come ogni santissimo giorno in fretta e furia prendo l'occorrente delle prime due ore dal mio armadietto e subito dopo mi fiondo nella mia classe, bussando prima di entrare.

"Avanti." -esclama la voce possente del professore e io apro la porta ed entro- "Torres." -esclama ovvio sospirando-

"Scusi il ritardo." -mi scuso andando a sedermi al mio posto-

"Torres non puoi arrivare ogni giorno in ritardo.. la campanella suona alle otto e tu devi entrare a quell'ora non quando ti pare a te." -mi rimprovera il professore e io annuisco-

"Lo so, mi scusi." -dico soltanto e lui sospira-

"Vedi di darti una svegliata o prenderemo provvedimenti." -dice severo e io annuisco- "Bene, continuiamo la lezione." -afferma riprendendo a spiegare-

"Come mai così in ritardo oggi?" -mi domanda a bassa voce la mia migliore amica-

"Sono caduta con la bici." -le rispondo a bassa voce- "Mi fai copiare i compiti di matematica?" -le domando speranzosa-

"Perchè? Non li hai fatti?" -mi domanda afferrando il suo quaderno di matematica-

"C'ho provato, ma sono troppo complicati per me." -le rispondo afferrando il quaderno e subito dopo inizio a copiarli- "Ah, dopo devo raccontarti un sogno che ho fatto stanotte." -le dico guardandola e lei annuisce-

"Di che si tratta?" -mi domanda curiosa-

"Dopo ti dico." -le rispondo ritornando a copiare matematica-

...POV STEVEN...

E' ora di alzarsi, è ora di alzarsi, è ora di alza

Sbuffano la stacco di malo modo, passandomi una mano davanti al viso.. ho fatto un sogno.. un sogno tanto confuso e non ricordo molto.. c'ero io e la moretta del bar.. eravamo credo seduti ad un tavolo mentre cenavamo sì, sono riuscito a portarla a cena ma poi non ricordo molto, si è fatto tutto confuso, credo che lontano da noi ci fosse Stacie, sì proprio Stacie che ci guardava furiosa proprio come ieri al bar! Che strano sogno.. che cavolo centra Stacie?

Dopo un abbondante colazione, ritorno in camera mia e inizio a prepararmi per andare a lavoro, indossando un pantalone di tuta grigio chiaro, una maglietta a maniche corte bianca e delle scarpe da ginnastiche tutte bianche pure quelle.

Dopo essermi sistemato il mio lungo ciuffo allo specchio, afferro le chiavi della mia auto, portafoglio e cellulare ed esco dalla mia camera scendendo al piano di sotto.

Esco di casa e dando le spalle alla strada, per poter chiudere a chiave il portone d'ingresso di casa mia, sento l'auto di Lance allontanarsi e un attimo dopo sento un tonfo.

"Che male." -si lamenta dolorante una voce femminile a me familiare, così mi volto e noto Stacie a terra mentre si massaggia un braccio- "Perchè sei così sbadata Stacie? Perchè ogni volta devi fare la figura della sciocca?" -domanda a se stessa mentre mi avvicino osservandola divertito-

"Parli da sola adesso?" -le domando sempre più divertito e lei alza lo sguardo verso di me- 

"Beh si, che c'è di male?" -sbotta nervosa e io ridacchio chinandomi davanti a lei-

"Ti sei fatta male?" -le domando guardandola-

"Tu che credi?" -sbotta sempre più nervosa-

"Ciclo?" -le domando ridendo e lei mi fulmina-

"Non sei per niente simpatico." -sbotta nervosissima-

"Nervosetta stamani." -esclamo- "Dai su, ti aiuto a rialzarti." -le dico mettendomi in piedi e allungo le mie mani verso di lei e lei rimane ferma a fissarle immobile- "Ci risiamo." -dico sospirando chinandomi di nuovo davanti a lei- "Stacie." -la richiamo passandole una mano davanti al viso- "Perchè ogni volta ti perdi così nei tuoi pensieri?" -le domando ma non ricevo nessuna risposta- "Stacie?!" -la richiamo di nuovo schioccandole le dita davanti agli occhi- "Ci sei?" -le domando-

"Ci sono." -mi risponde afferrando le mie mani e io con forza la tiro su, solo che mettendo un piede male sul gradino mi finisce addosso e io riuscendo a tenermi in equilibrio la tengo stretta a me-

"La mia sbadatina." -le dico  divertito mentre lei rimane immobile a fissarmi negli occhi- "Stacie ma che ti succede?" -le chiedo e lei subito si allontana da me-

"Devo andare, sei in ritardissimo come tuo solito Stacie." -parla lei a se stessa e io ridacchio- "Che hai tu da ridere?" -mi domanda nervosa-

"Nulla, sei così strana piccolina." -le rispondo ridacchiando scompigliandole i capelli e lei sbuffa salendo sulla sua bicicletta- "Fai attenzione." -le dico sorridendo guardandola mentre inizia a pedalare verso il liceo-

Scuotendo la testa sorridendo, raggiungo la mia auto e salgo a bordo.. è così strana quella ragazzina.. non riesco a capire cos'abbia nella testa.. è sempre così sbadata e mi fa una terribile tenerezza.

