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Autore: kamomilla    09/04/2005    9 recensioni
Hogwarts è finita da ben cinque anni ed il destino ha riservato molte sorprese ad Hermione e Draco. Un incontro inaspettato, più tempo per conoscersi meglio per imparare a rispettarsi. Un'occasione per dare una nuova svolta alla propria vita.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UNA NUOVA VITA

RITROVARSI

 

 

 

 

 

Draco si insaponò i capelli, chiuse gli occhi e si ficcò sotto al getto della doccia. Tolse tutto lo shampoo passando le dita tra i biondi ciuffi bagnati. Non voleva avere addosso nemmeno un residuo degli incubi che lo avevano tormentato quella notte. Non per il momento, almeno. Sapeva benissimo che avrebbe dovuto riflettere su quello che era successo, ma si poteva rimandare. Dopotutto aveva visto morire suo padre, ma c’era anche da dire che suo padre non avrebbe esitato ad ucciderlo. Anzi, se non fosse stato per Blaise ora sarebbe morto. E questo senz’altro spiegava il motivo per il quale non era troppo sconvolto dall’accaduto. Però rimanevano lo stesso dei passaggi da rivedere, su cui rimuginare. Ma non quel giorno.

Si legò un asciugamano di spugna attorno alla vita ed andò in camera. Spalancò l’armadio ed iniziò a guardare con aria critica i vestiti appesi. Gli sembrava di non avere niente di adatto. Sbatté qualche paia di pantaloni eleganti sul letto e li analizzò uno per uno. Troppo lungo, troppo pesante, troppo chiaro. Sbuffò. “Porca miseria, Malfoy, stai diventando una femminuccia!” si disse prendendo i primi pantaloni che gli capitarono sotto mano. Dopotutto che differenza avrebbe fatto l’abbigliamento? Nessuna. Sarebbe stata l’ultima cosa che lei avrebbe guardato. O forse no. Se lo avesse ucciso forse dopo i vestiti li avrebbe guardati. Scacciò il pensiero e finì di abbottonare la camicia di seta. Si dette un’ultima sistematina davanti allo specchio e poi scese le scale.

-Io vado, Potter!- gridò verso il Salone.

Il moro comparve con un panino in mano.

-E dove vai vestito così? A qualche matrimonio?-

Il ragazzo arrossì, cosa piuttosto insolita.

-Perché parli di matrimonio, Potter?- domandò evitando il suo sguardo.

-Così. Perché il fatto che io parli di matrimonio ti crea qualche problema?-

-Non mi crea problemi.- mentì il biondo. –Ma non vedo perché tu ne debba parlare.-

Harry lo scrutò.

-Stai per combinare qualcosa.-

Un sorriso tirato.

-Già.-

-E non vuoi dirmi cosa?-

Draco sogghignò.

-Evidentemente no.-

-Lo scoprirò lo stesso.-

-Ah, questo è sicuro!- disse

Harry lo fissò un attimo.

-Che vuoi dire?!-

Ma non ricevette alcuna risposta: il biondo era già sparito.

 

 

 

 

 

Hermione era sdraiata sul suo letto e stava ripassando per l’esame di fine anno, quando qualcuno bussò alla porta.

-Avanti!-

Harry entrò e si sedette accanto ai suoi piedi.

-Ciao.- la salutò allegramente.

-Ciao. Sei particolarmente felice oggi.-

Il ragazzo le sorrise.

-Già!-

-E forse, ma solo forse, dipende dal fatto che ieri sera sei uscito con Sabrina.-

Harry arrossì appena.

-Forse, ma solo forse, sì.-

Hermione inarcò un sopracciglio.

-Ti è saltata addosso per caso?-

-No! Certo che no!-

-Allora vuol dire che le piaci… Sai, lei è un po’ esuberante, ma quando un ragazzo le piace cerca di contenersi. Le dà fastidio che le persone la etichettino come “facile” solo perché quando le va di fare una cosa la fa senza farsi troppi problemi. Ed ha ragione, naturalmente.-

Lui la guardò serio.

