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Autore: renachan    28/05/2009    2 recensioni
Reborn - Lambo
Per anni e anni uccidere Reborn era stato il suo unico obbiettivo.
Le volte che fu brutalmente sconfitto rimasero impresse nella sua mente per molto, molto tempo e pensava che il peso della sua incapacità sarebbe scomparso una volta che fosse riuscito a batterlo.
-Puoi uccidermi, se vuoi-
[-Buon Compleanno, Aho Ushi-]
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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One Shot senza pretese per festeggiare il compleanno del Bovino più fashion della mafia <3






Unexpected Gift



Il suo costante silenzio, ogni gesto d’indifferenza, ogni occhiata carica di freddezza; erano tutte piaghe che si ammassavano.


Ferite, Ferite, Ferite. Un buco che diventava sempre più profondo e più intrattabile.


Si sentiva inadeguato, inutile.
Per anni e anni uccidere Reborn era stato il suo unico obbiettivo. Era troppo piccolo per capire le responsabilità nei confronti di Tsuna –nei confronti di tutti loro che erano diventati la sua famiglia –, per capire che era il suo Guardiano del Tuono e doveva allenarsi per diventare più forte, per proteggerlo.
Per anni l’unico pensiero nella testa di Lambo, oltre ai dolci, agli scherzi e a tutti i giochi di un bambino, era stato quello di sconfiggere quel famosissimo assassino che non riconosceva il suo valore.


Un’unica ossessione che lo perseguitava.


Le volte che fu brutalmente sconfitto rimasero impresse nella sua mente per molto, molto tempo e pensava che il peso della sua incapacità sarebbe scomparso una volta che fosse riuscito a ucciderlo.
Tsuna gli chiedeva se sapesse cosa implicava l’uccidere –quell’atto così basso, così sporco, così profondamente triste –.
Lambo rispondeva che il suo lavoro era fare l’assassino, cioè uccidere –quell’atto che gli avevano insegnato fin da piccolo, quell’azione così semplice con cui poteva battere chi voleva e diventare più forte –.


Granata dopo granata, cornate dopo cornate; un’infinità di azioni finite tutte nel vuoto.


Gli anni passavano, i bambini crescevano e Lambo continuava a cercare di uccidere quel fenomenale assassino dal cappello nero che, crescendo anche lui fisicamente, sembrava diventare sempre più forte.
Colpo dopo colpo, sconfitta dopo sconfitta, Lambo continuava a non capire.


Ucciderlo; l’aveva deciso anni prima e lo avrebbe fatto.



28 Maggio, quattordicesimo compleanno del Guardiano del Tuono.


Il cappello era abbassato sulla testa e gli copriva parte degli occhi, la giacca nera era abbandonata per terra, le braccia allargate come se stesse aspettando di ricevere un abbraccio –o un colpo mortale – e rimaneva così, fermo, in attesa di poter dare il suo regalo al ragazzo dalla camicia maculata.

-Puoi uccidermi, se vuoi-


Poche parole, poi silenzio. Poi attesa. Poi buio.


Un insieme di shock, stordimento e indecisione gli fece girare la testa.
Una mano sfiorò i corni che emettevano elettricità, l’altra era stretta lungo il fianco per resistere a qualcosa che non capiva.


Confusione, decisione, paura.


I corni caddero a terra e un ghigno soddisfatto nacque sul viso dell’Hitman.
Il terrore invase ogni pensiero coerente che avrebbe potuto fare il Bovino e sentiva il corpo percosso da brividi e tremiti. Qualcosa che aveva sempre seguito, un’idea che aveva sempre accettato, interi anni della sua vita caddero e si ruppero. Perché tutte le sue convinzioni gli sembravano così annebbiate?


Non poteva.


-Lambo, devi diventare forte per proteggere la tua famiglia. Forza vuol dire che devi essere pronto ad uccidere chi è più forte di te, devi spodestare chi ti intralcia-

-Quando uccidi per un buon motivo sei giustificato, ricordalo-

-Sei solo un moccioso, adesso nessuno è interessato a te, solo quando diventerai forte sarai preso in considerazione-

-Devi sempre farti rispettare Lambo, quando ci sarai riuscito, quando nessuno oserà più darti dell’incompetente, solo allora sarai diventato veramente forte-

-Lambo, non esitare mai davanti ad un nemico-



Non posso ucciderlo.


Con calma Reborn raccolse la giacca da terra, tenendosi il cappello con una mano per non farlo cadere, e se la infilò.

-Hai capito?-


La vera forza non è nel riuscire ad uccidere, ma nel riuscire a non uccidere.


Gli riecheggiava in testa questa frase, uscita forse qualche volta dalla bocca di Tsuna o di Gokudera o forse dallo stesso Reborn, mentre l’assassino che aveva cercato di uccidere per anni si stava avviando verso la porta.
Lambo sorrise, un sorriso colmo di rimpianto, di sconfitta e di gratitudine, mentre Reborn usciva dalla stanza facendogli un cenno con la mano.

-Buon Compleanno Aho Ushi-









Useless comments: Sinceramente non so più cosa scrivere perché gli spoiler mi stanno sconvolgendo troppo…


SPOILER: [Il testone di Byakuran che discende dal cielo e lancia raggi dagli occhi mi ha seriamente scandalizzato]


Ci sono così tante coppie che c’è solo l’imbarazzo della scelta…sono diventati tutti più gay o è una mia impressione?




  
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