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Autore: Auri9876    23/01/2017    1 recensioni
Clexa AU.
un esperimento che parla di una Clarke e una Lexa alle prime armi, impareranno a conoscersi, impareremo a conoscerle, tutto sotto il punto di vista del diario di una piccola Lexa indifesa. Lexa conosce poco Clarke, in poco diventano legate, si..ma legate come?
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Clarke Griffin, Lexa, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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12/09/13
Caro diario,
i primi giorni di scuola non sono del tutto andati male, con i professori abbiamo chiacchierato la maggior parte del tempo, iniziandoci a conoscere, capire i nostri interessi, le nostre abitudini comuni o chissà cos’altro. Io personalmente non mi sono ancora relazionata con nessuno, a parte che con i compagni di classe che già conosco perché sono del mio stesso paese, per il resto mi sento abbastanza sperduta, anche se con calma mi sto iniziando a fare un’idea di come potrebbero essere quelle persone come potenziali amici. Oggi Clarke mi ha raccontato di come ha trovato un gatto per strada, un gattino bianco e nero, malato di congiuntivite, ma molto tenero. L’ha preso con sé chiedendo hai suoi genitori se poteva tenerlo anche se già hanno un cane, e loro per grazia divina le hanno balbettato un sì per pietà del povero gattino. L’hanno chiamato Leo. Il cane di Clarke è enorme, tutto marrone, un cane ciccione e molto dolce, si chiama Marly. Si chiama così perché quando erano piccole, Clarke e sua sorella hanno visto un cane salvare una persona che stava per affogare, e il nome di quel grande e grosso cane era proprio Marly. Dopo la visione di questa scena, le due bimbe avevano stressato i genitori per acquistare loro un cane e i due poveri adulti furono costretti ad accontentarle. Adesso Marly ha più o meno dieci anni, portati benissimo! Inoltre, oggi io ho raccontato a Clarke una cosa che avevo proprio bisogno di raccontare. Quando mia madre aveva diciotto anni, era fidanzata con mio padre, erano giovani e si volevano divertire, dopo una performance abbastanza rischiosa, mia madre scoprì di essere incinta. Mio padre non voleva prendersi questa enorme responsabilità così decise di lasciare la mamma e godersi la vita. Quando io avevo due anni però, mio papà si riconobbe come tale e iniziò a curarmi, a volermi vedere e anche ad aiutare la mamma a mantenermi, solo che con la mamma non aveva nessun rapporto se non puramente economico. Mio padre è sempre stato un donnaiolo e fin da quando son piccola, mi sono abituata a vederlo con donne diverse molto spesso. Adesso però se n’è trovata una fissa, con cui è fidanzato da un po’ di mesi e a me però non va molto a genio, perché è una donna arrogante e mi sa tanto di puttana. Il mese scorso, papà mi ha chiesto se volessi andare con lui e la fidanzata in crociera e io però ho risposto secca di no. Non è che non volessi andarci, però mi sarebbe piaciuto che avesse portato esclusivamente me, e non una donna da quattro soldi conosciuta un paio di mesi prima, dopotutto io sono la figlia e in vacanza, in sedici anni di vita non mi ci ha mai portato. Mi ha fatto girare le scatole il fatto che sia partito senza di me e con una sconosciuta, a parer mio. Quando io mi misi a spiegargli che non volevo venire perché c’era lei e perché prima d’allora non mi aveva mai chiesto di  fare una vacanza con lui, scosse le spalle e disse che prima non aveva i soldi, adesso invece li aveva e voleva portare in vacanza le due donne della sua vita. Al che io dissi: - Sapevi che ti avrei detto di no, è gentilezza la tua, dopotutto hai dei doveri da padre. Cosa non si fa per una scopata eh!- appena finito di parlare lui mi guardò senza parlare. Mi salutò con un bacino sulla guancia e partì per la sua schifosa vacanza. Appena tornato mi riiniziò a parlare in modo normale, come se non fosse accaduto niente. Questa cosa mi ha dato abbastanza fastidio, ma alla fine ci sono passata sopra perché so che mio papà è egoista e che c’è solo per darmi dei soldi. Mio padre si chiama Tommaso. Mia madre si chiama Jessica. Quando ero piccolina, fino all’età di sei anni, mio padre era molto presente nella mia vita, poi tutto ad un tratto ha iniziato a non passare più tutti i week-end con me ma solo una domenica ogni tanto, e adesso che sono cresciuta, c’è solo per mantenermi finanziariamente. Per l’amor di Dio eh, non è che non mi vada bene, tanto ci sono abituata , ma un padre serve sempre, nel bene e nel male. Sembrerò anche avara nel dirlo ma finche mi dà un po’ di soldi, io sono contenta lo stesso.  Diciamo che a Clarke ho raccontato solo l’avvenimento della crociera, e sinceramente non so nemmeno perché glielo abbia raccontato, però mi andava di sfogarmi e lei c’era. Questa cosa la sa solo lei, nessun altro, nemmeno la mia migliore amica. Mi stupisco un po’ di questo fatto, chissà perché proprio a lei. Però non ci do molto peso, è una semplice discussione tra amiche, mi sembra di potermi fidare di lei, e credo che lei si fidi di me, almeno lo spero. Ti scrivo presto, see you soon.
