Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: SSJD    26/01/2017    8 recensioni
Questa raccolta è il seguito di ‘Supplenze’. Ѐ assolutamente necessario aver letto il primo, per capire quest’altro. Vi chiederete come mai non li ho messi assieme. Bhe, ecco… Era solo per occupare la posizione 6500 di racconti pubblicati di questo Fandom!
Cmq, visto che bisogna scrivere qualcosa in più che questa idiozia di introduzione, per invogliarvi a leggere, vi lascio l’inizio del primo capitolo...
Dal testo:
“…mhmm… mhmm… Aaahhhh…
“Cosa succede, Trunks? Perché non entri in casa?” mi chiede la voce di Goten che, come ovattata, giunge al mio orecchio dal giardino che, buio e desolato, si estende alle mie spalle.
“SSSSSHHHH” gli intimo voltandomi e tendendo il dito indice all’inverosimile, davanti alle mie labbra.
“…AAAAHHH… sìììì… sìììì… Trunks… AAAAHHH… ancora… ancora!!!...
E ora... I titoli dei vari capitoletti:
1. La vendetta
2. La paura
3. Il terrore
4. Incubi e deliri
5. Speciale 8 marzo
6. La follia
7. La rabbia
8. 8 marzo: lo snervamento
9. La frutta
10. Il dolcetto
11. Il dolcetto, 2
Genere: Commedia, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bra, Goten, Mirai!Trunks, Pan, Trunks | Coppie: Bra/Goten, Bulma/Vegeta, Pan/Trunks
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Threesome
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



LA RABBIA






“Trunks, per favore...”
Me lo sussurra nell’orecchio e abbassando lo sguardo. Ha le guance accese di un rosso vivace, evidentemente non dovuto all’allenamento che stiamo portando avanti, ormai, da una buona mezz’ora.
Abbasso lo sguardo su di lei e mi stacco leggermente dal suo corpo che, con molta fatica, ero finalmente riuscito a bloccare contro la parete della camera gravitazionale.
“Cosa?” le domando cercando di catturare il suo sguardo.
Mi mette le mani sul petto e applica una leggera pressione, facendomi scostare ancora di qualche centimetro.
Arretro di un passo e la interrogo con lo sguardo, per capire quale sia il problema. Non mi sembra di aver fatto nulla di male, veramente…
“Io non... non... per favore... è difficile, per me” mugugna guardando ovunque tranne che me.
“Ma no, dai! Mi sembra che tu ti stia difendendo benissimo!” esclamo fraintendendo completamente il significato delle sue parole.
“Non voglio più farlo…Non mi va più…” mormora a bassa voce e riuscendo finalmente a guardarmi negli occhi.
Mi incupisco e mi affretto a domandarle:
“Cosa? Perché? Ci stiamo solo allenando… ho fatto qualcosa di sbagliato?”
Abbassa di nuovo il viso e si asciuga il sudore dalla fronte sulla manica della tuta.
“No, ma... Ah, lascia perdere...
Sbofonchia.
“No, cosa? Dimmi, sono tutto orecchi!” esclamo curioso.
Sospira e, prendendomi le mani tra le sue, mi dice tutto d’un fiato:
“Io proprio non ce la faccio. Tu mi scombussoli. Capisci che per me è difficile vederti come un fratello, quando siamo io e te da soli? Non posso. La mia mente, il mio corpo, sono completamente...fulminati. Io so come sei… quando facciamo l’amore. Ti rendi conto da solo che ora essere qui, ad allenarmi con te... corpo contro corpo... Beh, non mi aiuta a non pensare di mettermi a fare… altro... Capisci?”
“Non ho fatto niente per provocarti” affermo un po’ triste.
“Già… Lo so...” sospira.
“Ma forse non è difficile capire che avrei voglia di baciarti” ammetto più a me stesso che a lei.
“Anche io” commenta facendomi intuire che il mio pensiero sull’incredibile voglia di baciarla si sia concretizzato in parole sfuggite al mio controllo e fuoriuscite involontariamente dalla mia bocca.
