HIC
RELIGIO
Ricordare è il dono più bello che possiamo fare
ai nostri morti.
La levigatezza del marmo traslucido delle loro tombe non
vale un pensiero, un battito del nostro cuore per loro.
Possiamo innalzare un
solo monumento che sia più duraturo del bronzo, del tempo. La
memoria.
La mano di Harry è ferma. Il movimento con cui porta la tazza alle labbra ha un’energia aggraziata di danza. Non dice nulla di quel che pensa. Inghiotte il tè ad occhi chiusi. Solo dopo parla.
-Chi era Snape?- L’uomo che se avesse potuto ti avrebbe salvato da… Quello.
-È un eroe.-
Draco siede composto di fronte a lui, colle mani
giunte davanti al petto. Sussulta e subito s’acquieta. Rimane una luce commossa
nelle sue pupille.
Si schiarisce educatamente la voce, prima di fargli una
seconda domanda.
-Sai… come è morto?-
-L’ho visto.-
Harry è una roccia, non trema e non
si smuove. Se dietro le sue lenti sta scorrendo la morte di un uomo, dal suo
volto non traspare.
Draco si tende come una corda.
-È stata…-
-Il serpente.-
-È morto per il
veleno?-
-È morto dissanguato.-
Draco rabbrividisce. Il suo sguardo lucido fugge gli
occhi di Harry, fruga il tavolo, il pavimento alla ricerca del coraggio per
concludere il colloquio senza piangere.
Sbatte le palpebre e torna a guardare
il suo viso.
Il volto di Harry è serio, è solenne.
-Avrebbe potuto dirgli la verità. Avrebbe
potuto…-
-Non avrebbe mai potuto farlo. Snape ha tentato di salvarti l’anima,
e di sicuro ti ha salvato la vita.-
Draco deglutisce due, tre volte. Annuisce e abbassa di nuovo lo sguardo.
Per chi non ha un passato, non ha radici, il ricordo è vitale. Anche se è molto più importante per me che per te, te lo voglio regalare.
Harry infila due dita nel taschino, toglie un
sacchettino di quelli da gioielleria, di velluto scuro. Con delicatezza lo
scuote e raccoglie il contenuto nel palmo della mano.
Draco segue i suoi
movimenti incantato. Vede un minuscolo specchio e una minuscola ampolla
iridescente nell’incavo della sua mano. Socchiude la bocca.
-Questi sono doni di due uomini che mi hanno salvato la vita.- Per un momento, per la prima volta da quando si sono salutati fuori dal locale, Harry sembra a disagio. –Non ha senso ordinare per importanza i morti. Non so spiegare il bisogno di portare questi con me, né il motivo che mi spinge a tenerli insieme. L’ampolla… contiene i ricordi di Severus. Tutto ciò che serve a spiegare la sua vita. Credo… che potrebbe essere opportuno tu li vedessi.-
Chissà davvero se ti ha salvato l’anima. Chissà se c’è bisogno solo di un altro piccolo aiuto per farlo definitivamente.
Draco occhieggia l’ampolla e il suo viso, incerto e
un poco spaventato. Non ha idea di cosa dovrebbe dire, se è giusto accettare, se
quello che lui gli dice è tutto vero. Cerca di prendere tempo.
-Posso
chiederti di chi è lo specchio?-
Harry sorride tra sé. –Quanto conosci dei membri
rinnegati della famiglia di tua madre?-
Draco non ha bisogno di neanche un
minuto per capire. –Sirius Black.- sussurra.
Harry annuisce.
Draco rimane
zitto per un po’ di tempo, lo sguardo fisso sulla mano di Harry. –Sirius Black e
Severus Snape nello stesso taschino.-
Il sorriso di Harry si allarga appena.
–Harry Potter e Draco Malfoy allo stesso tavolo.-
Torna serio. –Te l’ho detto. Non so perché li tengo
assieme.-
Draco non parla ancora. “Harry Potter e Draco Malfoy” gli gira
nella testa, ed è un bel suono.
-Allora, li vuoi vedere?-
Draco sospira
profondamente. –Sì.-
Harry annuisce. –Preferirei farlo ora. Ti presto il mio
pensatoio.-
Draco alza il viso. –Mi inviti a casa tua?- chiede un poco
stupito, dato che era stato lui a scegliere di parlargli in un luogo pubblico,
anche se gli aveva detto che sarebbero stata domande delicate.
Con cautela, Harry fa scivolare i suoi memorabilia
nel loro sacchetto, che ripone nel taschino.
Si alza appoggiando le mani sul
tavolo. Con un cenno informa la cameriera di segnare sul suo conto.
Draco si
alza troppo in fretta per l’ansia. Immediatamente sente le gambe tremare
leggermente.
Sente di star sudando. Vorrebbe allentarsi il colletto della
veste.
Harry lo accompagna fuori. Il sole rende il cielo un
azzurro accecante.
Draco chiude gli occhi, rimane indietro. Si copre il
volto con un braccio. Harry gli prende le dita e lo guida all’ombra. Quando
Draco riapre gli occhi, arrossati e lucidi, impiega del tempo prima di riuscire
a metterlo a fuoco.
Harry continua a tenergli la mano, perché fra poco
dovranno smaterializzarsi.
Draco pensa alla sensazione che gli procura la
mano di Harry.
Pensa a Black e Severus che tintinnano nel
sacchettino.
Pensa che starebbe volentieri tutto il pomeriggio con
Harry.
-Mi racconterai anche di Black, Potter?-
Harry lo
fissa. Draco arrossisce, ma fa finta di niente.
-Mi racconterai delle persone
che ti hanno salvato la vita?-
Harry lo tira contro di sé, si prepara per la
magia.
-Ti racconterò tutto quello che mi
ricordo.-
Salve gente... non chiedetemi il motivo di questo ritorno di fiamma per HP... probabilmente è il mio fandom estivo per eccellenza.
Noticina per la mia cara Lain: Non preoccuparti, Dbdd non è interrotta, arriverà... conta però che ho superato le 5.000 parole e non sono ancora a metà... -_- (Fratellino Sanzo cede, cede!! Ma solo da inizio Maggio)
(Ps: cito Orazio. Spero di non violare i suoi diritti d'autore)