13/01/2017
2 recensioni“Amore. Tempo. Morte.
Queste tre astrazioni collegano ogni singolo essere umano sulla terra.
Ogni cosa che vogliamo,
ogni cosa che abbiamo paura di non avere,
ogni cosa che alla fine decidiamo di fare,
è perché in realtà, a conti fatti…
Noi desideriamo l’amore,
vogliamo avere più tempo
e temiamo la morte.
Amore. Tempo. Morte.”
Queste tre astrazioni collegano ogni singolo essere umano sulla terra.
Ogni cosa che vogliamo,
ogni cosa che abbiamo paura di non avere,
ogni cosa che alla fine decidiamo di fare,
è perché in realtà, a conti fatti…
Noi desideriamo l’amore,
vogliamo avere più tempo
e temiamo la morte.
Amore. Tempo. Morte.”
Love.
Berthold non era sicuro di sapere davvero cosa fosse l’amore.
I suoi genitori l’avevano venduto per farlo diventare uno dei sette giganti.
Non l’avevano fatto perché credevano nella causa, o perché si fidavano di lui e nelle sue capacità. Non l’avevano fatto neanche per sentirsi fieri di avere un figlio che, come avevano promesso i generali, gli avrebbe portato gloria e onore. A loro non interessava nulla, soprattutto non gli interessava nulla di lui. Volevano solo i soldi. I soldi per sopravvivere, magari qualche altro anno.
Dopo che lo lasciarono con quegli uomini, mentre andavano via non si girarono nemmeno una volta.
Berthold non era sicuro di sapere davvero cosa fosse l’amore.
Ma di una cosa era certo, ne aveva bisogno.
Annie e Reiner divennero la sua famiglia, quello che non aveva mai avuto.
Gli unici che gli restavano accanto, nonostante tutto quello che erano costretti a fare.
Non c’era moralità, non ci potevano essere rimpianti.
Avevano una missione, il loro destino era segnato. Ma tutti e tre sapevano che potevano sempre contare sugli altri. Perché, nonostante tutto, ci sarebbero stati.
Fu a loro che dedicò il suo ultimo pensiero, prima di morire.
Ad Annie, rinchiusa da qualche parte, sola. Aveva detto che sarebbe andato a salvarla, ma non era riuscito a mantenere la promessa.
E a Reiner, il ragazzo al quale aveva promesso di combattere al suo fianco fino alla vittoria. Non avrebbe potuto mantenere neanche quella promessa.
Sperò solo che un giorno potessero perdonarlo.
Berthold non era sicuro di sapere davvero cosa fosse l’amore.
Ma di una cosa era certo, quello che provava per Annie e Reiner era la cosa che più gli si avvicinava.
Time.
Annie pensava. Annie percepiva tutto quello che gli stava intorno.
Era bloccata, costretta in quel blocco di ghiaccio, senza nessuna possibilità di liberarsi.
Ma la parte peggiore era la consapevolezza. La consapevolezza del tempo che passava, inesorabile, senza poterlo fermare o, semplicemente, rallentare.
Aveva bisogno di più tempo.
Era un gigante già da tanti anni, le restava ormai pochissimo, non sarebbe sopravvissuta.
Sentiva i giorni scivolargli addosso.
Non sapeva cosa stava succedendo fuori da quella prigione, forse era cambiato tutto, forse era ancora come l’ultima volta che l’aveva visto.
Ma non le importava, non le interessava più nulla ormai.
Perché stava morendo, in solitudine. Perché né Reiner né Berthold erano andati a salvarla.
Perché, l’unica cosa davvero importante ormai, era il tempo.
Death.
Reiner aveva davvero creduto che sarebbe morto.
Ne era stato certo per diversi minuti, anche se non l’aveva mai accettato.
Dentro di se, nonostante fosse ormai privo degli arti e stravolto dal dolore, aveva continuato a combattere e a ribellarsi.
Non era giusto. Niente di tutto quello che avevano fatto era giusto.
Come potevano dire, Eren e gli altri, che loro stavano dalla parte sbagliata?
Loro avevano degli ideali, era la loro missione.
Se non avessero avuto quella… Che senso avrebbe avuto la loro vita?
E non era giusto morire in quel modo.
Così, quando fu strappato per un soffio dalla morte, iniziò a credere sul serio all’esistenza di un qualche dio che credeva nella loro causa. Perché, al contrario di come potevano dire tutti, era giusta.
E lui avrebbe lottato fino alla fine.
Temeva la morte, così come tutti. Sapeva anche che presto sarebbe tornata per prenderlo definitivamente. Non gli si poteva sfuggire all’infinito.
Ma prima avrebbe concluso la sua missione.
L’avrebbe fatto soprattutto per Annie e Berthold. Perché il loro sacrificio non sarebbe stato invano e perché i loro nomi sarebbero stati ricordati, nei secoli a venire tutti avrebbero parlato di loro.
Solo a quel punto la morte non sarebbe stata più così temibile.
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