Tanto vale…
“Pensi che sia una cattiva idea se lo facciamo?” chiedo timidamente.
“Non lo so, mi si attorciglia lo stomaco solo a pensarci... lo desidero così tanto”
So che non è una buona idea…
So che è una pessima, pessima idea…
So che sto per fare una cazzata…
So che mi sto cacciando in un qualche guaio spaziotemporale…
Ma so anche che questa mia vocina interiore dovrebbe farsi un qualche corso di benemeriti cazzi suoi, anche in svedese, non importa.
La metto a tacere perché di fronte alle labbra color ciliegia di Pan, la mia coscienza potrebbe anche chiamare tutti i rinforzi filosofico-social-morali che vuole: tanto li ignorerei comunque.
Mi avvicino a lei e le circondo il viso con le mani. Le accarezzo le guance arrossate con i pollici per poi avvicinare il mio viso al suo e le mie labbra alle sue di burro, ora socchiuse.
“Trunks... non... non permettermi di fare qualcosa che mi possa allontanare da mio marito, ti prego”
“Sssshhh, non lo farei mai” le sussurro prima di annullare la distanza tra le nostre labbra e baciarla.
Sento le sue mani appoggiarsi sui miei fianchi e percorrere la mia schiena in un abbraccio delicato che mi fa venire i brividi. Le nostre lingue si accarezzano per interminabili minuti di assoluto e unico piacere.
Sento la sua aura crescere esponenzialmente e ciò mi rende estremamente felice, perché significa che si fida di me e si è completamente rilassata. Sa bene che questo bacio è tutto ciò che possiamo concederci e che io stesso non le permetterei mai di andare oltre.
Quando ci stacchiamo la guardo negli occhi e denoto con stupore che ora sono dello stesso colore dei miei.
“Capita... quando provo un’emozione particolarmente forte...” afferma allegra.
Dopo un primo momento di totale sconcerto, alzo un angolo della bocca, donandole un sorriso malizioso e commento soddisfatto:
“Posso continuare, se la cosa ti fa così piacere”
“Mhmm... non preferisci sfruttare la trasformazione in ssj per un allenamento un po’ più decente di quello che ti ho propinato finora?”
Tiro qualche maledizione all’autore per il rating squallido che ha appioppato a questa raccolta, impedendomi così di sfruttare la trasformazione in ssj di Pan per sperimentare qualche posizione extrasensoriale del kamasutra, per poi dipingermi in faccia un sorriso allegro e dire:
“Speravo me lo chiedessi...”
“Forte, avanti allora, continuiamo!” dice entusiasta, posizionandosi in una inequivocabile posa d’attacco.
Non passano nemmeno due minuti che, con uno sgambetto dispettoso mi riesce ad atterrare, per poi mettersi a cavalcioni sopra di me, con le braccia incrociate al petto e lo sguardo truce.
“Beh?” domando.
“Beh, lo dico io... Cosa aspetti a trasformarti anche tu?” mi chiede quasi scocciata.
“Beh... beh... ehm... beh... ecco...
“Se dici un altro ‘beh’ ti disintegro” mi minaccia.
“Io non lo so fare… come voi... ecco...” confesso abbassando lo sguardo imbarazzato.
“Come noi... come? In che senso?” mi domanda incuriosita.
“Io non mi trasformo quando ne ho voglia” spiego.
Si incupisce e diventa pensierosa. Si mette a grattarsi la testa, storcendo il naso, come se stesse pensando a quanto ha appena appreso.
“Io mi trasformo quando sono molto emozionata…come prima…ma non solo” conclude liberando il mio corpo dal suo peso e rimettendosi in piedi.
Mi porge la mano e mi invita a rialzarmi.
Quando le sono di fronte, fissa i suoi occhi cristallini nei miei e continua:
“Quando sei diventato la prima volta ssj?”
