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Autore: MiaBlack    29/01/2017    1 recensioni
La storia si colloca anni dopo a "What? realy? My..." Si lo so vi ho rotto le scatole con sta storia ma vi prendete pure lo spin off! xD
Sono passati anni da quando Oliver ha salvato la città da Slade. La città è più o meno tranquilla. Oliver ha abbandonato definitivamente il suo ruolo di di Green Arrow e anche Felicity ormai non scende più al covo da molto tempo. La città ha comunque bisogno di eroi che combattano per lei... Qualcuno di molto vicino a loro prende in cosegna i costumi: Arrow, BlackCanary e Arsenal tornano con nuovi volti e nuovi nemici da affrontare.
Nel loro pattugliare un ladro attirerà la loro attenzione e più di tutti quella della nuova BlackCanary.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Nuovo personaggio, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Non mi sono dimenticata tranquilli!
Buona lettura!

Capitolo 4

Hope stava correndo da venti minuti abbondanti cercando di scaricare la rabbia che sentiva ribollirle nelle vene, era una cosa con la quale doveva convivere per il resto della sua vita, ogni tanto si chiedeva se ne valesse la pena, se non fosse successo quello che le era successo quando era piccola ora che vita avrebbe vissuto? Non sarebbe mai diventata la nuova BlackCanary, questo era certo, Sara non le avrebbe insegnato a combattere, forse la città non l'avrebbe considerata una persona pericolosa, ma non si poteva tornare indietro nel tempo per cambiare le cose, poteva solo andare avanti e cercare di gestire quello che le era capitato nel migliore dei modi possibili, la principessina di papà era sparita e aveva lasciato il posto a una regina di ghiaccio assetata di sangue.

Guardò l'ora sul cellulare e decise di tornare verso la palestra, la mezz'ora che si era concessa per calmarsi stava per finire, non si sarebbe tirata indietro da quello scontro, non si tirava mai indietro anche quando era certa che si sarebbe potuta far male non riusciva a non dare il cento per cento.

 

Sara guardò l'ora sul grande orologio appeso alla parete, il tempo che aveva chiesto Hope era ormai finito e di lei non c'era traccia, Alexandre non aveva detto niente si era limitato a iniziare il riscaldamento, probabilmente si stava domandando se la bionda avesse tutte le rotelle a posto, ma per educazione preferiva non esprimere ad alta voce i suoi pensieri.

-Non ti agitare, tra poco sarà qui. - Alexandre aveva parlato tranquillamente senza smettere di fare i suoi esercizi.

-So che non dovrei trovarle delle scuse per il suo comportamento, ma ti prego di non farti un idea sbagliata su di lei, non è sempre così...- si fermò in cerca di un aggettivo che non la facesse sembrare una pazza.

-Aggressiva? Ostinata? Arrabbiata con il mondo? Non so cosa le sia successo, ho visto molta gente autodistruggersi, ma nonostante le similitudini lei è diversa.-

-Non so chi tu sia Alex, ma hai visto cose che molte persone in questa città non hanno notato in tutti questi anni. -

-Sono i dettagli a salvarci la vita. Sembra ce l'abbia con me, anche se non so il perché. L'altra sera l'ho incontrata in un locale: era andata a bere, ma poi non è più tornata.- non sapeva che Sara conosceva già quella storia e che le due versioni non combaciavano completamente.

-Le hai fatto qualcosa per farla arrabbiare? -

-No, quando è andata via era tranquilla. Mi ha chiesto di aspettare li, dicendo che sarebbe tornata subito.- nel racconto del ragazzo non c'era alcun accenno a Shelly e questo la insospettiva, se i due erano in combutta per far del male a Hope lei non poteva permetterglielo.

-La stavo aspettando anche perché una tipa mi si era incollata addosso e non riuscivo a staccarla.-

-Una tipa?- chiese Sara.

-Si, non so chi fosse dopo poco che si era allontanata è arrivata lei e mi si è strusciata contro sembrava un cane in calore, ho dovuto lasciare il locale per togliermela di dosso, non che mi sia dispiaciuto, non c'era molta gente degna di nota. -

-Hope? -

-Oh, lei si che è interessante.- il sorriso divertito di Alex fece sorridere di conseguenza anche Sara, non sembrava la stesse deridendo o che ci volesse giocare, sembrava semplicemente interessato a conoscerla e forse per una volta la sua figlioccia si era sbagliata clamorosamente.

-Eccola! - Sara vide Hope arrivare attraverso uno dei vetri della sala.

