Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: kaggychan95    26/05/2009    5 recensioni
In quel momento,mentre firmavo il documento di matrimonio, se solo avessi saputo che il mio destino sarebbe stato segnato per colpa di quella regola, forse non avrei fatto quell'errore, però... Già a quel tempo avevo il presentimento che non sarei mai stata fedele,mai!
Questa è la mia prima fic lunga, e spero che sarete tanto buoni da lasciarmi un piccolo commentino! Recensite please!^^
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Tensione
“Tensione, tagliabile con un coltello, essa riempiva tutto, lo spazio, il tempo, le nostre menti. Ora finirà tutto, lentamente… Però Inu Yasha, questi ultimi istanti viviamoli col sorriso!”

Un bacio. Due. Tre… Era un bel po’ che stavano su quel ramo a baciarsi, accarezzarsi, toccarsi. Ormai erano passate settimane da quando Kagome s’era sentita male ed il loro legame era diventato sempre più forte, forse per il timore che qualcuno potesse spezzarlo per sempre… Oltre ciò Kagome era ancora turbata dal pensiero che in verità quel ragazzo non l’amasse. Per lui poteva essere solo un bel gioco da ragazzini, in fondo era ancora un bambino! O almeno lo era psicologicamente rispetto a lei. In fondo che gusto c’era a rubare l’ultimo pesce dal piatto di Shippo? Cosa ci trovava di divertente nell’arrivare primo a tavola o finire per primo il proprio pasto?  Nonostante ciò non poteva non pensare che questo suo lato da eterno bambino le facesse tenerezza e non poteva non pensare a come questo ragazzino si trasformasse in un istante nel diavolo tentatore…Sì, diavolo, perché non c’era nulla di casto nei suoi abbracci, nelle sue carezze, nei suoi baci...
Si staccarono nuovamente per guardarsi negli occhi, ma lui distolse subito lo sguardo rivolgendolo verso l’orizzonte, verso il sole che, lentamente, lasciava posto alla luna.
-E’ tardi, ci staranno cercando.- Disse lui dopo pochi secondi di silenzio.
La ragazza annuì a malincuore: quelli erano gli unici momenti della giornata in cui era veramente felice.

