Film > Pirati dei caraibi
Segui la storia  |       
Autore: Esteliel    09/04/2005    0 recensioni
Un'avventura tra i pirati
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO XIII

- Scelta coraggiosa, la vostra – disse Sparrow, seduto sulla solita sedia nella sua cabina.

- La nonna di mia madre diceva che non si deve aver paura dei morti, ma dei vivi. Quindi – dissi, sedendomi di fronte a lui – voi siete più coraggioso di me.

Non disse niente, limitandosi a guardarmi. Il gatto bianco, zampettando sul tavolo, venne verso di me, accovacciandosi accanto alla mia mano. Gli accarezzai la testa, in attesa della risposta di Sparrow.Lui fece un mezzo sorrisetto, poi disse:

- Domani avremo occasione di dimostrarlo.

- Cosa volete dire?

- Un manipolo di uomini verrà con voi. Non possiamo permettere di lasciarvi andare da sole.

Non risposi, cercando di non dimostrare il mio disappunto. Probabilmente aveva capito che in quel modo speravo di fuggire. Avrei dovuto aspettarmelo.

- Bene.Se è questo che volevate dirmi, ora posso andare.

Mi alzai e lo stesso fece lui.

- Venite – disse stendendo un braccio verso la finestra a vetri. Mi avvicinai e guardai fuori. Le foglie degli alberi più vicini erano leggermente illuminate dalla luce delle torce a bordo. Non si distingueva il punto preciso dove erano celate le grotte.

- Cosa credete che possa essere? – mi chiese. Era in piedi dietro di me.

- Non ne ho idea, ma la storia degli spiriti – mi voltai per vedere che mi stava osservando da vicino – è…assurda.

- Comunque voi capite che non possiamo mandarvi lì da sole, spiriti o non spiriti. – disse, avvicinandosi ancora.

- Credevo che i vostri uomini non volessero andarci. – dissi io, con leggerezza.

- Faranno quello che dico io. – disse abbassando la voce e sollevando una mano.- E’ un problema per voi? – disse quasi sussurrando, sfiorandomi con le dita i capelli che mi ricadevano sulla guancia.

Dissi un secco no, e mi allontanai dalla finestra.

- Avete paura di me? – chiese senza muoversi.

- Dovrei? – dissi, continuando a guardarlo negli occhi.

Si avvicinò di nuovo.

- Allora forse non gradite la mia compagnia? – chiese ancora senza rispondere.

- Che importanza ha per voi? Credevo che aveste già una compagnia – dissi io con tono un po’ acido.

- Vi riferite a Mary, vero? All’atteggiamento in cui la vedeste l’altra sera.

- Qualunque cosa stesse facendo qui, non…

- Non faceva niente – tagliò corto lui. Sembrava sincero.

- In ogni modo – ripresi io –  non è affare che mi riguardi.

- Allora perché la avete tirata in ballo?

Ecco,c’era riuscito. Non sapevo cosa rispondergli. Però era vero. Per quale cavolo di motivo avevo tirato in ballo lei? Cosa diamine me ne importava? Optai per una ritirata silenziosa, rotta da un lapidario:

- Sono stanca. Buonanotte.

Mi diressi verso la porta, e mentre stavo per aprirla lui mi si parò davanti, poggiando una mano contro di essa. Tirai un sospiro più lungo, poi dissi,cercando di restare calma:

- Ma insomma cosa volete da me ??

Per tutta risposta si allungò in avanti, portando il viso vicino al mio. Io mi scostai in tempo. Ma perché diavolo ci avevo messo tanto a reagire??

Essendomi allontanata, il suo viso era fermo nel vuoto, chino di lato. Dopo essermi ripresa, feci il giro e afferrai la maniglia della porta accorgendomi che lui la manteneva ancora. Lo guardai e lui con gesto riluttante, si spostò per farmi uscire.

Salii sul ponte con la testa ancora a ciò che era appena successo. Andai dritta filata dalle mie amiche, che mi aspettavamo lì.

- Cavolo,lo sapevo! – disse Rowena, quando raccontai loro della decisione di Sparrow.

- Ma sei stata quasi un’ora lì dentro! – fece Miranda – Ti ha detto solo questo?

- Be’ no… - iniziai io. Non sapevo se fosse una buona idea raccontargli il resto. Chissà come avrebbero potuto reagire. Ma i loro sguardi insistenti mi costrinsero a parlare e gli raccontai tutto.Per un attimo nessuna di loro disse niente, ma continuarono a guardarmi come se avessi fatto qualcosa di male.

- Ma cosa volete da me ?!

- Non ci dovevi andare – disse Virginia a bassa voce

Sospirai.Che altro avrei potuto fare?Anche Rowena sembrava aver qualcosa da dire ma non fece in tempo ad aprir bocca, che vedemmo Sparrow uscire dal boccaporto e dirigersi verso gli altri.

- Mi servono quattro volontari per domani – disse con il solito tono pacato.

- Per andare nelle grotte assieme a loro? – chiese Wolfe, indicando nella nostra direzione.

Ad un cenno affermativo del capitano, riprese:

- Verrò io.

- Anch’io – fece Mary, guardando verso di noi con aria di sfida.

- Contate su di me – disse ancora Rackham, osservandoci di sottecchi.

- Poi? – domandò Sparrow.

Nessuno rispose.

- Deciderò io.

Il suo sguardo vagò intorno, passando in rassegna gli uomini come se studiasse le loro capacità o forse il loro sangue freddo. Infine si fermò su Occleve.Questi,dopo essersi velocemente guardato dietro per assicurarsi che ce l’avesse proprio con lui, irruppe in un corrucciato:

- Ma perché sempre io ?!

Tuttavia non protestò oltre. Prima di voltarsi Sparrow aggiunse:

- Duncan,tu verrai con noi fino all’ingresso. Le tue gambe sono veloci, se dovesse succedere qualcosa, correrai di nuovo qui ad avvertire gli altri.

Duncan fece un cenno di assenso con la testa.Poi Sparrow si ritirò nuovamente e passando accanto a noi, mi fece l’occhiolino.Dopodiché le mie amiche sembrarono aver ritrovato la parola, perché non mi lasciarono in pace, finché non giurai loro di essere prudente e di non fidarmi di lui.Le loro prediche unite agli ululati sospiranti mi accompagnarono ancora per un po’, fin quando , esasperata, non le convinsi ad iniziare i turni.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Pirati dei caraibi / Vai alla pagina dell'autore: Esteliel