"Spero che la donna di ieri venga anche oggi." -dico sorridendo al mio migliore amico mentre serve il cappuccino ad una signora-

"Ancora con quella donna? Secondo me non gli interessi." -dice il mio migliore amico e io lo guardo male-

"Grazie tante." -esclamo serissimo e lui ridacchia-

"Dico solo che se le interessassi ieri non faceva la difficile." -mi spiega lui e io sospiro-

"Sono sicuro che le interesso, le piace farsi desiderare, tutto qui." -gli dico convinto e lui alza le spalle-

...POV STACIE...

"Allora? Vuoi dirmi che cosa hai sognato?" -mi domanda la mia migliore amica appena suona la campanella per dare inizio alla ricreazione-

"Uno strano sogno Olivia." -le rispondo- "Eravamo io e Steve che giocavamo rincorrendoci, poi lui mi prende e mi bacia.. un bacio tanto lento e dolce che mi ha fatto battere forte il cuore, ma poi sparisce e quando apro gli occhi è in compagnia della donna di ieri." -le racconto- "Che significherà questo sogno?" -le domando sbuffando-

"Lo so io.. significa che devi dimenticarti di Steve perchè tra voi due non succederà mai nulla e lui sarà felice con quella donna." -mi risponde la mia migliore amica e io la guardo malissimo-

"Che bella amica che sei." -sbotto nervosa fulminandola-

"Dico solo come stanno le cose.. Steve è troppo grande per te e lo sai anche tu." -mi dice e io sbuffo-

"Dovresti dirmi cose belle, che mi possano dare una speranza, invece tu sai dirmi solo cose che non voglio sentire." -sbotto acidissima e lei sospira-

"Sto solo cercando di farti rimanere con i piedi per terra.. Steve è grande per te e abbiamo avuto ieri la conferma che a lui interessano le donne mature, non le.."

"Dai dillo." -la incoraggio nervosa-

"Le bambine, ecco l'ho detto." -dice lei fierissima e io sbuffo-

"Non sono una bambina, ho sedici anni." -le dico-

"Ma per Steve sei piccolina, te lo dice pure lui." -mi ricorda e io sbuffo-

"Ehi Stacie." -mi saluta sorridendo Mitch-

"Non uscirò con te." -sbotto nervosa afferrando per il braccio Olivia e me la strascino via, lasciandolo li impalato-

"Sei stata cattiva, poverino." -dice la mia migliore amica-  

"Poverina io! Non vuole proprio capire che non mi piace." -dico nervosissima-

...POV STEVEN...

Sto servendo il pranzo ad una signora con la figlia, quando alzo lo sguardo verso l'entrata sentendo qualcuno entrare e sorrido nel vedere la moretta di ieri in compagnia della sua amica.

Lei mi guarda per un secondo e subito dopo sorride, andando a sedersi ad un tavolo libero.

"E' arrivata la donna della tua vita." -dice il mio migliore amico e io ridacchio raggiungendo il loro tavolo-

"Buongiorno." -saluto cordiale guardando la moretta che sorride nel leggere il menù- "Cosa vi porto?" -domando sorridendo continuando a guardarla-

"Per me un panino con prosciutto cotto e formaggio grazie." -mi risponde la sua amica e io annuisco-

"Ok, e per lei?" -domando alla moretta che mi guarda-

"Non c'è il piatto del giorno di ieri?" -mi domanda sorridendo-

"Mi dispiace, ma era valido solo per ieri quello." -le rispondo sorridendo-

"Che peccato." -esclama sorridendo- "Prenderò lo stesso della mia amica allora." -mi risponde e io sorrido-

"Arriva subito." -dico andando verso il bancone-

"Non dirmi che adesso fai tu il difficile?!" -mi domanda sconcertato il mio migliore amico passandomi l'ordine di quelle due e io ridacchiando porto loro il pranzo-

"Ecco a voi." -esclamo posando il piatto sotto il loro naso con sopra i loro panini-

"Grazie mille." -mi ringrazia la moretta e io sorrido facendole l'occhiolino e subito dopo, sotto il suo sguardo, raggiungo il bancone e mi metto a lavoro.

Sto lavando una tazzina sentendo il suo sguardo addosso, così alzo il mio e i nostri sguardi si scontrano e lei sorridendo si volta dall'altra parte iniziando a mangiare il suo panino.

