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Autore: Lady Neko Kadar    10/01/2017    1 recensioni
Uno speed-date è l’occasione per incontrare molta gente in poco tempo, tre minuti per raccontarsi e scoprire qualcosa dell’altro e in quei tre minuti Nishinoya Yuu e Azumane Asahi capiscono di aver bisogno l’uno dell’altro.
[ASANOYA/DAISUGA]
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Asahi Azumane, Daichi Sawamura, Koushi Sugawara, Ryuunosuke Tanaka, Yuu Nishinoya
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Secondo capitolo


Il giorno seguente l’appuntamento col ragazzo incontrato allo speed-date, a ora di pranzo Asahi ricevette una mail.
- Come sta andando la tua prima giornata dopo avermi conosciuto? Noya
Asahi rise appena e rispose.
- Diciamo bene, tu?
- Preferirei che fosse ancora ieri.
D'istinto Asahi arrossì a quella frase.
- Non vedo l'ora di rivederti, mio prestigioso modello.
Asahi fu ancora più imbarazzato.
- Per favore, non chiamarmi così.
- Perché no? Te lo meriti come titolo.
- Lo vedremo la prossima volta se me lo merito.
- Oh sì! Purtroppo ho lezione ora. Alla prossima Asahi-san. Buona giornata :)
- Anche  te, ciao.
Asahi mise via il telefono è senza rendersene conto passò l'intera giornata con un sorriso stampato in faccia.
 
 

La settimana passò velocemente, i due ragazzi avevano continuato a scriversi, parlando del più e  del meno. Il giorno del loro secondo incontro Asahi era di nuovo agitato, Nishinoya gli aveva chiesto di indossare gli stessi abiti della settimana precedente, così non ci fu il problema del look. Però l'idea di dover fare da modello per alcuni scatti lo terrorizzava. Nishinoya cercò di tranquillizzarlo, dicendogli che era solo per gioco è che le foto sarebbero rimaste tra loro, ma ciò non calmava Asahi. Non si sentiva adatto per una cosa del genere, lui che si vergognava per ogni minima cosa.
 
<< Forse è meglio lasciar perdere, non sono proprio fatto per le foto. >> Asahi supplicò più volte Nishinoya di lasciare perdere quella folle idea ma il ragazzo era irremovibile.
<< Sarà divertente! Non preoccuparti, penserò a tutto io, tu rilassati e resta fermo quando te lo chiederò. >> rispose Nishinoya, entrando nell'ennesimo negozio di abiti. Avevano più buste loro che qualsiasi ragazza che passeggiava nella via commerciale in quel momento.
<< Se deve essere una cosa piccola e per divertimento, perché  tutti questi abiti? >> provò a chiedere Asahi, sempre meno tranquillo.
<< Asahi, smetti di fare domande e lasciami fare! >> esclamò infine Noya, riuscendo a zittire Azumane.
Fortunatamente Nishinoya era rapido nella scelta degli abiti, non li faceva neanche provare, aveva le idee chiare.
<< Questo è stato l'ultimo. >> annunciò Yuu all'uscita del negozio. Asahi fece un sospiro di sollievo.
<<  Ora andiamo al nostro studio fotografico! >>
<< Hai uno studio? >>
<< No, è di mio fratello ma ho le chiavi perché me lo lascia usare per le mie foto. È grazie a lui se mi sono appassionato. >>
 

