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Autore: Ryu Hime    22/01/2017    1 recensioni
[Tratto dal Prologo]
Qualcuno dice che il Sole e la Luna siano come lo Yin e lo Yang: così diversi da non potersi incontrare mai, ma allo stesso tempo legati da un destino comune che li unisce. Io non so se sia vero oppure no, sta di fatto che per qualche motivo queste due forze si sono unite e hanno reso possibile la mia esistenza. Per alcuni impensabile, per altri scomoda, per alcuni impossibile, ma per due meravigliosa. Quest’ultima categoria di pensiero non avrei mai potuto conoscerla se non fosse stato per certi maghi di una certa Gilda. Se non fosse per loro io non sarei mai uscita dalla foresta, non avrei mai conosciuto quell’ultima categoria di pensiero e non avrei mai potuto tornare da dove provengo davvero.
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza Scarlet, Gray Fullbuster, Happy, Natsu/Lucy, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La Volta Celeste'
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Buio

Seiza precipitò al suolo senza niente che potesse arrestare la sua caduta, le sue ali si sgretolarono come se fossero state di cera. Migliaia di piume nere turbinavano nel buio più totale e la pelle si staccava a pezzi aprendo una serie di ferite sulla schiena della ragazza fino a lasciare due ossa scoperte della lunghezza delle sue braccia. 
Si schiantò al suolo e l’urto la fece svegliare di soprassalto. Il dolore lancinante in tutto il corpo e nello spirito le mozzava il fiato. 
Accanto a sé sentì i due maghi ancora incoscienti.
Pericolo. Fa’ attenzione.” disse chiaro il vento.
Si voltò di scatto e nel buio più nero riuscì a scorgere uno scintillio rossastro –Povera piccola insignificante Seiza.- la ragazza riconobbe la voce di Sekitan –Ora ho vendicato mio fratello.- disse soddisfatto –Che bel modo di farlo: hai ferito sua figlia e portato l’apocalisse.- ribatté lei con sarcasmo –No, tu l’hai portata. A proposito: c’è una piccola condizione per il potere che hai usato. Pronta per perdere tutto quanto?-
-Cosa?- chiese con una nota di terrore nella voce –Ora finalmente capirai come mi sono sentito.- disse freddo.
In quel preciso momento una scossa pervase tutto il corpo di Seiza e ci fu come un corto circuito. Una fitta dolorosa le attraversò la mente strappandole un urlo di dolore. In un attimo fu come se una forza misteriosa la svuotasse di tutto quanto.
Le tolse il respiro e la costrinse ad accasciarsi a terra tra gli spasmi –Addio.- disse Sekitan prima di andarsene.
Seiza tentò di alzarsi ma il dolore era troppo forte e non glielo consentì.
L’istinto la fece raggomitolare su sé stessa in posizione fetale sperando che quel dolore finisse –Aiuto…- mormorò “
Dovrai essere forte. Questo è il prezzo del tradimento di un altro che tu devi pagare. Per sanare questo ci vorrà molto di più. Quando capirai sarò lì ad aiutarti.” disse il vento per confortarla.
Quel che il buio poté vedere nei minuti successivi furono i capelli della ragazza schiarirsi, divennero prima rossi poi castano chiaro –Che mi sta succedendo?-
Non temere, tutto si risolverà.” rispose semplicemente il vento prima che la ragazza sprofondasse nel buio.


