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Autore: tixit    22/01/2017    0 recensioni
Dopo Ma la vogliamo finire con queste sciocchezze? succede qualcosa - tanto per chiudere le eventuali domande rimaste senza risposta.
Si, direi che Loki ha deciso di finirla con le sciocchezze.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor, Tony Stark/Iron Man
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Un letto troppo affollato'
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Non c'è limite al peggio

Fu un paio di giorni dopo che Amy apparve da lui, vestita in modo molto grazioso - una gonna di un tessuto scuro, ma brillante se la luce lo colpiva nel modo giusto, tagliata come quella di una studentessa di un collegio, ma decisamente più corta, che le dava un'aria sbarazzina.

"Non sapevo dove avresti voluto portarmi..." cinguettò accavallando le gambe e mostrando per un attimo i gancetti di un reggicalze e uno spicchio lunare di pelle. Era pronta anche a non andare da nessuna parte, intuì.

A quanto pare non aveva ricevuto il suo messaggio e Tony non ebbe cuore di rispedirla a casa - ormai il danno con Loki era fatto, non aveva senso fare lo stronzo che vuole reinventarsi una verginità. E poi in fondo non era colpa di Amy, non era stata lei ad averlo sedotto, cioè, aveva fatto egregiamente la sua parte, ma l'amore, come la guerra, non si fa mai da soli.

Si sbronzarono insieme con del vino di un'ottima annata, comprato prima di Loki. A lui, Tony, il vino non faceva impazzire, preferiva il bruciore del whiskey e il sapore amaro sul palato - tutta quella dolcezza, i fruttati, i fiorati, gli sembravano uno spreco dinanzi al vero piacere, quello di abbassare le luci, spegnere un po' di interruttori e guardare il mondo sfocarsi, mentre il suo cervello finalmente rallentava.
Ma Amy voleva del vino ed insieme bevvero come in una gara, ma senza la fretta di una corsa, interrompendo per dare sfogo a desideri oltraggiosi, e a qualche osservazione generica sulla crudeltà della vita.

Ad un certo punto Jarvis lo interruppe per fargli ascoltare un messaggio: Thor, il potente Thor, il suo fottutissimo forse quasi ex cognato o qualcosa del genere, che non parlava mai di amori finiti male e che era tanto soddisfatto se a finire erano quelli degli altri, voleva sapere se poteva portare suo fratello a vedere un film, a casa di Tony, con loro, domani?

La formalità della richiesta gli lasciò l'amaro in bocca: Thor si stava comportando come se Loki avesse già dimenticato che nell'appartamento di Tony lui era stato prima un prigioniero e poi un ospite. Che su quel divano su cui Thor  gli chiedeva il permesso di invitarlo, "suo fratello" lui se lo era scopato e più di una sera.

Non diede la risposta che aveva in mente di dare - c'era Amy e disse perché no? Jarvis avrebbe riferito. Mi casa es su casa, domani chiunque poteva invitare chiunque.

Amy gli sorrise e lo baciò sulla bocca dicendo che era un uomo meraviglioso. Un amante di gatti randagi.

La sera dopo la vide uscire dalla sua camera da letto, ancora con quella gonna malandrina della sera prima. Gli disse ridendo che aveva chiesto a Jarvis di farle recapitare delle calze nuove e di metterle sul suo conto - in fondo era lui che non era stato delicato, nere stavolta, perché per la sera il nero era molto adatto, mentre per il giorno lei preferiva le calze color carne. Tony annuì - lo aveva notato.
Lei gli mostrò le calze in questione, ancora nella loro costosa confezione rettangolare, che avevano dei fiocchetti rosa minuscoli.
Lo ringraziò tutta contenta anche della camicetta: ne aveva presa una di seta che sembrava una cosa da collegiale, solo che una collegiale sarebbe finita dal preside per via della trasparenza. Dalla preside, ma non arrestata dalla polizia - questo andava assolutamente precisato.

Piroettò davanti a lui sui suoi tacchi non troppo alti, molto anni '50, che la facevano sembrare innocente e peccaminosa, e poi aggiunse che, siccome era davvero scortese presentarsi ad una serata a mani vuote, aveva chiesto a Jarvis di farle recapitare del vino, il preferito di ognuno dei suoi amici: il Dottor Banner, Mr Rogers, il Signor Odinson e il signorino Odinson, il fratello più piccolo. Ed un paio di torte.

Lei era dolce e giustamente aveva pensato al dolce.

Poi con un gridolino di gioia prese a sfilarsi le calze per indossare quelle appena acquistate. Fu in quell'istante che Cap entrò nella stanza - in stramaledetto anticipo - e prese a fissarlo, arrossendo. Amy gli sorrise, imperturbabile, una gamba nuda ed una inguainata in una calza color carne con delle vistose smagliature e con un ancor più vistoso - e ancora fresco - segno di un morso che si completava, propri lì sulla carne di lei.

