Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
Segui la storia  |       
Autore: Cara_Sconosciuta    28/05/2009    23 recensioni
“Nome.”
“Kevin Jonas. Dove sono i miei fratelli?”
“Età.”
“Ventisei. Mi dice dove cazzo sono finiti i miei fratelli?”
“Non si agiti, il suo braccio è fratturato.”
“Me ne fotto del mio braccio! Voglio vedere i miei fratelli!”
“Potrà vederlo quando arriveremo in ospedale.”
“Vederlo?”
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Eh sì, ci siamo.

È ufficialmente finita quest’avventura, fino ad ora la migliore della mia “carriera” di scrittrice che forse di questo nome non è totalmente degna... ma bando alle ciance, non sono mai stata modesta, io!

Mi è piaciuto tanto scrivere questa storia...e credo di dover spendere due parole per un finale breve, che forse vi parrà un po’buttato lì.

Non lo è.

Ho messo in queste quattro pagine tutta la mia solita passione, ma per scelta ho preferito lasciare una fine un po’così, un po’dolce e un po’amara, che lascia presagire un buon inizio per tutti i nostri protagonisti senza effettivamente descriverlo, questo inizio.

Perché questo è un inizio, non una fine, è l’inizio delle nuove vite di Kevin, Joe e Christian, rinate dopo una morte durata troppo tempo.

Spero vi possa piacere anche questo finale non finale... e spero che lasceranno un commentino anche un po’di quei fantasmini che mi tengono tra i preferiti ma che non hanno mai commentato.

Ora passo ai ringraziamenti, che sono essenziali, proprio come per me lo siete tutti voi.

 

Ma prima voglio dedicare questo capitolo speciale ad un amico speciale, la cui strada ben presto si dividerà dalla mia. E che deve sapere che gli vorrò sempre bene, anche se sarà lontano. Chiaro Fla??? J

 

Bene.

Ora, nell’ordine, grazie a...

 

Chi mi tiene tra le seguite:

 

juju210

Rachelle

Smemo92

 

Chi mi tiene tra i preferiti (e siete davvero tanti!!):

 

Agatha (<3)

AlexKelly

Alexia379

Alice brandon cullen

Aya chan

Beautiful_disaster

Billa

Brotherina

BuonaNotteLuna

Carlottasole

Ciuly

Cold ice

Fefy88

Ffdipendente

Fiore di ren

Giulietta 24

Heilig fur immer

Infinity

Jeeeeeee

Juju210

Kekkuccia

Kiocciolinae4e

Kji

Krufe aletheia

KymLYCANTROPHE

LillteSleepingBeauty

littleQueen

Lyan

Mangaka_Baka

MartinaTH4e

MaryG92

Mari_diosa

Maybe

Midnight_Tears

Minako_86 (<3)

Pacific Soul

Piccolalilo_

PiccolaSere

Pretty_Odd

Princess jiu 327

PrincessMalfoy

PrincipessinaDiCioccolato

Reby94xx

Rossy_Toffee

Sbrodolina

Schwarz_black

Star97

Stargirl312

Sweet Doll

Sweet Stella

Sweet_giu

Sweet_S

Sweet_star

Tay_

Tokitoki

Truelove

Yuki no Hime

_daydreamer_

_giadina_

_Pucia_

_Skipper_

_Sophy__xX

_Tita_

 

Chi mi ha commentato, chi ancora non l’ha fatto, chi lo farà in futuro:

 

Sweet Doll: Chris ringrazia per i complimenti alla sua lettera... e io per la fedeltà con cui hai seguito questa storia!!!

 

Jeeeeee: scriverò mai il tuo nick con il giusto numero di e? Chissà xD Diciamo che quello che Liz chiede a Joe non è detto direttamente... è sottointeso, ma spero si capisca di che cosa, effettivamente, si tratta!

 

Alexya379: Beh, Joe e Liz sono dolci... anche se lui per me sarà sempre e solo il Big di Carrie!!!

 

Smemo92: Sì, direi che Derek ha invitato la sua Beatrix al ballo, dai.. e Chris... beh, Chris parte perché è giusto così, ma leggerai, in questo piccolo epilogo, che...

 

Vitto: Sì, ti scriverò un’altra lettera...e perdona se non ho risposto all’sms, ma sono perennemente senza soldi. Lo sai solo tu per quale assurdo principio non puoi passare a Vodafone, benedetta ragazza. Ora però ti chiedo un favore: per quest’ultimo capitolo vorrei una recensione che fosse tale, un commento lungo e riguardante la storia. Altrimenti preferisco se lasci stare di commentare...