Asahi restò a bocca aperta quando vide la quantità di attrezzi presenti nello studio.
<< Tu sei davvero sicuro di saper usare questa roba? >> chiese, avvicinandosi a quella che sembrava una macchina fotografica di ultimissima generazione.
<< Ovvio. Asahi-san, ti avevo chiesto di piantarla con le domande e di stare tranquillo. >> dopo aver appoggiato la sua giacca in un divano, Noya si avvicinò al ragazzo e gli posò una mano sulla spalla.
<< Fidati di me. >> aggiunse, sorridendo appena.
Asahi sentì un calore salirgli dal petto al viso ma decise di ignorare quella sensazione.
<< Cosa devo fa… >> si zittì all’ennesima domanda posta al povero Yuu, il quale sorrise compiaciuto.
<< Vedo che inizi a capire. >>
Nishinoya iniziò ad accendere e a preparare tutto.
<< Alcuni scatti li faremo qui, altri all’esterno. Conosco un posto incantevole che io adoro fotografare. >>
<< Non c’è gente, vero? >>
<< Asahi-san! >> Noya sbottò, quasi esasperato.
<< Ok, scusa. >> Asahi si grattò la nuca, imbarazzato e dispiaciuto. Pensò che forse era meglio stare  zitto tutto il tempo per non rischiare di fare arrabbiare l’amico.
<< Allora, mettiti al centro di quel pannello. >>
Asahi obbedì e si posizionò, schiena dritta, braccia lungo il corpo e più rigido che mai. Noya alzò lo sguardo dalla fotocamera.
<< Asahi-san, non è una foto segnaletica. Sciogliti. >>
<< C-ci provo. >> provò a massaggiarsi una spalla. No, non ce la faceva, era troppo teso, non riusciva proprio a sciogliere i muscoli, però non voleva deludere Nishinoya e fece tutto il possibile per sembrare sciolto.
Yuu continuò a fissarlo, se continuavano così non avrebbero mai iniziato, ma cosa poteva fare per sbloccarlo? Quello era diventato un altro motivo per non diventare un fotografo professionista.
<< Asahi-san, c’è uno sgabello lì accanto. Prendilo e siediti. >>
Asahi obbedì nuovamente in silenzio.
<< Ora chiudi gli occhi. Pensa al posto che più ti piace. Immagina di essere lì, magari una libreria,  ancora meglio immagina di essere dentro il tuo libro preferito. >>
Restarono entrambi in silenzio per qualche minuto, Noya aveva gli occhi fissi su Azumane e notò che le labbra del ragazzo si stavano piegando in un sorriso, era la prima volta che lo vedeva rilassato da quando era iniziato l’appuntamento. Noya ne approfittò e fece qualche scatto.
<< Ora apri gli occhi e cerca di mantenere la sensazione che hai provato mentre immaginavi. Ogni volta che vorrai scappare da questo studio, dovrai tornare a immaginare quel momento, chiaro? >>
Asahi annuì.
<< Iniziamo allora. >>
Nishinoya iniziò a dare ordini ad Asahi su cosa doveva fare, come muoversi e dopo pochi scatti iniziarono i cambi d’abito. Le scelte di Noya furono azzeccatissime e il risultato fu migliore rispetto a come Yuu aveva immaginato. Asahi era bellissimo qualsiasi cosa indossasse, con i capelli legati, sciolti, sarebbe stato perfettamente bello anche con due codine infantili legate ai lati della testa. Inoltre più andavano avanti , più Asahi si rilassava e si sentiva a suo agio, diventando ancora più sexy; Noya trovava le pose adatte ma Asahi giocava molto con gli sguardi.
 
<< Io sparisco a fare una chiamata mentre ti cambi. >> si affrettò a dire Noya, per poi uscire dallo studio. Asahi era troppo. Più lo guardava, più era difficile per Yuu restare calmo. Sentì il bisogno urgente di sfogarsi con qualcuno e chi meglio del suo migliore amico?
<< Bro, sei a lavoro? >> chiese in un fiato Noya.
<< Sì e tu sei a un appuntamento o avete già finito? >>
<< Ryuu, ho fatto una cavolata a proporre questa cosa. Tu non sai cosa devo sopportare! >>
<< Che sta succedendo? >> Tanaka iniziò a preoccuparsi.
<< Asahi-san non è umano, è troppo bello per essere umano. Qualsiasi abito, qualsiasi posa, qualsiasi cosa non fa altro che accentuare la sua bellezza. Chissà allora senza nulla addosso cosa può essere! >>
Ryuu fece un sospiro.
<< Mi hai fatto preoccupare per nulla. >>
<< Non è nulla! Tu non sai quello che vorrei fare… >>
<< Lo immagino! Magari non saltargli sopra, però potresti provare ad avvicinarti un po’ più a lui. >>
Noya restò qualche secondo in silenzio, poi sentì che dentro lo studio Asahi era pronto.
<< Devo andare, l’opera d’arte più bella al mondo ha finito di cambiarsi e mi sta aspettando. >>
<< Esagerato. >> i due risero e si salutarono.
 