-Io non penso assolutamente che lei sia “facile”. La conosco poco, ma non mi sembra una ragazza frivola. Ha un carattere forte, questo sì, ma mi piace.-

-Ti piace…

-Beh, ieri sera ho passato una bella serata, sono stato bene e mi sono divertito. Quindi… diciamo che vorrei poter uscire ancora con lei, ecco.-

-Bene. Lei mi ha detto la stessa cosa. E dire che aveva paura di conoscervi…-

Restarono per un attimo in silenzio, entrambi persi nei propri pensieri. Lui stava pensando se dirle o no che Draco si era infilato nel covo dei Mangiamorte per dimenticarla, lei invece rifletteva su come si sarebbe sentita una volta che la sua migliore amica ed il suo migliore amico si fossero messi insieme. Sarebbe stata felice? Si sarebbe sentita sola? Avrebbe… dov’era Draco? A quel pensiero sussultò. Perché le era venuto in mente? Perché in quel momento? Stavano parlando di Sabrina e poi…

-‘Mione, c’è qualcosa che non va?- disse Harry vedendo la sua espressione confusa.

-Io… no. Solo… mi è venuta in mente una cosa stupida, niente di importante.-

Il moro la scrutò.

-Ieri è morto Lucius Malfoy.- le comunicò.

Lei rimase in silenzio per qualche attimo.

-Non è una gran tragedia, vero? Era un Mangiamorte da quanto ne so.-

-Già. Però Malfoy…Draco…

-Gli è successo qualcosa?- domandò Hermione allarmata.

-No. No, non preoccuparti, sta bene. Si è infilato là dentro da solo ed ha combattuto contro Lucius. Malfoy Senior era riuscito ad atterrarlo e stava per ucciderlo, ma è arrivato Blaise. L’ha ucciso lui. Stanno tutti bene. Quelli che contano, almeno.-

La mora annuì.

-Ma perché me lo stai dicendo, Harry? A casa Weasley se c’è qualcosa che non manca mai sono il caffè, gli scherzi dei gemelli e la Gazzetta del Profeta. Probabilmente l’avrei saputo appena scesa di sotto.-

-Sì, ma… non c’è scritto com’è successo. Io invece volevo che tu sapessi che era andato da lui. Perché… hai presente il discorso che ti ho fatto? La mia teoria per dimenticarlo? Beh… l’ha sentita anche lui.-

Hermione corrugò la fronte.

-Come l’ha sentita?-

-L’ha… cioè, gliel’ho detta. E… era quella la cosa che non era mai riuscito a fare. Parlare con suo padre.-

-L’ha fatto per dimenticare me?- mormorò spalancando la bocca. –Ha rischiato la vita per dimenticarmi? Mi…- due lacrime le rigarono il volto. -…odia così tanto?-

Harry l’abbracciò stretta.

-No, non ti odia affatto. Anzi, il sentimento che prova per te è talmente intenso che ha dovuto addirittura rischiare la vita per solo riuscire a trovare la forza per dimenticarti. Draco Malfoy è… un grande uomo.-

Hermione annuì stringendosi di più all’amico.

-Ma perché non torna da me, Harry? Perché?! Cos’ho fatto? Io non l’ho dimenticato. Non ci riesco. Non ci riesco, cazzo!-

Il ragazzo sospirò.

-Lo sapevo che la mia teoria non avrebbe funzionato. Era una cazzata, eh?-

Lei nonostante tutto sorrise.

-Già. Era una cazzata.-

-Comunque… io non lo so perché non torna da te, Hermione. Non lo capisco. Mai riuscirò a capire come funziona la mente contorta di Malfoy, so solo che non ti ha abbandonata. Non veramente.-

La mora alzò le spalle.

-Non riesco a crederti, Harry. Mi dispiace.-

 

 

 

 

 

Draco si materializzò vicino all’asilo di Camilla e poi si incamminò a piedi verso di esso. Notò subito la bambina seduta con aria sconsolata davanti all’entrata.

Si avvicinò con passo incerto, non sapendo che reazione aspettarsi. Si tranquillizzò un poco quando la bimba lo vide e gli si fiondò addosso. Gli si aggrappò al collo soffocandolo quasi. Lui le diede un bacio sulla guancia e poi la depositò a terra.

-Come… Come stai, piccola?-

Camilla lo squadrò intensamente.

-Sei andato via, Draco. Adesso sei tornato?-

-Io… non lo so ancora, piccola. Però adesso sono qui. Adesso sono con te, qui. Dov’è la tua mamma?-

Una donna sulla trentina li raggiunse correndo e guardando il biondo con espressione sospettosa.

-La signorina Granger non è ancora arrivata. Lei chi è?-

-Lui è Draco.- rispose la bambina per l’Auror. –Draco è… un mio amico. Siamo amici, vero Draco?-

Il ragazzo sorrise.

