27/05/2009
4 recensioniCoppia yaoi e leggermente erotia. Quindi se non vi garba non leggete!
E se leggete lasciate un commento ^^
my [hated] friend
Aprì gli occhi d'ebano e si ritrovò all'improvviso a guardare il soffitto di travi in legno ben curato.
Il suo corpo respirava regolare e sereno. Non più sconvolto dalle fatiche che l'avevano visto protagonista prima.
Era una situazione abbastanza strana.
Lui non era abituato a sentirsi dire sempre di “no”.
Lui era abituato ad avere tutto dalla vita. Fin da bambino, fin da quando era dentro la culla.
Itachi Uchiha era un ragazzo viziato rampollo di una nobile famiglia. Non c'erano barriere per lui... Case, macchine, ragazze... Potere.
Lui era abituato a tutto e mai alla parola “no”. Per lui era quasi aliena.
Con un lento gesto della mano scostò i capelli dalla fronte ancora umida, e guardò con attenzione la stanza dove si era appartato circa un'ora prima.
Un bungalow di un lussuoso club di golfisti e di proprietà nientemeno che di quel buffone di suo padre.
Era utilizzato come rimessa per le mazze e per gli oggetti inutilizzati, tuttavia sembrava più una suite di un albergo lussuoso che un semplice magazzino.
Un magazzino baciato dai caldi raggi del pomeriggio. I bianchi muri parevano tinti d'arancio, come il gustoso agrume di cui lui ne andava ghiotto.
No, lui non era abituato a sentirsi dire di “no”.
Non era abituato a sentirsi rifiutare una amicizia lucrosa come quella con Akasuna no Sasori.
Un altro rampollo di una nobile famiglia in contrasto eterno con la sua.
Ricchi contro ricchi si può dire... Pure a letto vale la regola. E non importa se si è uomini e donne, quando in ballo c'è una vita che ristagna nella noia più totale, qualunque cosa è ben accetta. Anche cercare di ottenere una amicizia.
Sasori non voleva essere suo amico, più e più volte gli aveva detto di no! Ma lui non demordeva.
A lui non importava un fico secco di chi era Sasori.
A quale famiglia apparteneva.
E neppure a Sasori importava poi tanto della famiglia Itachi.
Per loro quelle rivalità di famiglia erano a dir poco banali e inutili.
Ma allora perché Sasori non voleva diventare suo amico?! Dopotutto sembrava essere quello più intelligente di tutti in quella stupida micro società!
E lo stesso valeva per Itachi. Che era più sveglio del fratellino minore.
C'era qualcosa nello sguardo di Sasori che lo attirava come una calamita, quando diceva di “no”, sembrava che i suoi occhi dicessero di “sì”.
Come ad invitarlo a provare il tutto e per tutto per ottenere quella sua dannata amicizia! Tuttavia la risposta era sempre quella:
“Il perché è semplice Itachi Uchiha... Io non voglio la tua amicizia! Tutto qui...”
Ma per l'Uchiha quella del rosso non era una risposta.
Lui che era abituato ad avere tutto veniva rifiutato per uno stupido capriccio! Anche Sasori dopotutto, era abituato ad avere tutto.
E il capriccio di provare qualcosa di innovativo lo portava a sperimentare qualunque cosa.
“Bene Akasuna... Allora significa che otterrò la tua amicizia con la forza!”
Gli aveva detto così quel pomeriggio, deciso a farla finita una volte per tutte! E come era arrivato a quella situazione, lui non lo sapeva proprio.
La noia di una vita di agi e di assensi lo avevano portato ad una condizione tale di sperimentare al mondo qualunque cosa... Anche se “proibita” e “immorale”.
Si girò lentamente ed osservò il volto perfettamente sveglio di chi gli stava a fianco.
Sasori lo guardava serio e neutrale attraverso i suoi occhi ambrati.
La pazzia che avevano consumato in quel bungalow poco prima andava oltre l'immaginazione.
Il sole caldo del pomeriggio baciava i loro corpi nudi e sudati dopo quella prova di forza a dir poco discutibile.
Ovunque attorno a loro era solo caos.
vestiti firmati erano stati buttati per tutto il parquet senza alcun criterio. Le loro labbra poco prima si erano divorate fameliche in cerca di una amicizia che nessuno dei due voleva...
Le dita delle loro mani seguivano i rispettivi corpi in cerca di lei e di vendetta per non riuscire a trovarla.
Un qualcosa che non riuscivano a trovare neppure mentre si profanavano i corpi a vicenda con la lingua e con la carne.
Era forse la vendetta quella che li aveva portati a letto assieme?!
Non amicizia?!
Non la voglia di provare qualcosa di nuovo che andasse oltre gli sguardi maliziosi?
Itachi non lo sapeva, ma decise comunque di rimanere in silenzio di fronte al sorrisetto crescente di Sasori. La vendetta per non riuscire ad ottenere nulla da entrambi era un piatto a dir poco dolce.
“Te lo dico e te lo ripeto Itachi Uchiha... Io non sarò mai tuo amico...”
La vendetta era a dir poco deliziosa... Un qualcosa di più complesso e malizioso dell'amicizia.
Non riuscendo ad ottenere amicizia, entrambi si erano finalmente divertiti ad ottenere vendetta l'uno dall'altro.
Una condizione che portò persino Itachi a sorridere malvagio al compagno esausto.
“Se è per questo... Neppure io voglio la tua amicizia Akasuna!”
No... La vendetta, per entrambi, era qualcosa di ancora più delizioso.
Una sensazione mai provata prima e che senza dubbio, avrebbero sperimentato ancora per indispettirsi entrambi.