Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Emmas_dreams    11/01/2017    3 recensioni
Una anno, per una anno Emma dovrà stare dall'altra parte del mondo.
Una casa contenente una famiglia ormai a pezzi,
Un ragazzo scontroso e che apparentemente la odia,
e una scuola dove tutti hanno il ruolo di giudici e giurati.
Come farà Emma ha superare QUELL'anno?
~"ragazzina ti avverto di starmi lontano non sono ciò che vuoi!" Disse lui in tono serio e che metteva i brividi, i suoi occhi verde menta erano in forte contrasto con i suoi capelli corvini ed Emma in quel momento non sapeva se aveva più paura di lui o di se stessa e di ciò che provava.
"Va bene" disse piano e mentre fece per andarsene qualcosa la bloccò, o meglio, qualcuno.
Travis le stringeva forte il polso e la fece girare di scatto verso di lui.
Si guardarono per un attimo persi nei loro pensieri e nelle loro insicurezze, era un silenzio di quelli assordanti che ti mangiava vivo.
"Però tu sei ciò che voglio io" disse il ragazzo piano e in quel momento Emma capì che quell'anno sarebbe stato indimenticabile sotto molti punti di vista.
Genere: Avventura, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Continuavo a camminare per la stanza senza riuscire a fermare i miei pensieri e calmare il mio animo, dovevo fare qualcosa, non potevo aspettare fino al giorno dopo.
Presi la mia felpa comoda e con il cappuccio e me la misi, mi infilai le scarpe e guardandomi un'ultima volta allo specchio riuscii a notare che il nervosismo mi aveva creato delle sottili roche sulla fronte, avevo lo sguardo corrucciato e concentrato e la cosa non mi piaceva affatto.
Scesi di sotto salutando Rosa che intanto preparava la cena, le dissi che non sarei tornata in tempo e una volta fuori da quella casa mi sentii subito meglio, l'aria fresca del tardo pomeriggio mi alleggeriva la mente mi calmava, iniziai a camminare per il vialetto ed uscendo dal cancello che dava sul giardino della grande villa, non sapevo esattamente dove Tyler abitasse ma ricordo che una volta mi aveva detto la via, la digitai su google maps e scoprii con gioia che era a pochi isolati da casa Clark quindi non ci avrei messo molto.
Durante il tragitto pensai alla situazione.
La comparsa di quella ragazza che avevo sentito nominare solo da Jordan, il cambiamento di Travis, il silenzio di Chris e le poche rivelazioni di Tyler, il libro della biblioteca con referti di due anni prima il momento in cui è scoppiato tutto il casino di cui non ero ancora a conoscenza e il presunto matrimonio di Travis che lui mi aveva assicurato non fosse mai stato celebrato.
Tutte informazioni che iniziavano a creare varie piste nella mia mente che si lasciava andare alle ipotesi peggiori e che cercavo in tutti modi di scacciare.
Quando dopo circa 20 minuti di cammino arrivai nella via di Tyler pensai di chiamarlo non sapendo il numero civico, tirai fuori il telefono dalla tasca e digitai sul suo contatto sperando mi avrebbe risposto.
"Emma?" Disse la sua voce dopo tre squilli ed io mi sentii subito più sollevata.
"Qual' è il tuo numero civico?" Chiesi io mordendomi l'interno guancia, forse non era stata una grande idea piombarmi a casa del figlio del preside il giovedì sera.
"57 perché?" Disse lui confuso ed io iniziai con passo veloce ad avanzare cercando casa sua.
"Ho bisogno di risposte ora Tyler e non c'è posto sicuro in cui parlare a scuola" dissi io sperando non mi avrebbe urlato contro ma conoscendolo avrebbe solo sospirato e accettato la mia idea malsana.
"Sei proprio inarrestabile vero?" Disse lui ridacchiando e intanto io mi trovai davanti alla sua grande villa color panna, non era grande come quella dei Clark o di Madison ma comunque molto spaziosa e con un delizioso giardino frontale che affacciava sulla poco trafficata via privata di Beverly Hills.
"Già e sono davanti a casa tua ti conviene prendere una felpa fa un po' freddo qui" dissi io ridacchiando per le sue parole e lo sentii subito dopo sospirare.