Natsu si svegliò per prima –Non si vede niente.- detto questo attivò la sua magia e una fiammella scarlatta si materializzò nella sua mano destra.
Lucy e un’altra ragazza erano ancora addormentate, quello che fiutò il suo naso però lo lasciò spiazzato –Seiza?- lei non rispose e il Dragon Slayer si avvicinò per capire meglio –Ma che diavolo è successo?- sentì un mugugno e si voltò, Lucy era sveglia –Natsu…-
-Tutto bene?- le chiese il mago di fuoco –Sì, sto bene. Tu invece come ti senti?-
-Perfettamente.- rispose lui –Che cos’è successo? L’ultima cosa che ricordo è una scarica magica percorrermi da capo a piedi.-
-Per me è lo stesso.-
-E Seiza? L’hai vista?-
-Credo che sia lei.- rispose facendo luce sulla figura accasciata al suolo.
La maga stellare le si avvicinò –Fa’ un po’ più di luce.- il mago eseguì e la figura fu completamente illuminata –Sembra che le abbiano messo una parrucca.- osservò Natsu -Oh mio Dio…- mormorò Lucy inorridita –Che succede?-
-Guarda qui.- disse lei indicando la schiena.
Era coperta di sangue un paio di ossa biancastre macchiate di rosso le spuntavano all’altezza delle scapole, la pelle era venuta via spessa di almeno 5 millimetri a chiazze grandi come un pugno tutt’intorno a dove prima c’erano le ali; il sangue sgorgava a fiotti e un’ampia pozza si stava allargando sotto la vittima –Dobbiamo fare qualcosa!- esclamò Lucy in preda al panico. Si guardò intorno frenetica alla ricerca di qualcosa con cui tamponare la ferita, senza trovare nulla –Tienila, se dobbiamo fermare il sangue le mie fiamme sono quello che ci vuole.- Lucy annuì e si fece da parte per lasciare al Dragon Slayer carta bianca. L’operazione durò qualche minuto durante i quali Seiza non aveva emesso un suono. Ad un tratto i maghi sentirono dei passi venire nella loro direzione –Dobbiamo andarcene!- sussurrò la maga stellare. Natsu afferrò Seiza e seguendo l’odore dell’aria fresca trovò la strada per uscire. Avanzando nella cupa oscurità di quella notte eterna videro delle sagome indistinte illuminate dal flebile fuoco del Dragon Slayer -Natsu! eravamo preoccupati! Che cos’è successo?- chiese una ragazza che i due riconobbero immediatamente come Erza –Ne Natsu, chi è questa ragazza?- gli chiese Happy volando sopra il mago di fuoco. Yama si avvicinò –Ma questa è…-
-E’ Sezia.- concluse la maga stellare.


Presente

Non sapevano nemmeno loro come avevano fatto a tornare alla Gilda visto i cinque pesi morti e una gran distanza da percorrere.
Tutti i maghi del Paese si erano già mobilitati, preoccupati nel non aver visto sorgere il Sole e scomparire la Luna, ma ovviamente solo Fairy Tail si sapeva che cos’era successo.


Polyscha si era presentata sul posto immediatamente e aveva sbattuto fuori tutti quanti dall’infermeria ad eccezion fatta della piccola Wendy che l’aveva aiutata con le medicazioni sulla schiena di Seiza. Avevano tentato di rianimare i Celesti ma sembravano essere in coma. La ragazza al contrario sembrava dare qualche segno di semi incoscienza muovendosi leggermente nel sonno.

Makarov aveva ascoltato con grande attenzione quello che i suoi ragazzi avevano da dirgli ma nemmeno lui sapeva come riportare la luce –Quindi che cosa possiamo fare?- chiese Cana che in quel momento stava afferrando una bottiglia di birra –Possiamo solamente aspettare che Seiza si svegli e sperare che sappia come fare.- rispose cupo il vecchio Master.

Yama era seduto fuori dall’infermeria in attesa che la vecchia guaritrice e la Dragon Slayer del Cielo uscissero per dirgli che andava tutto bene, doveva andare tutto bene. Non era giusto. Perché adesso che lui era guarito era lei ad essere in pericolo di vita? Lei che gli aveva mostrato un nuovo modo di vedere il mondo.
Che c’era qualcosa di più dei libri di storia dei dizionari e delle enciclopedie di botanica.
Qualcosa di più della sua malattia.
***
-Pensi che sia noioso?- chiese il piccolo Yama. Seiza lo guardò stranita –Solo perché sai un sacco di cose? No!- rispose con un gran sorriso –Io penso che tu sia solo un po’ troppo realista.- aggiunse –In che senso?-
-Sei così concentrato sulla realtà che non riesci a cogliere le piccole cose che ti succedono intorno. Per esempio, vedi quell’uccellino?- chiese indicando un pettirosso –Sì.-
-Bene, e sai per chi sta cantando?- Yama la guardò con aria interrogativa –Non lo sai eh? Te lo dico io.- detto questo si alzò e si avvicinò all’albero del pettirosso –E’ una canzone d’amore.- disse. Poi si mise a fischiettare –La sua amata è un po’ imbronciata e lui cerca di farsi perdonare.- aggiunse –Come fai a dirlo? Te lo stai inventando.- lei scosse la testa –Yama, tu sai un sacco di cose, ma devo dire che se c’è qualcosa che non sai è come interpretare quello che ti succede intorno. Non senti nemmeno il vento quando ti parla!- aggiunse quasi sconvolta –Tutte queste cose te le inventi al momento!- ribatté lui offeso –Ah sì?- chiese in tono di sfida –Allora osserva.- disse. Si sedette ai piedi del tronco e iniziò a cantare una canzone d’amore dolcissima


