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Autore: Kristen92    28/01/2017    6 recensioni
"Mai avrei creduto, invece, di vedere con i miei occhi la morte prendere forma. Di poterla sentire e toccare. La morte che terrorizza anche il più crudele e vile degli uomini. Lei.
Non è niente, non è nessuno. È morte. Lei è Wanheda. Colei che comanda la morte. Colei che ha la forza di distruggere ogni cosa e ogni persona, colei che vede i morti".
Clarke e Lexa sono due anime diverse ma, forse, destinate ad un futuro condiviso. Dove odio, vendetta,lealtà, fiducia, coraggio, amicizia e amore si incontrano e si scontrano.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Clarke Griffin, Lexa, Titus, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà della CW; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.    



Pauna.




Non sapeva come, esattamente, fosse successo. Lexa si ritrovò sbalzata giù in un piccolo dirupo, cadendo, aveva sbattuto la spalla, le faceva male. Era confusa, alzò lo sguardo e vide il Pauna scagliarsi su di lei. Era finita? Pensò. Chiuse gli occhi, pronta ad affrontare la morte.
 Non sentiva dolore, strano...

Aprì leggermente gli occhi. Quello che vide la scioccò. Sopra di lei stava Clarke. I suoi occhi erano fissi su di lei, quelle pozze blu, calde e profonde. Era a pochi millimetri da lei. I loro nasi si sfiorarono. I respiri si univano.
Lo sguardo di Clarke era contorto in una piccola smorfia di dolore. Lì, Lexa si accorse che Clarke, la stava proteggendo dall'attacco del Pauna. La bestia feroce, stava battendo i suoi grandi pugni su di loro. Clarke le stava facendo scudo con la sua schiena.
Lexa era terrorizzata, solo una volta nella sua vita si sentì così. Era senza fiato. Sentiva il rumore delle ossa di Clarke rompersi. Ma le sue braccia non cedettero mai. Continuava solo a fissarla.
L'attenzione del Pauna venne catturata da qualcos'altro, perché, dopo aver emesso un ruggito acuto, se ne andò.
Lexa continuò a fissare Clarke, stupefatta.
Quest'ultima, ricambiava il suo sguardo.
All'improvviso, le sue braccia cedettero e si ritrovò, letteralmente sopra Lexa.  Sentiva il calore che emanava il corpo di Clarke, sentiva le sua forme, premute contro di lei.
 Il cuore di Lexa iniziò a battere all'impazzata. Sentiva il respiro di Clarke contro il suo orecchio.

<< Possiamo....rimanere così...per qualche minuto >> le chiese, flebilmente Clarke.

Lexa era paralizzata. Ci impiegò un po' per rispondere.

<< Si...tutto il tempo che vuoi >> le sussurrò.

Stavano ancora lì, una sopra l'altra. Lexa sentiva il respiro affannoso di Calrke sulla sua guancia.

Dopo un po' udì dei suoni strani, seguite da della vibrazioni. Capì, dai piccoli lamenti di Clarke, che le sue ossa si stavano saldando da sole. La straordinarietà di questo, non le importò. Sentiva solo Clarke emettere dei piccoli lamenti.
 D'istinto, quasi con incertezza e con calma, sollevò il braccio sano e strinse delicatamente il braccio muscoloso di Clarke.
Voleva rassicurarla, confortarla. Stava soffrendo, stava soffrendo per colpa sua. L'aveva salvata, protetta, ancora una volta.
I rantoli finirono, ma Clarke rimase ancora, sopra Lexa.

<< Sei....sei qui >> sussurrò Heda.

Clarke si sollevò, ritornando nella posizione di prima. La fissava sempre negli occhi.

<< Sono qui >> rispose Clarke.

 Le due continuavano a fissarsi. Lo sguardo di Lexa percorse tutto il viso di Clarke.
 Il respiro si fece più veloce.
In quel momento, le venne l'incredibile desiderio di baciare quelle labbra rosa. Era come una forza invisibile.
 Quelle due pozze blu, le leggevano dentro, la tormentavano. Sia di giorno che di notte.