-Hope vuoi...-

-Mi tolgo la felpa e iniziamo. - a colpo d'occhio sembrava che si fosse calmata, ma Sara sapeva che era brava a nasconderlo. Hope stava cercando di allontanare tutti i pensieri, Roy le aveva insegnato alcuni trucchi di meditazione per gestire gli scatti d'ira, forse avrebbe fatto meglio a meditare invece di andare a correre, ma aveva imparato che anche la corsa se fatta bene poteva aiutarla a gestire il suo problema. Si tolse la felpa e rimase in reggiseno sotto lo sguardo attento del moro che non le staccava gli occhi di dosso.

-Okay, ma se vedo che esageri intervengo. -

-Va bene. - dal borsone abbandonato vicino al muro estrasse una canottiera pulita, preso il paradenti e le protezioni si avvicinò all'avversario.

-Bella maglia. - sulla canottiera c'era una scritta “Shut up bicth, I m a Queen” quando l'aveva vista nel negozio aveva capito che era fatta apposta per lei.

-Pronti? Mi raccomando colpi puliti, non ammazzatevi, niente sangue, al primo colpo sporco che vedo interrompo il match. Capito Hope? -

-Si. -

-Tre da due... VIA! -

I due guanti si toccarono in segno di saluto e di reciproco rispetto, non conosceva il ragazzo non aveva idea di come combattesse, ma così su due piedi poteva percepire che non era il solito ragazzino che si allenava da qualche anno e che si credeva bravo, non sapeva nemmeno come si chiamasse, ma la sensazione di pericolo che le suscitava le ricordava le sensazioni che le scaturiva Sara all'inizio e quando voleva rimetterla in riga e faceva sul serio: era pericoloso.

Il primo a stancarsi di studiare l'avversario fu proprio Alex che partì con un jeb giusto per spezzare la situazione stagnante, Hope parò il colpo proteggendosi con il braccio sinistro e restituendo immediatamente un diretto destro. Lo scontro continuava a essere molto controllato, nessuno dei due si sbilanciava. L'occasione che la bionda stava aspettando arrivò poco dopo, con un colpo di fortuna Hope era riuscita a passare sotto ad un gancio evitando così il colpo e uscendo dalla traiettoria diretta, ancora mezzo scoperto riuscì a far entrare un diretto e con un secondo passo si creò lo spazio per un calcio che andò a segno.

-Maledizione! - sibilò lui attraverso il paradenti allontanandosi da lei con un balzo. Era agile e veloce doveva ammetterlo, anche i colpi erano potenti, ma anche lei aveva dei punti debili e ne avrebbe approfittato.

Sfruttando la sua altessa Alex partì con due diretti veloci che la costrinsero a chiudersi lasciandola scoperta per il gancio che andò a segno, intontita dal colpo Hope fece appena in tempo a vedere il calcio che stava arrivando contro le sue costole e fu quasi per miracolo che riuscì a piegarsi e parare anche se malamente il colpo.

-STOP! Respirate ragazzi, buono! - i primi due minuti erano finiti, e aHope sembrava fossero durati ore.

 

Alla fine del secondo match entrambi erano senza fiato, piano piano avevano inziato ad alzare il ritmo.

-Non male per essere una ragazzina. - commentò Alex prima che iniziasse la terza ripresa.

-Ragazzina a chi?-

-A te. Ti credevo più debole. - gli occhi azzurri di Hope fiammeggiarono di rabbia.

-Preparatevi! - Sara interruppe le chiacchiere lanciando un occhiata all'orologio, mancava poco all'inizio del corso e una piccola folla si era già radunata in sala, ma non c'erano solo i ragazzi del corso, lo scontro tra i due aveva attirato l'attenzione di molti curiosi che si erano fermati a bordo tatami a guardare i due picchiarsi.

-VIA!- anche il terzo match era iniziato in questi due minuti avrebbero dovuto dare fondo a tutte le energie che avevano e anche a quelle che non avevano.

I colpi che prima erano esitanti a questa ripresa erano diventati decisi e portati quasi a sfondare la difesa dell'avversario, entrambi stavano cercando di fare del loro meglio.

Hope non riuscì a parare uno dei calci e dovette scattare in dietro per recuperare il fiato dopo aver accusato il colpo, Alex avanzò ignaro che stesse facendo il gioco della bionda come lo vide arrivare lo allontanò con un calcio frontale, il moro fu spostato indetro non pronto a bloccare quel colpo, approfittando di quell'attimo di sbilanciamento Hope riuscì a mettergli un calcio dritto sulle costole restituendiogli il piacere che lui le aveva dato prima.

