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Autore: _Trilly    29/05/2009    6 recensioni
"Quando Naruto fece il suo ingresso tra le macerie del villaggio aveva un aspetto terribile: tra i capelli sudatissimi appiccicati alla nuca e alle tempie e la tuta arancio evidenziatore piena di stappi (uno anche a livello chiappe che aveva tentato di rattoppare con un brandello della manica) sembrava il peggiore degli ubriaconi dopo una rissa da osteria.
In lontananza, tra i lastroni di pietra che parevano essere stati svelti dal terreno, scorse Sakura, e Hinata sdraiata al suo fianco. Strinse per una seconda volta il mazzo di fiori con forza.
Poi un bel respiro. E avanti a testa alta.
[Spoiler capitolo 449!]
Genere: Romantico, Malinconico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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senza parole


Senza parole

This time...

I hope for you these

will be flowers of hope

that never die”

[Konan - capitolo 449, Naruto]



Naruto se ne stette con quel mazzo di fiori in mano a guardare la donna in nero che scompariva con un frullio d'ali. Né lui né il mondo l'avrebbero più vista, pensò, mentre gli ultimi pezzi di carta volteggiavano nell'aria satura di polvere. Strinse con un po' più di decisione l'origami, come a volerle comunicare un ultimo “ciao”, e poi si incamminò a testa alta verso il villaggio.

Nell'enorme cratere che aveva preso il posto del villaggio segreto di Konoha i ninja avevano cominciato a rendersi conto di ciò che era accaduto. Sakura vide più d'uno in lacrime per lo shock di essersi scoperto vivo, e altri ancora stringersi convulsamente a parenti e amici per il sollievo. Sembrava che la consapevolezza di esistere ancora, di avere fregato -come, nessuno sapeva spiegarlo- la vecchiaccia in nero, avesse gettato sulla paura una secchiata d'acqua bollente. Lei stessa, ancora, sentiva il gelo sotto la pelle condensarsi in un'euforia che le faceva girare la testa.
“Ce l'abbiamo fatta! Siamo vivi! Vivi!” urlava una squadra di chunin poco lontano. Li guardava gridare con quanta voce avevano in gola, mentre ridevano e piangevano. Lei se ne stava seduta su di uno spuntone di roccia, incapace di tirarsi in piedi, mentre qualcosa di caldissimo la invadeva con prepotenza. Hinata, ancora distesa, sorrideva serenamente; Tenten tornava in quel momento assieme a Rock Lee da un giro di ricognizione. Riusciva a distinguere, molti metri più in là, Anko Mitarashi che correva a rotta di collo verso l'ospedale, di cui rimanevano le pareti del refettorio e una manciata di calcinacci.
-Tutti sono ritornati in vita!-
Sakura si voltò: Tenten le era accanto, con il viso illuminato da un grandissimo sorriso.
-Tutti?- domandò Sakura con un filo di voce.
-Tutti!- rispose la kunoichi, mentre si chinava al fianco di Hinata.
-Si sono salvati tutti- ripetè Tenten, mentre guardava la cugina del compagno e il tono alto, pieno di euforia, si addolciva.
-Naruto sta tornando- disse piano, rivolta a Hinata.
Fu un attimo, ma Sakura sentì perfettamente lo sgradevolissimo tuffo al cuore che per una frazione di secondo forò il pastone di emozioni provate fino a quel momento, gettandola nella confusione, mentre l'amica ferita sussurrava qualcosa in risposta e il volto spossato le si distendeva di gioia.
Non fece nemmeno in tempo a realizzare al portata del caos che improvvisamente le era esploso a livello petto, quando sentì gridare.
-Eccolo! Eccolo, è tornato!-

Quando Naruto fece il suo ingresso tra le macerie del villaggio aveva un aspetto terribile: tra i capelli sudatissimi appiccicati alla nuca e alle tempie e la tuta arancio evidenziatore piena di stappi (uno anche a livello chiappe che aveva tentato di rattoppare con un brandello della manica) sembrava il peggiore degli ubriaconi dopo una rissa da osteria.
In lontananza, tra i lastroni di pietra che parevano essere stati svelti dal terreno, scorse Sakura, e Hinata sdraiata al suo fianco.
Strinse per una seconda volta il mazzo di fiori con forza.
Poi un bel respiro. E avanti a testa alta.


-Naruto-
-Ciao, Sakura-
Ciao Sakura, aveva detto. Solo questo.
Non aveva sorriso, mentre lei lo raggiungeva.
Non aveva usato il solito tono da bambino petulante, mentre la salutava.
Il volto sereno e lo sguardo sicuro non erano cambiati mentre le passava a fianco.
Sakura lo vide andare oltre, con quell'aria da principe un po' sciupato e quel mazzo di fiori di carta tutto accartocciato, e lasciarla lì, senza dire o fare altro.
Naruto si chinò su Hinata, ancora distesa.
Il: “baka, non farmi mai più preoccupare in questo modo o ti riempio di botte” che si era già preparata le rimase incastrato in gola, prendendo un sapore amarissimo.


~~~

Depression-siparietto dell'autrice: titolo del cavolo per una fiction altrettanto del cavolo. Sono stufa di dover cercare titoli. Davvero, oggi la mia creatività è più in profondità del petrolio. Domanda di voi lettori: perchè cavoli ti metti a scrivere, dunque? Arguto quesito, a cui non so dare risposta. Probabilmente per sfogarmi di una settimana scolastica terribile. Blah, brutta settimana e brutta fic. Va beh, almeno ho sperimentato il mio primo attentativo di introspezione psicologica targata Sakura Haruno. Risultato... bah, glisso con questo: Tenten mi risulta meno complicata. Forse era meglio che continuassi col NejiTen. Va beh, alla prossima -forse- popolo.

_Trilli, alias Revan

  
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