Eh sì, ci siamo.
È ufficialmente finita
quest’avventura, fino ad ora la migliore della mia “carriera” di scrittrice che
forse di questo nome non è totalmente degna... ma bando alle ciance, non sono
mai stata modesta, io!
Mi è piaciuto tanto scrivere
questa storia...e credo di dover spendere due parole per un finale breve, che
forse vi parrà un po’buttato lì.
Non lo è.
Ho messo in queste quattro
pagine tutta la mia solita passione, ma per scelta ho preferito lasciare una
fine un po’così, un po’dolce e un po’amara, che lascia presagire un buon inizio
per tutti i nostri protagonisti senza effettivamente descriverlo, questo
inizio.
Perché questo è un inizio, non
una fine, è l’inizio delle nuove vite di Kevin, Joe e Christian, rinate dopo
una morte durata troppo tempo.
Spero vi possa piacere anche
questo finale non finale... e spero che lasceranno un commentino anche un po’di
quei fantasmini che mi tengono tra i preferiti ma che
non hanno mai commentato.
Ora passo ai ringraziamenti, che
sono essenziali, proprio come per me lo siete tutti voi.
Ma prima voglio dedicare questo
capitolo speciale ad un amico speciale, la cui strada ben presto si dividerà
dalla mia. E che deve sapere che gli vorrò sempre bene, anche se sarà lontano.
Chiaro Fla??? J
Bene.
Ora, nell’ordine, grazie a...
Chi mi tiene tra le seguite:
juju210
Rachelle
Smemo92
Chi mi tiene tra i preferiti (e
siete davvero tanti!!):
Agatha
(<3)
AlexKelly
Alexia379
Alice brandon cullen
Aya chan
Beautiful_disaster
Billa
Brotherina
BuonaNotteLuna
Carlottasole
Ciuly
Cold ice
Fefy88
Ffdipendente
Fiore di ren
Giulietta 24
Heilig fur immer
Infinity
Jeeeeeee
Juju210
Kekkuccia
Kiocciolinae4e
Kji
Krufe aletheia
KymLYCANTROPHE
LillteSleepingBeauty
littleQueen
Lyan
Mangaka_Baka
MartinaTH4e
MaryG92
Mari_diosa
Maybe
Midnight_Tears
Minako_86
(<3)
Pacific
Soul
Piccolalilo_
PiccolaSere
Pretty_Odd
Princess
jiu 327
PrincessMalfoy
PrincipessinaDiCioccolato
Reby94xx
Rossy_Toffee
Sbrodolina
Schwarz_black
Star97
Stargirl312
Sweet
Doll
Sweet
Stella
Sweet_giu
Sweet_S
Sweet_star
Tay_
Tokitoki
Truelove
Yuki no Hime
_daydreamer_
_giadina_
_Pucia_
_Skipper_
_Sophy__xX
_Tita_
Chi mi ha commentato, chi ancora
non l’ha fatto, chi lo farà in futuro:
Sweet Doll: Chris ringrazia per i
complimenti alla sua lettera... e io per la fedeltà con cui hai seguito questa
storia!!!
Jeeeeee: scriverò mai il tuo nick con
il giusto numero di e? Chissà xD Diciamo che quello
che Liz chiede a Joe non è detto direttamente... è sottointeso, ma spero si
capisca di che cosa, effettivamente, si tratta!
Alexya379: Beh, Joe e Liz sono
dolci... anche se lui per me sarà sempre e solo il Big di Carrie!!!
Smemo92: Sì, direi che Derek ha
invitato la sua Beatrix al ballo, dai.. e Chris... beh, Chris parte perché è
giusto così, ma leggerai, in questo piccolo epilogo, che...
Vitto: Sì, ti scriverò un’altra
lettera...e perdona se non ho risposto all’sms, ma sono perennemente senza
soldi. Lo sai solo tu per quale assurdo principio non puoi passare a Vodafone,
benedetta ragazza. Ora però ti chiedo un favore: per quest’ultimo capitolo
vorrei una recensione che fosse tale, un commento lungo e riguardante la
storia. Altrimenti preferisco se lasci stare di commentare...
Lyan: Beh, anche a me è piaciuto scrivere la classica notte
prima degli esami... forse perché anche io sono una romantica senza speranza,
chissà...
Selphie: Martha vestita di bianco è stata approvata dalla Marta
reale, quindi sono ben felice di averla inserita! E le lettere... come vedrai
in questo capitolo ci ho preso gusto a scriverle!