Un paio di cambi dopo Noya restò completamente senza forze.  Asahi era la perfezione in quel momento: maglioncino dolcevita beige, giacca marrone scuro, pantaloni in tinta con la giacca, cappello e capelli sciolti. Yuu restò a fissarlo per un po’ di tempo, tanto che Asahi iniziò a preoccuparsi.
<< C’è qualcosa che non va? Sto male? >> chiese il giovane, allarmato.
<< No, tutto ok. Tranne una cosa. >> Noya si avvicinò ad Asahi e si allungò per sistemargli meglio il cappello. Asahi si abbassò appena per farlo stare comodo e i loro volti furono vicini. I loro occhi si incontrarono e Nishinoya non riuscì più a mantenersi lucido. Si avvicinò lentamente alle labbra di Asahi, le sue intenzioni erano chiare, ma a pochi millimetri dal contatto, Azumane si scansò di colpo e alzò di nuovo il busto. Lo aveva rifiutato. All’improvviso. Erano talmente vicini che ormai Yuu credeva fosse fatta e l’altro ragazzo all’ultimo si era allontanato.
<< Io… forse è meglio che io vada… >> balbettò Asahi.
<< No! Non abbiamo ancora finito le foto. Non mi piace lasciare le cose a metà. >> disse Nishinoya, sorridendo come sempre, poi tornò alla fotocamera e riprese a scattare.
<< Dai, l’ultimo cambio poi facciamo le foto all’aperto. >>
Asahi andò a cambiarsi. Quando fu sparito dalla sua vista, il sorriso che Yuu aveva tenuto tutto il tempo sparì e lasciò il posto a un’espressione amareggiata. Si morse il labbro, come per punirsi di quello che aveva tentato di fare. Scacciò quei pensieri e preparò l’occorrente per uscire.
 

Sarebbe voluto volentieri tornare a casa Asahi, non solo quei cambi erano stancanti, ma Nishinoya aveva tentato di baciarlo e lui si era allontanato. Nel momento in cui si era ritratto, avrebbe giurato di aver visto sul volto di Nishinoya un misto di sorpresa e delusione, eppure un secondo dopo sorrideva come se non fosse successo nulla. Non gli importava o stava fingendo? Però Asahi non sapeva fingere, si sentiva a disagio, lo aveva rifiutato e si sentiva in colpa, ma Nishinoya aveva insistito per farlo restare e non poteva non obbedire, sarebbe stato peggio. In fondo Asahi non aveva intenzione di rompere i rapporti solo per quel tentativo di bacio, si stava affezionando a Noya come a un amico, o almeno si illudeva di questo. Indossò di nuovo i propri abiti e uscì dal camerino. Trovò Noya già pronto, era pensieroso, nessun sorriso sul volto. Quelle erano le vere emozioni di Nishinoya Yuu.
<< Eccomi. >> disse Asahi per farsi notare. Noya si girò con espressione spaesata, poi tornò a sorridere.
<< Perfetto, andiamo. >>
 
 

Per fortuna il viaggio in auto non fu molto lungo; Nishinoya provava a conversare ma Azumane rispondeva con poca convinzione. Il più grande non riusciva a smettere di pensare a quello che era successo allo studio.
<< Siamo arrivati. >> disse Nishinoya ed entrambi scesero dalla macchina.  Si trovarono all’ingresso del parco cittadino. Asahi pensava che Noya lo avrebbe portato in un posto stravagante e non in un semplice parco. Nishinoya entrò e Asahi lo seguì senza commentare.
Il parco aveva una piccola strada per le  passeggiate, molte panchine e i giochi per i bambini; essendo fine settimana era pieno di gente e di rumori e Asahi non capiva come Noya avesse intenzione di fare foto lì, finché non giunsero in un tappeto di erba fresca, silenzioso e senza anima viva in giro.
<< Questa zona è chiamata “il prato dell’amore”, di solito ci vengono le coppiette per fare i piccioncini ma nei fine settimana e a quest’ora è sempre desolato. Non sarà nulla di speciale ma a me piace qui, soprattutto al tramonto. >> spiegò Noya, guardandosi intorno per cercare la luce migliore.
Era imbarazzante per Azumane sapere che in quel posto la gente si coccolava, sperando che si fermassero a cose lecite su quel prato.
<< Non ti facevo tipo di parchi… cioè non volevo offenderti o altro… >> disse Asahi, iniziando subito a scusarsi per aver detto qualcosa di sbagliato. Nishinoya rise appena per quel comportamento.
<< Tranquillo, me ne rendo conto anche io. >>
Noya alzò la macchina fotografica e fece qualche prova.
<< Sdraiati lì. >> Yuu indicò un punto davanti a sé. Asahi si mise seduto nel punto indicato.
<< Sdraiati completamente. >>
<< Devo proprio? >> chiese titubante Azumane. Nishinoya fece un piccolo sorriso divertito.
<< Hai paura di trovare qualche sgradita sorpresa? Tranquillo, non si va mai troppo oltre qui. >>
<< O-ok. >> Asahi fece come gli fu chiesto, Nishinoya si avvicinò e si inginocchiò accanto a lui. Asahi si irrigidì di colpo e Yuu se ne accorse.
<< Tranquillo Asahi-san, siamo qui per le foto, non per altro. >> lo tranquillizzò Yuu, con un piccolo sorriso amaro.
Fecero qualche scatto, Nishinoya aiutava Asahi per le pose e per un po’ entrambi sembravano divertirsi, dimenticandosi dei fatti accaduti in studio.
 