  • Lexa
 
 
18/09/13
Caro diario,
a scuola ho fatto un casino, ho fatto arrabbiare una delle ragazze della classe, sono stata troppo esuberante, ho creduto che già ci fosse della minima confidenza ma mi sbagliavo. Le ho scritto una cosa sul diario, ma a lei non è sembrato tanto divertente e così ha iniziato a gridare di andare a sedermi nel mio banco perché non è stato buffo il mio gesto. Io mi sono sentita ridicola, osservata e ho provato tantissima vergogna, dopotutto non mi è sembrata un’azione così cattiva, era solo una scritta, ma evidentemente non è stato lo stesso per lei. Sono una persona piuttosto orgogliosa, non chiedo spesso scusa, a meno che non la combino grossa e sono sempre molto riservata, non dico quello penso veramente ma parlo solo per piacere agli altri perché se riesco ad andare a genio a qualcuno sarà più facile anche per me riuscire ad accettarmi così come sono. L’anno scolastico è iniziato malissimo, abbiamo fatto i test d’ingresso e io ho preso tutti tre e quattro, solo nel tema di italiano il mio voto è stato sufficiente, presumo che quest’anno sarà più impegnativo del previsto, di solito vado bene a scuola, non capisco perché adesso si sia capovolta la situazione. Menomale che siamo a fine settimana perché sono già stufa di svegliarmi sempre alle sette e di andarmi a chiudere in un buco per tutta la mattina. Clarke mi dice sempre che se studio avrò più soddisfazioni nella vita, mia madre mi apprezzerà di più, mio padre sarà più fiero di me e io sarò più felice. Lei è molto brava a scuola, ha tutti otto e non ha mai preso un’insufficienza nella sua carriera scolastica. La invidio da morire, ci riesce anche se studia pochissimo, io più studio e meno imparo, non so per quale assurdo motivo la natura sia stata così generosa con certe persone  e così crudele con altre. Clarke è bellissima, con dei lunghi capelli biondi, che però ha intenzione di tingersi di nero, occhi azzurri grandi ed espressivi e fisico splendido, molto proporzionata e slanciata, in più ha anche l’intelligenza. Io sono tipo il contrario, l’unica cosa che ho in più di lei è l’altezza, sono poco più alta, ma non di tanto, e anche gli occhi. Amo i miei occhi, sono l’unica cosa che adoro di me, li ho di un verde intenso, con sfumature di azzurro e bianco che al sole si fanno vedere. Sono molto belli, ma rimangono comunque l’unica cosa adeguata che possiedo. Parlando di bellezza, tutte le persone che mi circondano sono belle, tutte le mie amiche hanno dei lucenti capelli, pelle morbida, fisico scolpito e testa per fare tutte le cose nei migliore dei modi, mi sento tanto la pecora nera del gruppo, ma ci convivo e per mia fortuna non ci penso molto, quindi non mi faccio nemmeno paranoie.  Oggi ho deciso di stare un po’ in casa a guardare un paio di film di Robert De Niro ed a mangiare dei pop corn, ho voglia di stare tranquilla e non essere disturbata da nessuna chiacchiera inutile. È dalla sera della festa che non vedo Clarke, perciò domani l’ho invitata ad uscire con me e i miei amici qui per il paese. Ah giusto a proposito di amici, si sono aggiunti quattro nuovi soggetti alla mia banda, oltre a me, Octavia, Indra e Anya, adesso ci sono anche Finn e dei suoi compari.  Sono ragazzi poco più grandi di noi, che già conoscevamo anche se non avevamo mai stretto una grande amicizia, adesso invece, dato che Wells, un amico di Finn, ha una cotta per Indra, si sono avvicinati a noi, e così siamo diventati tutti amici. Ho una voglia matta di presentare a tutti i miei amici Clarke, sono sicura che andranno subito d’accordo. Quando, ieri, ho proposto a Clarke questa cosa, era entusiasta però poi mi chiese se poteva portare un’amica. Era ovvio che doveva portarla, perché io avrei portato i miei, così decise di chiedere sia a Charlotte che a Monty di venire. Sono molto contenta di esserci riuscita, almeno il nostro gruppo si allargherà ancora, è sempre bello avere più gente intorno a sé. Ti scrivo tra un paio di giorni, almeno ti racconto come va l’incontro con Clarke!
  • Lexa
   
 
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