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Autore: federica_lollipop    08/01/2017    0 recensioni
Ve la ricordate la storia della bella e la bestia ? Quando dolore c'era in tutto quello che lui faceva.Quanta tenerezza c'era dentro le cose che lei creava.Non sempre si trova la persona adatta a noi ma sicuramente le persone riescono a cambiare e trasformarsi non per forza fisicamente, ma nel modo di comportarsi e nel modo di amare.Noi non racconteremo la medesima storia, noi racconteremo cosa spinse davvero Allison ad amare il tenebroso conte Jones compiendo gesti audaci.Noi racconteremo che cosa si celava veramente dietro i suoi sguardi insicuri e duri e le diverse minacce che incombevano dentro quel castello, ma anche gli sguardi caldi, rassicuranti che scambiava furtivamente lui a lei, tutte quelle volte che le loro mani si sono sfiorate provocando un universo nuovo di sentimenti.
Genere: Romantico, Sentimentale, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Furry, Triangolo | Contesto: Scolastico
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Stavo camminando per una stradina verde quasi spenta, le foglie intorno a me parevano chicchi di grano dal modo in cui splendevano alla luce del giorno che ormai finiva, erano di un giallo indefinito, si notava che la stagione dell'estate stava finendo e lasciando il posto a quella dell'autunno. Intorno a me il bosco si estendeva per chilometri
indefiniti con colori improbabili che passavano dal giallo al verde al rosso acceso a qualche sfumatura violetta. Passeggiavo senza un vero motivo, volevo solo prendere una boccata d'aria e allontanarmi dal mondo in cui ogni singola volta mi rinchiudevo forse anche per paura, avevo voglia di vedere un po di che colori  si era riempito il paesaggio. 
Solitamente non ero solito a passeggiare sotto le fronde degli alberi. Di tanto in tanto guardavo verso il cielo spoglio di nuvole e mi soffermavo ad osservare le fronde che ondeggiavano al leggero movimento del vento.
Non ero solito neanche fare questo, non ero solito apprezzare quello che gli altri mi donavano, natura non esclusa. Stavo nella mia casa, come la chiamo io e come più comunemente la chiamano gli abitanti fortezza, non mi interessavo di nessuno, perché mai dover guardare agli altri quando tutto quello che ti serve è vicino a te? Sono sempre cresciuto con questo pensiero, con questo modo di vedere le persone, come dei generici esseri umani che fanno una routine quotidiana, svolgono le loro funzioni. Quando ero un bambino i miei genitori mi sgridavano se cercavo di parlare con gli altri bambini del paese, mi urlavano tutte le sere e tutte le mattine insegnandomi che non era la cosa giusta da fare rivolgergli la parola, che anzi mi avrebbero castigato e un po per paura un po per giustizia, o come pensavo io, ho rispettato questa idea, non ho mai rivolto la parola a nessuno di questi individui, tuttora non lo faccio, lo fa qualcuno al posto mio. Le uniche volte che mi sposto dal mio castello sono per motivi di affari, o quando devo recarmi a qualche ballo importante pieno di damerini con la puzza sotto al naso,ma giusto perché devo far vedere loro che non sono ancora morto, e poi sotto sotto mi piace guardare nei loro occhi fissi sui miei il timore che gli incuto quando passo davanti a loro.Questo piccolo paesino si trova in Francia, è il classico paese solitario ma pieno di sorprese, almeno da quello che ho sentito in giro, in mezzo alle alte montagne, vicino a un piccolo fiume che bagna i lati del villaggio. La popolazione qui non è altro che ordinaria in tutti i sensi, ma spesso la gente dice che le persone più ordinarie sono quelle più sorprendenti. Le storie che si raccontano su di me le conosco, c'è chi me le riferisce, parlano di quanto immensa sia la mia abitazione, sussurrano tra di loro di quanto impenetrabile sia il mio cuore, parlano a bassa voce di cosa gelosamente celo a loro dentro il mio castello, sperano di non essere sentiti mentre si chiedono perché non li aiuto con i raccolti quando hanno bisogno di braccia forti per un aiuto, ma io vengo a conoscenza di tutte le cattiverie che mi sono rivolte contro e in che modo brutale respingono i miei messaggeri. Io da parte mia li lascio perdere, non mi arrabbio, semplicemente mi chiudo dentro me stesso. 
Passeggiavo e pensavo a quanto poteva essere favorevole questo punto della foresta per costruire un'altro castello o ancora meglio un cottage, per le vacanze magari, estirpare tutte le piante e lasciare spazio ai mattoni grigi e alle pietre, ecco questo era esattamente quello che mi soddisfava, poter soffocare le piante strappandole dalla terra e riempire il terreno con del cemento, far diventare un posto verde un immenso muro di mattoni grigi e rossi. 
Sono sempre stato molto interessato alla caccia, a come fare a uccidere un'animale e a cucinarlo sulla brace, il sapore di carne, come tutti i grandi Conti d'altronde, aspiravo a qualcosa di più grande di me e così decisi di mettere in atto la mia idea, costruire su un terreno fertile, scelsi il più fertile della contea, ci vivevano due contadini, una famiglia normale nulla di interessante a parere mio, eppure tutto il paese si ribellò contro la mia decisione e dovetti far sopprimere alcune persone prima di avere la via libera per costruire. Questo è uno dei motivi per cui i paesani mi odiano e hanno ragione, ma vorrei essere più costante nelle relazioni con gli abitanti.
Forse in fondo non voglio sembrare così duro ma solo riservato.
Ho sempre tentato di seguire le mie aspirazioni, ho sempre fatto tutto quello che volevo che mi allietava e tutto questo mi ha portato al contrario delle mia aspettative. Sono diventato l'uomo che nessuno vorrebbe mai avere accanto, che nessuno vorrebbe incontrare per strada, sono l'uomo più rude, ostile, serio e composto nelle idee che si possa trovare. 
Questo è il vero motivo per cui ho deciso di abbandonare qualunque sentimento positivo per qualcuno e lasciare posto al freddo, che mi penetrasse le ossa che facesse di me quell'uomo che adesso sono. 
Non mi sono mai innamorato di nessuno, non ci ho mai dato peso, non ci ho mai provato veramente, perché non lo voglio, so che sarebbe uno sbaglio enorme sia per me che per la sfortunata creatura che mi potrebbe capitare. Solo una volta ho fatto questo sbaglio e non capiterà di nuovo, a volte mi sembra soltanto di riuscire a distruggere tutto quello che mi è vicino come una tempesta che inghiotte e distrugge rovinosamente tutto quello che trova sul suo cammino. Quando sono nella mia camera da letto e mi guardo nello specchio ormai invecchiato e con qualche traccia rovinata non vedo solo l'uomo con i capelli castani tenuti saldi da un gel e i miei occhi penetranti con un colore che ricorda nitidamente il ghiaccio, ma vedo una bestia, qualcosa che negli anni non si è contenuto e ora è diventato l'opposto dell'uomo normale che prima ero, nonostante io riesca ad ingannare tutti con i miei vestiti per bene e i miei completi eleganti sono consapevole che sotto nascosto c'è un'animale, quasi una bestia. 
   
 
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