Eccoti sai ti stavo proprio aspettando 
ero qui ti aspettavo da tanto tempo 
tanto che stavo per andarmene 
e invece ho fatto bene 

sei il primo mio pensiero che 
al mattino mi sveglia 
l'ultimo desiderio che 
la notte mi culla 
sei la ragione più profonda 
di ogni mio gesto 
la storia più incredibile 
che conosco 
conosco 


la sua voce si spense e un secondo pettirosso si posò sullo stesso ramo di quello che cantava.
Poi i due scesero e svolazzarono intorno a Seiza –Visto? Mi ringraziano perché hanno fatto la pace!- disse felice.
***
Polyscha e Wendy uscirono dalla stanza –Come stanno?- chiese Makarov –Non saprei, i quattro dei Clan non sembrano avere nulla che non vada, semplicemente non riescono a svegliarsi. Quanto a Seiza… beh, non posso certo dire che stia bene. Aveva qualche costola fratturata e anche una gamba,  quello che mi preoccupa sono le ferite sulla schiena, sono profonde e tutto quella che abbiamo potuto fare con le ossa delle ali è stato fasciarle. Non riesce a riaprire gli occhi perché…-
-Cosa?- chiese Erza –Sembra essere stata completamente svuotata del suo potere magico.- completò –Ma il potere magico di un mago equivale alla sua vita!- esclamò Gray –Non è morta, mentre le fasciavamo le ossa si è mossa e ha dato chiari segni di vita.- lo tranquillizzò Wendy.
In quel momento i presenti sentirono un debole lamento provenire dall’infermeria. Yama si precipitò immediatamente nella stanza seguito poco dopo dai maghi presenti –Seiza? Mi senti?- chiese con un lieve tremolio nella voce –Non la soffocare!- lo rimproverò Polyscha all’istante –Sta aprendo gli occhi.- disse Happy, infatti Seiza mostrò i suoi occhi, anch’essi mutati: grigi –Che cos’è successo?- chiese disorientata –Perché c’è così buio?-
-Il Buio Eterno è sceso sulla terra.- rispose Makarov –Potete accendere la luce? O non funziona nemmeno la corrente elettrica?- chiese –Ma…- iniziò Happy senza capire –Seiza, la luce è già accesa.- le disse Lucy –Mi state prendendo in giro? È tutto buio! Non si vede niente!- esclamò incredula –Aspetta un attimo…- mormorò –No… io… non è vero…- balbettò mentre le lacrime iniziavano a scenderle lungo il viso nonostante tentasse di fermarle. Polyscha si avvicinò subito e le guardò meglio le pupille: gli occhi erano sì grigi, ma si rese conto sono in quel momento che era più simile ad una fitta nebbia che le vorticava negli occhi oscurandoli completamente –Dev’essere un incantesimo oscuro molto potente…-
-Non può essere… no…-
-Seiza…-
-Sono ceca.-




*solito aspetto da mezzo drago*
Eccomi qui ad aggiornarvi sui fatti della mia piccola follia :)
Spero di non aver esagerato con le ferite sulla schiena di Seiza, ma devo dire che quando l'ho scritta ero un po'... cupa. Quindi... ops.
Con il Buio Eterno ho creato un'ambientazione stile post-apocalisse, ma d'altronde non è che senza luce si possa essere troppo positivi, no?
E' un capitolo un po' lento, ma non possono essere mica tutti come "Angel of Darkness", dovevo farvi riprendere un attimino.
Perché ho reso Seiza ceca? Perché l'oscurità porta disperazione e paura, rappresenta l'ignoto più completo ed è quello che ora i nostri devono affrontare: la paura di un mondo senza luce, l'ansia per l'ignoto che devono affrontare. Seiza deve affrontare la paura più grande di tutte (almeno secondo me), ovvero l'isolamento da quello che le accade in torno; questo però lo chiarirò domenica prossima.
Per chi volesse ascoltare la canzone utilizzata il link è il seguente -> 
https://www.youtube.com/watch?v=wCfMFifFIww
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda  ShikyoOotsutsuki per aver recensito e ovviamente tutti voi che continuate a seguire questa mia piccola follia.
Alla prossima <3
Ciau! ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzolando*
   
 
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