Tony non disse nulla - pensò solo che le cose le aveva già rovinate da tanto tempo e che si sarebbero rovinate ancora un pochino di più dopo il viaggio ad Asgard di Loki, che forse il destino esisteva e ce l'aveva con lui, e che Amy poteva passare benissimo per una semplice amica di... Cap?
Cap scosse la testa.
Eppure la piccola Amy aveva un adorabile look molto anni ' 50, qualcosa che Cap avrebbe trovato moderno in modo ardito, ma non moderno in modo terrificante.
Cap annuì e Amy batté le mani, trovava adorabile essere il piccolo segreto di Tony, anche se in fondo non ce ne sarebbe stato bisogno. Non erano tutti adulti oramai?
Cap disse severamente che non gli pareva e Tony si versò tre di di whiskey per farsi coraggio: la serata sarebbe stata lunga.

Quando arrivarono e presentò Amy ad ognuno di loro come una giovane amica di Cap, vide sul volto di Bruce passare il timore - non gli aveva creduto e l'aveva riconosciuta. Tony bevve un bicchiere per l'imbarazzo di tutti e due. Poi Bruce gli sussurrò che Loki era un suo amico e che lui era a corto di amici e anche Loki per altro, che non lo mettesse in mezzo, per favore, se aveva intenzione di mandare definitivamente a puttane le sue scopate con Loki, in modo pirotecnico e senza ritorno. Lui non voleva entrarci.

Thor sorrise garbato, anzi sembrò talmente soddisfatto che Tony fu certo di non averlo ingannato neanche per un secondo. Aveva la gioia incredula di chi vede il proprio nemico inciampare e ferirsi da solo. Tony bevve un bicchiere per fingere di non avere nulla da nascondere.

Loki non disse nulla - aveva l'aria stanca e per Tony fu chiaro che non era venuto spinto dell'entusiasmo, ma forse da Thor, dall'essere un bastian contrario o va a sapere da cosa, ma non dalla voglia di rivederlo, quello gli fu palese. Era come se Loki fosse venuto per superare una prova di resistenza, come bere un liquido disgustoso o mangiare l'occhio di un agnello.
Si chiese se dopo avrebbero parlato e decise di non bere nulla, sperando che il sacrificio impietosisse il destino.

Amy divise la prima torta a fette per tutti, decantandone il gusto e ringraziando Tony per averle concesso di averla fatta recapitare direttamente lì da lui, in quel delizioso appartamento - detestava girare con troppi pacchetti, a meno che non fossero scarpe, si ricordava di quando erano stati a Parigi?

Quando Loki espresse il desiderio di potersi lavare le mani fu lei che gli fece strada, spiegandogli come regolare bene la temperatura e dove trovare il sapone... lei preferiva le saponette, ma Tony sembrava non apprezzarle e pure ne aveva trovato una confezione elegante, proprio in un armadietto del bagno... anche il signorino Odinson apprezzava il profumo della violetta? Violetta di Parma?

Loki annuì con cortesia squisita, Thor diede una manata sulla schiema di Tony dicendo che era sorprendente quanti gusti la nuova ragazza di Cap e suo fratello avessero in comune.
Tony si versò altre tre dita di whiskey, brindò alle fortunate coincidenze ed ingollò tutto d'un fiato. Stasera averebbe trattenuto Loki anche con la forza, doveva avere un taser, se non ricordava male, in un cassetto in camera da letto, e lo avrebbe costretto ad ascoltarlo. Si sarebbe umiliato ad implorarlo. E gli avrebbe comprato ttute le saponette che avesse mai voluto.

Fu Loki che chiese di poter vedere che film possedeva Tony - come se non sapesse! - pur di allontanarsi da lui. Ed Amy si offrì di guidarlo. Gli confessò che una notte che non riusciva a dormire aveva dovuto farsi aiutare da Jarvis per trovare un film e Loki annuì comprensivo - i materassi in quella casa erano un po' troppo rigidi, vero? Scomodi, disse Amy, decisamente scomodi. Perfetti per il sesso, ma non per una buona dormita. Loki concordò con aria gentile, mentre Cap quasi si strozzava, 
Seduti sul divano  Amy si tolse le scarpe e pasticciò con un contenitore girevole, i due finirono per estrarre da lì dei vecchi video della sorveglianza e Tony pensò che con la sua fortuna ne avrebbero trovato uno di quelli in cui erano stati casualmente ripresi mentre scopavano su quel suddetto divano - forse Thor avrebbe apprezzato. Lui e Loki. O lui ed Amy, in fondo era successo anche quello.