 

<< Sai, alla fine non è stato poi così terribile. >> esordì Asahi, mentre Yuu lo accompagnava a casa.
<< Te l’ho detto che è divertente e vedrai a lavoro finito che spettacolo verrà fuori. >>
<< Non vedo l’ora. >> disse Asahi, sorridendo. Nishinoya lo guardò per un attimo e pensò che avrebbe voluto vederlo sorridere per sempre.
 Erano arrivati a casa di Asahi e dovettero lasciarsi.
<< Ci vediamo la settimana prossima, vero? >> per un attimo Noya sembrò insicuro nel porre la domanda, ma durò un solo istante.
<< Certamente. >> Asahi sorrise di nuovo.
<< Anche perché devo vedere le foto. >> aggiunse, scendendo dall’auto.
<< Ci sentiamo. >> urlò Nishinoya. Asahi rispose con un gesto della mano e andò in casa.
 

Entrato in casa, Asahi si buttò sul divano. Era stata una giornata stancante; non poteva negare di essere stato bene ed essersi divertito, ma quel quasi bacio lo aveva turbato molto. Si trovava bene con Nishinoya, era sempre allegro, divertente, altruista, faceva di tutto per farlo stare bene ma non voleva legarsi a lui in una relazione sentimentale, non voleva, non si sentiva pronto e aveva paura. Tanta paura di ricaderci, di deludere le aspettative altrui. Non aveva avuto neanche la forza di chiarire con lui, di spiegargli perché quel rifiuto. Probabilmente non era riuscito a parlargli perché per un attimo era stato presente il desiderio di quelle labbra e in cuor suo non era più sicuro di non voler più amare più.
 

Nishinoya andò a casa di Tanaka, sentiva il bisogno di parlare con qualcuno.
<< Ho fatto una cazzata, bro. >> Noya faceva avanti e indietro per la camera dell'amico, mentre Tanaka era seduto sul letto a sgranocchiare uno snack.
<< Cosa diavolo è successo? >>
<< Io non sono riuscito a resistergli! Era così bello ed eravamo così vicini... Ho provato a baciarlo ma lui si è scansato. >>
<< Cosa? Stai scherzando? >>
<< No, ci ho provato davvero. >>
<< E lui si è scansato. >>
<< Sì, ha tentato di scappare dopo ma io l'ho costretto a finire le foto e ho fatto finta di nulla. Non pensavo si sarebbe allontanato così. >>
<< Yuu mi dispiace. È uno stupido a rifiutarti, non sa cosa si perde. >>
<< Non penserai che io mi arrenda così! >>
<< Ma non gli piaci a quanto pare. >>
<< No! Sono sicuro che non è quello il problema. >> Yuu si sedette all'amico e gli rubò un pezzo di merenda.
<< Asahi-san non riesce a dimenticare l'ex e sono certo che ha paura a relazionarsi con gli altri. Tu non hai sentito come si auto-mortifica quando parla della sua storia passata, crede sia tutta colpa sua perché è debole e insicuro, pensa di non essere stato abbastanza per l'ex e sicuramente pensa di non esserlo anche per gli altri. Non vuole soffrire ancora e quindi niente fidanzati. >>
Nishinoya scattò in piedi e alzò un pugno in aria.
<< Io gli farò cambiare idea, gli dimostrerò che l'amore non è solo una sofferenza e che a me piace proprio così come è: bello, timido e insicuro. >>
Tanaka fece un applauso.
<< Sono con te, amico. >>
 
 

Era passato qualche giorno, per colpa degli esami universitari Asahi non si era fatto sentire molto, anche se gli esami erano più una scusa credibile. Inoltre i suoi due amici gli tenevano il fiato sul collo. Lo avevano torchiato tutto il giorno dopo l'appuntamento è fu costretto a raccontargli tutto, anche del quasi bacio. Quando seppero del suo rifiuto, Suga ci restò male e Daichi avrebbe volentieri picchiato l'amico; entrambi fecero un lungo discorso ad Asahi sul lasciarsi andare e smetterla di avere paura ma era inutile, non riuscivano proprio a convincerlo.
 

