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Autore: Ransie88219    29/05/2009    0 recensioni
Piccola one-shot con ambientazione nella prima querra mondiale. Mio sfogo di come vorrei tanto che almeno una sola volta possa succedere che prevalga come sentimento la propria umanità anche se può risultare fatale...ma come sappiamo in guerra e in un capo di battaglia mai succede...bhè io si...per una volta scrivo io e decido io il finale. Pezzi tratto dal testo: "Per primo avanzo io, la situazione è tranquilla,solo cadaveri e sangue."---"La luce ci acceca, ma posso scorgere il suo volto, uno sporco, stanco, e sorpreso...chissà perchè...".
Genere: Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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BLOOD : UMANITY = X : INNOCENTS

BLOOD : UMANITY = X : INNOCENTS

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X= BLOOD . INNOCENTS

UMANITY

Ennesima notte di un giorno di guerra, rischiarato solo dalla luce delle stelle di cui sono testimoni del grande massacro che si sta svolgendo da tempo.

E’ notte, e sono più di 7 ore che io e il mio plotone di soldati, o meglio quello che ne rimane, stiamo combattendo.

Da poco sono smessi i bombardamenti, e adesso sia noi, che il fronte opposto cerchiamo di avanzare.

Per primo avanzo io, la situazione è tranquilla, solo cadaveri e sangue…

Faccio segno agli altri di avanzare velocemente, ma con cautela…

Continuiamo ad avanzare fino a quando, all’improvviso, non veniamo accerchiati da altri soldati.

Ci siamo distratti, uno stupidissimo e banalissimo errore e adesso siamo morti…

Un soldato, presumo il capo, ci chiede “ di che reggimento siete soldati?”.Io tremo, ho paura e con me gli altri, nessuno di noi ha il coraggio di rispondere, vogliamo vivere.

Mai fino ad ora avevo provato un simile desiderio di sopravvivere, mai…

Sappiamo che sono nostri nemici, anche al forzato buio che ci costringe questa notte di tenebra.

Il soldato-capo ci scruta, è indeciso.

Uno dei suoi, sotto suo ordine gli passa una torcia e ci illumina.

La luce ci acceca dopo ore di forzato buio, ma posso scorgere il suo volto, uno sporco, stanco, e sorpreso…chissà perché…

Poco dopo allontana la luce e ci pone una nuova domanda “ Quanti anni avete?”.

Ci sorprende questa domanda e un po’ rincuorato mi faccio coraggio e gli rispondo “ Io e gli altri 2 a destra 18 e quello di sinistra 17, s-signore”.

Il suo sguardo su posa sul più giovane di noi, dopo un lungo istante il suo sguardo torna a trafiggere il mio, ma solo per un istante.

Dopo ciò sospira e gira le spalle e se ne va con i suoi soldati al seguito, ma prima di fare un solo passo ci rimprovera stancamente “ Andatevene via da qui subito, non è un luogo sicuro in cui fare un passeggiata notturna, soprattutto per 4 bambini come voi.

Tornatevene a casa, le vostre madri saranno in pensiero”.

Dopo di che se ne va e ci lascia con il cuore più leggero e con la speranza di poter vivere un po’ più a lungo.

Ho sempre pensato che il nemico fosse scuro, cattivo, minaccioso un bastardo senza pietà, affamato di sangue e vite innocenti.

Mi sbagliavo.

Io non sono l’unico ad essere stato costretto a sacrificare la mia vita, diventando una macchina assassina per volere di altri.

Capisco solo ora del mio sbaglio, e di come può esserci ancora pietà e umanità in mezzo a tanta morte e distruzione, anche nel cercare di risparmiare la vita ad un tuo nemico, forse colui che ti ucciderà un giorno, levandoti da una vita che ti sta troppo stretta e da cui non puoi scappare.

Questo è ciò che penso, ma cosa può importare al mondo di ciò che posso pensare?

O di ciò che sento?

Nulla.

Perché sono solo un ragazzo qualsiasi costretto a privarsi della sua umanità, che si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato, forse anche in un epoca completamente sbagliata e inopportuna…

***

Questo testo che è stato un po’ revisionato con alcune piccolissime aggiunte ora, corrisponde ad un esercizio dell’anno passato che ho eseguito per scuola in risposta alla poesia FRATELLI di Giuseppe Ungaretti, dove l’esercizio mi chiedeva di scriver una situazione dove i più umani sentimenti e parole come (fratelli, paura, e frasi della poesia) ci comparissero.

L’ho voluto postare perché mi sembrava ingiusto non condividere con altri la mia idea al quanto folle su cui ho scritto : che in guerra a volte è possibile che i sentimenti umani escano prepotentemente al momento opportuno di fare una scelta (da qui il titolo!).

Mi piace pensare ciò…sono un inguaribile sognatrice…

Fatemi sapere cosa ne pensate di questa one-shot e se siete d’accordo con me o no.

Per chi non la conoscesse la poesia di Ungaretti, eccola qui!

Fratelli

Mariano il 15 luglio 1916

Di che reggimento siete

fratelli?

Parola tremante

nella notte

Foglia appena nata

Nell'aria spasimante

involontaria rivolta

dell'uomo presente alla sua

fragilità

Fratelli

( Giuseppe Ungaretti )

Un SUPER-KISS a tutti, e grazie anche a chi solo leggerà!

Ransie88219 (ScarlettRose92)

  
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