17/01/2017
1 recensioniDISCLAIMER: purtroppo i personaggi e le ambientazioni non mi appartengono!
The stars on the walls.
I petali di ciliegio venivano trasportati dalla brezza leggera e ogni tanto qualcuno, volteggiando leggermente in arabeschi casuali, riusciva ad entrare dalla finestra aperta di un piccolo appartamento di periferia, andandosi ad adagiare leggero sul parquet lucido ingombro di cose. I due ragazzi che si stavano affaccendando tra quelle mura però non ci facevano caso, troppo euforici e presi per far caso allo spettacolo dei sakura in fiore, sommersi da scatoloni da sistemare e pieni di sogni ed idee, dimentichi che avevano scelto proprio quel piccolo appartamento per tale visuale.
“Pensa Iwa-chan, quando ci trasferiremo i sakura saranno ancora in fiore, sai che meraviglia?”
Tooru lo aveva detto con occhi sognanti, le mani poggiate sul davanzale della finestra e gli occhi puntati sugli alberi ancora spogli per l’inverno e Hajime, come sempre, non aveva potuto far altro che capitolare e dichiararsi d’accordo con quella scelta.
Il giorno passava, la pila di scatoloni diminuiva mentre quel loro nuovo spazio iniziava a diventare più personale, accogliente. Poteva sembrare quasi casa loro, anche se il profumo della loro origine era ancora troppo forte nei loro pensieri. Ci sarebbe voluto del tempo per abituarsi: nuovi luoghi, nuovi paesaggi, nuovi orari e nuove persone, ma erano insieme e tanto bastava per tranquillizzarli.
Il tramonto arrivò senza che neanche se ne accorgessero, seguito lentamente dalla notte, che posò leggera la sua coperta di stelle. Solo allora Tooru si fermò, guardando fuori dalla finestra, gli occhi sgranati e brillanti, come quelli di un bambino che vede qualcosa di magnifico per la prima volta.
“Scommetto che si vedono anche le stelle da qui, non pensi Iwa-chan? Ci sembrerà di essere meno lontani da casa se riusciremo a vedere le stelle, ne sono sicuro!”
Hajime non aveva neanche provato a suggerirgli che sarebbe stato più saggio prendere una casa più vicina all’università, sapeva che Tooru non poteva vivere senza le sue amate stelle ben in vista sopra di lui.
Finalmente avevano finito di sistemare tutti gli scatoloni e potevano concedersi una pausa. Si lasciarono andare entrambi sul pavimento del piccolo salotto con angolo cottura piluccando i bento che si erano portati da casa, stremati e senza energie, ma felici come poche volte prima di allora.
“Iwa-chan, ho ancora qualcosa da farti vedere!”
Tooru si alzò di scatto e lo afferrò per un braccio, tirandolo su e trascinandolo nella sua stanza.
“Chiudi gli occhi Iwa-chan!”
Di poca grazia lo fece stendere sul letto, poi Hajime sentì il clic della luce e avvertì il buio contro le palpebre chiuse. Tooru si stese accanto a lui e poté intuirlo dal materasso che si abbassava sotto il suo peso.
“Puoi aprirli ora!”
Fece come gli era stato detto e lo spettacolo che gli si parò davanti lo fece sorridere. Il suo coinquilino aveva decorato il soffitto della sua stanza con tante stelline di dimensioni diverse e forme stilizzate di pianeti e corpi celesti che brillavano fioche al buio.
“Mi sono attrezzato nel caso le stelle non si fossero viste da qui, ti piace?”
Le loro spalle si toccavano, i loro visi erano vicini, i respiri che si mischiavano e davanti a quel volto infantilmente entusiasta, Hajime non poté far a meno di venire di nuovo a patti con i suoi sentimenti, così ingombranti e bollenti da bruciargli il petto.
“Tooru?”
“Mmmm?”
Il ragazzo si voltò di nuovo verso di lui, interrogativo e Hajime lo baciò, leggero, un bacio a fior di labbra, che però esprimeva tutto quello che non era mai riuscito a dirgli in tutti quegli anni. Tooru non lo rifiutò, non lo spinse via, si limitò a sorridergli commosso, gli occhi grandi e luminosi, proprio come quando guardava il suo amato cielo infinito. Senza dire una parola gli prese la mano, stringendola nella sua, una lacrima di gioia che gli scendeva leggera lungo una guancia. Non fu detto nulla quella sera, non che ci fosse realmente nulla da dire: erano insieme, finalmente a carte scoperte, e tanto bastava. Si addormentarono così, la luce fioca degli adesivi sopra di loro, le mani unite e la testa di Tooru poggiata sulla spalla di Hajime. La prima sera di molte altre di una vita insieme.
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Schecter's corner: Buonsalve a tutti <3 So di essere sparita, ma ahimè, al di là di Efp e del fangirling esiste anche una brutta cosa chiamata vita vera e mi hanno detto che bisogna filarsela ogni tanto, quindi sono stata un bel po' impegnata e non ho potuto scrivere T^T Ieri però ho avuto un po' di tempo grazie alla neve che mi ha bloccata in casa e, avendo voglia di primavera e di un po' di dolcezza, ho scritto questa robina mielosissima qua sopra ^ Non è niente di che, cortissima, assolutamente no sense, ma mi ha scaldato un pochino e mi ha aiutato a riprendere un pochino la scrittura, infatti subito dopo ho scritto una bella rossa che vedrete a breve, giusto perché ad essere troppo dolci poi si cariano i denti XD Bene, spero che vi sia piaciuta e alla prossima <3 (No, tranquilli, non dimentico che ho centomila cose in corso, tra u.u)
Pagina autrice: Hecate - Schecter Efp, seguitemi se vi va di restare sempre aggiornati su quello che combino e se vi va di sclerare un po' sui nostri pallavolari preferiti o su altre robe mistiche da fangirl <3