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Autore: luky    28/05/2009    2 recensioni
ciao a tutti ragazzi voglio essere sincera con voi io non mi ritengo bravissima ma a me piace scrivere e dal momento che una volta una persona mi disse di non abbandonare mai i propri sogni ora non voglio arrendermi. Questa storia tratta di una ragazza che all'inizio aveva tutto ciò che poteva desiderare poi all'improvviso come per magia perde tutto e questo la fa soffrire ma alla fine capirà che anche l'impossibile pùò diventare possibile. buona lettura a tutti . ciaooooooo!!!!!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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-“ho bisogno di parlarti”-...
È questa la frase che odio più al mondo,ogni volta che la sento ho un dolore allo stomaco talmente forte che ho voglia di accasciarmi sul pavimento diventando invisibile.
Vi chiederete come mai,bhe tutto è successo tre anni fa...
Era il mio primo giorno alle superiori,il liceo a dirla tutto non mi sembrava affatto difficile per me era una passeggiata e poi la mia vita non poteva andare meglio: i miei voti erano fantastici tra i miei genitori non c’erano più litigi e io avevo un ragazzo bellissimo anzi strepitoso era fichissimo. Sinceramente non riuscivo a capire come potesse stare con una come me, so soltanto che eravamo felici.
Almeno lo credevo...
La mia felicità stava per essere sotterrata, tutto a causa dell’amuleto di Triora.  
Finalmente era arrivato il giorno della tanto attesa gita scolastica a Triora la città delle streghe così nota per la leggenda che la rappresentava.
A dir la verità la cosa che più mi rabbrividì fu il museo, era pieno di strani oggettini e di ridicoli quadri. Tutto mi terrorizzava non soltanto la storia ma anche la guida, era orribile e aveva una voce cupa e tenebrosa,forse sto un po’ esagerando ma la verità è che quell’uomo mi fissava in modo strano e io avevo paura.
-ogni sabato le streghe svolgevano un raduno sacro,giungevano a cavallo di scope o di demoni trasformati in caproni e si accalcavano attorno a satana seduto su di un trono nero per salutarlo e baciarlo- più parlava e più mi innervosivo mi sembrava tutto così ridicolo in fondo non era mica la verità eppure avevo una tale fifa che iniziai a tremare.
All’ improvviso per un brevissimo momento la luce si spense e io senza rendermene conto lanciai un urlo. Alla fine mi resi conto di aver fatto una figuraccia, tutti mi guardavano stupiti e io dovetti inventarmi una scusa, che ridicola che sono tutte a me succedono.
Ma il bello deve ancora arrivare;dopo che quello stupido della guida terminò di parlare ci portarono in una sala bellissima,c’erano delle statue tutte colorate non riuscivo a capire cosa rappresentassero ma a dir la verità dalla forma che avevano non avrei voluto saperlo per non parlare di quei fantastici medaglioni che indossavano le streghe tutti così dettagliatamente decorati. Adoravo quella stanza ma ciò che più attirò la mia attenzione fu uno strano amuleto era come se mi stesse chiamando. Si trovava in una cupola di vetro c’era scritto -”NON TOCCARE”-,ma la mia curiosità era troppo forte che non riuscì a resistere.
Era così affascinante delicato ed emanava una strana sensazione, era come se mi avesse ipnotizzato,con tutti quei colori e improvvisamente la parte superiore dell’amuleto si aprì e iniziò a diffondere una soave melodia simile ad una ninna nanna. Era come se fossi in un’altra dimensione, quando sulla mia spalla si posa una mano fredda, terrorizzata mi voltai di scatto, era la guida avevo paura che potesse rimproverarmi per ciò che avevo fatto ero nervosa avevo persino iniziato a sudare. Di colpo l’amuleto mi scivola di mano finendo sul pavimento, sentì un forte dolore allo stomaco avevo voglia di piangere ma non mi sembrava il posto appropriato, mi voltai lentamente verso la guida con occhi bassi pensavo che mi avrebbe sgridato che avrebbe continuato a guardarmi in modo starno e invece mi sorrise, capite mi sorrise.
-perché diavolo sta ridendo ho appena fatto cadere per terra un prezioso oggetto del museo,dovrebbe punirmi-
-perché dovrei punirti in fondo l’amuleto non si è rotto-
-questo che vuol dire ho comunque commesso un qualcosa di sbagliato-
-si è vero. Ma quella che ci rimette sei tu-
-in che senso scusi?-
- bhe vedi... c’è una leggenda che dice che chiunque farà cadere  l’amuleto di Triora, verrà colpito da una maledizione da cui non potrà più liberarsi e che le procurerà una serie di sfortunati eventi, e la sua vita non sarà più come la stessa.-
- mi sta mentendo vero? Vuole solo spaventarmi giusto?-
-no perché dovrei non ci guadagno niente io, sei tu ora che devi accettare le conseguenze delle tue azioni. io non centro niente in questa storia.-
Rimasi paralizzata mi fissò un’ultima volta poi andò via.
E adesso se il cappellone dice la verità, che devo fare?          
  
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