-Certo che siamo amici.-

-Quindi posso andare a giocare con lui sulle altalene, maestra?-

-Non posso lasciarti con qualcun altro senza l’autorizzazione della tua mamma, Camilla.- disse dispiaciuta la donna. Sembrava che il ragazzo e la bambina fossero molto affiatati.

Draco le regalò il suo sorriso più seducente.

-Neanche se stiamo nel cortile della scuola? È da parecchio che non vedo la piccola Camilla e vorrei stare un po’con lei.-

La maestra sorrise.

-Credo che questo si possa fare.-

Il ragazzo portò la bambina sull’altalena e la fece sedere sulle sue gambe.

-Allora, raccontami qualcosa. Cos’è cambiato da quando sono andato via?-

Camilla lo guardò seriamente.

-No. Prima raccontami tu perché sei andato via.-

-Sono cose da grandi.-

-Ma mamma piangeva.-

Una fitta al cuore colse Draco inaspettato. L’aveva fatta piangere.

-Mi dispiace, ma… tante volte le cose si complicano e poi le persone non sanno cosa fare.-

-Quando la mamma si arrabbia io le chiedo scusa e lei mi perdona sempre.-

-Ora non posso semplicemente chiedere scusa, è troppo tardi per fare una cosa del genere, piccola.-

La bambina gli puntò contro un dito.

-Dovevi tornare subito! Invece sei stato via tanto tempo e la mamma era tanto triste.-

-Io non volevo che fosse triste, ma non potevo tornare! Avevo… paura. Paura che ci fosse il tuo papà a casa con voi, che la tua mamma avesse preferito…

-La mia mamma ti ama, Draco.- lo interruppe Camilla. Lui sorrise.

-Come fai a dirlo, piccola?-

Lei alzò le spalle.

-La mamma l’ha detto allo zio Harry. Cosa vuol dire che ti ama, Draco?-

-Vuol dire che… è una cosa bella. È quando una persona vuole stare con un’altra persona e dividere tutto e… fare delle cose insieme, volersi bene. Adesso sei troppo piccola per capire, ma è una cosa importante.-

-E tu la ami, Draco?-

-Io… la amo. Amo anche te. Però adesso non so cosa possa provare Hermione per me, dopo tutto quello che è successo. Spero solo che non mi odi.-

 

 

 

 

 

Hermione corse giù dalle scale, afferrò le chiavi dell’auto e si fiondò fuori dalla porta.

Guidò più veloce che poté ed una volta arrivata davanti all’asilo di Camilla guardò l’orologio: era in ritardo di ben venticinque minuti.

La maestra la stava aspettando davanti all’entrata con un sorriso.

-Io non ho dimenticato mia figlia!- esclamò la mora con una nota di panico nella voce. –Ero a casa e…

L’altra donna scosse la testa.

-Non preoccuparti, Hermione, è tutto a posto. Camilla è a giocare con un ragazzo, uno che…

-Un ragazzo? Chi? Hai lasciato mia figlia con uno sconosciuto?!-

-Calma, Hermione. Un ragazzo biondo è venuto a prenderla, ma naturalmente non l’ho lasciata andare con lui. Però poi Camilla mi ha chiesto di poter giocare con lui nel cortile della scuola e non ci ho visto nulla di male, dato che spesso l’avevo visto con te…

Il cuore della ragazza era a mille.

-Un ragazzo… biondo…

-Già e si chiamava…

-Draco! Si chiama Draco e lui… Cristo Santo, dove sono?-

La maestra le indicò il cancelletto del cortile ed Hermione iniziò a correre. Se era veramente lui… Se era veramente Draco… Si fermò vicino ad un albero e trattenne il fiato. Guardò verso il parco giochi e vide sua figlia seduta sulle gambe di Draco. Lui le faceva il solletico, come sempre, e lei rideva. Come prima che succedesse tutto, come prima che… perdesse fiducia in lui.

Si avvicinò piano, cercando di far tornare regolare il respiro. Si fermò a meno di un metro da loro.

Draco si sentì osservato ed alzò lo sguardo. Lei era lì, davanti a lui. Era bella, bellissima ed il biondo non desiderava altro che abbracciarla e stringerla forte e non lasciarla andare più. Ma non poteva. Hermione non l’avrebbe permesso, prima le doveva delle spiegazioni. Posò Camilla per terra e si alzò in piedi.