Caddero invece in terra in una cascata argentata. Tony annunciò che avrebbe rimesso a posto lui. Ma Amy disse di non preoccuparsi, che lei e il giovane Odinson avevano tutto sotto controllo.

Fu a quel punto che Amy chiese cosa fosse quel vecchio DVD con l'etichetta Un Dio Fragile, forse era un film svedese? Una volta ne aveva visto uno con la morte che giocava a scacchi... O forse era un film su dei ragazzi su una sedia a rotelle, figli fragili, appunto di una società che li discriminava? Loki le sorrise e disse che era una cosa curiosa, insieme, come due ragazzini, si accinsero a vederlo, mentre Bruce boccheggiava pallido, cercando di regolare il respiro - se le sue pulsazioni avessero superato una soglia limite Jarvis aveva l'autorizazione per tramortirlo con un proiettile calmante.

Tony non disse nulla. Si chiese solo se avrebbe potuto colpire sia Amy che Loki con uno di quei proiettili prima che la serata finisse, per poi rinchiudere Loki nella sua vecchia prigione al piano superiore, fino a che non lo avesse ascoltato.

Quando il filmato partì avrebbe voluto precisare che certi commenti erano nati in un momento di euforia dopo la vittoria, una scarica di adrenalina, qualcosa di molto animale, ma la stanza aveva preso a vorticare e non ne ebbe la forza.
Riconobbe la sua voce, quella di Hawkeye, e quella quasi spiacente di Bruce. Per il resto era solo un insieme di scene montate con una colonna sonora intrigante tratte da un video della sorveglianza e con sopra dei loro commenti che all'epoca gli erano parsi garbatamente scherzosi.
La scena era quella che vedeva Bruce, cioè l'Altro, sbatacchiare Loki su un pavimento, probabilmente polverizzandogli la schiena. Sapeva che Loki  un tempo guariva in fretta, ma che il fattore di guarigione non lo rendeva immune dal dolore. Non osò guardarlo.

Il giovane signorino Odinson rivide il filmato più di una volta, con lo stesso sguardo intenso di uno studente dinanzi ad un testo d'esame fondamentale. Poi, guardò Bruce e gli disse che non ricordava questo dettaglio ma che era una cosa che non avrebbero potuto più fare, perché adesso sarebbe morto, dopo una ripassata del genere. Lo disse con un sorriso di scuse, sottintendendo con quello, fu chiaro per tutti, che Bruce lo scusasse e capisse se non aveva nessuna intenzione di frequentarlo, per il futuro.

Tony si chiese se la fine di una amicizia facesse male quanto la fine di un amore, mentre lo vide prendere il cappotto e salutare educatamente - la torta era stata squisita, il vino pure, ma lui si era ricordato di un impegno, che lo scusassero.
Avrebbe voluto fermarlo ma sentì la mano di Thor sulla sua spalla, che lo teneva inchiodato al suo posto.


Più tardi, rimasti soli, Thor gli disse che era stata una magnifica serata, che Amy era molto simpatica e forse adatta a lui, e che adesso Loki si sarebbe impegnato per la sua riabilitazione ancora con maggiore slancio. Prima la cosa finiva, prima lo avrebbe riportato su Asgard, per riprendere da dove tutto era iniziato - adesso che gli era chiaro il suo errore avrebbe fatto in modo che il suo fratellino fosse felice ed anche più a suo agio. Dei viaggi su Midgard ogni tanto, per scaricare la pressione, gli avrebbero fatto bene, anche se, secondo lui, a Loki piacevano molto di più gli Elfi.

"Vorrei parlargli" riuscì a biascicare.

Thor lo guardò sopreso "Per dirgli cosa? Sei stato il suo Nemico ed il suo Carceriere e hai fatto cose da Carceriere, cose che in fondo si sa che succedono in questi casi. Hai detto cose che si dicono. Hai gioito del dolore del tuo nemico. Succede. E lo hai umiliato fornicandoci assieme in modo improprio, trattandolo come una vacca. Succede anche quello, magari non così frequentemente, ma succede. Che altro vorresti aggiungere?" poi aggiunse, "Sei stato perfetto Uomo di Ferro, non mi piace quando tolgono pezzi di memoria a mio fratello, dopo lui resta sconvolto, non so se lo puoi capire, tu in fondo non lo hai mai conosciuto come era prima, un bambino così dolce, un ragazzino sensibile... ma si sistemerà tutto, vedrai... Me lo sento. Finirà in fretta questo esilio su Midgard e lo riporteremo su Asgard a fare quello che faceva prima!" 

Poi con un gran sorriso afferrò Mjolnir e volò via dal terrazzo.  



   
 
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