-Mancano pochi secondi forza! - Sara li incitava a dare fondo alle ultime energie non che ce ne fosse bisogno, i due stavano cercando di ammazzarsi a vicenda senza però versare sangue.

Alex partì con un paio di diretti per poi inserire un gancio, Hope riuscì ancora una volta a evitare il colpo passando sotto rientrando con un gancio.

-STOP! - Hope si fermò prima di colpire, i due erano praticamente appiccicati e il pugno di Hope era a pochi centimetri dalla mandibola del giovane che lo avrebbe incassato senza nemmeno accorgersene.

-Buono ragazzi, veramente ottimo! Non solo la tecnica ma siete anche riusciti a non far scorrere sangue, il che mi pare un ottimo risultato. - la bionda si lasciò sfuggire un piccolo sorriso compiaciuto per poi allontanarsi senza salutare.

Con un umore stranamente leggero Hope stava uscendo dalla palestra, tra la corsa e quei tre mini match aveva scaricato tutto il malumore che aveva accumulato negli ultimi giorni.

-Ehy! Pensavo fossi già andata via! - il malumore che era appena passato tornò immediatamente, non aveva fatto in tempo a fare cinque passi che Alexandre era sbucato dal nulla e l'aveva iniziata a seguire, nonostante il suo palese ignorarlo.

-E' inutile che mi ignori, tanto so che mi senti! Quindi saresti così cortese da farmarti un secondo? - chiese Alex afferrandole un braccio per costringerla a fermare la sua fuga.

-Che vuoi? -

-Perchè non sei tornata venerdì? - lui l'aveva bloccata per quella cavolata? Come se poi lui non lo sapesse perché non era tornata da lui.

-Mi sembravi impegnato. - rispose voltandosi verso di lui e incrociando le braccia sotto al seno.

-Impegnato? - chiese lui non riuscendo a capire a cosa alludesse la bionda.

-Sai, alta più o meno così... - Hope fece un passo avvicinandosi a lui, segnando con la mano un altezza poco più bassa della sua.

-Capelli lunghi, neri. Occhi verdi, carnagione chiara e stretta in quello che sicuramente era un vestitino rosso molto poco coprente. - continuò lei concludendo la descrizione di Shelly, il sorriso divertito di Alexandre le fece salire il sangue alla testa, la stava prendendo per i fondelli, nessuno si poteva permettere di farlo senza prendersi un cazzotto in faccia.

-Beh si in effetti hai ragione, ero impegnato a cercare di staccarmi quella tipa di dosso, sembrava si fosse spalmata la colla tanto era appiccicosa e se tu ti fossi degnata di tornare indetro magari mi avresti potuto aiutare e avremmo continuato a ballare. - la bionda rimase in silenzio, non si aspettava una risposta del genere, nessuno cercava mai di scrollarsi Shelly di dosso, come lei si buttava su qualcuno quel qualcuno smetteva di ragionare e di ricordare quello che aveva fatto fino a poco prima, in pratica qualunque essere umano dotato di un cromosoma y, quando vedeva lei strusciarsi contro l'unica cosa che pensava era come portarsela a letto.

-Tu mi stai dicendo che non ti interessa Shelly? Impossibile. -

-Perchè dovrebbe essere impossibile? -

-Tutti sono interessati a Shelly, lei è così perfetta.- borbottò lei irritata mettendo l'ultima parola tra delle virgolette immaginarie.

-Beh a me quella tipa non interessa è un oca senza cervello e senza un po' di carattere. A me interessi tu. - la schiettezza del giovane l'aveva sorpresa di nuovo, incoraggiato dal momento di silenzio della ragazza Alex fece un passo avanti avvicinandosi a lei, la quale non si mosse.

-Allora? Non dici niente? -

-Io... -

-Tu?- la incalzò lui.

-Io non ci casco. Di a Shelly che ci hai provato, ma che non ti è andata bene... Magari in un altra vita. Ciao. - Hope si allontanò quasi di corsa da quel ragazzo che con poche parole aveva minato le sue difese, il problema vero era che era quasi riuscito a farla abboccare ma lei non era intenzionata.


Quella sera Sara si presentò a casa Queen, Hope stava ignorando tutte le sue chiamate e questo non andava bene.

-Sara che bella sorpresa! - Felicity salutò l'amica con un sorriso caloroso mentre Hope sbuffava e si girava cercando di non avere un contatto visivo con la nuova arrivata.