Maggie_Lullaby: Ma certo che ti ho perdonata, sciocchina!!! Vedo che le
lettere di Christian hanno fatto successo! Bene! Il colpo di scena, purtroppo,
per forza di cose, è saltato, perché il finale che avevo pianificato era
diverso da questo, ma pazienza... ci saranno altre storie con altri colpi di
scena, no?
3: ed ecco qui il primo dei
grazie specialissimamente speciali alla seconda delle mie cognate (alla prima
lo farò quando posterà il commento, tsè *se la mena*). Lo so, anche per
me è un po’malinconico pensare che davvero quest’avventura sta finendo, ma lo
sai che cosa? Così deve essere, perché era da un po’che questa storia si
trascinava avanti senza un vero perché e forzarla ancora avrebbe voluto dire
rovinarla. Quindi ho preferito lasciarla così, con questo finale dal sapore
indefinito... ma tu lo sai che io ho tanti progetti: non resterai in astinenza!
PrincessMalfoy: Perdona se non rispetto le maiuscole del nickname... e
grazie per il commento, dimostrazione che anche negli ultimi capitoli può
arrivare qualcuno di nuovo!!!
1: credo che mi toccherà
ringraziarti via msn, dato che il tuo commento ancora
non ce l’ho *faccino che spernacchia*
Finisco dicendo che questa
storia non avrà un sequel, quindi
non me lo chiedete.
Temperance
-Capitolo
Trentatrè-
Se fossi in te
Che cerchi un lavoro
Mi
inventerei due braccia ed un futuro
(i Pooh, Per noi che partiamo)
“Non è un po’bassino?” Domandò Joe inarcando un sopracciglio.
Mai stato un grande affarista, mio fratello... anzi, non è proprio mai stato in grado di riconoscere un’occasione, nemmeno quando questa gli cadeva in testa.
Susy si appoggiò al bancone con un sorriso a metà, mentre Liz osservava la scena, allacciandosi il grembiule e ridacchiando sommessamente.
Joe non sapeva decisamente con chi aveva a che fare.
“Bimbo, tu non mi piaci.” Sentenziò la donna, posando il capo sulle mani intrecciate. “Ma Eliza sì e tanto, pure. Quindi voglio farle questo piacere. E poi hai una vocetta niente male, da non sottovalutare. Il lavoro è tuo, ma il capo sono io e tu non devi osare lamentarti nemmeno per sbaglio, nemmeno in confessione davanti al prete perché io lo verrei comunque a sapere e lì ti ritrovi bell’e disoccupato un’altra volta. Tutto chiaro?”
Joe sorrise, assumendo la stessa posizione di Susy.
“Hai mai pensato di entrare nelle SS, Suze?”
“E tu hai mai pensato ad una carriera come operatore ecologico? Non si guadagna granché, ma ho sentito dire che è un mestiere ricco di stimoli.”
Mio fratello storse il naso, piuttosto schifato, mentre Liz serviva un tramezzino, rischiando seriamente di schiantarlo sulla maglia della cliente per non perdersi nemmeno un istante della scena.
“Non fare quella faccia schifata, Jonas, che ti si rovinano le guanciotte. Fino a qualche settimana fa potevi tranquillamente essere scambiato tu stesso per un rifiuto, quindi hai ben poco da essere disgustato.”
Seguì un breve ma intenso scambio di sguardi.
Molto intensi.
Rasentanti l’omicidio, a dire il vero.
“Lo vuoi il lavoro o no, bimbo?”
“Certo che lo voglio.” Mugugnò lui. “Ma sappi che anche un cane verrebbe pagato più di me.”
“Un cane è più facile da sopportare.”
“Allora sono fortunato che i cani non cantino.” Ringhiò, strappando il microfono dalle mani inanellate della donna ed avviandosi verso il piccolo palco del pianobar.
Susy sorrise, mentre Liz si accostava nuovamente al bancone, appoggiandovi il vassoio.
“Allora?”
La mora annuì con aria assorta, osservando Joe che cercava di capire se il pianoforte era accordato come intendeva lui.
“Allora che, Ginger?”
“Lo sai benissimo che. Credi che ce la farà?”
“Beh, non deve poi fare granché.”
“Suze.” La riprese Liz, inclinando da un lato la testa ricciuta. “Lo sai cosa intendo.”
