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Autore: Ale24    31/05/2009    2 recensioni
Non avevo mai notato come potessero essere splendidi gli aeroporti.
Ci sono centinaia di persone, che partono e arrivano e tutte hanno una cosa in comune: qualcuno; qualcuno che li saluta, qualcuno che li aspetta a braccia aperte, qualcuno che li ami.
Ricordavo storie che mi avevano raccontato Bella, Alice, Rose e Esme di viaggi, avventure, anche salvataggi e alla fine erano sempre insieme, loro con i loro compagni inseparabili.
Sono convinta che i vampiri siano simili ai cigni, non per l'appariscente bellezza, ma perché anche se si rivedono dopo anni celebrano come la prima volta nuovamente il loro amore, che è rimasto immutato e puro.
I vampiri possono avere un solo compagno per tutta la loro esistenza, mi aveva spiegato Carlisle, e trovarlo può richiedere anche più di cento anni.
Ma io devo avere qualcosa di sbagliato, non sono abbastanza forte per soppravvivere altre quattro settimane da sola.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una vita normale, quella di una ragazza qualunque, questa era la mia vita.
Vivevo in un paese sulle colline del torinese. Per quanto mi ricordo era una vita semplice, basata su piccole gioie di tutti i giorni, le mie due migliori amiche, la mia famiglia, il mio fratellino, la scuola e il mio ragazzo; già, una delle cose che ricordo meglio della mia vecchia vita è lui, Emanuele; era il mio ragazzo da novembre; ci eravamo conosciuti per caso, a scuola, e subito era scoccata la scintilla tra di noi. Lui era perfetto; i capelli mossi e neri come la notte, un fisico che pareva scolpito nel marmo e gli occhi, gli occhi erano la parte che preferivo, sembravano due topazi incastonati in un viso da angelo, non avevo mai visto nessuno di una bellezza tanto sconvolgente in vita mia se non sulle riviste di moda o in televisione. Avevo letto anche io come tutte le ragazze della mia età la saga di romanzi che parla dell'amore tra un umana e un vampiro, ma pensare di avere davanti una di quelle splendide e temibili creature mi era sembrato davvero sciocco, e impossibile; daltronde, se anche fosse stato vero, perchè con tutte le ragazze al mondo che avrebbe potuto avere un vampiro, avrebbe dovuto scegliere proprio me? Era già più che strano che un ragazzo tanto perfetto lo avesse fatto, ridicolo pensare a una creatura mistica.
"Ti aspetta una sorpresa oggi lo sai.." aveva lasciato la frase in sospeso, come suo solito, facendomi intendere tutto e niente, ed io non stavo più nella pelle ormai. Quel giorno avremo festeggiato i nostri quattro mesi insieme e lui quel pomeriggio mi aveva portata a fare una passeggiata nei boschi che costeggiano il mio paese, ero felice, lo amavo, mi fidavo ciecamente di lui. Mi teneva per mano guidandomi nel verde della vegetazione. Inciampavo spesso a causa della mia goffaggine, quando inciampai per l'ennesima volta; solo che non c'era lui vicino a tenermi per mano per impedirmi che cadessi, così sbattei la testa.
Ricordo chiaramente le sue mani fredde sulla nuca, e poi il fuoco. Il fuoco era dentro di me, mi stava bruciando, lo sentivo nella gola, provavo ad urlare, ed era peggio; cercavo di divincolarmi ma lo sentivo avanzare come se il mio corpo non fosse più fatto di carne ma di foglie secche nelle quali divampava lentamente senza mai spegnersi. Persi i sensi quasi completamente in preda al dolore; quando li riaquistai non riuscivo a vedere nitidamente, sentii il rumore di alcune ambulanze, gente, una donna che gridava, ma non capivo cosa diceva, il fuoco che ardeva dentro di me non accennava a nè spegnersi nè smettere nella sua avanzata. Non riuscivo più a combattere contro la stanchezza che mi portava a chiudere gli occhi e così rimasi sola nel buio più assoluto della mia mente con il fuoco contro cui cercavo di combattere e vincere per quanto mi sembrasse impossibile e inutile opporre resistenza.
Non so di preciso quanto tempo era passato dall'inizio della mia battaglia per la vita, so soltanto che i sensi mi ritornavano lentamente; sentivo tanti, molti, troppi rumori; il Bìp meccanico di una macchina vicino a me, gocce d'acqua che cadevano dall'alto, passi di gente, infermiere che chiamavano dottori, macchine nel traffico sotto l'ospedale, un brusio continuo di voci che mi sfrastornavano la testa e sopra tutto un suono continuo e pulsante che proveniva dalla stanza.