-Va’ dalla maestra, piccola.- disse cercando lo sguardo della mora. Sguardo che non trovò. La bambina se ne andò senza dire niente. Aveva capito che Draco e la sua mamma dovevano parlare di cose da grandi.

Hermione si fece coraggio ed alzò la testa.

-Ciao, Draco.- mormorò.

-Hermione… ciao.-

-Cosa ci fai qui?-

-Devo fare una cosa. Devo dirti una cosa.-

La mora si morse il labbro inferiore. Era una situazione stranissima. Aveva sperato tanto che tornasse da lei, ma per quanto volesse saltargli addosso, baciarlo e non smettere più, si sentiva tremendamente arrabbiata con lui.

-Cosa? Credevo volessi dimenticarmi.-

-Dimenticarti…

-Già, dimenticarmi. Harry mi ha detto quello che è successo con tuo padre.- disse in tono duro.

-Sì, volevo dimenticarti ed ho anche un modo speciale per riuscirci. Lo stesso che Potter ha consigliato a te. Ma mi manca una cosa per completare un piano. Ed ho bisogno di te per farlo.-

Hermione rise sarcasticamente.

-Cosa vuol dire Draco?-

-Vuol dire che… dovresti ascoltarmi. E poi… darmi una risposta. A prescindere da quale sarà la tua risposta io avrò la forza per dimenticarti. Se lo farò o meno invece dipenderà da quello che tu mi dirai.-

La mora si strinse nelle spalle. Stava per chiederle di rimettersi con lui? Probabilmente sì, o almeno era quello che aveva intuito dalle sue parole. Cosa gli avrebbe risposto? Sì, sì e mille volte sì.

-Cosa devo fare, Draco?-

-Ascoltami.-

La ragazza annuì.

-Certo. Parla.-

-Quando Weasley è venuto a casa tua me ne sono andato perché avevo… paura. Una paura terribile che tu potessi scegliere per il bene di Camilla di… non so, rimetterti con lui. In un attimo con le parole di Weasley mi sono sentito inadatto per te. Per voi. Per essere un padre e, magari, un marito. Sono un tipo strano, lo so bene, faccio un lavoro che spesso mette a rischio la mia vita e quella delle persone a cui voglio bene. Ho pensato che fosse giusto per tutti e tre sparire.- spiegò il ragazzo torcendosi le mani.

-Avresti potuto parlarne con me, Draco. Ti avrei detto di come ho sbattuto Ronald fuori di casa mia e di come per me e per Camilla fosse impensabile vivere senza di te. Soprattutto così all’improvviso. Neanche immagini quante volte Camilla mi ha chiesto se la andavi a prendere tu all’asilo e le ho dovuto rispondere che no, che non ci saresti andato perché non sapevo nemmeno dove fossi.-

-Mi dispiace di avervi fatto soffrire. Non era mia intenzione. So che sarei dovuto tornare, ma… orgoglio Malfoy, cerca di capire. Ero scappato. Non mi era mai successo e non sapevo cosa fare. E così ho pensato che se non ti avessi più vista…- sorrise amaramente. –Ma ho capito che non funziona così. Non sono riuscito a dimenticarti. Vedevo Potter tutti i giorni e sapevo che aveva passato del tempo in tua compagnia ed ero tremendamente geloso. Cattivo addirittura.-

-E cosa ti ha fatto cambiare?-

-Il discorso di Potter. Ora non ti arrabbiare, ma siamo andati a casa di Weasley.- l’espressione di Hermione mostrava il terrore. –Non gli ho fatto niente, solo un pugno, ma quello che importa è che gli ho detto delle cose importanti. Gli ho detto che… amo te e Camilla.-

Lei non riuscì a trattenere un sorriso.

-Tu ci…

-Io ti amo.- sussurrò Draco chiudendo gli occhi. Si inginocchiò davanti alla mora e tirò fuori una scatolina di velluto. Lesse la sorpresa nei suoi occhi. La aprì e la tese verso di lei.

-Vuoi sposarmi, Hermione Granger?- domandò con il cuore che gli batteva forte.

Hermione guardò l’anello con inciso un serpente, il simbolo dei Malfoy. Al posto degli occhi due brillanti, la scritta Malfoy accanto all’animale. Draco le aveva appena chiesto di sposarlo. Di diventare sua moglie. La signora Malfoy.

-Io… Non lo so, Draco.- balbettò con la voce incrinata dall’emozione. –Anche io ti amo, ma… Non credo di essere pronta per un passo del genere. Devo finire l’università e…

Lui si alzò e la zittì con un bacio. Poi l’abbracciò forte.