- Ho stampato le foto, devi assolutamente vederle!
Il messaggio di Nishinoya interruppe lo studio folle del ragazzo.
- Davvero? Come sono venute?
- Asahi-san, sono indescrivibili, pazzesche e tu sei... cavolo Asahi-san, dire stupendo è troppo poco!
Per l'ennesima volta la schiettezza di Noya fece arrossire Asahi.
- Non esagerare.
- Te lo giuro, non sto esagerando. Senti, so che ti avevo promesso che le foto sarebbero rimaste tra noi, ma posso mostrare un paio di scatti al mio migliore amico? Devo fargli vedere il mio grande talento e che modello figo ho trovato!
Asahi posò la testa sulla scrivania e ringraziò il cielo per non avere di fronte quel ragazzo troppo sincero.
- Devi proprio? Sai che mi vergogno.
- Devo. E poi uno come te non può permettersi di vergognarsi. Quando vedrai le foto lo capirai.
- Va bene, solo due però.
- Promesso.
- Senti, io venerdì ho l'esame, potremmo vederci nel fine settimana e mi mostrerai il tuo "capolavoro".
Azumane fece un grosso sospiro, non sapeva come aveva avuto il coraggio di invitarlo.
- Ovviamente.
- Torno a studiare ora, ci sentiamo.
- In bocca al lupo per l'esame.
- Viva il lupo.
Asahi tirò indietro la testa per cercare di rilassarsi. Temeva di aver dato altre false speranze a Noya con quell'invito, ma quella sarebbe stata l'occasione per chiarire, forse.
 
 

Mercoledì sera Koushi e Daichi si erano autoinvitati a casa di Asahi per  distrarlo da quel maledetto studio.
<< Io non capisco, non sei mai stato un secchione e ora passi tutto il giorno suo libri? >> chiese sarcastico Daichi.
<< L'Università è diversa. >>
<< E magari studiare ti aiuta a non pensare. >> commentò Sugawara, apparecchiando la tavola. 
Asahi sospirò.
<< Quando la smetterai di leggermi dentro? >>
<< Quando smetterai di essere così prevedibile. >>
<< Senti, pensavamo di organizzare un barbecue sabato per festeggiare il tuo ultimo esame di quest'anno. >>
<< Suga, non c'è molto da festeggiare. >>
<< E dai, è anche l'occasione per mangiare un po' di più. >>
<< Perché non inviti Nishinoya? >> Suga fissò Asahi, al quale per poco non cadde la forchetta.
<< Io non credo sia il caso. È troppo presto. >> brontolò il loro amico. Koushi e Daichi si scambiarono uno sguardo di intesa e continuarono a cenare.
I due stavano per andare via, quando Suga controllò il proprio cellulare.
<< Cavolo, mi ha chiamato mamma ma avevo il cellulare in silenzioso. Asahi, mi presti il tuo telefonino? Il mio è senza soldi e se non richiamo subito mia madre si preoccupa. >>
<< Va bene. >> Asahi passò il cellulare all'amico, il quale si allontanò. Mentre Daichi distraeva Asahi, Suga cercò il numero di Nishinoya e se lo mandò sul proprio cellulare, cancellò il messaggio e  finse di chiamare la madre.
<< Non risponde. Provo un macchina col cellulare di Daichi. Grazie per la serata. >> disse col suo solito sorriso innocente.
<< Ci vediamo sabato. >>
 

Saliti in macchina, Koushi fece subito il numero di Nishinoya, che fortunatamente rispose.
<< Pronto? >>
<< Ciao, sono Sugawara Koushi e sono un amico di Azumane Asahi. >>
<< È successo qualcosa? >> chiese preoccupato Yuu.
<< No, stiamo organizzando un barbecue sabato e ci piacerebbe che venissi anche tu. Asahi ci parla molto di te e vorremmo conoscerti. >>
<< Davvero? Anche a me piacerebbe molto conoscere gli amici di Asahi-san! >> la voce di Noya era talmente alta che Sugawara fu costretto ad allontanare il cellulare dall'orecchio, anche Daichi che guidava al suo fianco poteva sentire ciò che diceva il ragazzo dall'altra parte della linea.
<< Asahi non sa nulla, ho preso il tuo numero di nascosto da lui, sarebbe meglio continuare a nasconderglielo, come sorpresa. >>
<< Va bene. >>
<< Se vuoi puoi portare anche degli amici, così ti senti più a tuo agio. >>
<< Mh... Mi basta un solo amico, così avrò l'occasione di fargli conoscere Asahi-san. >>
<< Ti farò sapere i dettagli, a presto.  >>
<< Non vedo l'ora di conoscerti, Sugawara-san. A presto! >>
<< Allora, come è? >> chiese Daichi dopo che l'altro attaccò il telefono.
<< È come lo descrive Asahi e sembra un tipo a posto, almeno al telefono. >>
 
 