 

Lyan: Beh, anche a me è piaciuto scrivere la classica notte prima degli esami... forse perché anche io sono una romantica senza speranza, chissà...

 

Selphie: Martha vestita di bianco è stata approvata dalla Marta reale, quindi sono ben felice di averla inserita! E le lettere... come vedrai in questo capitolo ci ho preso gusto a scriverle!

 

Maggie_Lullaby: Ma certo che ti ho perdonata, sciocchina!!! Vedo che le lettere di Christian hanno fatto successo! Bene! Il colpo di scena, purtroppo, per forza di cose, è saltato, perché il finale che avevo pianificato era diverso da questo, ma pazienza... ci saranno altre storie con altri colpi di scena, no?

 

3: ed ecco qui il primo dei grazie specialissimamente speciali alla seconda delle mie cognate (alla prima lo farò quando posterà il commento, tsè *se la mena*). Lo so, anche per me è un po’malinconico pensare che davvero quest’avventura sta finendo, ma lo sai che cosa? Così deve essere, perché era da un po’che questa storia si trascinava avanti senza un vero perché e forzarla ancora avrebbe voluto dire rovinarla. Quindi ho preferito lasciarla così, con questo finale dal sapore indefinito... ma tu lo sai che io ho tanti progetti: non resterai in astinenza!

 

PrincessMalfoy: Perdona se non rispetto le maiuscole del nickname... e grazie per il commento, dimostrazione che anche negli ultimi capitoli può arrivare qualcuno di nuovo!!!

 

1: credo che mi toccherà ringraziarti via msn, dato che il tuo commento ancora non ce l’ho *faccino che spernacchia*

 

Finisco dicendo che questa storia non avrà un sequel, quindi non me lo chiedete.

Temperance

 

-Capitolo Trentatrè-

 

Se fossi in te

Che cerchi un lavoro

 Mi inventerei due braccia ed un futuro

(i Pooh, Per noi che partiamo)

 

“Non è un po’bassino?” Domandò Joe inarcando un sopracciglio.

Mai stato un grande affarista, mio fratello... anzi, non è proprio mai stato in grado di riconoscere un’occasione, nemmeno quando questa gli cadeva in testa.

Susy si appoggiò al bancone con un sorriso a metà, mentre Liz osservava la scena, allacciandosi il grembiule e ridacchiando sommessamente.

Joe non sapeva decisamente con chi aveva a che fare.

“Bimbo, tu non mi piaci.” Sentenziò la donna, posando il capo sulle mani intrecciate. “Ma Eliza sì e tanto, pure. Quindi voglio farle questo piacere. E poi hai una vocetta niente male, da non sottovalutare. Il lavoro è tuo, ma il capo sono io e tu non devi osare lamentarti nemmeno per sbaglio, nemmeno in confessione davanti al prete perché io lo verrei comunque a sapere e lì ti ritrovi bell’e disoccupato un’altra volta. Tutto chiaro?”

Joe sorrise, assumendo la stessa posizione di Susy.

“Hai mai pensato di entrare nelle SS, Suze?”

“E tu hai mai pensato ad una carriera come operatore ecologico? Non si guadagna granché, ma ho sentito dire che è un mestiere ricco di stimoli.”

Mio fratello storse il naso, piuttosto schifato, mentre Liz serviva un tramezzino, rischiando seriamente di schiantarlo sulla maglia della cliente per non perdersi nemmeno un istante della scena.

“Non fare quella faccia schifata, Jonas, che ti si rovinano le guanciotte. Fino a qualche settimana fa potevi tranquillamente essere scambiato tu stesso per un rifiuto, quindi hai ben poco da essere disgustato.”

Seguì un breve ma intenso scambio di sguardi.

Molto intensi.

Rasentanti l’omicidio, a dire il vero.

“Lo vuoi il lavoro o no, bimbo?”

“Certo che lo voglio.” Mugugnò lui. “Ma sappi che anche un cane verrebbe pagato più di me.”

“Un cane è più facile da sopportare.”

“Allora sono fortunato che i cani non cantino.” Ringhiò, strappando il microfono dalle mani inanellate della donna ed avviandosi verso il piccolo palco del pianobar.

Susy sorrise, mentre Liz si accostava nuovamente al bancone, appoggiandovi il vassoio.

“Allora?”

La mora annuì con aria assorta, osservando Joe che cercava di capire se il pianoforte era accordato come intendeva lui.

“Allora che, Ginger?”

“Lo sai benissimo che. Credi che ce la farà?”

“Beh, non deve poi fare granché.”