"Mio padre non c'è si è fermato a scuola per dei colloqui puoi entrare" disse lui prima di riattaccare la chiamata e aprirmi il cancello del giardino, non avrei mai smesso di stupirmi di tutto il lusso che circondava questo posto, con il lusso anche segreti e situazioni scomode, ero convinta che tutta la storia di Travis fosse solo un puntino nel grande casino che era la vita in questo quartiere pieno di vizi e capricci di cui io non volevo fare parte.
"Emma entra che inizia a fare freddo fuori" mi disse il mio amico risvegliandomi dai miei pensieri e aprendomi il portone di casa.
"Grazie per avermi permesso di venire anche con così poco preavviso" dissi io abbracciandolo per salutarlo e facendomi avvolgere dal calore all'interno della casa.
"Mia madre è in cucina, vieni te la presento" disse prendendomi il polso gentilmente e portandomi verso la grande cucina vicino al salotto, trovai una donna davanti ai fornelli che canticchiava la canzone alla radio e mi venne da sorridere per la semplicità dell'immagine che avevo davanti, da noi cucinava sempre Rosa e mi ero scordata che non tutti potevano permettersi di avere una governante a tempo pieno.
"Mamma ti presento emma la mia amica dell'Italia di cui ti ho parlato" disse Tyler tossicchiando per ricevere la sua attenzione e quando la donna si voltò notai la profonda somiglianza tra i due, mi sorrideva cordialmente e venne verso di me per stringermi la mano.
"Molto piacere cara, sono Judith" disse lei calorosamente.
"Piacere mio signora" dissi io sorridendole per poi voltarmi verso Tyler che ci guardava scuotendo la testa divertito.
"Resti a cena con noi?"  Mi chiede gentilmente ed io accetto volentieri la proposta, non volevo cenare a casa, il signor clark non ci sarebbe stato come sempre, Meredith per colmare la mancanza del marito avrebbe invitato qualche amica o avrebbe cenato al club e Travis si sarebbe fatto mandare la cena in camera, le mie aspettative per la serata non erano certo allettanti.
"Grazie mille per la proposta" dico cordialmente e lei fa cenno con la mano come ad indicare che non è nulla.
"Bene mamma noi andiamo" disse Tyler prima di prendermi per mano e farmi salire quasi a sua gradini alla volta le scale che credevo avrebbero condotto a camera sua e così fu.
"Bella camera" dissi ridacchiando notando il colore blu leggermente infantile delle pareti e i vari palloni da football o basket per terra.
"Si lascia perdere, allora deduco tu sia qui per la robinson" disse subito diretto sedendosi sul letto e facendomi segno di sedermi accanto a lui cosa che feci di buon grande, ero un po' stanca per la camminata.
"Dimmi tutto" dissi io impaziente di scoprire quanti più dettagli su questa Sophia Robinson che mi stava tormentando la vita senza nemmeno che la conoscessi.
"Ti avviso che non so esattamente bene la storia e mio padre mi ha proibito di dirla in giro per cui non dire nulla" disse lui leggermente a disagio e li capii come mai non me l'avesse detto la prima volta che gli e l'ho chiesto a mensa di lei.
Annuii solennemente mettendomi una mano sul petto in segno di fedeltà e facendolo ridacchiare leggermente, poi prese un grande respiro e così feci io ed iniziò.
Ero un po' tremante non sapevo quanto la situazione fosse realmente grave fino a quando non iniziò la storia.
"Era il secondo anno quindi 2 anni fa, Travis era capitano della squadra di football, aveva appena iniziato ad essere popolare a scuola solo quelli del primo e secondo anno lo conoscevano dalla terza poi diventó il mito di tutti. Andava sempre in giro con un certo Jordan, erano ,migliori amici sin dall'infanzia e facevano tutto insieme, un giorno da quanto ho capito hanno litigato pesantemente per questa Sophia e sono saltate fuori cose strane, era la fidanzata di Travis allora e girava voce che i suoi genitori per accettare la fusione della società Clark avrebbero dato in promessa loro figlia a Travis e i clark accettarono e così la loro compagnia divenne quella che è ora, un colosso degli Stati Uniti, la cosa ovviamente a Travis non piacque e da lì ruppe il rapporto con i suoi, credo che sofia lo abbia pure tradito per Jordan e per questo lui l'aveva lasciata solo che da contratto in teoria loro dovrebbero sposarsi.
