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Autore: airguitar    31/05/2009    4 recensioni
I bastoncini di ferro tintinnavano, toccandosi fra di loro.
[...]«No. È un regalo di mia nonna, ed io ho deciso di donartelo» Sev tentò di interromperla per protestare. Lily, intuendo quello che voleva dirle, gli lanciò un’occhiataccia e continuò a parlare. «Nel mio dormitorio ne ho una copia, rossa. Per questo, in segno della nostra amicizia, quella verde la terrai tu, d’ora in poi».
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 ~ Scaccia Sogni

Severus si dondolò su una pesante e scomoda sedia del dormitorio Serpeverde.

Timidi raggi di sole provenienti dall’unica finestra della stanza lo colpirono in pieno viso, e automaticamente  si fece scudo parandosi una mano davanti agli occhi.

Pochi istanti dopo, spazientito, il ragazzo prese la bacchetta e con un incantesimo fece sbarrare i vetri con una tenda color grigio topo.

Quando fu certo che nulla lo potesse più disturbare, abbassò lo sguardo sulla pergamena,  contenente già mille delle millecinquanta parole proposte da Lumacorno. Ma era ovvio che ne avrebbe potuto scrivere almeno il doppio, volendo.

«Severus!» Il Serpeverde sentì l’eco di una voce squillante chiamarlo.

Lily! Sev si rese conto di essere in ritardo. Un terribile ritardo.

Il tredicenne si raddrizzò la cravatta verde e argento, senza degnare di un’occhiata il pezzo del Parco di Hogwarts che si poteva intravedere dalla finestra.

Quella voce l’avrebbe potuta riconoscere tra mille.

Scese in fretta le scale e raggiunse il parco; il verde sgargiante della natura era in pieno contrasto con la sua tetra veste nera di Serpeverde. Però non era questo che importava, per Severus.

Lily Evans gli corse incontro, i capelli rossi mulinavano ininterrottamente.

«Finalmente! Che fine avevi fatto, eh? » Non sembrava arrabbiata, ma preoccupata.

«Finivo il tema per domani».

«Beh, quello potevamo farlo anche insieme. Siamo amici, e dobbiamo condividere tutto, no? » Chiese Lily. Il suo sorriso si allargò quando Sev annuì.

«E per questo»continuò lei « volevo darti una cosa» disse.

Afferrò la borsa nera che portava a tracolla e l’appoggiò a terra, riversandone l’intero contenuto sull’erba. Tra i più svariati libri, un oggetto particolare attirò l’attenzione di Severus.

Un cerchio verde, con cinque pendoli di ferro che scendevano da ogni lato.

Lily lo raccolse con delicatezza e lo scosse. I bastoncini di ferro tintinnavano, toccandosi fra di loro.

«Cos’è? Una di quelle cianfrusaglie che si trovano ad Hogsmeade? » Severus era accigliato.

«No. È un regalo di mia nonna, ed io ho deciso di donartelo» Sev tentò di interromperla per protestare. Lily, intuendo quello che voleva dirle, gli lanciò un’occhiataccia e continuò a parlare. «Nel mio dormitorio ne ho una copia, rossa. Per questo, in segno della nostra amicizia, quella verde la terrai tu, d’ora in poi».

«Va bene, Lily» Il ragazzo si rassegnò. «Posso almeno sapere cos’è? » Domandò, con un sorriso.

«Uno scaccia sogni. Allontana gli incubi, in modo da farti sognare solo cose belle» Spiegò.

Piton non credeva a queste cose, chiedendosi come poteva un cerchio con delle campanelle allungate scacciare degli incubi, nati dagli angoli più reconditi della mente.

«Dove dovrei metterlo?» Severus specchiò i suoi occhi neri nell’asettico grigio del freddo metallo dell’oggetto.

«Devi appenderlo sopra il tuo letto, e funzionerà da sé».

«Okay» Sev non sapeva più cosa dire, stranamente. «Ehm, io avrei da finire il mio compito… ci vediamo, Lily, e grazie ancora» Contrariamente a quanto avesse pensato, era curioso di sperimentare lo Scaccia sogni.

«Ciao Sev… ti voglio bene»

«Non lo dico, ma te ne voglio anch’io, e lo sai» Sussurrò, sperando di non essere stato ascoltato da nessuno. Ma così non fu.

Le labbra di Lily Evans però si incurvarono in un sorriso; era sicura che avrebbe funzionato.

Venti anni dopo…

Severus Piton si muoveva, inquieto, nel sonno. Si girò prima da un lato e poi dall’altro, facendo muovere anche il cuscino.

«Lily… io non volevo… davvero… non andare…È colpa mia!»sillabava l’uomo, preso dallo sconforto. Ormai trentatreenne, aveva fatto carriera diventando un professore ad Hogwarts.

Allora è questo il prezzo da pagare per avere quello che si vuole dalla vita? Si era sempre domandato, dopo quel maledetto giorno.

Piton in uno scatto si tirò su e si alzò dal letto, la fronte imperlata di sudore.

Saettò gli occhi  neri al soffitto del suo ufficio. Cercò con lo sguardo qualcosa e, quando lo trovò, non poté fare a meno di sospirare.

Lo scaccia sogni era ancora lì, nascosto a tutti  – escluso lui - da un’asta di pietra pendente dal soffitto.

Severus non aveva mai smesso di tenerlo, pur sapendo che non sarebbe servito a nulla, oramai.

Come poteva uno scacci sogni attirare bei sogni, se si era avverato il suo peggior incubo?

Ci aveva creduto,  solo perchè c'era lei.

 

 

Ciao a tutti ^-^ *me si nasconde in un cantuccio* Invece di aggiornare la ff con i pensieri di Draco mi metto a scrivere one shot senza senso -___- Perdonatemi per quello che n’è uscito fuori ^_^’ Una mia amica possiede uno scaccia sogni e mi ha fatto venire l’idea… di conseguenza è nata questa fanfic su Sev, forse triste, però ahimè ç__ç Ora ho bisogni dei vostri pareri, per sapere come vi sembra *__* Anche se è da buttare, non esitate a dirlo U_U

Con affetto,

Tere

  
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