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Autore: Wings_of_Mercurio    26/01/2017    1 recensioni
La loro storia era passata così, tra gesti confusi, pomeriggi con altri amici e le occasionali scenate di gelosia di Tweek, quando Craig decideva di uscire un giorno solo con Clyde, o con Kyle.
Craig iniziava ad essere stanco, di questa cosa a metà tra l'amicizia e l'amore. Loro due volevano mantenere le distanze, ma non volevano lasciarsi, perché erano cresciuti insieme, perché avevano bisogno l'uno dell'altro, ma non erano pronti agli approcci fisici.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Craig, Tweek
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi prenderò qualsiasi cosa posso, ogni volta che posso, semmai capitasse.

Il giorno prima, dopo che avevano parlato, Tweek se ne era andato dopo la prima ora di lezione, inventando una scusa. Craig si augurava solo che riuscisse a gestire bene tutto quello stress.

Quel giorno non l'aveva ancora visto, ma le lezioni ancora dovevano cominciare.

Lui e Clyde stavano per entrare in classe, ma erano stati fermati da Token e Jimmy, che volevano salutarli.

I due erano capitati in una classe differente dal resto del gruppo, insieme a Pip. Cartman diceva che la loro fosse la classe delle minoranze, e ad inizio anno aveva provato a convincere il preside a trasferire pure Kyle. Inutile dire che il rosso aveva dato di matto, ed era finita in pugni.

<< Ehi! >> li salutò Stan << Come state? >>

<< Benissimo >> rispose Token, salutandolo col pugno. Era nel suo periodo hip hop, cosa che Cartman trovava molto divertente.

Era stata dura per Craig e Clyde separarsi da Token; d'altronde loro tre avevano sempre fatto gruppo. Adesso però avevano preso a vedersi più raramente.

<< Ora p-p-però dobbiamo entrare >> gli ricordò Jimmy.

<< Infatti. Ci becchiamo dopo! >> li salutò il ragazzo afroamericano, e a un assenso dei tre lui e Jimmy si avviarono verso la loro classe.

<< Entriamo? >> propose Clyde.

<< Kyle mi ha detto di aspettarlo. È in bagno >> li informò Stan.

Proprio in quel momento, il ragazzo dai capelli rossi stava uscendo dai servizi con una faccia funesta. Appena si avvicinò a loro, il suo sguardo si incrociò con quello di Craig.

<< Che succede? >> gli chiese quest'ultimo.

<< No... ehm... >> sembrava non sapesse se dire o no quello che voleva dire. Così si voltò verso Stan, e parlò con lui, come se così evitasse il problema. << Quando ero in bagno ho sentito un ragazzo che sembrava stesse vomitando. Mi sono avvicinato alla porta per chiedergli se stesse bene. Mi ha risposto di sì. Era Tweek. Mi ha detto che è solo un po' di ansia, e di non preoccuparmi >> poi finalmente guardò Craig << Gli ho chiesto se volesse che ti chiamassi, ma ha detto di no >>.

Lui e Clyde si scambiarono uno sguardo allarmato. Clyde era l'unico che sapesse che si erano lasciati; non l'aveva ancora detto agli altri.

Stan e Kyle lo guardavano, ancora più incuriositi dalla sua reazione.

<< Che c'è? >> chiese brusco.

<< Ragazzi, si sono lasciati >> intervenne Clyde, spicciolo.

I due si scambiarono sguardi apprensivi.

<< Che schifo >> commentò Stan.

Tweek in quel momento era uscito dal bagno, con una faccia bianca da far paura.

<< Buongiorno >> disse solo al gruppo, senza incrociare lo sguardo di Craig. Aveva le occhiaie più accentuate del solito << Avete studiato per il test? >>

Kyle annuì, ma era una domanda stupida da rivolgere a lui, perché lui studiava sempre.

<< Certo, io devo passarlo per forza >> disse Stan.

<< C'era un test? Di trigonometria? >> chiese Clyde sbiancando.

Tweek lo ignorò, e si rivolse verso Kyle con le mani giunte << Ti prego! Fammi copiare! >>.

Kyle non faceva copiare nessuno. Era convinto che ognuno dovesse farcela con le proprie forze, e a chiunque osava chiederglielo rispondeva sempre con un secco “no”.

<< Non hai studiato? >> gli chiese.

<< Un po'. Ho dovuto aiutare i miei con il negozio >> mentì.

Normalmente Kyle gli avrebbe risposto di copiare dal suo ragazzo, ma non mi pareva questo il caso.

<< Ok >> si arrese allora << Ma te lo passo solo se ho tempo >>.

<< Grazie! >> lo abbracciò letteralmente Tweek.

Questa cosa parve strana a tutti. Di solito non era un modo di fare di Tweek, era evidente che cercasse di attirare l'attenzione di Craig.

Kyle rispose debolmente all'abbraccio, battendogli sulla spalla poco convinto.

Tweek si staccò per entrare in classe, e gli altri lo seguirono.

Craig lo osservò mentre si sedeva al posto di Kenny, il quale era in ritardo come al solito.

