E.R. Ninja medici in prima linea

- Signor Shimura per favore cerchi di ascoltarmi con attenzione, perché mi piacerebbe che questa fosse l'ultima volta che devo ripeterglielo. Le pastiglie vanno prese per bocca, le supposte sono da usare solo per via rettale. Non sono interscambiabili, capisce la differenza? -

Lo giuro, amo profondamente il mio lavoro, ma ci sono giornate come questa in cui mi chiedo il perché io non abbia scelto un'altra professione, una qualunque altra professione. Quando ancora ero un'allieva, nelle giornate no, gli infermieri mi ripetevano come un mantra ''cambia lavoro finché sei in tempo'' ma io niente, dritta per la mia strada a seguire la mia grande passione, accecata dall'entusiasmo.
Partiamo quindi dalla constatazione che oggi è davvero una di quelle giornate, e che solo perché mi piace essere professionale sul lavoro non sto reagendo con continui facepalm ai casi che si stanno presentando; già dal mio montare in turno alle 19.45 avevo capito che sarebbe stata una nottata impegnativa al pronto soccorso di Konoha.

Ancora prima che iniziassi a lavorare infatti il pronto soccorso era già intasato a causa di un'intossicazione alimentare collettiva, maledetto Ichiraku e il suo ramen. E chi mai avrei dovuto trovare tra i pazienti accasciati doloranti in corsia? Ovviamente la mia cara collega Sakura, che invece di essere con me a gestire quel delirio gastroenterico, contribuiva ad aumentare il mio carico di lavoro.
- Mi dispiace davvero Shizune. Con Rin in maternità, questa è davvero sfiga.-
- Sakura perché mi hai fatto questo? Perché sei andata a mangiar ramen in quella bettola? Lo sai benissimo che solo Naruto ha lo stomaco abbastanza forte per reggere le serate all you can eat! Sappi che sei in debito con me, ne riparleremo meglio davanti al calendario ferie-

Quindi non solo mi ritrovavo come unica infermiera, ma del medico e dello specializzando in turno nessuna traccia. Mi allontanai un attimo dalla corsia per avviarmi verso le salette di visita, visto che a causa dell'assenza di entrambe le mie colleghe avrei dovuto coprire anche quelle.
- Ciao Tsunade, hai per caso visto il dottor Orochimaru o Kabuto? Di là c'è il caos, e non riesco a trovarli da nessuna parte.-
- Li stavo cercando anche io. Non posso coprire pure la corsia, hanno chiamato e ci arriveranno due codici rossi in punto di rianimo, massima priorità. So che sei da sola con gli allievi, ma appena arrivano dovrai staccarti e venirmi ad aiutare, è un delirio-
- E dovrei lasciare la corsia agli allievi?-
- Per forza, l'infermiere reperibile non risponde. Appena riesco a contattarlo lo ammazzo, maledetto Obito, so benissimo che è a casa con Rin a giocare alla famiglia felice.-

Un'ora dopo ero riuscita mio malgrado ad occuparmi di quasi tutti i pazienti intossicati. Per fortuna la maggior parte di loro aveva solo lievi sintomi ed era lì più per la paura che per reale malessere, quindi ero riuscita a mandarli a casa e liberare abbastanza posti letto per tirare un sospiro di sollievo. Mentre facevo un giro di controllo dei pazienti rimasti, sentii un forte rumore provenire dal magazzino del materiale. Visto che lì tenevamo anche le scorte di farmaci, decisi di andare a controllare; di solito la porta era chiusa a chiave, ma era già capitato che qualche tossico in astinenza riuscisse ad entrare in cerca di oppioidi. Ma quando aprii la porta, quella che mi si presentò davanti agli occhi non fu la scena che mi aspettavo di vedere.
In piedi, appoggiato allo scaffale dei guanti sterili, c'era un uomo dai lunghi capelli neri; aveva gli occhi chiusi, quindi non mi vide subito. Il camice aperto lasciava scoperta la pelle pallida del torace, i pantaloni verdi della divisa erano calati sino alle caviglie. Davanti a lui inginocchiato stava lo specializzando, troppo impegnato nella fellatio per notare il mio ingresso.
- Bene bene bene, qualcuno qui pensa di essere in Grey's Anatomy pare-
Il medico aprì gli occhi, e mi lanciò un lungo sguardo scocciato prima di allontanare lentamente la faccia dello specializzando dai suoi genitali. Questo troppo imbarazzato dall'essere stato beccato nello sgabuzzino con il suo tutor, mi passò affianco velocemente sparendo tra i corridoi. Il dottore iniziò a rivestirsi, osservandomi con sguardo divertito.
- Via Shizune, togliti quello sguardo di disapprovazione dalla faccia, ti invecchia. Te l'ho già detto, c'è un'unica legge che la mia vita riconosce... Quella dell'Immoralità! Ahah -
- Sei un viscido approfittatore, Orochimaru, ma la tua vita sessuale con gli sbarbatelli non è affar mio. Ma prova un'altra volta a lasciarmi la corsia scoperta di sabato notte e io ti giuro che andrò dritta da Tsunade a raccontarle chi ha convinto Jiraya a prendere quella dose massiccia di viagra per farle una sorpresa.-
- E tu come fai a saperlo?-
- Non sei l'unico che sfrutta gli specializzandi mia cara serpe. Io sono solo più furba e invece di scoparmeli me li ingrazio. Il tuo caro Kabuto ha cantato, era così felice che la sua infermiera preferita gli lasciasse mettere i cateteri vescicali al suo posto. Tra parentesi stai attento, credo che abbia qualche perversione a tal proposito.. -

