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Autore: Cry_Amleto_    15/01/2017    1 recensioni
[Stony ! ]
Tratto dalla FanFiction.
"Tony, con la testa poggiata sulla spalla di Steve, sorrideva, sentendosi per la prima volta in vita sua Completo in modo assoluto, il Vuoto che lo tormentava un lontano ricordo. E Steve... Steve, con gli occhi chiusi, il naso sprofondato nei capelli di Tony a respirarne l'aroma, stringendo a sé l'altro e sentendo il suo calore riscaldare il blocco di ghiaccio che era divenuto il suo cuore, si sentiva felice. Felice come mai prima di allora, perché adesso aveva uno Scopo, un Motivo, per continuare quella guerra che da tempo non credeva più sua. E questo Scopo, questo Motivo, lo stava stringendo tra le braccia."
Genere: Angst, Azione, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Lost'
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[From the gap]

...Say something, I'm giving up on you...
(...Di qualcosa, sto rinunciando a te...)

 

«Capitano, dov'è Stark?»

Erano sul campo di battaglia. Avevano fatto evacuare tutta la zona per chilometri, sperando che fosse abbastanza. 
A parlare era stato Nick Fury, attraverso gli auricolari che ogni Avengers possedeva e che erano collegati gli uni agli altri.

«Non lo so» rispose laconicamente Steve.

Non era stato mai molto bravo a mentire, non era nel suo DNA, letteralmente, ma quella volta impose ai propri muscoli di non far partire nessuno dei suoi soliti tic che accompagnavano ogni sua menzogna.

«Hill.» abbaiò dunque la Spia «Trova quell'idiota. Questa è una battaglia che non si può permettere di saltare. Solo lui può chiudere quel maledetto portale.»

Rogers contrasse la mascella. Il luogo in cui aveva segregato l'inventore era più che nascosto, ma il Capitano sapeva che, pur mettendoci più tempo, lo S.H.I.E.L.D. l'avrebbe trovato. E a quel punto non ci sarebbe stata scusa che reggesse: Tony sarebbe morto. Doveva sbrigarsi a vincere quella guerra.
E in quel preciso momento, dal varco fuoriuscirono le prime creature: sembravano, più che esseri viventi, dei Cyberg-uomini, che cavalcavano mostruosi esseri anch'essi metallici. 
Il Capitano chiuse gli occhi, fece un respiro profondo. Quando risollevò le palpebre, il suo sguardo era duro, determinato. 
Iniziò ad dettare ordini che gli Avengers in fretta eseguirono. E mentre lo faceva, immaginava come sarebbe stato se Tony fosse stato al suo fianco, in quel momento, poco propenso ad ubbidirgli come al solito.
Scacciò immediatamente quei pensieri, calcandosi in testa l'elmetto. La battaglia stava per iniziare, non poteva lasciarsi distrarre.

E in breve lo scontro ebbe inizio.
Non ci fu più tempo per pensare, per riflette, per comunicare tra loro. 
A parlare furono i corpi dei Vendicatori, che con tutti i mezzi in loro possesso, non facevano altro che falciare i nemici: Barton dall'alto con le sue frecce; Thor, Cap e la Romanoff da terra, creando principalmente onde d'urto con il Mjöllnir e lo Scudo; Hulk che saltava sopra i destrieri più enormi e duri da abbattere, come era avvenuto contro i Chitauri. 
E lo scontro, forse fin troppo velocemente, terminò.
Erano tutti e quattro feriti, chi più chi meno, ma sorrisi sgargianti illuminavano i loro volti, specialmente quello del Capitano che già immaginava le proprie braccia intorno alle spalle dell'inventore e le proprie labbra su quelle dell'altro.

Ma avevano cantato vittoria troppo presto.

Si sentì un boato, come quello di un tuono, solo che ancora più fragoroso e con una durata fin troppo eccessiva. Era un grido di guerra. 
In breve il cielo di oscurò, coperto da guerrieri sembravano poter fuoriuscire dal portale senza fine. Erano un'orda immensa.

«Era solo l'avanguardia.» mormorò sgomentato Thor, riferendosi ai nemici appena sconfitti ed esprimendo lo sconcerto della squadra.

Furono presto investiti dalla potenza di quello smisurato esercito, il caos regnava sovrano.
I Vendicatori si persero di vista nella bolgia, e ognuno si ritrovò a combattere accanitamente per avere salva la vita.
Il Capitano si ritrovò ben presto circondato da decine di nemici. Non importava quanti ne uccidesse o ne ferisse, questi erano istantaneamente rimpiazzati da altri soldati, riposati e appena arrivati dal Varco, che sembrava non voler terminare più di sputare quegli esseri robotici. 
E dopo poco, Steve si ritrovò a terra, sanguinante per le numerose ferite subite, la vista offuscata e i nemici che continuavano a marciare impietosi su di lui e sui suoi compagni. Avevano perso. I nemici erano troppi, e loro troppo pochi.

La Terra era perduta.

Vide uno di quei cosi alzare la lancia elettrica che impugnava per sferrare il colpo di grazia sul corpo morente del Capitano, quando un raggio di luce centrò in pieno il suo aggressore, sbalzandolo lontano. E a quel raggio seguirono molti altri, che annientarono sul colpo tutti i nemici che lo circondavano.
La prima cosa che Steve pensò – data la sua mente confusa, i suoi ricordi indistinti e la sua fervida fede che neanche settant'anni sotto ghiaccio poteva cancellare – fu ad un intervento divino.
Poi il suo corpo abbandonato in una pozza di sangue, fu sovrastato da una lunga ombra e da un rosso luccichio metallico. 
Iron Man.
Tony Stark fece alzare velocemente la maschera dall'armatura, inginocchiandosi difronte all'altro, lo sguardo lucido dalla preoccupazione e il volto increspato da numerose rughe, assenti neanche 36 ore prima..

«Steve...» gemette piano, vedendolo in quello stato. Poi ordinò alla propria armatura di aderire al corpo dell'altro e di portarlo in salvo, mentre, come da ultima modifica, quella iniziava in processo di riproduzione delle cellule e di guarigione delle ferite.

«No, Tony. Non lo fare.» mormorò debolmente il Capitano «Non puoi... andare... in quel... portale.»

L'inventore gli sorrise debolmente.

«Ora tocca a me, Capiscle. Non permetterò a niente e nessuno di rubarmi la casa. Pensa solo a rimetterti in piedi per quando ritornerò, okay?» disse con un sorrisetto dolce.

Poi un'altra armatura, precedentemente chiamata, avvolse Tony.

L'ultima cosa che Steve vide prima di essere trasportato lontano dall'armatura dell'inventore, fu Iron Man colpire la stragrande maggioranza degli alieni intorno agli altri Avengers facilitando loro il lavoro, prima di sparire aldilà del varco.

«Torna.» fu il mormorio spezzato che il Capitano mormorò a Tony tramite l'auricolare.

Poi l'oblio lo avvolse, e rispose il silenzio.
 

 

 
   
 
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