“Ce la farà.” Rispose, allora, prontamente. “Se fossi uomo ci scommetterei le palle che ce la farà.”
Sopra un palco contro un muro
Anche in un domani duro
Ogni giorno una conquista
La protagonista
Sarà sempre lei
(Andrea Bocelli, Vivo per lei)
Martha appoggiò il capo alla spalla di Kevin, chiudendo gli occhi e concedendosi un lieve sospiro.
“Sei uno stronzo.” Mormorò a pochi centimetri dal suo orecchio.
“A cosa devo questo complimento?” Domandò lui, girando piano uno dei piroli della chitarra bianca.
“Lo sai benissimo.”
“Ancora, amore? Non era difficile...”
“Sì che lo era, considerato che sono la tua ragazza e tu non avresti nemmeno dovuto essere in commissione.”
“Beh, ma questi esami li hai finiti, no? Non è di certo la mia domanda ad averti rovinato la media.”
“La tua stronzissima domanda.”
Kevin sorrise, scuotendo la testa.
“Va bene, la mia stronzissima domanda su quell’animale di Debussy. Va bene?”
“No, povero, lui non mi ha fatto niente.”
“Su quel grand’uomo di Debussy.”
“Ora non esageriamo...”
“Mar ma non ti va bene niente, oggi!”
Martha ridacchiò, schioccandogli un sonoro bacio sulla guancia.
“È una bella serata.”
“Lo sarà.” Replicò Kevin, passandosi la tracolla della chitarra dietro al collo.
E non era un’ipotesi, quella del mio fratellone.
Non una supposizione, non una speranza.
Ma una certezza.
Perché non poteva essere che così, non poteva che passare dei momenti meravigliosi, suonando insieme a Joe, proprio come una volta.
Proprio come quando nessuna vita era stata distrutta da un motore che ruggiva troppo forte.
Né la mia né quella dei miei fratelli.
Bene, ci siamo.
Sulle note dei miei fratelloni che di nuovo suonano insieme si conclude la storia che vi sto raccontando oramai da un po’.
Non so se vi sia piaciuta, se vi abbia emozionati o se vi abbia fatto venire voglia di condividerla con altri. Forse vi ha fatti ridere... o piangere, che è più facile, ma, sinceramente, non mi interessa poi molto che cosa voi ne pensiate.
Bella o brutta che sia è la storia della mia vita...e non credo la cambierei.
Mai.
Se nasco un’altra volta
Non cambio una parola
Un batticuore né un addio
Rifaccio quel che ho fatto già
In questa vita mia
(i Pooh, Se nasco un’altra volta)
-Epilogo-
It’s so
easy now ‘cause you’ve got friends you can trust,
Friends
will be friends,
When
you’re in need of love they give you care and attention
Friends
will be friends
(...)
Hold
your hand ‘cause friends will be friends (right till the end)
(Queen,
Friends Will be Friends)
Princeton, 16 settembre 2020
Ciao, Chris.
Come si sta lì in Francia? Ho
sentito dire che l’estate è stata molto calda...chissà, forse almeno voi
riuscirete ad avere un inverno non troppo rigido.
Qui
piove.
Oggi
è di nuovo quel giorno e di nuovo
piove.
Non
so se riuscirà mai a compiere gli anni con il sole, il mio fratellino. Da
quando è morto non l’ha mai fatto, comunque.
Non so perché ho deciso di
scriverti proprio oggi, con tutto quello che ho da fare... dopotutto, oggi è il
giorno di Nick e domani è il compleanno di Martha e sono impegnato fin sopra ai
capelli.
Non
so perché, appunto, ma ho sentito che era giusto scriverti oggi e chi sono io
per oppormi a ciò che è giusto? Dopotutto, per quanto siano passati più di due
anni dall’ultima volta che ti ho visto, tu sei e rimani il migliore amico che
abbia mai avuto e ci mancherebbe che mi si levi anche il diritto di scriverti
quando mi pare.
Oggi al cimitero era tutto
diverso... se non fosse stato per tutte le tombe che, ovviamente, lo
riempivano, avrebbe quasi potuto sembrare un posto allegro. Con tutto ciò non
voglio essere sacrilego né niente del genere, eh... è solo che.... non lo so...
persino il prato sembrava più verde, per quando la pioggia non gli abbia dato
un attimo di pace negli ultimi tre mesi.