D'un trato la macchina che mi era accanto aumentò il ritmo del suono in maniera impressionante mentre il fuoco abbandonava veloce le periferie del mio corpo e puntava ad estinguersi nel mio cuore, il battito aumentò, sempre più veloce, fino a tacere.
Ero morta? Morire mi era sembrata l'alternativa più splendida al mondo tante volte mentre ero immersa nel fuoco. Ma ero viva. Continuavo a sentire i passi delle infermiere nei corridoi, il traffico delle auto per la strada, qualcuno stava correndo per i corridoi, il brusio persistente di voci nella mia testa e che chiunque era la persona accanto a me stava per piangere. Ripreso il controllo del mio corpo aprii gli occhi, e vidi mia madre; piangeva; e vedendomi sveglia mi gettò le braccia al collo. Non ascoltavo ciò che diceva tra i singhiozzi mentre mi accarezzava i capelli; avevo gli occhi sbarrati: il suono incantevole che aveva attirato prima la mia attenzione proveniva dal suo cuore. Ne ero certa, sentivo nitidamente ogni singola pulsazione e il sangue che pompava nel suo organismo. Ne ero fortemente attratta, come dal profumo che proveniva da sotto la sua pelle; quello era ancora più allettante.
Rabbrividii comprendendo cosa ero diventata. Capii che se il fuoco mi avesse trascinato via con se mi avrebbe fatto un favore portandomi via dalla vita che ora mi si prospettava. Come era possibile che io potessi esistere, cosa ero, perchè non sentivo più la necessità dell'ossigeno nei miei polmoni, perchè il mio cuore aveva smesso di battere, cosa erano le voci nella mia testa , perchè il fuoco era cessato, perchè ero in ospedale, da quanto ero in ospedale, chi aveva chiamato l'ambulanza, dove era Emanule. Nella mia testa si affollavano milioni di domande, più di quante credevo possibile, ma non trovai risposta a nessuna di esse; nella mia mente si disegnò il ritratto dello splendido volto di Emanuele, dove era ora che avevo bisogno di lui, lui era l'unico in grado di spiegarmi cosa fosse successo, eppure non c'era; sentivo dei passi avvicinarsi, la porta si aprì ed entrò un dottore. Inspirai anche se non ne sentivo una necessità fisica, ma dovevo calmarmi, capii immediatamente che l'idea era stata pessima perchè la gola bruciò terribilmente non appena respirai quel dolce profumo che emanava il loro sangue. Piantai le unghie nel letto; non potevo fare del male a mia madre, restai ad ascoltare il dottore senza più respirare mentre parlava con mia mamma, dicendole che probabilmente le ultime palpitazioni tanto violente del mio cuore avevano portato le mie palpebre ad aprirsi. Io non muovevo un ciglio, ero tentata dal rispondere, ma pensai sarebbe stato era meglio se i dottori avessero creduto che ero morta. Il dottore accompagnò mia madre fuori dalla stanza e rimasi sola. Sentendo che nessuno accennava ad entrare nella mia stanza mi tolsi la flebo e tutti gli inutili eletrodi che mi collegavano alle macchine circostanti, mi alzai in piedi con uno scatto che sarebbe stato impercettibile all'occhio umano e camminai fino alla finestra, era il tramonto. Sul comodino accanto al mio letto c'era un giornale, lo presi e cercai istintivamente la data: 18 febbraio 2009. Ero stata in coma per tre giorni e ora secondo mia madre e chiunque altro ero morta. Restare non aveva senso. Decisi di uscire dalla finestra e correre verso i monti che vedevo all'orizzonte lasciandomi alle spalle ciò che ero stata; incontro ad un futuro ancora da decidere.



◊ Spazio autrice:
Questa è la mia prima storia, spero vi piaccia. All'inizio scusatemi se la trovate noiosa ma ho sentito la necessità di spiegarvi chi era la protagonista della storia e cosa pensa della sua nuova eternità. Spero che lascierete delle recensioni anche se non vi è piaciuta e non continuerete a leggerla perchè ho bisogno anche delle vostre critiche per migliorare il più possibile per migliorare questa e le mie future storie.
Grazie a chi ha inserito la mia storia tra i preferiti e chi ha deciso di seguirla.
Grazie veramente di cuore. ^-^
  
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