“Suze.” La riprese Liz, inclinando da un lato la testa ricciuta. “Lo sai cosa intendo.”

“Ce la farà.” Rispose, allora, prontamente. “Se fossi uomo ci scommetterei le palle che ce la farà.”

 

Sopra un palco contro un muro

Anche in un domani duro

Ogni giorno una conquista

La protagonista

Sarà sempre lei

(Andrea Bocelli, Vivo per lei)

 

Martha appoggiò il capo alla spalla di Kevin, chiudendo gli occhi e concedendosi un lieve sospiro.

“Sei uno stronzo.” Mormorò a pochi centimetri dal suo orecchio.

“A cosa devo questo complimento?” Domandò lui, girando piano uno dei piroli della chitarra bianca.

“Lo sai benissimo.”

“Ancora, amore? Non era difficile...”

“Sì che lo era, considerato che sono la tua ragazza e tu non avresti nemmeno dovuto essere in commissione.”

“Beh, ma questi esami li hai finiti, no? Non è di certo la mia domanda ad averti rovinato la media.”

“La tua stronzissima domanda.”

Kevin sorrise, scuotendo la testa.

“Va bene, la mia stronzissima domanda su quell’animale di Debussy. Va bene?”

“No, povero, lui non mi ha fatto niente.”

“Su quel grand’uomo di Debussy.”

“Ora non esageriamo...”

“Mar ma non ti va bene niente, oggi!”

Martha ridacchiò, schioccandogli un sonoro bacio sulla guancia.

“È una bella serata.”

“Lo sarà.” Replicò Kevin, passandosi la tracolla della chitarra dietro al collo.

E non era un’ipotesi, quella del mio fratellone.

Non una supposizione, non una speranza.

Ma una certezza.

Perché non poteva essere che così, non poteva che passare dei momenti meravigliosi, suonando insieme a Joe, proprio come una volta.

Proprio come quando nessuna vita era stata distrutta da un motore che ruggiva troppo forte.

Né la mia né quella dei miei fratelli.

 

Bene, ci siamo.

Sulle note dei miei fratelloni che di nuovo suonano insieme si conclude la storia che vi sto raccontando oramai da un po’.

Non so se vi sia piaciuta, se vi abbia emozionati o se vi abbia fatto venire voglia di condividerla con altri. Forse vi ha fatti ridere... o piangere, che è più facile, ma, sinceramente, non mi interessa poi molto che cosa voi ne pensiate.

Bella o brutta che sia è la storia della mia vita...e non credo la cambierei.

Mai.

 

Se nasco un’altra volta

Non cambio una parola

Un batticuore né un addio

Rifaccio quel che ho fatto già

In questa vita mia

(i Pooh, Se nasco un’altra volta)

 

 

 

 

 

-Epilogo-

 

It’s so easy now ‘cause you’ve got friends you can trust,

Friends will be friends,

When you’re in need of love they give you care and attention

Friends will be friends

(...)

Hold your hand ‘cause friends will be friends (right till the end)

(Queen, Friends Will be Friends)

 

Princeton, 16 settembre 2020

Ciao, Chris.

                   Come si sta lì in Francia? Ho sentito dire che l’estate è stata molto calda...chissà, forse almeno voi riuscirete ad avere un inverno non troppo rigido.

Qui piove.

Oggi è di nuovo quel giorno e di nuovo piove.

Non so se riuscirà mai a compiere gli anni con il sole, il mio fratellino. Da quando è morto non l’ha mai fatto, comunque.

                   Non so perché ho deciso di scriverti proprio oggi, con tutto quello che ho da fare... dopotutto, oggi è il giorno di Nick e domani è il compleanno di Martha e sono impegnato fin sopra ai capelli.

Non so perché, appunto, ma ho sentito che era giusto scriverti oggi e chi sono io per oppormi a ciò che è giusto? Dopotutto, per quanto siano passati più di due anni dall’ultima volta che ti ho visto, tu sei e rimani il migliore amico che abbia mai avuto e ci mancherebbe che mi si levi anche il diritto di scriverti quando mi pare.

                   Oggi al cimitero era tutto diverso... se non fosse stato per tutte le tombe che, ovviamente, lo riempivano, avrebbe quasi potuto sembrare un posto allegro. Con tutto ciò non voglio essere sacrilego né niente del genere, eh... è solo che.... non lo so... persino il prato sembrava più verde, per quando la pioggia non gli abbia dato un attimo di pace negli ultimi tre mesi.

