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Autore: _Zexion_    01/06/2009    5 recensioni
Quando si è innamorati, si fanno pazzie su pazzie.
E si dedicano canzoni, o meglio "serenate".
A volte si lascia da parte l'orgoglio e il cognome per dichiararsi all'unica persona, capace di entrare nel tuo cuore...
Sasuke lo sa. Perchè lui, tanti anni fa, l'ha fatto. La cosa più stupida della sua vita, ma che l'ha reso felice.
[Dedicata a Tensai86]
Genere: Generale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccomi tornata con una shot XD No, non è ancora la long fic che avevo promesso, ma ci sto lavorando su... piano alla volta si fa tutto u_u Avevo in mente un altra shot, che credo scriverò prossimamente, non so quando, e alla fine arriverà anche la long fic non temete ^^
La canzone è Serenata Rap di Jovanotti.

Ora, io questa storia non l'avevo per niente in mente XD La canzone soprattutto, ma me l'hanno... "commissionata" diciamo XD E allora eccola qua, dedicata interamente a Tensai86! Eh sì, questa song fic è per te :P Come promesso è arrivata visto? Spero ti piaccia ^^

Spero piaccia anche a tutti gli altri che la leggeranno ^^ Quindi, godetevi....



Serenata Rap



Se qualcuno gliel’avesse chiesto, lui avrebbe negato. Perché era una cosa decisamente poco Uchiha e non poteva crederci di averlo fatto veramente. Ma si sa, a volte cuore e cervello non vanno d’accordo e ne escono le cose più disparate.
Sasuke lo sa. Perché quel giorno, di tanti anni fa, lo aveva fatto…. Aveva fatto la cosa più stupida della sua vita, ma quella che aveva avuto il potere di fargli nascere un sorriso e sentirsi per la prima volta dopo tanto, felice…

Era stato più o meno quando aveva 13 anni. Prima di andare via da Konoha, prima che tutto cambiasse. Era una giornata calda, di Maggio e lui aveva deciso di fare la cosa più stupida della sua vita.
Sì, Sasuke Uchiha si sarebbe dichiarato. Non ne poteva più di vederlo ridere e scherzare con qualcun altro, di sentirlo parlare con Sakura in quel modo, di sentirsi… lontano da lui.
Lo voleva tutto per sé, solo per sé, era possessivo, era un Uchiha.
Proprio per questo si era preparato tutto tempo prima.
Aveva preso uno striscione ed era corso verso le case più in là di Konoha, verso la casa di Naruto.

Il suddetto ragazzo, stava tranquillamente cenando con una ciotola di ramen, con indosso una canotta bianca e i suoi fedelissimi boxer verdi con sopra le ranocchie, e il famoso cappello nero con i dentoni, quando sentì qualcuno cantare fuori dalla finestra.

Se t’incontro per strada non riesco a parlarti
mi si bloccano le parole non riesco a guardarti
negli occhi mi sembra di impazzire
se potessi amplificare
il battito del mio cuore sentiresti
un batterista di una band di metallo pesante
ed è per questo che sono qui davanti
perché mi viene molto più facile cantarti una canzone
magari che la sentano i muri e le persone
piuttosto che telefonarti e dirti tutto faccia a faccia
rischiando di fare una figuraccia;
sono timido ma l’amore mi dà coraggio
per dirti che da quando io ti ho visto è sempre maggio
e a maggio il mondo è bello e invitante di colori
ma ancora sugli alberi ci sono solo fiori
che prima o poi si dice diverranno pure frutti
e allora tu che fai? golosamente aspetti,
aspetti che quel desiderio venga condiviso
io sono qui davanti che ti chiedo un sorriso,
affacciati alla finestra amore mio.

Posò le bacchette sul tavolo, sicuro di star sentendo male. Sembrava…. Una serenata? Ridacchiò, pensando a quella povera ragazza che stava sorbendo quella canzone… quel ragazzo doveva avere davvero una bella fantasia per cantare una serenata proprio lì, così.
Riprese a mangiare il suo ramen, riflettendo mentre muoveva un pò la testa a ritmo di musica.
Nonostante tutto quel ragazzo era bravo a cantare, la canzone era carina, gli piaceva…
Sospirò, infondo anche lui avrebbe voluto qualcuno che gliela cantasse…
L’immagine di un ragazzo moro di sua conoscenza lo fece arrossire, quando si rese conto di una cosa.