Lentamente, Clarke si alzò. Spostandosi da sopra di lei. In piedi, le tese la mano, come faceva  all'addestramento. Lexa l'afferrò come sempre, nel rimettersi in piedi, sentì un dolore lancinante alla spalla.

<< Sei ferita? >> chiese preoccupata Clarke, avvicinandosi.

<< Nnggh....credo, alla spalla >> disse Lexa tenendosi il braccio.

<< Fammi vedere >> disse Clarke.

<< Non è nulla di grave >> disse scostandosi, non voleva mostrarsi debole di fronte a Clarke.

Quest'ultima inclinò la testa da un lato, incuriosita da quella reazione. Si guardò intorno, erano finite in un dirupo.

<< Non possiamo tornare da lassù, vieni...andiamo per di qua >> le disse facendole strada.

Arrivarono in un piccolo spiazzo, vicino ad un piccolo ruscello.

<< Vieni,siediti qui >> le disse Clarke, indicandole una grande roccia.
 
Lexa si sedette, sempre tenendosi il braccio con l'altra mano.

Clarke si mise in piedi accanto a lei.

<< Fammi vedere  >> disse cercando di toccarle il braccio, ma Lexa insistette di lasciar perdere che non era nulla di grave.

 Allora Clarke le diede un piccolo colpo, facendola urlare dal dolore.

<< Non mi sembra che non sia nulla....non fare la bambina e lasciami guardare >> la sgridò.

<< Ok, ma non farlo mai più >> disse Lexa.

Per guardarle la spalle, doveva toglierle il bustino che le copriva il petto.

<< Posso? >> chiese.

L'imbarazzo che sentiva, in quel momento Lexa era indescrivibile. Annuì,arrossendo lievemente.
La faceva sentire sempre come un allievo alle prime armi. Clarke non fece caso allo strano comportamento della ragazza e iniziò, lentamente e con attenzione, a toglierle il bustino.
Strappò la maglia, all'altezza della spalla. Provocando a Lexa un brivido lungo la schiena. Esaminò con attenzione la spalla. Era slogata.

<< È slogata....devo rimetterla bene >> disse.

<< Mm....sai farlo? >> chiese Lexa.

<< Si, farà un po' male >> le disse. Lexa annuì, strinse forte l'altro pugno.

<< Al mio tre....uno, due >> prima di arrivare al tre, con una manovra veloce, le rimise apposto la spalla.

Lexa si lamentò del dolore.
<< Ahhg.....avevi detto al tre! >> disse arrabbiata.

<< Si...è vero >> disse tranquillamente Clarke.

Poi si strappò la parte bassa della maglia e le fasciò il braccio. Lexa la osservava con attenzione. L'espressione concentrata, le mani delicate... Clarke era veramente una brava guaritrice.

<< Dove hai imparato? >> le chiese curiosa Lexa.

<< Conobbi un guaritore tempo fa, mi insegnò lui >> rispose.

<< Quindi Wanheda è anche una guaritrice... >> ghignò Lexa.

Clarke finì di bendarle il braccio.

<< Lascialo a riposo per un po'....ritornerà come nuovo >> le disse.

<< Dove siamo esattamente? >> chiese Lexa guardandosi attorno.

<< Siamo ad un giorno di cammino da Tondc >> le rispose Clarke.

<< Ci siamo allontanati così tanto.. >> pensò a voce alta Lexa.

<< Per ora è meglio rimanere qui, presto farà buio >> spiegò Clarke.

Si diresse verso un tronco d'albero caduto.

<< Riposati qui, io vado a prendere la legna per il fuoco >> disse allontanandosi.

Lexa si alzò, e si sedette con la schiena contro il tronco. Il braccio le pulsava. Ripensò all'attacco dei Raepers, al Pauna e a Clarke.
 Chiuse gli occhi, sospirando. Forse si addormentò per qualche minuto, perché  quando riaprì gli occhi vide Clarke inchinata sul fuoco acceso.
La giacca che prima indossava, ora era sopra le sue spalle. Fissava la schiena di Clarke, ricordandosi il rumore delle osse rotte...quella schiena l'aveva protetta senza esitazione.
 Allungò il braccio, e con le dita, iniziò una lieve carezza. La maglia era strappata in alcuni punti, ma non era presente neanche un graffio del Pauna. Sentiva le ossa e i muscoli sotto le dita, intatti, forti. Sentì Clarke irrigidirsi al contatto, ma non le importò, continuava quella carezza lenta.