Sawamura Daichi e Sugawara Koushi convivevano da soli in un appartamento di proprietà dei genitori di Daichi (i quali vivevano fuori città): era piccola ma confortevole, isolata e con un bel giardino grande abbastanza da poter organizzare cene e piccole feste. Suga aveva iniziato a vivere con Daichi perché le loro università erano vicine e Daichi, avendo la macchina, poteva accompagnarlo facilmente, ma loro due e Asahi si conoscevano dai tempi del liceo; i due attuali conviventi avevano iniziato a frequentarsi in quegli anni e ormai erano una coppia stabile e fissa a tutti gli effetti. Loro due erano felici e volevano che anche il loro migliore amico lo fosse, per questo si impuntavano tanto con lui. Asahi si era autoconvinto di essere una pessima persona e che era  meglio restare soli e infelici, ma i due amici-fidanzati non potevano assolutamente accettarlo e avrebbero fatto di tutto per tirar fuori l'Asahi sorridente di un tempo.
 

Daichi e Asahi erano alle griglie mentre Sugawara si occupava di sistemare tavoli e sedie nel loro giardino.
<< Non sarà un po' troppa carne solo per noi? >> chiese Asahi, dubbioso.
<< Non preoccuparti di questo, pensa a non far bruciare nulla. >> rispose Daichi.
Il cellulare di Sugawara fece uno squillo e Koushi si allontanò. Tornò in paio di minuti dopo in compagnia.
 << È qui che si mangia? >>
Azumane alzò lo sguardo e rimase a bocca aperta per la sorpresa.
<< Nishinoya, che ci fai qui? >>
<< Asahi-san! >> urlò semplicemente l'interessato, raggiungendo l'altro con a seguito un tizio con la testa rasata.
<< Li ho invitati io. >> ecco il sorriso "innocente" di Suga che di innocente aveva ben poco. Asahi gli lanciò una strana occhiata ma Koushi fece finta di non notarla.
Daichi si avvicinò al gruppetto e si presentò
<< Piacere di conoscerti, sono Sawamura Daichi. >>
<< Non vi immaginavo così, hai dei bei amici Asahi-san! Lui è Tanaka Ryunnosuke >>
<< Finalmente conosco il famoso Asahi-san. Yuu mi parla moltissimo di te. >>
Asahi era visibilmente imbarazzato, non si aspettava proprio una cosa del genere e credeva che tutti stessero correndo troppo.
<< Le prime porzioni sono pronte, servitevi. >> annunciò Daichi.
Tutti parlavano molto, tranne Asahi che rispondeva solo se interpellato, si vedeva chiaramente che si sentiva a disagio e neanche Noya riusciva a fare nulla per aiutarlo.
<< Asahi-san, potresti mettere sul fuoco altro? Ho ancora fame! >> chiese Nishinoya. Asahi annuì e fece per andare.
<< Fatti aiutare da Ryu. >> aggiunse, facendo l'occhiolino all'amico.
<< Va bene, ma non è detto che troverai qualcosa. >> Tanaka raggiunse Asahi, gli posò una mano sulla spalla e lo spinse appena.
<< Andiamo a cuocere carne, Asahi-san! >> urlò, mentre Azumane guardava i propri amici, chiedendo aiuto con lo sguardo, ma loro lo ignorarono deliberatamente.
<< Scusatemi ma volevo parlarvi in privato. >> esordì Noya, Suga e Daichi si misero in ascolto.
<< So che è un argomento di cui  non volete che si parli, ma vorrei conoscere la vostra opinione sulla vecchia relazione di Azumane. >>
I due si guardarono sorpresi.
<< Sei l'unico che dopo aver conosciuto Asahi vuole sentir parlare spontaneamente di Shinji, gli altri scappano anche solo al sentirne il nome per sbaglio. >>
<< Ecco, io vedo che Asahi-san ancora ci soffre e sento che si fa tanti complessi per colpa di quel tizio. Io so che Asahi vale più di quanto crede e voglio che superi il passato e sia felice. >>
<< Magari con te. >> aggiunse sorridendo Sugawara.  Noya ricambiò quel sorriso, arrossendo appena.
<< Magari... Però non è solo per me, ma è soprattutto per lui. Ho sentito la sua versione della storia, voglio conoscere anche altri punti di vista. >>
<< Posso immaginare cosa ti ha raccontato Asahi. Lui è sempre stato un tipo troppo ansioso, la madre ci ha raccontato che lo era anche alle elementari e non è vero che è peggiorato con l'Università, perché anche con gli esami interscolastici e di ammissione aveva lo stesso atteggiamento. Shinji sapeva benissimo come era fatto Asahi, inizialmente lo ha sopportato, poi si è stufato e ha cambiato completamente atteggiamento; era scorbutico con Asahi, ogni volta che il nostro amico lo chiamava in preda a uno dei suoi momenti d'ansia, Shinji lo mollava da solo con qualche scusa, non comunicavano più, era come se Shinji cercasse lo cercasse solo per il sesso. >>
<< Ma quell'idiota non lo capiva e tutt'ora non lo capisce. Secondo Asahi Shinji era ancora innamorato e lui ha continuato ad amarlo finché non ha ricevuto il colpo finale: l'amante. >>
<< Shinji è sempre stato uno a cui piace divertirsi, spesso andavano insieme in giro per locali e feste, ad Asahi non piaceva molto ma lo faceva per amore. All'improvviso Shinji ha smesso di chiedere ad Asahi di uscire la sera, raccontava di essere stanco o impegnato. La sera del mio compleanno io e Daichi siamo riusciti a convincere Asahi ad uscire mentre Shinji ci aveva dato buca. Lo abbiamo visto in un pub insieme ad un altro. >>