“Ma non ci sono ragazze in questo posto….”

Affacciati al balcone rispondimi al citofono
sono venuto qui col giradischi e col microfono
insieme al mio complesso per cantarti il sentimento
e se tu mi vorrai baciare sarò contento
e questa serenata è la mia sfida col destino
vorrei che per la vita noi due fossimo vicino
una serenata rap per dirti che di te
mi piace come mi guardi mi piace come sei con me
mi piace quel tuo naso che s’intona con il mondo
mi piace il tuo sedere così rotondo
da rendere satellite ogni essere vivente
mi piaci perché sei intelligente
si vede dalle tue mani come le muovi
mi provochi pensieri e sentimenti sempre nuovi
nei tuoi fianchi sono le alpi nei tuoi seni le dolomiti
mi piace quel tuo gusto nello scegliere i vestiti
quel tuo essere al di sopra delle mode del momento
sei un fiore che è cresciuto sull’asfalto e sul cemento

Si corrucciò. Inequivocabilmente stava parlando di una ragazza, ma iniziava a pensare che ci fosse qualcosa di strano. Insomma, non ce ne erano lì di ragazze… in più, quella voce….

- Non possibile! -

Si alzò di scatto dalla sedia, arrossendo tremendamente. Era Sasuke! Sentì il cuore battere velocemente, mentre andava alla finestra.
Era stupido pensarlo, davvero, era un eresia, Sasuke che gli cantava una serenata? Scosse il capo, no, non poteva essere possibile….

Fuori dalla finestra della casa di Naruto, Sasuke cantava, leggermente rosso in viso. Stava facendo la figura del pollo, lì fuori a cantare e Naruto nemmeno si faceva vedere…. Sospirò, prendendo fiato e riprese a cantare, mentre il cuore ebbe un sussulto, quando vide una figura avvicinarsi alla finestra…

Affacciati alla finestra amore mio,
affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio
per te da questa sera ci sono io

Naruto aprì la finestra, diventando rosso. Era davvero Sasuke. Non riusciva a crederci…

- Teme! Che diavolo fai davanti a casa mia? -

Sasuke sorrise, non rispondendo. Primo passo del suo piano svolto, Naruto si era affacciato. Ora arrivava il punto 2, farglielo capire…

Serenata rap serenata metropolitana
mettiti con me non sarò un figlio di puttana
non ci credere alle cose che ti dicono di me
sono tutti un po’ invidiosi chissà perché
io non ti prometto storie di passioni da copione
di cinema, romanzi e che ne so di una canzone
io ti offro verità corpo anima e cervello
amore solamente amore solo solo quello

Naruto si guardò freneticamente intorno. C’era qualcuno che si era avvicinato per capire cosa stesse succedendo, qualcun’altro che li guardava curiosi, ma di una ragazza neanche l’ombra. Tornò a guardare Sasuke, sicuro che I suoi occhi fossero proprio su di lui e arrossì ancora di più.

“Dice… dice davvero a me?”

Affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio
per te da questa sera ci sono io

Sasuke riusciva a scorgere il volto di Naruto, sempre più rosso e dentro di sè il suo cuore fece una capriola. Naruto lo stava guardando imbarazzato e voleva credere con tutto sè stesso che quell’imbarazzo fosse dovuto al fatto che ricambiasse ai suoi sentimenti.
Sapeva che intorno a lui si era radunata una piccola folla, ma non gli importava. Quel giorno, non era un Uchiha, era Sasuke, Sasuke e basta.

Amor che a nullo amato amar perdona porco cane
lo scriverò sui muri e sulle metropolitane
di questa città milioni di abitanti
che giorno dopo giorno ignorandosi vanno avanti
e poi chissà perché perché chissà
per come nessuno sa perché perché chissà
per come due sguardi in un momento sovrappongono un destino
palazzi, asfalto e smog si trasformano in giardino
persone consacrate dallo scambio di un anello
e un monolocale che diventerà un castello,
affacciati alla finestra amore mio.

