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Autore: katerina_21    27/05/2009    2 recensioni
Le sorelle Gautier abitano nella campagna parigina. Sono ricche di sorprese, hanno caratteri molto diversi e forza da vendere ma sono molto unite. Danielle è un'appassionata del teatro ed è eternamente innamorata, Evelyne è intelligente e dolce mentre Clarisse adora il rischio e gli sport estremi. Se queste tre ragazze così particolari incontrassero i Jonas Brothers...cosa succederebbe?
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Okaaaay. Ora davvero non potete perdonarmi. Insomma, ho pubblicato praticamente un mese fa! *ScusateScusateScusateScusateScusateScusateScusateScusate!*
Prometto che cercherò di impegnarmi un po' di più! (anche se non credo che riuscirò a mantenere questa promessa) ma dovete capirmi: ora i miei vestiti sono in una valigia, dormo sil divano con mia sorella e mia nonna e devo studiare per gli esami fuori al terrazzo (è qui che sono mentre scrivo). E tutto questo perchè? Perchè mi ristrutturano la camera *yuppi* ma probabilmente potevano evitare di farlo sotto esami... * il 15 giugno iniziano! Mancano solo diciassette giorni O.o*
Oddio, credo che andrò a suicidarmi. Devo ancora finire la tesina e non ho proprio idea di come farò alla prova d'invalsi (quella di matematica soprattutto xD)
HELP ME PLEASE!
Ora vado e scusate DAVVERO se non vi ringrazio, ma non ho la forza fisica per farlo (ho la schiena a pezzi e mi dovrei fare la doccia se non voglio puzzare come una capra).
Un bacio, ragazze e cercate di non odiarmi troppo, eh?!
**Magari una recensioncina piccola piccola in più mi farà accellerare i ritmi, che dite? xD*

Vostra, sempre e comunque, Cate.


-Capitolo Quattordici-

La gelosia è una brutta bestia, lo sai vero?


Non devi piangere no, adesso asciuga quelle lacrime.
Non piangere no, devi strappare quelle pagine.
Cancella il suo ricordo, la sua voce, le risate
poi dimentica il suo viso presto arriverà
l'estate. Dai non piangere, no.
[Non devi piangere - Sent]
 

A Danielle sembrava di essere rimasta sdraiata da una vita. Rannicchiata come un riccio, si teneva con le braccia le ginocchia strette al petto. Era come se fosse tornata quattordicenne, quando molti anni prima aveva combinato lo stesso guaio. Lei era innamorata dell'amore, di ciò che si provava e non dei ragazzi che frequentava. Ma con questa sua strana fissazione, aveva fatto soffrire tante persone, tra cui anche sue amiche.
Ed ora è successo di nuovo: stessa storia, stessi sentimenti, stesso dolore. Eppure era più profondo del solito quel buco all'altezza del petto. Forse era perchè Colette, la sua cara Colette, era la persona che più la comprendeva e ascoltava, fino a pochi minuti prima.
Ma ora, con il casino che aveva combinato, dubitava perfino che l'amica le avrebbe più rivolto la parola!
Una lacrima solitaria le bagnò la guancia. Scese lenta, quasi inesorabile, lasciando una scia salata sulla pelle liscia della ragazza.
E poi Joe, che le aveva tanto dato retta e che avrebbe dovuto lasciarla perdere fin dall'inizio, perchè lei portava solo guai, non era la persona giusta per nessuno, non lo sarebbe mai stata. Faceva solo del male.