E
poi c’era Nicholas, naturalmente... quel bambino è una forza della natura, un
piccolo Danger, degno figlio di suo padre, ed è capace di portare allegria
ovunque vada e io gli voglio un bene dell’anima. E non dire che è normale,
visto che è mio nipote: lo so anche da solo.
Avresti
dovuto vederlo: si è seduto davanti alla lapide di suo zio e ha iniziato a fare
alla fotografia tutta una serie di quegli strani discorsi che solo un bambino
di un anno può pronunciare e comprendere. Parole senza senso che, però, sono
più che certo che il mio fratellino abbia capito.
Lo so, lo so, sto diventando
uno sciocco sentimentale e romantico, ma che ci posso fare? Nella mia vita ora
c’è un quantitativo di gioia che prima nemmeno avrei immaginato di poter
provare, quindi non riesco a vedere il mondo che attraverso queste stupide
lenti colorate di rosa.
E
sai che ti dico?
Non
mi dispiace affatto.
E tu, invece? Sono secoli che
non mi scrivi e io non so più nulla della tua vita. Hai un lavoro? Ti trovi
bene? Hai trovato quello che cercavi?
Ho
talmente tante domande da farti che non basterebbe un dizionario a contenerle
tutte... perché non ti fai un bel viaggetto in America? Risparmierei un bel
po’di inchiostro e poi manchi a tutti qui.
E
non esagero.
Ora ti lascio: ho una festa di
compleanno da preparare...l’ultima di Martha da minorenne! Ma tu prometti che
mi scriverai presto e che mi racconterai tutto e anche qualcosa di più!
Ci
conto!
Kevin
P.S.
Joe ti saluta e ti assicura che, nel giro di cinque o sei anni, Nicholas saprà
usare i computer meglio di te. Per ora ha sicuramente ereditato il talento di
suo padre nel distruggerli.
“Christiàn!” Strillò la bambina dai capelli biondi, correndo verso lo studio dove Chris stava finendo di leggere la lettera di Kevin. In fretta e furia, ripiegò il foglio e lo infilò sotto al primo libro che gli capitò tra le mani. Quello era un pezzo della sua vecchia vita. Non era giusto che lei lo vedesse. “Christiàn, dice mamma che i mostri sotto al mio letto non esistono ma io lo so che ci sono, lo so!”
“I mostri, Lulù?” Domandò l’uomo, sorridendo, complice. “Ma io li ho visti, diamine! Come fa la mamma a non crederci?”
La bambina sbuffò, arrampicandosi sulle gambe di Chris e soffiando un ciuffo dorato verso l’alto.
“La mamma secondo me non mi ascolta neanche in questi giorni.”
“Pulce... la mamma ha un sacco da fare, lo sai...” La consolò lui, accarezzandole la testolina.
“Meno male che ci sei tu... sei il quasi papà migliore del mondo!” Esclamò lei, gettandogli le braccia al collo e stringendolo forte.
Ecco, quello era bello, quello era ciò che aveva sempre cercato.
La semplicità della vita di famiglia, l’abbraccio di una bambina che non aveva paura di chiamarlo papà, svegliarsi ogni mattina con accanto lo stesso volto.
Il volto di una donna, come non avrebbe mai pensato potesse succedere.
Per questo quella lettera non avrebbe mai avuto una risposta.
Come tutte le altre mandategli da Kevin.
Gli faceva male stare lontano da lui, odiava non poter vedere il figlio di Joe... ma quella era la vita di prima, quello era il vecchio Christian e tornare a fare parte di quel mondo non gli avrebbe fatto che male.
“Allora, andiamo a cercare questi mostri, prima che la mamma ti trovi ancora in piedi?”
Stop.
Rewind.
Rec.
Una vita nuova da registrare sopra a quella vecchia, una gioia grande per cancellare la malinconia, una famiglia vera per compensare a quella che l’America non aveva saputo dargli.
Felice, finalmente.
Come Kevin.
Come Joe.
Chissà, forse a volte il destino regala davvero una seconda possibilità.
Con lui l’aveva fatto.
E poi...beh, poi se il passato avesse avuto voglia di tornare a farsi sentire, non aveva che da bussare alla sua porta.
Non avrebbe aspettato un istante ad aprirgli.
Ma questa è un’altra storia, non vi pare?
Il mondo è una
città e anche se non vuoi
Ci ritroviamo
prima o poi
(...)
Ma c’è ancora
una notte insieme
Per dare ai
fatti un nome che non sia fine.
(i Pooh, Ancora
una notte insieme)
-The End-