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Autore: pritt    03/02/2017    3 recensioni
sono passate due settimane dalla morte di Sirius ed Harry si sente ancora tremendamente in colpa. Silente lo ha rimandato a vivere dai Dursley per l'estate senza rendersi conto di aver messo Harry in grave pericolo.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Severus Piton
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Sono due settimane che Harry si trova dai Dursley. Si ricorda bene di quando, poco dopo la morte di Sirius, Silente gli disse che quell'estate sarebbe dovuto tornare dai suoi zii, da coloro che lo avevano picchiato ed umiliato fino all'età di tredici anni, fino a che il suo padrino lo aveva salvato portandolo a vivere con sé. Ma ora lui se n'era andato, era morto, ed Harry sapeva bene che era tutta colpa sua.

Erano ormai le due di notte ma Harry non riusciva a dormire, aveva paura di dormire, perché ogni notte da dopo la morte di Sirius aveva degli incubi atroci che gli facevano distruggete tutto ciò che aveva intorno, nonostante lui non se ne rendesse conto. Ciò naturalmente non fu ben visto dai Darsley, i quali ogni mattina non perdevano l'occasione per rinfacciargli che non lo facevano dormire bene e che doveva controllarsi.

Alla fine però cedette al sonno e poco dopo iniziò a sognare...li vedeva uno ad uno davanti a sé: Sirius, Cedric, sua madre e suo padre...prima lo guardavano sorridenti, poi il loro sorriso iniziava a svanire e ognuno iniziò a parlare dicendo che era tutta colpa di Harry se non c'erano più...e infine rivedeva esattamente le loro morti, una dopo l'altra...

Harry non ebbe neanche il tempo di riprendersi dal sogno che zio Vernon entrò come una furia in camera sua << ALZATI! ADESSO BASTA, MI SONO STANCATO, OGNI NOTTE LA STESSA STORIA, NON RIESCO Più A CHIUDERE OCCHIO DA QUANDO SEI ARRIVATO! AVANTI SCENDI DAL LETTO ED ESCI DALLA STANZA SUBITO!>> Harry ancora intontito, non ebbe la forza e neanche la voglia questa volta di ribattere, era stanco anche lui, e così obbedì, scese dal letto e si avviò verso la porta quando un dolore fortissimo gli rimbombò sulla testa e nel giro di pochi secondi cadde a terrà svenuto.

Zio Vernon lo aveva colpito con una vecchia mazza da baseball di Dudley e ora lo stava riponendo sul suo letto. Gli legò con delle cinghie braccia e gambe e attese che il ragazzo si svegliò...non aveva ancora finito con lui.

Harry aprì gli occhi debolmente sentendo un gran bernoccolo dietro la testa, non aveva capito cosa fosse successo ma quando si girò e vide suo zio la situazione gli fu subito molto chiara: Zio Vernon lo stava per punire.

<< sono davvero stanco di te ragazzo, pensavo di essermi liberato di te due anni fa ma mi sbagliavo, sei tornato>> e un pugno violento raggiunse in piena faccia Harry. << sei una vera seccatura, anche il tuo caro patrigno non è riuscito a tenerti per più di tre anni >> e una gomitata raggiunse lo stomaco di Harry. << ahh ma lui è morto vero ?! È lui che chiami tutte le sere vero ?! Anche lui morto a causa tua non è così ?! Anche i tuoi genitori d'altronde sono morti per colpa tua..se tu non fossi mai nato..oppure potevano avere altri figli comunque..>> calci e pungi raggiunsero tutto il corpo di Harry. << la verità è che tutti coloro che ti stanno vicino finiscono per morire ragazzo, ma io non voglio fare questa fine, tocca a te questa volta!>> e altri calci e pugni raggiunsero Harry che ormai semicoscente vomitava sangue. << io, tua zia e Dadley partiamo oggi per una lunga vacanza e torneremo verso inizio Settembre, mi raccomando, quando torno voglio trovarti morto! >> e con un ultimo pugno in faccia ad Harry, zio Vernon uscì dalla stanza chiudendo a chiave la porta ed Harry svenne.

Tre giorni dopo Harry si risvegliò, gli ci volle qualche minuto per ricordarsi cosa era successo e perché aveva dolore ovunque, poi il panico lo assalì: la stanza stava andando a fuoco. Provò e riprovò più volte a liberarsi dalle cinghie che lo tenevano ben saldo al letto ma fu tutto inutile, ma prima che i sensi lo abbandonarono di nuovo a causa del fumo inalato, provò un ultimo tentativo disperato, con tutte le sue forze evocò un patronum pur non avendo la bacchetta e ormai senza più forze gli disse solamente << vai dalla signora fig >> e svenne di nuovo.

Arabella Fig era seduta tranquillamente sulla sua comoda poltrona bevendo una tazza di thè, quando all'improvviso dalla finestra aperta di casa sua entrò un cervo argentato. Attratta da quell'animale la signora fig lo seguì e il cervo a portò davanti alla finestra che puntava sulla casa dei Dursley. Quando vide la casa in fiamme immediatamente capì e corse al camino, prese della metropolvere e disse << ufficio di Albus Silente, Hogwarts >>.

Silente stava discutendo con Piton e la Mcgranitt su come convincere il ministro a togliere la Umbridge da Hogwarts, visto che nonostante l'anno scolastico fosse finito lei era ancora nella scuola, quando ad un tratto un'ondata di polvere uscì dal camino seguita dalla signora Fig.

<< Arabella, cosa ci fa qui, è successo qualcosa ad Harry ? >> chiese subito Silente.

<< Si signore, il patrono del ragazzo è venuto poco fa in casa mia, e ho visto che la casa dei Dursley sta andando a fuoco ma loro sono partiti già stamattina...penso che il ragazzo sia rimasto intrappolato dentro o non mi avrebbe mai mandato il suo patrono >>

<< ci fosse un'estate in cui Potter non combina qualcosa di stupido! >>

<< Severus per favore..forse gli è davvero successo qualcosa di grave, Albus dobbiamo andare subito a controllare! >> disse Minerva.

<< certamente, andate voi due o la Umbridge si insospettirà se andiamo tutti e tre, mi raccomando una cosa, se Harry è ferito portatelo ad Hogwarts no al S. Mungo..ora che tutti sanno che è il prescelto potrebbe essere rischioso portarlo in posti pubblici. >>

<< d'accordo! >> rispose la Mcgranitt e trascinando Piton con sé andarono al camino.

Arrivati nel salotto della signora Fig, Minerva e Piton vedendo le fiamme dalla finestra, corsero immediatamente dentro la casa dei Dursley, facendosi a vicenda un incantesimo protettivo contro il fuoco e il fumo. Controllarono in ogni stanza ma di Harry nessuna traccia, così andarono al piano superiore. Videro subito che c'era una porta chiusa a chiave, non prometteva nulla di buono.

Grazie ad un incantesimo riuscirono ad entrare e una volta dentro la stanza perfino Severus Piton rimase senza parole e un ondata di panico lo colpì: Harry Potter era disteso sul letto, sembrava morto, la faccia e il corso erano inzuppati di sangue e pieni di bruciature.

Immediatamente Severus e Minerva presero il ragazzo e si ritrovarono nell'infermeria di Hogwarts.  

   
 
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