E poi c’era Nicholas, naturalmente... quel bambino è una forza della natura, un piccolo Danger, degno figlio di suo padre, ed è capace di portare allegria ovunque vada e io gli voglio un bene dell’anima. E non dire che è normale, visto che è mio nipote: lo so anche da solo.

Avresti dovuto vederlo: si è seduto davanti alla lapide di suo zio e ha iniziato a fare alla fotografia tutta una serie di quegli strani discorsi che solo un bambino di un anno può pronunciare e comprendere. Parole senza senso che, però, sono più che certo che il mio fratellino abbia capito.

                   Lo so, lo so, sto diventando uno sciocco sentimentale e romantico, ma che ci posso fare? Nella mia vita ora c’è un quantitativo di gioia che prima nemmeno avrei immaginato di poter provare, quindi non riesco a vedere il mondo che attraverso queste stupide lenti colorate di rosa.

E sai che ti dico?

Non mi dispiace affatto.

                   E tu, invece? Sono secoli che non mi scrivi e io non so più nulla della tua vita. Hai un lavoro? Ti trovi bene? Hai trovato quello che cercavi?

Ho talmente tante domande da farti che non basterebbe un dizionario a contenerle tutte... perché non ti fai un bel viaggetto in America? Risparmierei un bel po’di inchiostro e poi manchi a tutti qui.

E non esagero.

                   Ora ti lascio: ho una festa di compleanno da preparare...l’ultima di Martha da minorenne! Ma tu prometti che mi scriverai presto e che mi racconterai tutto e anche qualcosa di più!

Ci conto!

Kevin

 

P.S. Joe ti saluta e ti assicura che, nel giro di cinque o sei anni, Nicholas saprà usare i computer meglio di te. Per ora ha sicuramente ereditato il talento di suo padre nel distruggerli.

 

“Christiàn!” Strillò la bambina dai capelli biondi, correndo verso lo studio dove Chris stava finendo di leggere la lettera di Kevin. In fretta e furia, ripiegò il foglio e lo infilò sotto al primo libro che gli capitò tra le mani. Quello era un pezzo della sua vecchia vita. Non era giusto che lei lo vedesse. “Christiàn, dice mamma che i mostri sotto al mio letto non esistono ma io lo so che ci sono, lo so!”

“I mostri, Lulù?” Domandò l’uomo, sorridendo, complice. “Ma io li ho visti, diamine! Come fa la mamma a non crederci?”

La bambina sbuffò, arrampicandosi sulle gambe di Chris e soffiando un ciuffo dorato verso l’alto.

“La mamma secondo me non mi ascolta neanche in questi giorni.”

“Pulce... la mamma ha un sacco da fare, lo sai...” La consolò lui, accarezzandole la testolina.

“Meno male che ci sei tu... sei il quasi papà migliore del mondo!” Esclamò lei, gettandogli le braccia al collo e stringendolo forte.

Ecco, quello era bello, quello era ciò che aveva sempre cercato.

La semplicità della vita di famiglia, l’abbraccio di una bambina che non aveva paura di chiamarlo papà, svegliarsi ogni mattina con accanto lo stesso volto.

Il volto di una donna, come non avrebbe mai pensato potesse succedere.

Per questo quella lettera non avrebbe mai avuto una risposta.

Come tutte le altre mandategli da Kevin.

Gli faceva male stare lontano da lui, odiava non poter vedere il figlio di Joe... ma quella era la vita di prima, quello era il vecchio Christian e tornare a fare parte di quel mondo non gli avrebbe fatto che male.

“Allora, andiamo a cercare questi mostri, prima che la mamma ti trovi ancora in piedi?”

Stop.

Rewind.

Rec.

Una vita nuova da registrare sopra a quella vecchia, una gioia grande per cancellare la malinconia, una famiglia vera per compensare a quella che l’America non aveva saputo dargli.

Felice, finalmente.

Come Kevin.

Come Joe.

Chissà, forse a volte il destino regala davvero una seconda possibilità.

Con lui l’aveva fatto.

E poi...beh, poi se il passato avesse avuto voglia di tornare a farsi sentire, non aveva che da bussare alla sua porta.

Non avrebbe aspettato un istante ad aprirgli.

Ma questa è un’altra storia, non vi pare?

 

Il mondo è una città e anche se non vuoi

Ci ritroviamo prima o poi

(...)

Ma c’è ancora una notte insieme

Per dare ai fatti un nome che non sia fine.

(i Pooh, Ancora una notte insieme)

 

-The End-

 

 

 

   
 
Leggi le 23 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers / Vai alla pagina dell'autore: Cara_Sconosciuta