Ovviamente la mia nottata era solo appena cominciata. Dopo l'intossicazione collettiva abbiamo avuto, nel seguente ordine:
1. Un TSO (trattamento sanitario obbligatorio) di un paziente psichiatrico che oltre a rifiutare le cure e il ricovero, in piena crisi aveva quasi fatto saltare in aria una palazzina con una bomba casalinga. Arrivato scortato dagli agenti continuava a gridare ''La mia arte è viva e pulsante, non si limita alla plasticità di un modello... la mia arte è esplosione! E quando esplode la sua essenza è sublimata nella realtà e allora emerge il vero capolavoro!'' (Facepalm)
2. Un fanatico religioso che in piena estasi mistica, data dall'uso di qualche droga allucinogena, si era conficcato un paletto in addome procurandosi un'emorragia massiva. (Facepalm)
3. Un veterinario sconsiderato che per curare un cane randagio si era beccato in totale 35 punti di sutura per diverse ferite da morso, oltre che la profilassi antirabbica. (Facepalm)
4. Diverse persone con ferite multiple e parecchie ossa rotte, coinvolte in una rissa da bar scatenata da un ragazzo vestito di un attillata tutina verde che mal sopportava le sbronze da sakè.
Infine il sopracitato Danzo Shimura, paziente abituale del pronto soccorso, mio incubo personale, solito infilarsi pastiglie in posti poco opportuni.
 

- Sono distrutta non ne posso più – mi lasciai cadere sulla poltrona della sala medica, dove Tsunade stava finendo di scrivere il referto del paziente appena visitato.
- Rimani qua per le mie prossime due o tre visite, così ti rilassi un attimo. Sappiamo entrambe che sei un'infermiera instancabile Shizune, ma in pronto soccorso se ogni tanto non rallenti il ritmo rischi di crollare prima della fine del turno.-

Ovviamente aveva ragione, quindi non me lo feci ripetere due volte. La saletta visita che copriva Tsunade quel turno era quella dei codici bianchi e verdi, quindi avrei potuto rilassarmi davvero per qualche minuto.
Sentimmo nel corridoio il rumore metallico delle ruote della barella, stava arrivando un altro paziente.
- Una volta che tutto questo sarà finito Dobe io ti ammazzo. Hai presente quello che Saw l'enigmista fa alle sue vittime? Per te sarà molto peggio!-
- Teme ti ho già chiesto scusa, non è colpa mia. Lo sai che non riesco a trattenermi quando-
- Stai zitto o ti uccido -
La barella venne spinta dentro la saletta. Il paziente era un bel ragazzo moro, piuttosto giovane, sdraiato su un fianco in una posizione scomoda che pareva costretta; dai lineamenti distorti e il sudore che gli imperlava la fronte si poteva dedurre che stesse soffrendo parecchio. Lo accompagnava un ragazzo biondo, della stessa età, con un espressione colpevole e preoccupata.
- Ciao Naruto, ciao Sasuke è un po' che non vi vediamo qui-
Il moro arrossì vistosamente, lanciando uno sguardo d'odio al suo fidanzato. Erano già stati entrambi più volte nostri pazienti, ma da quando erano diventati una coppia le loro visite erano aumentate, e il paziente era quasi sempre Sasuke.
- Cosa ha combinato il dobe questa volta?- nel chiederlo cercai di mantenere un tono professionale, ma mi veniva seriamente da ridere. Tsunade non era da meno, stava nascondendo un ghigno derisorio dietro una pila di scartoffie.
- Shizune sei ingiusta, dattebayo. Perché dovrei essere stato per forza io a mandare Sasuke in ospedale?-
- Naruto per favore non raccontarcela - Tsunade lo guardò seriamente - La scorsa volta gli hai causato un trauma cranico mentre facevate sesso nella doccia -
- Ma non è stata colpa mia Baa-chan, Shisui aveva lasciato il fondo della doccia insaponato -
- E la volta ancora prima gli hai quasi causato uno shock anafilattico -
- Come potevo sapere che Sasuke fosse allergico all'aloe? E poi avevamo usato davvero poco lubrificante, non pensavo che una così piccola quantità fosse pericolosa -
- E non dimenticare di quella volta che è arrivato qui con quel grosso oggetto incastrato nel...-
- Invece di stare qui ad umiliarmi, potreste aiutarmi? Così appena starò meglio potrò fare seriamente del male a Naruto. Basta io ti lascio, tu mi vuoi morto!!-
- Sasuke amore ti prego, quante volte dovrò scusarmi ancora? Questi sono solo piccoli incidenti di percorso, ma la nostra vita sessuale...-
- Piccoli incidenti? Piccoli?-
- Calmatevi ragazzi. Sasuke urlare può solo che peggiorare il tuo dolore. Per favore raccontaci cosa è successo-
- Io e Sasuke avevamo deciso di provare una nuova posizione quando-
- Zitto baka, o chiamo Kabuto per metterti un catetere!! Il dobe mi ha causato uno strappo alla schiena credo. Ho sentito una tensione improvvisa a livello lombare e poi non sono più riuscito a stare dritto in piedi dal dolore. Questa è l'unica posizione in cui riesca a stare attualmente-

Mentre Tsunade visitava Sakuke, mi avvicinai a Naruto, regalandogli uno dei miei migliori sorrisi.

- Grazie Naruto davvero. Oggi ho avuto una notte terribile, ed ero stanca, irritata e sull'orlo dell'esaurimento. Ma poi siete arrivati voi a ricordarmi che per quanto io possa essere al limite sul lavoro, non ci sarà mai niente di peggio che essere il tuo fidanzato!-

Ed è proprio grazie ai miei pazienti che ogni giorno mi ricordo perché nonostante tutto ho scelto di essere un'infermiera.