-Che ci fai qui? Sono passati solo pochi giorni dal pranzo pensavo di doverti venire a rapire dalla palestra! - la prese in giro bonariamente.

-In verità cercavo Hope, che sta fingendo che io non ci sia. - spiegò Sara senza però ottenere alcun risultato.

-Come mai? E' successo qualcosa? - chiese Felicity osservando le due bionde curiosa, l'aura nera della figlia l'aveva notata appena era entrata in casa, non aveva indagato, ma non pensava che avesse potuto litigare con Sara quelle due si adoravano.

-Ha incontrato Alexandre. -

-OHHH!! interessante! - Felicity si voltò verso la figlia aspettando in lei una reazione che però pareva non arrivare, Felicity stava guardando la figlia fiduciosa nel vederle provare una qualche emozione, ma Hope non si scompose, continuando a dare loro le spalle si alzò da tavola con in mano la tazza nella quale aveva mangiato il gelato.

-Allora? - la incalzò la madre.

-E' bravo... se mai ci sarà una prossima volta sul tatami non mi tratterrò. -

-Okay, ma che mi dici di lui? Ho visto che quando siete usciti ti ha aspettato fuori. - insistette Sara, lei ci aveva creduto, la versione di Alex sembrava vera non una stupida scusa, non gli era sembrato il tipico gatto che cerca di arrampicarsi sugli specchi.

-Si, ha cercato di spiegarmi cosa era successo venerdì...-

-E quindi? -

-Dice che Shelly gli si è attaccata addosso, cosa probabile, mi avrà vista ballare con lui e si è buttata nel mezzo per togliermelo, solo perché lei può farlo. -

-Aspettate cosa mi sto perdendo? - Felicity stava ascoltando avida le due ragazze, ma era chiaro che le mancasse un pezzo al suo racconto.

-Niente mamma. -

-Alexandre è il ragazzo con cui Hope ha ballato venerdì. -

-Ah! - fu l'unico commento che riuscì a formulare Felicity fissando la figlia che non le stava guardando, si guardava i piedi mentre si mordicchiava il labbro.

-Hope potrebbe dire la verità... potrebbe essere quello giusto per te, lui potrebbe... -

-Potrebbe cosa? Eh Sara? Potrebbe cosa? Tenermi testa? Fermarmi? Oppure vuoi continuare a ripetere quella storielline che ci ripetiamo tutti da anni: troveremo una soluzione. Ma sai qual'è la verità? Non voglio un ragazzo, non ne ho bisogno, io sono quello di cui ho bisogno. Ho da fare! - uscì dalla cucina quasi di corsa lasciando le due donne li a confruntarsi con l'amara verità con cui Hope da troppo tempo ormai conviveva.

Quando la porta di casa si chiuse con un colpo secco Felicity crollò, si portò le mani al volto cercando di fermare le lacrime che inesorabilmente le solcavano le guancie.

-Fel no! Non piangere, non è vero! Hope è solo arrabbiata, è arrabbiata con se stessa perché ha paura, c'è speranza, dobbiamo solo... -

-No, non c'è mai stata speranza, è nata segnata e anche quando per un attimo abbiamo creduto che tutto fosse risolto dopo poco abbiamo scoperto che risolta una cosa il problema era un altro e a questo non c'è rimedio, un tumore si può operare. Ma questo? Dimmi Sara, a parte te e Caity chi altro può provare a trovare una soluzione? Te lo dico io, nessuno, Hope ha espresso quello che tutti abbiamo sempre saputo, ma ci rifiutavamo di ammettere.- le parole furono fermate da uno schiaffo che Sara le aveva tirato.

-No! Mi rifiuto di crederci, Hope ha solo paura di lasciarsi andare. Se solo avesse il coraggio di farsi conoscere e di conoscere meglio Alex capirebbe che lui è diverso, che forse non si spaventerebbe come tutti quei marmocchi viziati con cui ha avuto a che fare fino ad ora. -

-Perchè credi tanto in lui? L'hai visto si e no cinque volte. -

-Perchè ho fiducia e speranza. Non crollare ora, lei ha bisogno di noi. -

 

Continua...

 

eccoci qua! a quanto pare Alexandre potrebbe essere innocente dalle accuse di Hope, ma sarà vero? I due sono in combutta oppure è stato solo un caso?
Ma soprattutto di cosa stavano parlando le tre bionde alla fine? per cosa non ci sarebbe rimedio?
Un bacione a domenica
MiaBlack
   
 
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