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Autore: ginny090    17/01/2017    3 recensioni
Dopo tanto tempo, Harry era finalmente felice e per una volta, tutto il resto non gli importava. Piccolo momento mancante del Principe Mezzosangue, il giorno dopo il famoso bacio tra lui e Ginny. Presenti anche Ron ed Hermione.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Note autore: Questo piccolo pezzo mancante di storia non è collegato all'altra mia storia "osservazioni fraterne" anche se potrebbe benissimo essere inserito prima del momento mancante del sesto libro che descrivo in quel racconto. Ogni commento come sempre è gradito.

La nuova felicità di Harry

Era stata una mattina terribile per Harry, o per lo meno così sembrava sotto molti aspetti. Era cominciata bene, anzi, anche più che bene, pensò egli ricordando quel "Buongiorno Amore", quel suo abbagliante sorriso e quegli splendidi cinque o sei minuti nella sala comune dei Griffondoro, ma poi tutto era andato a rotoli. A colazione lui e Ron permisero ad Hermione di fare un salto in biblioteca, assicurandole che sarebbero arrivati alle serre in tempo anche senza di lei. I due persero dieci punti per il Grifondoro a testa, per essere arrivati alla lezione con 10 minuti di ritardo.
“Non è stata colpa nostra!” Ron spiegò ad un'esasperata Hermione quando la raggiunsero. “Stavamo per lasciare il tavolo dei Griffondoro, quando in uno dei vassoi vuoti di fronte a noi sono apparsi degli scones.”
“Ed erano belli grossi.” Harry aggiunse, non migliorando affatto la loro situazione. Egli fu sicuro di sentire Hermione imprecare mentre ritornava a prestare attenzione alla professoressa Sprite. Fortunatamente o forse no, Hermione si dimenticò della sua rabbia un’ora dopo, quando una pianta di Tentacula Velenosa cercò di mangiarli.

La mattina proseguì con loro tre che tornavano dalla lezione di Erbologia, sotto una scosciante pioggia e con lo sgradito incontro con Piton, che ricordò ad Harry delle ore di punizione, che ancora aveva da scontare. Il tutto terminò a lezione di pozioni con l’esplosione del suo calderone, sotto lo sghignazzare dei suoi compagni Serpeverde.
“Oh ragazzo mio! Allora è vero quello che sussurrano i quadri in giro per il castello. Ti sei davvero innamorato.” Disse Lumacorno facendo arrossire Harry e aumentare gli sghignazzi dei Serpeverde.
“Per favore Hermione smettila!” Egli esclamò alla sua migliore amica.
“Di fare cosa?” Chiese lei, confusa.
“Lo sai benissimo. Quel tuo sguardo di compiacimento è irritante.”
“Io lo trovo carino.” Ron disse prima di arrossire ancor più di Harry e tronare a prestare attenzione alla sua pozione che, per la cronaca, aveva un colore del tutto diverso da quello che avrebbe dovuto avere. Hermione avrebbe voluto replicare, ma Lumacorno minacciò loro di togliergli dei punti, se avessero continuato a chiacchierare. La lezione si concluse con Dean che “accidentalmente” gli diede uno spintone mentre uscivano dalla classe. Pensare che se avesse dovuto dire chi preferiva tra Seamus e Dean un tempo avrebbe detto quest'ultimo.

Sembrava davvero una mattina da dimenticare e la giornata non era ancora finita. Eppure Harry non riusciva a togliersi dalla faccia quel sorriso da ebete e quel senso di felicità che provava sin dal giorno prima e Ron, dopo molte ore di quello, sembrò non riuscire più a sopportarlo. Dopo tutto anche per lui quella mattina non era stata poi così esaltante.
“Puoi per favore smettere di sorridere?” Chiese. “Perché credimi che è questo che è irritante e non lo sguardo di Hermione.” Ma quello strano sorriso sul suo viso non sparì mai, anzi esso crebbe ancora di più quando arrivarono nella Sala Grande e, dopo quei cinque minuti in Sala Comune, Harry la vide di nuovo.
“No, mi dispiace Ron, ma almeno per oggi, dubito che questo possa accadere.” Harry disse e senza aspettarlo, si diresse verso i tavoli da pranzo e si sedette affianco a Ginny. La sua nuova fidanzata. Ginny stava prendendo una fetta davvero enorme di pasticcio di pollo, ma dopo tutto, quella mattina, era stata costretta a saltare la colazione per finire un saggio scritto e nonostante fosse di corporatura snella, era pur sempre una Weasley.

“Ciao Harry.” Lo salutò lei. “Scusa se non ti ho aspettato. Volevo farlo, ma tardavate e io sto letteralmente morendo di fame. Com’è andata la tua mattinata?” Chiese poi.
“Dire piuttosto da schifo. La tua?”           
“Da schifo anche la mia e con l’aggiunta dell’assegnazione di una buona dose di compiti per i G.U.F.O. come extra.” Disse, mentre con un cenno del capo salutava anche suo fratello e Hermione. “Ma non m’importa affatto.”
“Nemmeno a me.” Harry rispose prima di posare delicatamente le sue labbra alle sue e baciarla, lasciando che anche quei pochi che ancora non ne fossero informati, sapessero che, nonostante tutto, Harry era finalmente fidanzato e più felice di quanto fosse stato da molto tempo. Ginny rispose al bacio intensificandolo appena un poco.

“Oh dateci un taglio voi due!” Ron esclamò, ma un secondo dopo, mentre si scambiò uno sguardo con Hermione, egli non poté non sorridere con lei per quella nuova felicità di Harry, perché nessuno sapeva meglio di loro, quanto egli meritasse tutto questo. Ron cambiò idea al riguardo durante la prima sera in cui il suo migliore amico sgattaiolò fuori dalla Sala Comune per pomiciare indisturbato con la sua sorellina, ma questa era tutta un’altra storia.


 
  
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