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Autore: Anonimo9987465    30/05/2009    1 recensioni
Si sentì un esplosione. Il ragazzo, a terra e con un rivolo di sangue che li usciva dal foro che aveva nella pancia, ricominciò a strisciare, nonostante il forte dolore. << Cazzo, quanto fa male! >> pensò, mentre arrancava verso l'uscita.
(P.S. Ho messo Arancione come Rating per la presenza di parolacce e non per stomaci delicati per il sangue e le altre "sostanze" che dovrebbero essere DENTRO il corpo. Comunque, questa è la mia prima Fanfic, spero che vi piaccia!) (P.P.S. Se assomiglia a qualsiasi cosa protetta o meno da copyright, vi avverto: Questa è tutta farina del mio sacco, ok? Bene.)(P.P.P.S. E un altra cosa, se ho scritto qualcosa di male, avvertitemi, così la cambio, ok?)
Genere: Drammatico, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Contenuti forti
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Quando arrivano i rinforzi? << Signore, abbiamo perso il contatto! >> esclamò l'addetto ai computer
<< Cosa?!? >> urlò il caporale e subito si avvicinò al computer, per guardare meglio << Ne siete sicuro? >> << Sissignore! E' mezz'ora che il sistema di rilevamento nella sua pistola non manda più messaggi di alcun tipo! >> concluse l'addetto.
<< Fanculo! >> urlò ancora più forte il caporale << Devo avvertire subito il generale! E tu continua a controllare, chissà, potrebbe non essere ancora morto! >> disse trafelato correndo verso l'aula magna, dove il generale si trovava in quel momento.
<< Signori >> esclamò il generale parlando ai suoi subordinati << Siamo in una situazione critica. I nemici ci stanno assediando da più di un mese, e le provviste finiranno presto. Ma la cosa peggiore >> disse alzandosi con un espressione tutt'altro che tranquilla << E' CHE QUEI COGLIONI DEI RINFORZI NON SI DECIDONO AD ARRIVARE, NONOSTANTE SIANO PASSATE TRE SETTIMANE DA QUANDO LI ABBIAMO CHIAMATI!!! >> urlò, incazzato nero.
<< Generale!!! >> esclamò trafelato il caporale. << SI COSA...>> urlò il generale prima di correggersi << Volevo dire: Si, cosa c'è? E, * fa una faccia tranquilla e rilassata*  per piacere, non potresti tornare alla fine della riunione? >> << No, anf anf, signora! >> esclamò, stanco morto << E', anf anf, una questione, anf anf di importanza, anf anf, A1! Anf anf! >>
Alla parola "A1" il generale trasalì. Importanza A1 significava una cosa seria, maledettamente seria. Così esclamò: << Se è cosi... Subordinati! >> << Sissignora! >> escalamarono << Ritornate ai vostri ranghi! >> << Sissignora! >> risposero per poi andarsene.
<< Grazie, anf anf, signora, anf anf! >> << Non c'è di che! Comunque, perchè non vieni nella mia camera, ti siedi, ti riposi, e mi dici di quale emergenza stai parlando, possibbilmente senza dire continuamente "anf anf"? >> << Ok! Anf anf! >>
Dopo essersi seduti nelle comodissime poltrone della camera della generalessa, il caporale iniziò a parlare: << Ecco, anf anf, adesso, anf anf, inizio, anf anf. >> << Inizia pure dopo, mi sembri stanco, almeno aspetta finchè non finisci di dire "Anf anf"! >> disse, molto rilassata, la generalessa << Ok, anf anf, no problem! Anf anf! >> esclamò il caporale, distendendo la schiena sulla poltrona. Mentre lo faceva, lo sguardo non potè fare altro che posarsi sulla generalessa.
Guardandola, il caporale sentì una bella sensazione. Sembrava come se si fosse infatuato della generalessa. E non poteva essere altrimenti. Come non innamorarsi del suo carattere gentile e severo allo stesso tempo? Come non innamorarsi dei suoi occhi blu come l'acqua marina? Come non innamorarsi del suo corpo tutto curve? Per di più lei era ancora piu valorizzata dalla luce del sole autunnale. Tanto più che il suo nome significava Autunno in giapponese... Ma comunque lui, come tutti gli altri, non aveva speranza. Non perchè fosse brutto e stupido, tutt'altro. Anzi il caporale era un bel giovane aitante di quelli che potrebbe benissimo fare il Playboy. Ma non ci sarebbe riuscito, visto che lei non era single. Ma neanche sposata. Infatti in quel momento lei era "libera", ma il suo cuore batteva per un altro. Suo marito. Avrebbe voluto tanto abbracciarlo. Ma non poteva. Perchè non erano più uniti in matrimonio. Ma non perchè non si amavano. Anzi, il loro amore era uguale se non maggiore al giorno in cui si erano sposati, e quello stesso amore aveva procurato loro due figli, una femmina e un maschio. No, il fatto che non erano più marito e moglie dipendeva da una frase. Una parte di frase, per essere precisi: << finche morte non vi separi... >>