Hermione ricambiò la stretta e poi si staccò di un poco.

-Ho appena rifiutato di sposarti, Draco.-

-Ho avuto così paura che tu dicessi di sì!-

La mora sorrise.

-Cosa vuol dire, che me l’hai chiesto ma che speravi che dicessi di no?-

-No, se tu avessi detto di sì sarei stato comunque felicissimo, ma… non credo di essere ancora pronto per una cosa come il matrimonio. Però tu lo accetti l’anello, vero?-

La ragazza lo strinse di nuovo.

-Certo che lo accetto. È bellissimo, sai?-

-È quello di mia madre. Quando è morta mi ha lasciato una lettera e nella quale c’era scritto di donare quell’anello alla persona che amo. Le ho promesso che l’avrei fatto. L’ho conservato gelosamente fino a quando non c’è stata la battaglia a Malfoy Manor. Noi abbiamo conquistato la casa, ma mio padre non so come si è portato via l’anello. Grazie a Blaise sono riuscito a sapere dove lo teneva quel bastardo e ieri sono andato a prenderlo. Per te.-

Hermione lo baciò con passione.

-Sono onorata. Davvero.-

Si avvicinarono per baciarsi di nuovo, ma vennero interrotti da Camilla che arrivò correndo.

-Mamma, Draco!-

La mora si staccò dall’Auror per prendere in braccio la bambina.

-Vi siete rimassi insieme!-

Il biondo le sorrise.

-Sì, piccola.-

-Vuol dire che non te ne andrai?-

-No.-

-Mai più?-

Draco si grattò la testa.

-Beh…

-Mai più?- ripeté la bambina guardandolo severamente.

-Farò del mio meglio, piccola.-

 

 

 

 

 

Dio, è finita davvero! Sono soddisfatta, mi piace come è uscita! Ora sono un po’triste, mi piaceva da morire scrivere questa storia, ma sto già pensando ad un bell’epilogo piccolino piccolino da regalarvi e poi credo che mi metterò a lavorare ad un'altra fic. Non posso stare troppo tempo senza scrivere ^^! Comunque un grazie enorme a tutti quelli che hanno letto la mia ff e a tutti quelli che hanno commentato. Mi avete dato una carica enorme! È la mia prima storia a più capitoli di Harry Potter che ho scritto ed all’inizio non sapevo se sarebbe piaciuta, se sarei riuscita a finirla ecc, ma alla fine è andata bene. Ok, passiamo ai ringraziamenti che sennò divento triste…

Ringrazio:

Saliban: grazie! Anch’io sono un po’ triste, ma… prometto che mi darò da fare con un’altra fic! Grazie di aver letto la mia storia!

Super gaia: mille grazie! Sei stata fantastica in tutte le tue recensioni, sono davvero contenta che la mia ficcy ti sia piaciuta!

Mirtilla: già purtroppo tutte devono finire… ma non ci si può fare niente! Grazie di aver letto la mia storia e grazie anche per i complimenti!

Patty: carissima Patty, tu sei stata davvero preziosissima con le tue recensioni! Mi dispiace di aver fatto morire Lucius… Eheheh… Sono contenta che la mia storia ti sia piaciuta! Grazie di tutto!

Lily2000: allora in questo capitolo tutte le tue domande hanno avuto una risposta! Grazie per aver detto che la fic è bella e avvincente!

Gb87: eh visto che è finita bene la storia? L’ho scampata! Eheheh… Comunque sì ho letto le storie e sono molto belle, ma non ti dico di più perché voglio commentare nello spazio delle recensioni (e prometto che lo farò presto, appena ho un po’ di tempo!) Grazie per i complimenti!

Bimba88: non avrei mai potuto far morire Dracuccio adorato! Comunque dai non piangere, non è necessario! Grazie per i complimenti!

Sidney: sono contenta che ti piaccia e concordo con te: Grande Blaise! Grazie per aver letto e commentato, io ce l’ho messa davvero tutta!

Maryon: grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie! Sono contenta che tu abbia trovato bello bello bello bello bello bello… il mio capitolo!

Dark angel: grazie! Anche a me mancherà scrivere più i nuovi chap della mia fic! Eheheh contentissima che tu abbia letto la mia storia fino in fondo!

Un bacione a tutti ed un enorme GRAZIE!!!!!

   
 
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