Di nuovo solo.
Solo, come quella mattina del primo settembre di dieci anni fa. Il primo ad entrare nel tuo scompartimento era stato Codaliscia: basso e goffo, con una faccia buona e rassicurante. Poi Sirius e James, così diversi da te, eppure così coinvolgenti e divertenti.
Ora eri tornato a essere solo. Il povero lupo mannaro senza amici.
I tuoi amici non c’erano più.
James e Peter morti, Sirius ad Azkaban, colpevole proprio della loro morte.
Forse è per Sirius che soffri di più. Avevi pensato, creduto fermamente che fosse diverso. Ti eri ripetuto mille volte che il suo nome non aveva alcun significato. Lui non è come loro, ti eri detto. Ma ti sbagliavi, ti sbagliavi di grosso.
Non è bastato allontanarsi dai Black fisicamente, probabilmente il suo cuore era rimasto fedele ai loro ideali purosangue, a sua madre e a quelle idee che a te sembravano folli, a suo fratello e alle sue cugine. Sirius aveva ucciso Codaliscia. Aveva tradito James e Lily. Aveva tradito e un po’ ucciso anche te.
Solo, senza nessuno.
Solo anche nel cimitero in cui stai camminando, il sole sta tramontando all’orizzonte tingendo tutto di rosso e oro. Sorridi perché a volte il destino è strano. Quei colori che vi hanno uniti per tanti anni sono la tua unica compagnia ora, in questo momento in cui sei tremendamente solo.
Ti fermi davanti a una semplice stele in marmo bianco, incisi sopra i loro nomi. Solo adesso ti accorgi davvero che non ci sono più. Che non vedrai mai più i loro sorrisi, se non nei tuoi sogni più dolci e strazianti. Non sentirai più la voce di Lily che canta la domenica mattina, nè il calore degli abbracci di James.
Ti inginocchi davanti a loro e lacrime calde scivolano sulle tue guance.
Solo, con il ricordo amaro di un passato che non avrai indietro mai più.