- Ecco qua il gelato! -

Clarisse agguantò il Cucciolone in modo quasi famelico e sorrise raggiante. A Nick sembrò tanto bella, in quel momento, con i capelli biondi lasciati scompigliati sulle spalle e il sole che le rendeva gli occhi ancora più blu del solito, quasi azzurri.
- Il Cucciolone l'ho sempre adorato! - esclamò la ragazza mordicchiando il biscotto. Nick scoppiò a ridere quando si accorse si un baffo di cioccolato in bella vista sopra il labbro. - Che c'è?! - domandò confusa Clarisse.
Nick sorrise e si avvicinò molto lentamente alla ragazza, poi con l'indice la pulì.
- Grazie... - mormorò Clarisse abbassando lo sguardo. Nick notò divertito di come era arrossita con solo quel semplice contatto. Stava per avvicinare le sue labbra a quelle della bionda e forse sì, stava succedendo! Quel piccolo bacio che avrebbe tanto voluto donarle... ma non aveva mai avuto il coraggio, stava per accadere.
- Clarisse! -
I due si riscossero, all'udire quella voce calda e quasi melodica. Nick si voltò irritato e quando si accorse che chi aveva interrotto quel momento tanto importante era un bel biondo, si irritò ancora di più. Clarisse invece non sembrava tanto infastidita, anzi. Fissava il ragazzo sconosciuto con la bocca aperta, sbalordita.
- George?! -
"George?!" ripetè in mente sua Nick, sempre più rosso di rabbia.
Clarisse sembrava si fosse perfino dimenticata di lui e infatti corse verso George e lo abbracciò, buttandogli le braccia al collo. Nick si avvicinò a quei due, indeciso se essere geloso o solo arrabbiato.
- Nick, questo è George! Il mio migliore amico da sempre! - esclamò Clarisse voltandosi verso il riccio. Aveva una luce particolare negli occhi. Una luce che a Nick non piaceva proprio per niente. - Ma non ti eri trasferito? - domandò la bionda, stavolta rivolta verso George.
Biondo e bello. Pensò Nick osservandolo attentamente. Alto più di lui, con delle spalle larghe e un fisico che sembrava ben scolpito, sebbene fosse coperto da una t-shirt verde mela. Gli occhi erano di un semplice marrone, ma molto grandi e affettuosi, il volto aveva lineamenti regolari e i capelli lo incorniciavano alla perfezione. Sembrava un po' il dio Apollo.
- Sì, infatti. La California è stupenda, bimba. -
Bimba?! Nick era quasi tentanto di mollargli un bel pugno su quel viso tanto perfetto.
- Ma mi sono deciso a mollare per un po' il surf e venirti a trovare per l'estate... dio santo sei uno schianto! Quando ti avevo lasciato eri uno scricciolo con i capelli arruffati! Quasi, quasi vorrei essere di qualche anno più piccolo... Ma chi è il tuo amico? - domandò George guardando Nick. Non sembrava avesse usato un tono di voce strafottente, ma Nick lo considerò ugualmente una persona sgradevole per essersi accorto solo ora della sua presenza.
Clarisse sorrise, e per una volta non era rivolta verso George. A Nick gli si scaldò il cuore.
- Lui è Nick. - disse soltanto.
Sembrava avesse appena presentato una persona importante come la regina d'Inghilterra o il presidente degli Stati Uniti, con quel tono fiero e orgoglioso che aveva utilizzato. Nick tese la mano verso George, un po' meno preoccupato.
- Oh, il fidanzatino di turno? Attento eh?! Che questa ragazza sta diventando fin troppo bella per ridursi a un solo ragazzo! -
Clarisse ridacchiò divertita, mollando un leggero pugno sulla spalla del biondo. Nick osservò attentamente quel George: era riuscito a dire una frase del genere senza sembrare scortese... ma comunque quelle parole bruciavano troppo per non essere notate. Clarisse però sembrava non essersene accorta e continuava a scherzare con il suo amico ritrovato.
Nick era davvero infastidito e forse George lo sapeva fin troppo bene.

- Mi dici che ti succede? -
Joe era, chissà perchè, sulla soglia della porta. Danielle aprì gli occhi ma la figura longilinea di Joe era troppo sfocata. Sbattè le palpebre un paio di volte finchè non riuscì a visualizzare il ragazzo e tutto ciò che la circondava.
- N...niente. - borbottò lei rannicchiandosi di più. Avrebbe sovuto fare un bel discorsetto a sua madre su come non si lasciano entrare in casa alcune persone. Alcune persone tipo Joe.
- Non mi prendere in giro... - ribattè in modo secco il moro. Si avvicinò al divano.
- Lasciami... - ribattè debolmente la rossa.
Joe però la afferrò per i polsi così forte che le fece male e la costrinse ad alzarsi, in modo così brusco che per un momento Danielle ebbe paura. Quando però incontrò gli occhi del moro, ci lesse solo una pena infinita, un amore troppo forte per essere contenuto. Ma soprattutto il bisogno che lui aveva di lei. Caramello.
- Che vuoi?! - sbottò lei questa volta con il solito tono strafottente.
- Voglio che tu mi dica cosa è successo! Non ti sei presentata al nostro appuntamento! Voglio che tu mi dica perchè Colette mi ha chiamato e in lacrime mi ha detto che non c'era bisogno che uscissi con lei questa sera! Voglio sapere perchè tua madre quando aperto la porta mi ha guardato dubbiosa e solo dopo che l'ho pregata di farmi entrare mi ha accontentato! Voglio sapere perchè stai piangendo e perchè non mi guardi più come facevi ieri! -
Danielle sentì piano piano il cuore accartorciarsi come un foglio usato. Sentì gli occhi appannarsi e la gola farsi secca. Aveva il disperato bisogno di un bicchiere d'acqua. Aveva decisamente pianto troppo.
- Ti prego, Danielle. Ti prego. -
Il tono era quasi implorante e poco mancava che unisse le mani in segno di preghiera. Danielle sarebbe scoppiata a ridere, guardando Joe con quell'aria disperata in faccia, se la situazione non fosse così particolarmente delicata.
- Colette ci ha scoperti. -
Joe si immobilizzò, con ancora le mani strette sulle spalle della rossa.
- S...si sistemerà tutto... - mormorò.
Ma non ne sembrava convinto nemmeno lui un granchè.

- Senti, non capisco proprio perchè non ti piace George. -
Nick alzò gli occhi sorpreso. Era così concentrato a fissare le punte dei suoi piedi che nemmeno si era accorto che ormai il biondo se n'era andato. Clarisse lo fissava con le braccia incrociate, in attesa di una risposta.
- Non è che non mi piace... - borbottò lui. - Solo che proprio non capisco cosa ci trovi in lui. -
Clarisse sembrò ferita. Manco a dire che lo avesse detto a lei.
- Lui è il mio migliore amico! Lo conosco da sempre! Da prima di te... -
Nick piegò la bocca in una smorfia. Poteva anche evitare l'ultima frase.
-Mi ha aiutato sempre, anche quando mio padre se n'è andato! E avevo solo tredici anni, mentre lui quasi sedici.- continuò lei quasi con le lacrime agli occhi. -Ma te non puoi capire, evidentemente. Credevo fossi diverso Nick! -
Con questa sola frase, Clarisse corse via. E Nick, malgrado tutto si ritrovò a pensare che cosa cavolo avesse detto di male. 


  
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