<< Solo a Koushi ha avuto il coraggio di dire che si vergognava ad andare in giro con un tipo debole e ansioso come Asahi. >>
<< Shinji non ha mai amato davvero Asahi, ma lui si ostina a credere che abbia smesso di amarlo per il suo carattere e ora ha paura di soffrire di nuovo a causa di un legame sentimentale. >>
<< Che stronzo! >> Noya si era trattenuto fino alla fine del racconto, per poi sbottare.
<< Noi non difendiamo Asahi per le sue insicurezze e ansie, cerchiamo sempre di farlo svegliare ma lui ha bisogno di qualcuno con tanta pazienza e che non smetta mai si spronarlo. >> Suga guardò verso Asahi e Tanaka che chiacchieravano quasi tranquillamente.
<< Per amore si fa questo ed altro. >> Yuu sospirò.
<< Abbiamo saputo del quasi bacio Nishinoya. Asahi ha paura e si è intestardito di non essere pronto ad altre relazioni, ma tu gli piaci, ne sono certo. Perciò non te la prendere per questo o altre cose simili. Prima o poi permetterà ai suoi sentimenti di evolversi. >>
Nishinoya rimase quasi incantato dalla dolcezza della voce di Sugawara.
<< Hai confermato ciò che immaginavo. Io non mi arrenderò con lui. >> Yuu si girò verso i due al barbecue che stavano impiattando la carne.
<< Ohi, stiamo morendo di fame qui! >>
<< Eccoci, Tanaka ha voluto abbondare. >> disse Asahi, posando il vassoio sul tavolo.
<< Ha fatto bene! >> Noya si lanciò a capofitto sulla carne appena cotta.
<< Di che stavate parlando? >> Azumane prese posto a sedersi accanto a Sugawara.
<< Le solite cose per conoscerci: studi, passioni, vita.. >> rispose Suga.
<< Voi? >>
<< Azumane-san mi stava raccontando la sua avventura di modello con Yuu. >>
<< A proposito, quando ci farai vedere queste foto, Asahi? >> chiese Daichi con un piccolo ghigno.
<< Mai! >>
<< Io ho portato il book. >> Asahi e Noya risposero insieme e si scambiarono un'occhiata.
<< Dai, non puoi non mostrarlo ai tuoi migliori amici. >> brontolò Nishinoya.
<< Nishinoya ha ragione! >> aggiunse Sawamura.
<< Ma non l'ho visto neanche io! E la promessa? >>
<< Sono i tuoi migliori amici e poi questa roba non può restare nascosta, credimi Asahi-san, dovrebbe vederlo il mondo intero! Mi perdonerai! >> rispose Yuu con entusiasmo esagerato.
<< Dai, è l'occasione per vederlo tutti insieme! Non ti giudicheremo, lo sai.  >> Sugawara posò una mano sulla spalla di Azumane, mentre Nishinoya tirò fuori il book fotografico.
<< Preparatevi, nella vostra vita non avete mai visto nulla di così bello! >> annunciò Noya, gli altri si misero a ridere, Asahi invece era imbarazzatissimo.
<< Per favore Nishinoya. >> sussurrò quest'ultimo, desiderando di nascondersi. Noya passò l'album a Suga che era al centro tra Asahi e Daichi e iniziò a sfogliarlo, Tanaka andò dietro ai tre  e Noya se ne stava seduto di fronte a loro con un espressione tanto orgogliosa. Tutti, compreso Asahi, rimasero sorpresi dal risultato. Sia le scene e gli effetti fatti da Nishinoya sia Asahi, le sue pose, le sue espressioni erano perfetti.
<< Non posso credere che questo sia tu Asahi! >> commentò Daichi.
<< Cavolo amico, non capisco se il merito sia più di Yuu o il tuo. >>  Ryuu posò una mano su Asahi e lo scosse leggermente.
<< Di entrambi, bravo il fotografo, figo il modello. >> Yuu non si toglieva l'espressione di orgoglio dalla faccia.
<< Se non fossi già fidanzato, ci farei un pensierino. >> Sugawara sorrise malizioso, beccandosi un'occhiata dal compagno.
<< Forse è meglio chiudere questo. >> Daichi cercò di prendere l'album dalle mani di Koushi che non sembrò volerlo accontentare.
<< Lasciami dare un'altra occhiata, quando mi ricapita di vedere Asahi così? >>
<< Suga-san, mi dispiace ma qualcuno ha già messo gli occhi su Asahi-san prima di te. >>
Tutti si girarono verso Nishinoya, Asahi lo guardò con la bocca aperta.
<< Ovviamente parlo di Tanaka, non gli ha staccato gli occhi di dosso un attimo da quando ha attraversato quel cancello. >>
<< Non dire scemenze Yuu. >>
Tutti scoppiarono a ridere mentre Asahi non sapeva se tirare un sospiro di sollievo o no.
<< Complimenti a entrambi, sono davvero delle bellissime foto. >> Sugawara restituì il book a Nishinoya.
<< Lo so. Era un peccato tenerlo solo per noi, Asahi-san. >>
Asahi non rispose, cercava solo di evitare gli sguardi di tutti.
<< Sarebbe stato meglio. >> Daichi fissó Koushi, fingendosi arrabbiato.
<< Su, non fare il geloso. >> Suga posò un veloce bacio sulle labbra del compagno.
<< Io non voglio morire per colpa tua, Suga! >> brontolò Asahi. Nishinoya si alzò e andò di fronte a lui.
<< Asahi-san, ti proteggo io! >>
<< Ti vedo già steso per terra, Yuu. >>
Noya fece la linguaccia a Tanaka.
 

