Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
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Autore: Waiting_3D2Y    13/01/2017    1 recensioni
Cosa succederebbe se una certa ciurma irritasse la bella Nami-swan mentre è incinta di un buzzurro? Prima fanfiction:)
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nascite sulla Sunny

Distesa a letto ripesavo a quello che era successo poche ore fa: erano nati i miei bambini Belle e Mikan. Si erano rotte le acque quando ero ancora sul ponte, nonostante le raccomandazioni di Chopper, per dare indicazioni su come manovrare la Sunny in attesa della prossima perturbazione. Dannazione ero la navigatrice: non potevo lasciare la nave in mano a quel pazzo del capitano o a quell’esagitato del cuoco che in quel momento era più in ansia di me o tanto meno al padre di mia figlia che da controllato qual era si era trasformato in una amorevole chioccia.
 –Franky gira il timone di 30° o entreremo in una corrente fredda che ci porterà verso delle isole invernali.
-Super svolta!
-Nami-swannnn ti prego riposati. Siediti, bevi una tisana, riposati, stenditi sullo sdraio, metti gli occhiali da sole, leggi qualcosa ma non sforzarti qui c’è il tuo Mr. Prince.
- Sanji sono incinta non ho una malattia terminale.
-No mocciosa ha ragione. Almeno oggi che sopracciglio a ricciolo ha ragione ascoltalo. Inoltre sei enorme, rischi di farti male da sola.
-Marimo, io ho sempre ragione ricordatelo. E SMETTILA DI CHIAMARMI SOPRACCIGLIO A RICCIOLO, STUPIDA TESTA DI VERZA!
-Ragazzi la smettete? Non fa bene questa tensione alla mia nipotina. Rispose pacata Robin.
-Ma certo mia dea. Ogni tuo desiderio è ordine.
-Idiota. Non si trattenne Zoro.
- Volete ascoltarmi o no? Mi state dicendo che adesso parlare è diventato un possibile disturbo della gravidanza?? Chiesi con crescente irritazione.
-Nami, per favore calmati. Sei agli sgoccioli ormai: pensa alla bambina. Insistette il medico di bordo.
-Ma guardate che ce la faccio eh? Già prima di scoprire di essere incinta, non combattevo molto e ero protetta da tutti. Poi quando l’ho scoperto, praticamente era una fortuna se riuscivo a mettere mano al mio Thunder Bolt ma mi bastava essere la vostra navigatrice. E ORA NON MI LASCIATE FARE NEANCHE QUESTO???
Fu questione di qualche attimo: il tempo di esplodere e di alzare il pugno per iniziare a colpire quella banda di disgraziati che non mi lasciava lavorare e mi piegai in due dal dolore e mi sentii bagnata tra le gambe. Eh no. No, no, NO. Non adesso. Cavolo perché la mia piccola aveva già preso dal padre l’incapacità di capire cosa fare al momento opportuno. E io che ci speravo che cretina! Perché non ci avevo pensato prima, prima di innamorarmi di quell’incapace che sapeva solo dormire e tirare di spada. All’inizio ci fu il panico neanche fossimo stati attaccati di sprovvista dalla Marina!
-Ahhhhhhhh Nami- swaan!
-AHHHHHHH chiamate un dottore. Urlò la renna.
-MA TU LO SEI!!! Un coro di sette voci esplose.
-Giusto! Robin, aiutami: aprimi la porta dell’infermeria e tieni tutti fuori.
-Agli ordini. Scattò la mia sorellona ma io avevo già iniziato a sentire le doglie perciò quel che accadde fu tutto merito delle capacità mediche di Chopper e della natura.
Quando finalmente la vidi, mi venne da piangere. Era piccolina, con la pelle color porcellana e un ricciolino arancione. Ci avevamo tanto pensato su come sarebbe stata: io speravo nella fotocopia di quel buzzurro fatta eccezione per il senso dell’orientamento, il tempismo e la capacità di indebitarsi. Ma in fondo erano tutte cose che amavo di lui perché mi permettevano di legarlo a me. Lui invece sperava che avesse i capelli rossi come i miei e che profumasse di mandarino. Non ci potevo credere che avesse indovinato qualcosa. Ma la gioia fu senza dubbio ancora più grande quando mi passarono un altro fagottino con l’inconfondibile segno paterno di ciuffetto di capelli verdi e due occhi vispi scurissimi che mi guardavano con curiosità.
-Non l’avevo visto durante l’ecografia. Si giustificò Chopper. –La sua sorellina lo schiacciava occupando tutta la visuale dello schermo.
Ahm, la mai cucciola aveva già imparato da me come trattare gli uomini…
Poco dopo entrò Zoro, visibilmente emozionato per quanto fosse strano per un uomo come lui mostrare i sentimenti.
-Ciao papà! Lo salutai scherzosa. -Visto che non potevi avere ragione solo tu, abbiamo due tesori.
I suoi occhi dissero tutto che sussurrai prima di baciarlo dolcemente “Amo la mia famiglia”.


Prima Fanfiction quindi abbiate un po' di pietà:)
   
 
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