"Quella è pazza di te." -esclama il mio migliore amico e io sorrido ammirandola-

"Ciao ragazzi." -ci saluta Rosie raggiungendoci-

"Ehi amore." -la saluta Lance baciandola a fior di labbra- "Sei venuta per darci una mano?" -le domanda-

"Certo che sì." -le risponde lei sorridendo mettendosi subito a lavoro-

"Ciao." -salutano all'unisono Stacie e Olivia raggiungendo il bancone-

"Com'è andata a scuola?" -domanda loro Lance-

"Bene." -risponde Stacie- "Ciao Steve." -mi saluta e io mi volto verso di lei-

"Ciao piccolina." -sorrido scompigliandole i capelli e lei sbuffa e io divertito ritorno a guardare la moretta-

"Hai chiesto aiuto ad Olivia per gli esercizi di matematica?" -domanda Lance a sua sorella-

"Non mi ha chiesto aiuto, li ha copiati." -gli risponde Olivia mentre io e la moretta ci scambiamo sguardi
e sorrisi-

"Ma che dici? Non l'ho copiato." -sbotta nervosa Stacie-

"Stacie." -la richiama suo fratello con rimprovero e lei sbuffa-

"Ok, lo ammetto, l'ho copiato." -sbotta lei sbuffando- "Io e la matematica non andiamo d'accordo, lei odia me e io odio lei." -afferma alzando le spalle-

"La matematica non può odiarti." -le dice Lance e lei sospira-

"Fa lo stesso fratellone, non ci capisco nulla di quella odiosa materia." -gli dice Stacie e io distogliendo lo sguardo dalla moretta lo poso su di lei-

"Posso aiutarti io." -esclamo sorridendo e lei mi guarda malissimo-

"No grazie." -mi risponde acida-

"Ma si può sapere che problemi hai con me?" -le domando esasperato e lei mi guarda- "Voglio solo aiutarti con la matematica, non per vantarmi, ma sono un vero asso in questa materia." -le dico facendole l'occhiolino-

"Non so, magari sei troppo impegnato." -esclama lei-

"Impegnato? No, non direi, perchè dovrei esserlo?" -le domando confuso-

"Non lo so, magari preferisci fissare quella donna invece che aiutarmi." -sbotta acidissima e io rido-

"Gelosa mia sbadatina?" -le domando pizzicandole la guanciotta-

"Non pizzicarmi." -sbotta nervosa scacciando di malo modo la mia mano e io ridacchio-

"Dai voglio aiutarti." -le dico sorridendo- "Iniziamo da domani pomeriggio, qui al bar." -le dico facendole l'occhiolino allontanandomi e lei sbuffa-

"Scusi, vorrei il conto." -esclama la voce della moretta e io mi volto verso di lei dove la noto davanti alla cassa, così sorridendo mi avvicino a lei mentre mi osserva con il sorriso, sentendo lo sguardo furioso di Stacie addosso-

"Sono otto euro e cinquanta." -le dico scrivendo alla macchina e lei mi passa venti euro- "Ecco a lei." -esclamo sorridendo passandole il resto-

"Grazie mille." -mi sorride prendendolo- "Questo è suo." -dice passandomi un bigliettino e io lo afferro confuso e appena leggo il suo numero di cellulare sorrido alzando lo sguardo e lo poso su di lei che guardandomi sorridendo esce dal locale-

"Ti ha dato il suo numero?" -mi domanda sorpreso Lance e io sorrido-

"Già, proprio il suo numero." -confermo felice ma il mio sguardo si posa su Stacie che furiosa esce dal bar-ristorante con la sua migliore amica che le corre dietro.. ma che problemi ha quella ragazzina con me? E' così strana e difficile da capire!-

...POV STACIE...

"Quella donna odiosa gli ha lasciato il suo numero." -sbotto furiosa appena metto piede fuori dal locale-

"Stacie devi cercare di controllare la tua gelosia." -dice la mia migliore amica e io la guardo male-

"Non ci riesco." -sbotto nervosissima facendo avanti e indietro- "Non facevano altro che scambiarsi sguardi, stupidi sorrisini e quella sicuramente me lo porterà via." -dico furiosa-

"Stacie devi metterti il cuore in pace, Steve non sarà mai tuo." -quasi urla la mia migliore amica-

"Volete dirmi che succede?" -domanda Rosie e noi ci voltiamo verso di lei-

"Nulla." -sbuffo-

"Stacie?" -mi richiama interrogatoria Rosie e io la guardo- 

"Non succede nulla, adesso dobbiamo andare, vero Olivia? Abbiamo un sacco di compiti." -dico strascinandomela dietro verso casa mia-