I genitori di lei la mandarono in un collegio di suore perché avevano sentito la storia di Jordan e le due famiglie unite fecero in modo che lui cambiasse zona e scuola per non averlo più tra i piedi, Travis non fece nulla per impedirlo e la loro amicizia si ruppe, credo pure che Travis si sia rifiutato di tenere conto del contratto, secondo quello che dici i due dovrebbero sposarsi a 22 anni o un'età simile solo che se non gli da retta il padre rischia di perdere tutto e i Robinson sono famosi per la loro mescolazione con la malavita di Los Angeles non so se mi spiego e quindi ci sarebbero davvero gravi conseguenze, questo saltó fuori quando due sicari spaccarono una gamba a Travis in una rissa per avvisarlo che se avesse rifiutato Sophia ancora gli sarebbe successo altro e da lì il signor clark capì di aver fatto male ad accettare e cercò di rimediare con il figlio solo senza successo, finché però Travis non vuole non può sposare Sophia quindi l'ultima parola resta la sua e se quel Jordan non si sa bene il motivo non l'avesse trombata tutto questo casino non sarebbe successo anche se non credo tu saresti qui ora" 
Disse ed io mi pietrificai per tutte le informazioni assimilate, ora era tutto chiaro, ogni cosa aveva senso, ogni piccolo pezzo accumulato in queste settimane di ricerca aveva finalmente completato il puzzle nella mia mente, ed era un puzzle orribile, leggevo dalla faccia di Tyler dispiacere e comprensione, non volevo essere compatita ma cavolo Travis probabilmente si sarebbe sposato con la figlia di un mafioso ed io in questo momento rappresentavo un problema per loro, iniziai ad avere paura e lui lo notò.
"Per questo tutti vogliono che tu stia fuori da questa storia, se la voce della vostra relazione arriva ai Robinson non so cosa potrebbe accaderti, con quelli non si scherza"  disse lui preoccupato mentre io rimanevo paralizzata da tutto.
"Ragazzi è pronto!" Sentimmo la voce della madre di Tyler provenire da sotto e così ripresi un po'  i sensi.
"Sto bene tranquillo andiamo a mangiare" dissi con voce apatica e nonostante lui se ne fosse accorto non disse niente, sapeva che ora che la bomba azionata mi era stata messa davanti era mio compito riuscire a neutralizzarla o lasciarla scoppiare coinvolgendo anche me, avevo paura in quel momento ma più che altro la cosa che mi spaventava di più era non avere un ipotetico futuro con Travis dato che lui avrebbe sposato un'altra in un modo o nell'altro l'avrebbe fatto sicuramente.
Me ne sarei dovuto andare da Los Angels sei mesi dopo ma sarei comunque tornata per fare l'università e i miei progetti di vita riguardavano quella città tanto bella quanto piena di insidie e pericoli.
Niente nella mia mente aveva più senso in quel momento, nulla era certo solo che non avrei mai permesso che Travis facesse parte di tutto quel casino.
Mi era inevitabile in quel momento provare un certo sentimento di odio verso i signori Clark anche se erano sempre stati molto gentili con me ma come fai a "scambiare" un figlio per una fusione aziendale?
Scendevo le scale lenta,ente facendomi cullare dal dolce profumo di pollo arrosto che proveniva dalla cucina e fui felice di non vedere il preside seduto in uno delle sedie intorno al tavolo, il lavoro doveva trattenerlo davvero molto.
"Sta sera non c'è a cena" disse Tyler colmando i miei dubbi dato che aveva notato il mio sguardo vagare tra i posti vuoti presenti.
Sua madre mi sorrise cordialmente ed io mi accomodai pronta e affamata, volevo solo godermi la serata in compagnia di un amico e della sua dolce madre avrei pensato ai problemi che mi tormentavano solo quando avrei riaperto gli occhi il giorno dopo. 




Tadannnnn 
Ecco a voi la tanto attesa spiegazione del tutto ma sappiate che le sorprese non finiscono qui perché nel prossimo capitolo succederà qualcosa di ancora più strambo fatemi sapere cosa ne pensate!!!
Baci a presto 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Emmas_dreams