Un po' se la prese per il fatto che non volesse più sedersi vicino a lui. Avrebbe continuato ad ignorarlo ad oltranza? Era deprimente.

E che si fosse messo un posto avanti non lo aiutava. Lo avrebbe avuto continuamente davanti agli occhi, e le viscere gli si torsero alla realizzazione che avrebbe potuto solo vederlo ma non più toccarlo. Per questo aveva cambiato posto lui? Per non vederlo affatto?

Quello sarebbe stato un anno molto lungo.

Quando arrivò Kenny, e indagò i suoi occhi per capire perché il suo posto fosse occupato da Tweek, Craig gli concesse solo un'alzata di spalle.

 

Man mano che i giorni passavano, diventava tutto più strano ed insopportabile. Tweek faceva finta di niente con gli altri; anche se c'era lui, il biondo non si rifiutava di unirsi, e aveva adottato degli atteggiamenti sempre più ambigui nei confronti degli altri, specialmente di Cartman e Butters; adesso lui e il grassone sembravano essere diventati ottimi amici.

Craig pensava che Cartman fosse un omosessuale represso, e Tweek si era spesso trovato d'accordo con lui su questo. Quindi perché faceva il cretino con Eric? Stava cercando di farlo ingelosire o davvero aveva un interesse per lui? La prima ipotesi la trovava ridicola, la seconda raccapricciante. E inoltre lo infastidiva.

Durante educazione fisica avevano schiamazzato per tutta l'ora, e, mentre correvano intorno alla pista, Cartman aveva preso Tweek sulle spalle e si era messo a correre così, con Tweek che rideva e gli altri che li guardavano infastiditi.

Preferiva Cartman quando non riusciva neanche a fare due metri senza morire d'infarto, pensò.

Clyde si era venuto a sedere tutto sudato sul muretto dov'era lui.

<< Niente esercizio? Hai le tue cose? >> gli chiese divertito.

In tutta risposta Craig gli rifilò il dito medio, e Clyde rise, poi seguì il suo sguardo lungo la pista, e rimase anche lui a guardare Tweek e Cartman, la strana coppia.

<< Comunque, se lo vuoi sapere, penso che faccia così solo per mettersi in mostra >>

<< Di chi stai parlando? >> tentò di fare il vago.

<< Di Tweek, ovviamente >>

<< Non mi interessa. Vorrei solo che non facesse qualcosa di cui potrebbe pentirsi. Non ne vale la pena >>

<< Si sta solo mettendo in ridicolo >> osservò Clyde.

<< Appunto. E poi lo sanno tutti, Cartman è un cretino, finirà male >>

<< Parli per ripicca? >>

Craig gli concesse un altro dito medio.

Ne avevano continuato a parlare quando era venuto anche Kenny a fare osservazioni sui due. Si erano defilati ed erano andati a fumare tutti e tre nel solito posto.

<< Comunque davvero, Craig, basta solo che tu lo dica, posso farti conoscere qualche ragazzo >> gli aveva proposto Kenny. Aveva conoscenze ovunque; non c'era nessuno in quella scuola che non conoscesse. Infatti, era sempre a lui che si rivolgevano gli altri quando avevano bisogno di qualcosa o qualcuno.

<< Preferirei conoscere qualche ragazza >> disse senza mezzi termini.

Kenny e Clyde lo guardarono straniti.

<< Ok. Mi stai dicendo che non sei gay? >> gli chiese Clyde.

Craig si limitò a fare un tiro dalla sua sigaretta senza rispondere.

<< Non mi dire che hai lasciato Tweek perché tutto ad un tratto ti piacciono le ragazze! >>

<< Non è che prima di Tweek mi fossero mai piaciuti i ragazzi! >>

<< Sono confuso >>

<< Io la vedo semplice >> si intromise Kenny << Non è possibile che tu sia etero. Altrimenti non saresti stato con un altro ragazzo. Se ti piacciono anche le ragazze allora forse sei bisessuale >>

<< Non lo so. Non sono mai stato con una ragazza. E se scopro che mi piacciono molto di più le ragazze? Magari scopro che stare con Tweek in realtà non mi piaceva. Come faccio a saperlo? >>

<< Se una cosa ti piace allora ti piace, sennò no >> se ne uscì con ovvietà Kenny.

<< Porca miseria >> inveì Clyde, sconcertato, al che gli altri due lo guardarono << E se io fossi gay? Dovrei provare ad uscire anche io con un ragazzo per vedere se mi piacciono di più le donne o gli uomini? >>

<< Mi stai prendendo per il culo? >> gli chiese allora Craig, stizzito.

<< No! Sul serio, dico! >>

Kenny ridacchiò << Siete due cretini. Però Craig, posso capirti. Alla fine non ti erano mai piaciuti i ragazzi prima che gli altri iniziassero a dire che fossi gay. Forse hai solo cercato di autoconvincertene. Ti trovo una ragazza, se vuoi >>

<< Grazie >> disse imbarazzato << Sei un amico >>.

  
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