******

La sera, prima di andare a dormire, Kagome iniziò a pensare alla sua relazione così segreta, così nascosta e, soprattutto, così pericolosa! Lei, donna sposata, aveva una relazione con il proprio cognato! Tutto ciò era tremendamente assurdo! Non capiva come fosse arrivata a tal punto!
Si guardò leggermente attorno circospetta.
Spiata. Si sentiva spiata da qualcuno che non li voleva insieme e ciò rendeva tutto più pericoloso per lei ed il gioco più eccitante per lui. Un gioco? Era questo che significava il suo amore nei suoi confronti?
Flashback
-Ho paura.-
-Di cosa?-
-Di tutto! C’è qualcuno che ci vuole morti per quello che stiamo facendo!-
-Andiamo, dove è finita la sacerdotessa forte ed avvenente come Kikyou?-
-Ma io…-
-Mettila così: ora il gioco è più eccitante, non è vero?-
-Ma cosa dici?-
-Tsk, siete proprio diverse!-
La guardò e dopo una risatina divertita s’impossessò delle sue labbra.
Fine Flasback
Scosse leggermente la testa ed iniziò a fissare il vuoto. Dopo qualche attimo di annebbiamento si alzò e si diresse verso un bosco poco più in là del palazzo. Riuscì ad eludere le guardie con estrema facilità e si rese conto di quanto la difesa fosse inefficiente, ma d’altronde la famiglia padrona di quelle terre era abbastanza forte da potersi difendere con le proprie forze, evidentemente quelli erano demoni che per non soccombere sotto il dominio dei Taisho nel vano tentativo di proteggere le proprie terre, hanno deciso di allearsi al potenziale nemico.
Arrivata al boschetto continuò ad avanzare, fino a trovare un piccolo ruscello. Tolse i sandali ed immerse i piedi nell’acqua. Come le sarebbe piaciuto farvi un bagno! Era una grande tentazione, ma l’arrivo improvviso d’Inu Yasha la fece desistere da quel desiderio.
-E’ un po’ tardi per passeggiare non credi?- Pronunciò la frase con quella sua voce roca, sensuale, profonda, magnifica!
Si voltò verso di lui e lo guardò negli occhi. Il riflesso della luna donava a quelle iridi dorate una luce particolarmente attraente.
Il vento soffiò muovendo i capelli di lui. Quest’ultimo si avvicinò lento, troppo. Passavano i secondi, che per lei sembravano secoli, millenni e finalmente le fu accanto. La mano di lui si posò sulla guancia della Miko. Cercò di azzerare la distanza tra loro con un bacio quando quest’ultima si staccò bruscamente girandosi verso il corso d’acqua.
-Cosa vedi?- Disse la sacerdotessa indicando la sua immagine riflessa.
-Io e te, ma perché hai fatto una domanda del genere?-
-Cosa intendi per “ te”? Intendi Kagome?... –
-Ma cosa…?- La interruppe lui.
-…O intendi Kikyou? –
Quella domanda spiazzò l’hanyou. In quel momento si ricordò dei momenti in cui Kagome era triste, assente. Sbarrò gli occhi. Dunque era quello il suo tormento.
Sospirò.
-Kagome, ma si può sapere a cosa…-
-Perché non rispondi?-
La sua voce tremava, era insicura, sul punto di piangere.
-Tu e Kikyo siete due persone diverse!-
-Davvero?! Cosa ti fa pensare che io ti creda?! Io per te sono solo un ripiego; questa storia è solo un gioco!-
Aveva le lacrime agli occhi, ma non voleva piangere.
-Cosa diavolo ti passa per la testa? Un gioco?! So di essere un po’ stupido ed infantile, ma dopo aver perso Kikyo…-
-Kikyo, Kikyo, Kikyo… Quando lo capirai che ormai ci sono io? Non sono lei, fattene una ragione.-
-Lo so che ho te. Tra l’altro quella era solo una battuta per sciogliere un po’ la tensione venutasi a creare.-
-Sciocchezze!-
-Tu credi?-
Le sfiorò leggermente le labbra con le sue.
-Ti stai solo divertendo.-
-Se l’amore è un divertimento allora…-
Quel bacio in un attimo s’intensifico maggiormente  diventando più passionale. La lingua di lui accarezzò vogliosa il palato di lei, le accarezzò i capelli e subito dopo si staccò diversamente dalle altre volte in cui rimanevano minuti infiniti a scambiarsi passionali effusioni. La lasciò ed in seguito posò i suoi occhi ambrati su quella scia liquida trasparente, che rifletteva la luce lunare creando degli splendidi giochi di luce.
Dopo un leggero attimo di smarrimento, anche Kagome osservò rapita il corso d’acqua. Si sedette sul prato ed immerse nuovamente i piedi nel ruscello.
Inu Yasha fece lo stesso.
La ragazza poggiò il capo sulla spalla di lui e quest’ultimo le cinse le spalle.
Rimasero in quella posizione per molto tempo, senza dire niente, ascoltando solamente il suono della leggera brezza che muoveva le foglie degli alberi e lo sciabordio delle acque che scorrevano verso un fiume più grande, per poi confluire nell’oceano.
Inu Yasha sorrise.
-La natura è così perfetta da intimidirmi.-
-Cosa?-
-Osserva: ogni cosa di essa non ha difetti e se per caso dovesse essercene uno solo, anche se piccolo, creerebbe un grande squilibrio. Qual cosa di catastrofico e terribile, così tanto che nemmeno noi potremmo immaginarlo. Io spesso mi sento quel difetto,  quella piccola macchia d’inchiostro che rovina un disegno stupendo.-
-Perché pensi questo?-
Kagome non capiva, perché di punto in bianco si era messo a fare certi discorsi?
-Guardami, guardaci: non posso affezionarmi a qualcuno senza che essa rischia la vita o che finisca per odiarmi, non riesco a mantenere stabile la mia vita, non riesco ad amare te senza farti del male.-
-Ma che dici? Non è affatto come credi tu. Ogni essere vivente ha avuto dal cielo il grande dono di amare ed ognuno lo fa a modo suo. C’è chi è estremamente dolce e c’è chi, per contro, è molto passionale, come te.-
Sorrise leggermente.
-Tsk! In ogni caso ho notato che non ci son più stati incidenti tra noi mentre siamo soli.-
-Già e se in principio mi sentivo sollevata per ciò, ora non è più lo stesso.-
Il mezzo demone sospirò.
L’acqua fredda sembrava essere diventata la lava che colava a valle dalla bocca di un vulcano mentre la leggera brezza  si era trasformata in un vento forte quanto soffocante.
La piega che quella conversazione aveva preso li aveva messi in agitazione.
-Cosa può significare per te?-
-Non saprei che dire, Kagome. Forse lo specchio di Rin potrebbe dir noi qualcosa.-
Il ragazzo tornò ad osservare l’ignoto con aria meditabonda.
Era preoccupato per quella ragazza: con lei ha avuto un’amicizia che è diventata  amore troppo presto.
Rincorrendo quel pensiero con la mente, per la prima volta la sua mente accarezzò l’idea di lasciar perdere e tornare ad ignorarla, ma ne sarebbe stato veramente capace? Sarebbe riuscito a sopportare i suoi sguardi tristi e malinconici? Certo che no.
Scosse la testa.
E sbuffò.
Kagome, dal canto suo, continuava ad osservarlo perfettamente conscia di ciò che pensava, di ciò che lo turbava.   Come per consolarlo gli accarezzò le orecchie con i polpastrelli delle dita e queste si mossero a quel flebile e piacevole contatto.
Egli poggiò il capo sulle gambe di lei, chiuse gli occhi e sospirò nuovamente per liberarsi da tutti quei pensieri che gli attanagliavano maligni la mente.
-Inu Yasha?-
-Mh?-
-Mi prometti che qualsiasi cosa succeda rimarremo sempre insieme.-
-Sì.- Disse lui senza esitare: ormai erano dentro, i ripensamenti non avevano senso!