<< Stai bene? >> le chiese Lexa, comunque.

<< Sto bene... >> le rispose Clarke, non scostandosi da quel contatto.

<< Mi hai salvata di nuovo....grazie >> disse dolcemente Lexa, continuando:

<< Continui sempre ad apparire quando ho bisogno >>

<< Non mi fido delle tue guardie...poi sembra che hai l'insana abitudine di metterti nei guai >> le disse Clarke, fissando la lenta danza delle fiamme.

<< Perché?....La morte è inevitabile, non devi metterti in pericolo per me >> disse triste Lexa.

Clarke si girò lentamente verso di lei, la fissò negli occhi.

<< Perché non posso farne a meno >> le rispose.

E lì,in quel momento, Lexa capì. Capì il punto debole di Clarke. Quello che aveva cercato tutte le volte che si scontravano, nell'arena.
 Lei. Era lei, il punto debole di Clarke. Semplicemente, non poteva farle del male.
Wanheda, pensò, appartiene ad Heda, è il suo strumento, la sua corazza....non può fare del male a Heda.
Era così....triste, pensò, Lexa.

<< Rimarrai qui? >> Con me, pensò Lexa.

 Clarke, si alzò e si sedette vicino a Lexa. Le loro spalle si sfioravano.
Lentamente, Lexa appoggiò la testa sulla spalla di Clarke.

<< Si...rimarrò qui >> rispose.

E Lexa, si sentii al sicuro. Dimenticò tutto, Nia, la montagna...ogni cosa. Erano solo loro due, che fissavano la lieve danza delle fiamme.

Clarke osservò Lexa, si era addormentata. Sentiva quello strano calore nel petto...



<< Troverai qualcuno da amare, Clarke....io lo so...e quando lo farai...mostraglielo >> le disse guardandola negli occhi.

<< Cosa? >> le disse, senza capire.

<< Il tuo cuore >>



Lexa aprì lentamente gli occhi, quella notte, non aveva avuto incubi. Si guardò affianco, ma Clarke non c'era.
 Si alzò, il fuoco ormai morto.

<< Ti sei svegliata... >> disse Clarke, apparendo dal nulla come sua abitudine.

 Lexa la guardò, un po' imbarazzata per la notte precedente.

<< Si... allora andiamo? >> chiese.

<< Si, come va la spalla? >> domandò.

 Lexa si accorse che aveva ancora la sua giacca sulle spalle. Se la tolse e la porse.

<< Bene, grazie >> Clarke prese la giacca, indossandola.


Camminarono per un po' quando udirono, ancora, il verso del Pauna. Clarke si fermò, ascoltava attentamente.
Si voltò verso Lexa e la tirò dietro un grosso albero.
Le premette  la schiena contro,   le mise un dito sulle labbra , per farle capire di non emettere un fiato. Poi si sporse per vedere dove fosse la creatura. Si avvicinò all'orecchio di Lexa e sussurrò:

<< Rimani qui....e non emettere un fiato >> si distaccò per andarsene, quando Lexa l'afferrò per il braccio, chiedendo spiegazioni con lo sguardo interrogativo e preoccupato.

Clarke le rivolse uno sguardo rassicurante.
<< Fidati di me >>



Lexa rimase li un po' di tempo. Clarke era scomparsa e immaginava di aver portato, dietro di se il Pauna. Iniziò a camminare verso Tondc quando sentì gridare il suo nome.
Vide Anya con altri soldati e sentinelle andarle incontro.

<< Lexa! Lexa, stai bene?? >> le chiese il suo mentore, preoccupata.

<< Si, sto bene Anya. Mi sono solo slogata la spalla >> disse rassicurandola.

<< Pensavamo che il Pauna ti avesse attaccata, per fortuna stai bene, Heda >> disse sorridente.

Lexa stava per replicare ma sentirono dei ruggiti e dei rumori, poco lontano. Lexa si girò di scatto e preoccupata sussurrò:

<< Clarke >> Iniziò a correre verso quei ruggiti.

