Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Damnatio_memoriae    08/01/2017    0 recensioni
«Quando il pericolo incombe, gli uomini appartenenti alla stessa tribù o alla stessa famiglia tengono in minimo conto la vita dei propri simili; ma un gruppo che si è consolidato con l'amicizia radicata nell'amore non si scioglie mai ed è invincibile, poiché gli amanti, per paura di apparire meschini agli occhi dei propri amati, e gli amati per lo stesso motivo, affronteranno volentieri il pericolo per soccorrersi a vicenda.» Plutarco, "Vita di Pelopida, 18"
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Universitario
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 17
 
Non affrettarti mai a fare qualche cosa che poi non potrai mai disfare.
Anonimo
 


Un anno. Era già passato un anno dall’ultima volta in cui l’aveva vista e ora che la osservava procedere verso di lei, per una frazione di secondo sembrò che nulla fosse cambiato. E invece era cambiato tutto e avrebbe voluto essere cambiata anche lei per non dover rimanere ferma lì davanti, in mezzo ad un marciapiede impolverato, a domandarsi se fosse o meno uno scherzo della sua mente. Perché anche quando ti sforzi di dimenticare una persona, ogni angolo, ogni profumo, ogni volto, ogni cosa sembrano volerti urlare che non ci stai riuscendo.
Fu come se il tempo si fosse improvvisamente fermato, mentre tutti gli altri studenti la sorpassavano veloci per non arrivare tardi in quell’ultimo giorno di lezioni, una mattinata di giugno troppo afosa.
La vide camminare nella sua direzione con visibile spensieratezza, circondata da un gruppo di persone che non conosceva, ma con cui rideva e rideva e rideva.
Ma l’altra non si era ancora accorta di lei. Prima girò il viso per sussurrare qualcosa all’orecchio di un ragazzo ben vestito, poi lo girò nuovamente per rispondere alla domanda di una donna. Rise ancora. Prima di attraversare la strada ne incrociò lo sguardo e sul suo viso si dipinse poco a poco la consapevolezza, quasi l’espressione di chi ha appena visto materializzarsi un fantasma. O, più semplicemente, un ricordo. Un ricordo ormai sepolto.
Strizzò gli occhi. Il sorriso le morì sulle labbra, la fronte si aggrottò e la camminata si fece meno decisa.
L’aveva riconosciuta. Sapeva che l’aveva riconosciuta. Ma non era abbastanza.
Osservò il ragazzo posarle una mano sulla spalla per raccontare un aneddoto, indicando con l’indice il plico di fogli che stava reggendo. A quel punto lei sembrò riscuotersi e tutto tornò come prima.
Le vennero incontro e la sorpassarono come un ostacolo, chi a destra, chi a sinistra.
Lei non la guardò, tenendo ostinatamente lo sguardo voltato in qualsiasi altra direzione.
«Rebecca…?» sussurrò appena Rachele quando l’altra le fu abbastanza vicina, ma la sua voce si perse nel vuoto.
Rebecca la superò senza rispondere, senza voltarsi, come se non volesse nemmeno rendersi conto della sua esistenza, o come se non le importasse, fingendo di non conoscerla. E appena l’ebbe sorpassata, continuando a ridere e a parlare con i suoi amici – neanche un indizio, nella sua voce, che potesse tradire stupore o imbarazzo -, Rachele sentì di nuovo il tempo tornare a scorrere normalmente.
Ma per realizzare quello che era successo le occorse altro tempo. Dopo una manciata di secondi mosse un passo dopo l’altro verso l’università, con addosso la consapevolezza che era davvero finita. Niente più possibilità, niente ripensamenti, niente speranze. La fine di tutto quello che le aveva unite in passato.
Solo il silenzio parlava di loro. 

Oppure no. 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Damnatio_memoriae