Kagome l’osservo sorridendo: a volte lei aveva paura che non ce l’avrebbero fatta, ma i suoi sentimenti erano abbastanza forti da rincuorarla ed incoraggiarla.
Sorrise. Ella poggiò la mano sul suo capo accarezzandogli il capo e soffermandosi nuovamente sulle piccole e morbide sporgenze bianche che reagirono ancora una volta a quel contatto. Vedendole nella sua mente fece capolino una reminiscenza: il loro primo incontro. Che nostalgia! Ma come poteva una mal sopportazione diventare presto un amore del genere?
“Amore? Ma certo, ora capisco di aver sbagliato: lui in verità mi ama!”
Quel pensiero le scatenò una leggera risatina.
-Mi è dato sapere il motivo della vostra risata venerabile sacerdotessa?- Disse lui prendendola in giro.
-Nulla d’importante.-
-Sarà…-


Passarono altri minuti popolati esclusivamente da silenzi, che dicevano più di qualche bacio, che rassicuravano più di qualsiasi abbraccio, fin quando la brezza portò un odore molto particolare…
-Ma tu guarda chi c’è qui…-
Inu Yasha e Kagome si girarono di scattò ed il primo ringhiò subito contro la sagoma scura e slanciata nascosta dalla vegetazione e dal buio, creato da una nuvola che cela la luce lunare…

“In quel momento ogni dubbio ed ogni paura in un solo attimo si sono fatti strada nei nostri cuori. In quell’istante ho avuto paura di perderti…”

How is he?  Chi è secondo voi il personaggio misterioso?   (scoprirlo questa volta è facile XDDD) Perché lo specchio di Rin si chiama “AJE”? (domanda alla quale nessuno ha ancora risposto ù.ù) E soprattutto come vi è sembrato questo capitolo schifoso? Accettabile? (Fa schifo!!!! ndGino&Steffy super depressi!) Mah, giudicate voi! In ogni caso chiedo scusa per il ritardo e per il fatto che non ringrazio tutti i commentatori per bene, comunque mi fa piacere che a:
Sonohrina,
Inukag4ever,
BlackRose91 e
Sarettina_chan e kirarachan, che nonostante non hanno commentato , il capitolo scorso sia piaciuto!
Ora devo salutarvi!
Tsao&Kiss a tutti! ^^
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: kaggychan95