Anya e gli altri la inseguirono, esortandole di fermarsi. Ma Lexa pensava solo a Clarke. Poteva guarire velocemente, sì...ma, si ricordò delle ossa rotte, della bruciatura sul suo braccio....dell'espressione di dolore sul suo volto.
Sentiva il dolore...lo sentiva...e a Lexa questo non piaceva.
Arrivò sopra una collina e più in basso, vide Clarke combattere contro il Pauna. Rimase immobile.
Gli altri la raggiunsero e rimasero paralizzati di fronte a quella scena.

<< Ma che cavolo... >> sfuggì ad Anya.

Nessuno combatteva un Pauna da solo. Solo uno che desiderava la morte l'avrebbe fatto.
Ma quella ragazza stava combattendo da sola con quella bestia. La tecnica di Clarke era qualcosa di impressionante. Lexa la vide, saltare da una parete rocciosa e finire sulle spalle del Pauna.
Colpirlo ripetutamente con un pugnale. Alla base del collo. Era strabiliante. Il Pauna cercò di scrollarsela di dosso ma Clarke continuava a colpirlo e a non cadere.
Alla fine, stremato, il Pauna si accasciò a terra, senza vita. Vide Clarke ancora sopra la sua schiena, stava per scendere da lei ma un urlo disumano la fermò.
Clarke urlava con tutto il fiato che aveva in corpo. Si alzò e fissò la carcassa del Pauna sotto di lei.
Si mi se le mani tra i capelli, sporcandoseli di sangue.

<< ANDATE VIA!! >> urlò.

E con una forza che Lexa, aveva visto solo il giorno prima, Clarke iniziò a tartassare la carcassa di pugni. Batteva i pugni, come il Pauna aveva fatto sulla sua schiena. Colpiva, colpiva, in continuazione. Senza fermarsi.

Lexa venne bloccata da Anya, mentre tentava di andare verso Clarke.
<< Ferma! Ha perso i controllo >> le disse.

<< Lasciami >> la minacciò Heda.

Anya si fece da parte.

Lexa scese e andò verso Clarke. Si avvicinava a passi lenti. Si fermò e sussurrò:

<< Clarke >>

Clarke si fermò di colpo, si voltò lentamente, era zuppa del sangue del Pauna.

Lexa rimase pietrificata. Quel momento, così simile, a quella scena.

<< Clarke... >> ripetè.  

Quegli occhi di ghiaccio la fissavano. Clarke scrollò un attimo la testa, come per scacciare qualcosa, notò. Si girò completamente verso di lei. Iniziò ad andarle incontro, con passi lenti.


Uccidila.......Meritano di morire.....uccidila come hai fatto con noi.....porterai solo morte......distruzione.....morirà.......lei morirà......come tutti noi.....mostro.....


Clarke si fermò di fronte a Lexa. Il respiro affannato. Era ricoperta di sangue. Lexa ricambiava il suo sguardo.
 Gli occhi di Clarke erano gelidi, un brivido non tanto piacevole, le passò lungo la schiena. Ma la guardò con dolcezza.
Non aveva paura di Clarke.

<< Clarke >> ripetè.

Lentamente, Clarke fece un passo in avanti, chinò il capo e la sua fronte finì sulla spalla sana di Lexa.
Era un gesto talmente, intimo, pensò Lexa, sorpresa.

<< Falli andare via.......ti prego.........falli andare via........ >> disse in un lamento.

Lexa sollevò il braccio sano e con la mano accarezzò il capo di Clarke.

<< Va tutto bene.....ci sono io qui....andrà tutto bene >>



















Note dell'Autrice:  Salve a tutti cari lettori!! In origine questo capitolo e il precedente erano insieme....ma per motivi pratici li ho divisi! Spero che questi due capitoli vi piacciano!! Grazie ai meravigliosi commenti che mi scrivete! Siete tutti fantastici!! Per quanto riguarda i prossimi capitoli......vedrete vedrete! Cose interessanti  stanno per accadere!! Buon fine settimana! Se volete, fatemi sapere che ne pensate!
Grazie ancora a tutti!! Spero alla prossima!!




  
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