"Secondo me tua cognata sospetta qualcosa." -esclama convinta la mia migliore amica-

"Ieri mi ha beccata mentre guardavo di nascosto Steve in camera sua che si spogliava." -le dico e lei spalanca la bocca-

"Oddio, guardi Steve che si spoglia?" -mi domanda sconcertata-

"Beh, sono passata davanti alla mia finestra nel momento giusto." -le rispondo e lei ridacchia-

"E cosa è successo?" -mi domanda-

"Nulla." -le rispondo sospirando- "Non ha creduto alle piccole bugie che le ho detto." -le dico e lei sospira scuotendo la testa- "Quella stupida donna me lo porterà via." -sbotto all'improvviso ricordando i loro sguardi e lei sospira-

...POV STEVEN...

Dopo una lunga giornata di lavoro, sono sul mio letto a rilassarmi, fissando sorridendo il bigliettino con il numero della moretta, ma dopo qualche minuto afferro il mio cellulare dal mio comodino e salvo il suo numero con moretta e sorridendo decido di inviarle un messaggio.

Steve a moretta: "Vorrei sapere il perchè mi hai lasciato il tuo numero." -invio e aspetto la sua risposta che dopo qualche minuto arriva-

Moretta a Steve: "Credevo che lo volessi ; )" -ridacchio-

Steve a moretta: "Quello che voglio è sapere il tuo nome." -invio-

Moretta a Steve: "Inizia con la T." -rido scuotendo la testa-

Steve a moretta: "Ti piace tanto fare la difficile?" -invio-

Moretta a Steve: "Abbastanza ; )" -sorrido appoggiando la nuca sulla testata del letto e dopo qualche minuto che non le scrivo mi arriva un altro suo messaggio- "Stai pensando a come potrei chiamarmi?" -sorrido-

Steve a moretta: "No, sto aspettando che me lo dica tu." -invio-

Moretta a Steve: "Tanya e il tuo invece?" -sorrido-

"Tanya." -sussurro sorridendo come un coglione-

Steve a moretta: "Inizia con la S." -invio divertito-

Moretta a Steve: "Steven." -apro la bocca sorpreso-

Steve a moretta: "Cosa sei una veggente?" -invio-

Moretta a Steve: "No, ho semplicemente letto il tuo nome nel cartellino che indossi a lavoro ; )" -rido di gusto- "Il piatto del giorno di ieri non è più valido allora?!" -sorrido-

Steve a moretta: "E' valido solo per domani sera alle otto ; )" -invio sorridendo-

Moretta a Steve: "Domani sera lo prenderò sicuramente." -sorrido-

"Evvai!" -esulto felice e un attimo dopo mi arriva un altro suo messaggio con il suo indirizzo e sorrido-

Appoggio il cellulare sul comodino e mi infilo sotto le coperte e sorridendo tento di addormentarmi.

...POV STACIE...

"Finalmente." -esulto dopo aver appena finito di fare i compiti-

"Stacie dobbiamo parlare." -esclama Rosie entrando in camera mia-

"Non ora cognatina, stavo andando a dormire." -dico, so di cosa vuole parlare ma io non voglio-

"Stacie dobbiamo parlare." -ripete lei seria mettendosi seduta sul mio letto-

"Ok." -esclamo rassegnata- "Di cosa dobbiamo parlare?" -le chiedo fingendo di non sapere-

"Di te." -mi risponde e io annuisco- "Ti osservo da giorni e non faccio altro che pensare e credere che tu sia gelosa di Steve." -mi dice-

"Ma che dici? Per quale motivo dovrei essere gelosa?" -le chiedo-

"Stacie." -mi richiama guardandomi negli occhi- "Da quando Steve ha incontrato quella donna tu diventi gelosissima." -mi dice-

"Non è vero." -mento, scuotendo la testa-

"Stellina con me puoi parlare lo sai." -mi dice dolce accarezzandomi il ginocchio-

"Lo so, ma non c'è niente che io debba dirti.. non sono gelosa, perchè dovrei?" -la guardo negli occhi e lei annuisce-

"Va bene." -esclama alzandosi dal mio letto- "Notte stellina." -mi stampa un bacio sulla fronte e subito dopo esce dalla mia camera e io sbuffando mi metto sotto le coperte.. lo so che posso parlare con lei di tutto ma non mi va proprio di dirle che sono innamorata di Steve e sentirle dire che lui è troppo grande per me eccetera, eccetera! Lo so da me che è troppo grande, ma non posso farci niente se il mio cuore batte per lui!-


 Tanya Stone

Spazio autrice:
 
Buongiorno carissime ^^
Eccomi qui con un altro capitolo : ) 
Fatemi sapere cosa ne pensate della storia ^_^
 
Vi mando un bacio
-Elisa.

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: _Ely_BM