“I cyborg hanno... ucciso tuo padre... nel mio futuro. Lui era il mio maestro, il mio migliore amico... un fratello. È stata la rabbbia, a farmi diventare ssj... Anche per te è stato così?” domando curioso di sapere quale fosse il motivo che avesse irritato una ragazza dolce come Pan, tanto da farla trasformare in super sayan... Potrei scommettere che c’entri suo zio...
“No... io mi sono trasformata la prima volta che ho fatto l’amore con Trunks... mio marito, intendo... ovviamente... Come ti ho detto, ora succede, quando sono particolarmente emozionata o quando l’avversario ‘lo richiede’... diciamo così” mi spiega abbassando lo sguardo.
“Oh, interessante...sarà rimasto colpito Trunks, quella volta... Quando ti alleni con lui, si trasforma?” chiedo per capire se è la mia controparte del presente a richiedere la trasformazione di Pan.
“No, lui no, non lo fa mai... È tuo padre... voglio dire... Vegeta. Con lui mi devo allenare da ssj, altrimenti si innervosisce e... sai com’è... no?”
“E come... come ti trasformi con lui? Voglio dire... qual è la scin...” mi blocco improvvisamente e sgranò gli occhi al pensiero di come sia possibile che mio padre riesca a far diventare Pan una ssj a suo piacimento.
Non sentendomi più parlare, alza lo sguardo e sul volto le appare un’espressione alquanto perplessa, non appena vede la mia completamente sconvolta.
“No! No! Ma cosa pensi, Trunks? Vegeta non lo farebbe mai! Figurati che la prima volta che sono andata ad allenarmi da lui, dopo la mia prima trasformazione, mi ha detto, cito testualmente: - Sognati che ti abbracci o smancerie varie. Vedi trasformarti e alla svelta, anche, prima che ti disintegri -. Poi è diventato ssj e mi ha attaccata. Ho dovuto assecondare la sua cordiale richiesta... per... necessità, diciamo così. Capisci?” mi spiega con un sorriso sereno.
Mi impensierisco. Anche io vorrei non dover ricorrere alla rabbia e all’odio per trasformarmi. Ma come posso fare? Allenandomi ora con Pan difficile trovare qualcosa che mi faccia anche solo innervosire, mi fa stare così be…
 
DRIIIIN DRIIIIIIN
 
“Perdonami, sarà mio marito” mi distrae dai miei pensieri Pan, andando a recuperare il cellulare nella sua sacca, che giace tranquilla in un angolo della GR.
“Figurati! Chiedigli se è tutto ok!” le rispondo allegro.
In tutta risposta lei prende il telefono e mette subito dopo in viva voce.
“Pan! Tutto ok?”
“Sì, certo! Tu? Novità?” domanda pimpante.
“Ehm... beh... beh...
“Trunks? Tu e il tuo gemello vi siete messi d’accordo? Sembra di essere alla Saga della Pecora…”
“No, ecco... sei... sei ssj... sai, la sento la tua aurea...
“...Anch’io, anch’io...(si intromette la voce di Goten in sottofondo…canterellando come un cretino)
“Sì... ehm... sei in vivavoce?” chiede Pan leggermente imbarazzata e guardandomi di traverso.
“No, tranquilla. È successo qualcosa?” domanda il mio alterego con tono decisamente preoccupato.
“No... ehm...
“Pan?”
“Trunks, ci siamo baciati. Niente di più. Scusami, non avrei dovuto” intervengo per togliere Pan dall’imbarazzo della risposta.
“Ah, tutto qui? Ok... nessun problema, allora. Giusto, Pan?” domanda.
“No, ma... un problemino ci sarebbe, veramente...” afferma le lasciandomi leggermente perplesso.
Mi sembrava che fosse tutto a posto, cosa mi è sfuggito?
“Devo tornare?” domanda suo marito con tono leggermente ansioso.
“No, no, non è necessario... è che... sì, insomma, volevo allenarmi con Trunks trasformato in ssj e mi ha detto che a lui non viene semplice come...a te...dice che si deve arrabbiare parecchio, per farlo... capisci?”
