Ascolta, come mi batte forte il tuo cuore. Fa quasi male. Fai quasi male tu, chiusa dentro al mio petto, che gridi, ti dimeni, da quasi otto anni. Sbatti contro i miei polmoni, mi togli il fiato.
Sto venendo da te, a restituirti ciò che ho rubato. E credimi, se ti dico che non vorrei. Non vorrei morire, non vorrei diventare semplice polvere tra la polvere. Io, che volevo essere un Alpha, che volevo essere il più potente di tutti. Che ho fatto di tutto per arrivare sulla vetta del monte del successo. Che ho sbagliato così tanto, per arrivarci.

Ascolta, lo so che lo senti. Batte così forte il tuo cuore nel mio petto, tenta di spingere il sangue in ogni distretto, tenta ancora di portarmi sano e salvo fuori da questa situazione. Come hai sempre fatto tu, Tara. Ma è inutile, ormai. La ferita all’addome non guarisce più, e ho fatto appena in tempo a ritirarmi nel bosco prima di accasciarmi a terra come il più miserabile dei perdenti. Sto arrivando, Tara, mi senti? Sto morendo anche io.
Il sangue scivola fuori dalla bocca, aperta alla ricerca di ossigeno. Un pugno di uno di quei Cavalieri Fantasma mi ha deviato il setto nasale, e oltre al sangue adesso anche l’aria inizia a scarseggiare. Eppure, non vorrei ancora morire. È un’ingiustizia morire adesso, ora che mi avevano quasi fatto credere di poter ricominciare. Ora che c’avevo trovato gusto, nel salvare vite altrui, è la mia quella che mi tradisce. Tara, sto morendo. Lo so che mi vedi. Anche io ti vedevo morire, quel giorno, minuto dopo minuto. E non ho fatto niente.
Non mi aspetto tu faccia qualcosa. Non mi aspetto tu renda questo momento meno doloroso. Io non l’ho fatto, quando ne ho avuta occasione. E tu certo hai ben poche occasioni da sfruttare, da otto anni a questa parte.

Qualcuno mi ha toccato. Nonostante gli occhi chiusi e il dolore ormai diffuso in ogni parte del corpo, ne sono certo, qualcuno mi ha toccato. Mi ha preso per le spalle, mi ha trascinato per qualche metro. “Cazzo Theo, apri gli occhi!”, ho sentito dire. E ho sorriso, sputato sangue. Mi dispiace Tara, che tu non abbia avuto l’occasione di sorridere così, prima di morire.
È uno di quelli a cui ho salvato il culo stanotte, sai? Chissà come ha fatto a trovarmi. Quello che mi ha tirato fuori dall’Inferno, per usare i miei poteri, quando io di poteri non ne ho più da un pezzo. A lui ho scelto di salvarlo il culo Tara, a te no. Non te la prendere, è solo questione d’abitudine.

Una fitta all’addome mi fa gemere più forte. Il dolore di per sé non uccide, ma credo mi stia stancando talmente tanto che concorrerà all’arresto del tuo cuore. “Basta Liam, basta” cerco di dire, senza aprire gli occhi. “Lascia fare, per una dannata volta.”
“Theo ma…” e da come gli muoiono le parole in bocca, capisco che solo adesso si è soffermato a guardarmi addosso. Decido di provare ad aprire gli occhi, tanto morirò lo stesso, che lo faccia oppure no. E questa potrebbe essere forse la persona più vicina ad un amico che io abbia mai incontrato.

“Theo” mi dice soltanto. Sorrido di nuovo, e il tuo cuore intanto rallenta. Liam mi guarda stranito, sconvolto, non si aspettava questa possibilità. Mi viene da piangere, Tara. Neppure io, ad essere sincero, me l’aspettavo. Ne ho vista di gente morire ma io… io non sono mai morto con loro. Non credevo sarebbe finita così.
“Forse…” sussurro “… È quello che mi merito.” Ma non ci credo davvero. E Liam lo sa. “Non oggi” mi dice.
Il dolore si fa più intenso, fino quasi a sparire. E tu sei vicina, sento il tuo fiato sul collo. Sei venuta tante volte a riprenderti il tuo cuore. Ma questa volta, indossi gli occhi tristi di Liam. Così io chiudo i miei  e ti lascio fare. Sperando che questa, sia l’ultima volta.

Angolo autrice
Non s’abbia a vedere che questa 6a mi ha traumatizzata. Mi ha sconvolto il cervello, davvero. Aggiungiamo questo simpatico evento chiamato Maturità che si fa sempre più reale (matematica interna e fisica esterna?!Really?!), e io sono ufficialmente fuori di testa.
Ora, non ho effettivamente idea da cosa derivi questa one shot. Probabilmente da un forte colpo alla testa, ma tant’è. Ieri la tastiera dopo tanto tempo mi ha richiamata prepotentemente e questo è il risultato. Mi è sembrato valesse la pena condividerlo col mondo, per una serie di validissimi motivi.
Uno dei pregi della stagione appena conclusa è stato sicuramente il procurarmi una tremenda ossessione per Theo Raeken. Mai provata troppa empatia per questo personaggio, ma si sa, il cattivo dal cuore spezzato ammalia molto. Beh, è riuscito ad ammaliare anche la sottoscritta.
Quindi, mi sono trovata nell’impellente necessità di leggere fanfiction su questo personaggio. Mi sono però presto scontrata con una dura verità: di italiano si trova ben poco, EFP è un po’ sguarnito da questo punto di vista, così mi sono dovuta arrendere a “cibarmi” degli immagina in inglese su Tumblr (ora non gridate allo scandalo, su, tutti prima o poi cadiamo in quel grande buco nero che sono gli immagina!).
Ma forse proprio questo vuoto, mi ha portata a pensare a scrivere qualcosa io in proposito.
Hanno aiutato poi, ovviamente, le ultime due puntate della 6a (credo di non essermi mai divertita tanto quanto nella 6x09, davvero) e una frase scovata per caso in un contest sul forum, che apre la qui presente creazione: “Ascolta/ come mi batte forte il tuo cuore” del premio Nobel Wislawa Szymborska, di cui vi consiglio caldamente questi versi -> http://www.ilpost.it/2012/02/05/ascolta-come-mi-batte-forte-il-tuo-cuore-ogni-caso-wislawa-szymborska/
E quindi, tra l’intento di parlare un po’ di quel Theo Raeken quasi sensibile che tanto piace a noi fangirl dal cuore di panna, e la voglia di far conoscere (o forse ero solo io l’ignorante in materia?) un’autrice come Wislawa Szymborska, eccomi qui.
Grazie per essere rimasti fino alla fine, un bacio e un abbraccio, nella speranza di ritrovarvi nei commenti pronti a chiacchierare con una pazza maturanda sclerata. Che adesso è anche orfana di Teen Wolf.