I quattro continuarono a ridere e chiacchierare fino a tarda sera. Asahi accompagnò Nishinoya e Tanaka al cancello. Quest'ultimo salutò Asahi e si avviò verso la macchina per lasciarli soli.
<< Sono stato bene oggi, i tuoi amici sono simpatici. >> disse Nishinoya, sorridendo.
<< Anche Tanaka lo è, nonostante all'inizio mi facesse un po' paura. >>
Noya scoppiò a ridere.
<< Fa a tutti questo effetto. Organizzeremo di nuovo qualcosa tutti insieme, vero? >>
Asahi annuì. Yuu tirò fuori l'album di foto.
<<  Questo tienilo tu. >>
<< Perché? Sei stato tu a farlo. >>
<< Io ho le foto sul PC, posso ristamparlo. Ogni volta che ti senti insicuro, guardalo e ti ricorderai come sei davvero. >>
<< E come sarei? >> Azumane tenne gli occhi fissi su Nishinoya, il quale ricambiò lo sguardo.
<< Innanzitutto sei molto figo, e poi sei forte quando ti ci metti, sei in grado di spaccare qualsiasi cosa, devi solo provare a non abbatterti. Devi credere in te stesso. >>
<< È più facile a dirsi che a farsi. >>
<< Asahi-san, guarda queste foto e vedrai quello che vede Suga-san, Daichi-san, quello che vedo io. Buonanotte Asahi-san. >> Nishinoya se ne andò e Asahi guardò la copertina dell'album, stringendolo forte. 




Ed eccoci col secondo capitolo. Innanzitutto chiedo perdono ma non sono per niente brava con le descrizioni >_< Asahi soprattutto non rende la figaggine che intendevo, gli abiti del momento del quasi bacio li ho ripresi da una fanart dispersa nei meandri oscuri del mio pc, devo cercarl nel caso qualcuno voglia capire davvero come cacchio era conciato Asahi secondo la mia folle visione. Il prossimo sarà l'ultimo capitolo e spero di non avervi deluso nè con questo e di non farlo col prossimo.
Ringrazio tutti quelli che hanno letto il primo capitolo e questo, chi ha recensito e mi ha quasi fatto commuovere per le belle parole e chi ha messo la storia nelle seguite, ricordate e preferite. Davvero spero di non deludervi. 
Ok, la smetto con la mia ansia, alla prossima!
Lady Neko Kadar

 
   
 
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