<< Stai bene? >> chiese la generalessa << Sei imbambolato là da qualche dieci secondi! >> Lui allora se ne accorse e, imbarazzato, esclamò: << No no, non ho niente! >> Dopo avere proferito tutta la frase si accorse di non aver detto "Anf anf". Allora è vero che l'amore fa miracoli! << Ah, ok... Cos'era la cosa di cui volevi parlarmi? >> chiese dolcemente la generalessa. << Ah sì! La questione di massima importanza riguarda la nostra migliore spia, Giacomo! >> 
L'espressione della generalessa cambiò da tranquilla a molto preoccupata. << Abbiamo perso il suo contatto poco prima che io venissi nell'aula magna, signora! >> << Imbecille... >> disse a volume basso la generalessa << Prego? >> << IMBECILLE! >> gli urlò in faccia << Ma... >> << Perchè non me l'hai detto prima, BRUTTA TESTA DI CAZZO!!! >> urlò ancora più forte << L'importante non è quando, ma che gliel'ho detto, signora! >> << Scusa, hai ragione. Ma sei sicuro? >> << Si, è mezz'ora che la sua pistola non viene toccata da nessuno... >> << Ma ciò non significa che sia morto! >> << Si, lo so, infatti ho lasciato l'addetto a controllare! >> << Ok... Ma tu lo sai cosa succede se è davvero morto? >> disse con una strana ansia << Penso di sì... Succede che abbiamo perso la nostra migliore spia! >> << Non solo quello, non solo quello! >> esclamò, per poi guardare alla finestra, malinconica.
<< Intende sua figlia Natsumi, signora? >> chiese il caporale. << Si, intendo proprio lei. >> disse << Sono fidanzati, in fondo, anche se da poco, e se lui morisse, lei sprofonderebbe sicuramente nella depressione più profonda. E da qui manca poco al suicidio... >> << E così perderemmo la nostra combattente più brava. >> << Giusto. Ma sopratutto io perderei mia figlia >> esclamò.
Delle gocciolone scendevano dai suoi occhi bagnando la sua divisa neanche piovesse. << Non si preoccupi! >> esclamò il caporale per rassicurarla << Non è morto. Lo so che è vivo. In fondo, la nostra migliore spia non può morire così, no? >> << Hai ragione, come sempre. >> disse la generalessa, asciugandosi gli occhi << Il problema, adesso è come faremo a dire a mia figlia che il suo fidanzato potrebbe essere morto! >> << Già... proprio una bella domanda! >>
Proprio in quel momento la suoneria del cellulare della Generalessa suonò: Ta.... Ta ta ta.............ta ta ta....... ta ta taaaaaaaaa... Lei allora prese il cellulare e guardò chi l'aveva chiamata. Poi rispose: << Pronto? >> chiese lei << Ciao, Ma! >> rispose una giovane donna al telefono << Natsumi, sei tu? >> << Si, mamma, sono io! >> Trasalì. Natsumi era al telefono. Doveva diglierlo o no? << Ma, Ma, ci sei? >> <> << Come sempre... >> << Ehi, cosa vorresti dire! >> rispose con una voce arrabbiata, ma scherzosamente << Niente, Ma, scherzavo! >> Non poteva interrompere la sua felicità. Glielo avrebbe detto più tardi. << Comunque... Dove sei? Perchè sento degli spari da qui! >> << Non ti preoccupare, Ma! Sono solo alcuni alieni del cazzo che stanno cercando di ammazzarmi... Si vede che non mi hanno vista in azione! >> Rumore di sparo e di successivo headshot << Ah, Ok! >> << Ma, stai bene? >> chiese Natsumi << Perchè me lo chiedi? >> << Perchè sembri triste dal tono di voce, è successo qualcosa? >> Lei allora, imbarazzata, rispose: << No no, non ho niente! >> << Sarà... Comunque ti ho chiamato come mi hai chiesto tu, e  quindi adesso posso, anzi, DEVO staccare. Ci vediamo più tardi, Ok? Ciao! >> << Ciao! >> Rispose la madre prima che la figlia staccasse la chiamata.
Natsumi allora si girò, e, rivolta agli alieni che stavano combattendo contro i suoi compagni, urlò: << Ehi, teste di cazzo! Venite a prendermi! Sono qui! >> I suddetti alieni, allora, si girarono. Il capo degli alieni urlò qualcosa in una lingua incomprensibile, almeno per lei, ai suoi subordinati, i quali, insieme al capo, la attaccarono.
<< Perfetto... >> disse Natsumi a bassa voce con un ghigno stampato sulla faccia...


CONTINUA...


Ehi, Ragazzi, sono io! Perchè non avete commentato? Non mordo mica eh! Comunque, questo capitolo è stato più lungo dell'altro, no? Beh, in fondo quello era il Prologo! Comunque, se vi chiedete perchè l'ho messo tra quelli di azione, aspettate il prossimo capitolo... Ci sarà moltissima azione!
Bene, ci vediamo nel prossimo Episodio! (Ops, volevo dire Capitolo! XD)
  
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