“Mhmm... capisco... aspetta, ho un’idea.
Click. (Viva voce).
“Goten? Vieni un secondo, per favore?” sentiamo chiamare ad alta voce lo zio di Pan che, in pochi secondi arriva allegro:
“Or dunque? Chi anela la mia presenza?” domanda con voce fin troppo impostata.
“Anela? Ma come parli?” chiede Pan guardandomi con aria quasi disgustata.
“Mi sono iscritto ad un corso di teatro. Il mese prossimo diamo l’Otello…cerco di imparare a parlare con un linguaggio più forbito…Quindi? In cosa posso asservirvi?” risponde con fare da maggiordomo della casa reale inglese.
“Goten, sii gentile, spiega a Trunks del futuro cosa hai deciso di fare con la squadra...” lo invita ad illuminarci il mio fratello minore.
“Ah! Sì, C17 ed io...
“Quale?” chiede Pan anticipando la stessa domanda che avrei voluto fare io.
“C17... ehm... non lo so... sono uguali... difficile distinguerli, sapete? Comunque, la cosa non ha alcunché di importanza poiché, dopo accurata riflessione e aver riunito lo spogliatoio, abbiamo deciso che entrambi giocheranno titolari. Quindi voi due Trunks siete out...” conclude in modo spiccio e per nulla Shakespeariano.
“Cosa? Ma, perdonami, Goten... Non avevi detto che dovevi zombarlo di botte perché aveva definito il calcetto una pagliacciata? Com’è che ora siete diventati amici per la pelle?” domando esterrefatto dal repentino cambiamento di opinione.
“Vegeta l’ha redarguito al riguardo... ehehe. Sembra uno scioglilingua, redarguito al riguardo... Già, già e poi, tutto sommato, se uno ha talento gli si perdona anche qualche ragazzata, no? La squadra concorda sul fatto che entrambi i C17 siano degli ottimi elementi e poi senza te e Trunks… questo qui a fianco a me… sicuro che C17 del tuo futuro si sentirà a suo agio… senza voi due che gli date fastidio…” afferma soddisfatto.
“Mi stai dicendo che non hai intenzione di riportarlo nel passato, esattamente nel punto temporale in cui l’hai preso?” domando sentendo la rabbia iniziare a farmi prudere le mani.
“Beh, no! Almeno fino a fine campionato! Poi ci sono i playoff e poi ridiscuteremo l’ingaggio per la prossima stagione. Si è convinto a rimanere quando ha sentito che in squadra c’è anche Gohan... aveva un sorrisetto sadico... Poraccio, non sa che mio fratello del mio tempo non è forte esattamente come quello del tuo... anche perché ha un braccio in p...
“GOTEEEEEEEEN!” urlo interrompendo il suo delirio.
Sento le vene pulsarmi sulle tempie e il sangue ribollirmi in tutto il corpo.
La rabbia attraversa ogni fibra del mio essere, quando rivedo nei miei occhi l’immagine del sorriso sadico di C17 nel momento in cui era riuscito ad eliminare la persona che amavo di più al mondo, dopo mia madre.
“Trunks, calmati” sento dire da Pan pochi secondi prima che i miei capelli si tingano del suo stesso identico colore.
“Tutto bene?” sento chiedere dall’altra parte del telefono da Goten.
“Sì, Goten, ora tutto bene. Grazie per la tua spiegazione...” sento dire da Trunks, che poi conclude:
“Ora potete allenarvi come ‘anelavate’. Tranquilli, per il resto arrivo fra una mezz’oretta. Qui ho finito…”
Click.
Guardo Pan con due occhi di ghiaccio mentre ripone il telefono nella sacca.
“Finalmente…Ora basta fare il bravo ragazzo…Zombiamo?” mi domanda maliziosa dopo avermi rivolto uno sguardo truce.
“Oh, sì… abbiamo mezz’ora, no?”









CONTINUA...







 
   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: SSJD