- Sas’ke….-

Naruto lo guardava, un po’ imbarazzato, non sapendo cosa dire. Perché gli stava facendo quella dichiarazione? Eppure, fino a pochi giorni prima litigavano ancora come se fosse tutto normale. Aumentò la presa sul cornicione del davanzale, era sera, e bene o male, la luce della luna riusciva a far distinguere le figure.

“Fa che sia per me… dici a me vero Teme?”

Nei tuoi fianchi sono le alpi nei tuoi seni le dolomiti
mi piace quel tuo gusto nello scegliere i vestiti
questo essere al di sopra delle mode del momento
sei un fiore che è cresciuto sull’asfalto e sul cemento.

Ridacchiò, quella strofa era stupida. Non aveva senso, perchè lui era un ragazzo. Si sporse dal davanzale, pronto a saltare e rifilargli un pugno, quando vide Sasuke prendere uno striscione e aprirlo.
Spalancò gli occhi, quasi cadendo all’indietro, mentre Sasuke lo guardava –leggermente rosso?- sorridendo appena….
Erano I suoi occhi che facevano brutti scherzi, o c’era davvero scritto quella frase?

Affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio

Non gli importò più nulla. Altro che affacciarsi alla finestra. Saltò dal balcone, finendo sulla terrazza lì davanti dove Sasuke lo guardava e cantava. Con addosso la tenuta da notte si avvicinò, guardandolo negli occhi, mentre Sasuke sorridendo abbassava lo striscione e cantava l’ultimo pezzo, di quella canzone…

affacciati alla finestra amore mio
affacciati alla finestra amore mio
per te da questa sera ci sono io.

- Sei solo un Teme….-

Sasuke scrollò le spalle, guardandolo divertito al rossore sulle sue gote, che sicuramente doveva avere anche lui e lo attirò a sé, stringendolo tra le sue braccia.

-No, sono solo innamorato Dobe…-

Naruto ridacchiò imbarazzato, mentre il suo adorato cappello da notte gli veniva sfilato dalla testa e buttato sulla terrazza, a fianco dello striscione. I capelli sbarazzini si liberarono al vento e la luce della luna li fece risplendere come fili d’oro.

-Qual è la tua risposta Dobe?-

Naruto si imbronciò, facendo finta di essere offeso e di pensarci, per poi sorridere divertito.

-Non lo so… come mi convinceresti Teme?-

E sul volto di Sasuke tornò quel ghigno tipicamente Uchiha, mentre lo stringeva a sé e gli avvicinava il volto al suo. Le labbra ad un passo l’uno dalle altre, i respiri che si mischiavano, gli occhi che si guardavano pieni di aspettativa e alla fine, il tocco che entrambi bramavano da molto. Quello iniziale sfiorarsi di labbra che si trasformò in un bacio dolce, passionale, romantico.
Quando si staccarono, Naruto appoggiò la testa alla spalla di Sasuke, nascondendo il volto completamente rosso.

-Ok Teme, sei stato convincente….-

E Sasuke lo strinse a sé sorridendo. Fase finale del piano, riuscita.

Sasuke guardava fuori dalla finestra di casa sua. Ormai aveva 20 anni, non più 13. Avevano passato un sacco di cose insieme, dalle più tristi, alle più dolci, alle più dolorose, alle più felici…. Ed erano ancora insieme. Dopo 4 anni, da quando lui era tornato a Konoha… Naruto lo aveva riportato indietro, e adesso aveva una casa.

Serenata rap serenata metropolitana
mettiti con me non sarò un figlio di puttana
non ci credere alle cose che ti dicono di me
sono tutti un po’ invidiosi chissà perché
io non ti prometto storie di passioni da copione
di cinema, romanzi e che ne so di una canzone
io ti offro verità corpo anima e cervello
amore solamente amore solo solo quello

Abbassò lo sguardo su Naruto, che fuori dalla finestra lo guardava ghignando e scosse il capo sconsolato. Naruto sarebbe stato sempre e solo un Dobe.. Rimise a posto quel lembo di stoffa bianca con quella scritta ormai sbiadita, mentre un sorriso faceva capolino sul suo volto, mentre raggiungeva l’amante. In quella scatola dentro l’armadio, lo striscione restava lì, affiancato dal vecchio cappello da notte di Naruto. Sul suo bianco immacolato, una scritta:

”I ♥ Naruto”

  
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