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Autore: AbcdefG97    04/02/2017    2 recensioni
Hermione Granger scopre una parte di sé che la sua famiglia le aveva nascosto, tutto ciò che credeva di essere svanisce in pochi minuti. Potrebbe comunque continuare a vivere la sua vita come prima, ma sarà questo il suo desiderio?
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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DALLO SCORSO CAPITOLO:

con la speranza che almeno quel giorno tutto sarebbe andato per il meglio.  

 

One day, two birthdays

 

Per il meglio?

 

Ah ah… Beh Hermione non aveva iniziato quella giornata con il piede giusto a dir la verità visto che tutti i suoi cari amici si erano catapultati nella sua camera da caposcuola dove lei, ovviamente, dormiva beata. Questi suddetti amici erano certi di aver fatto una cosa carina svegliandola con tutte le possibili riproduzioni musicali che una decina di corpi umani possono sviluppare. La ragazza stava per ucciderli ma poi Harry, con il suo faccino da angioletto, si posizionò davanti al letto dell'amica con un'enorme scatola in mano ''Tanti auguri Herm, ti voglio tanto bene!'' disse per poi abbracciarla più forte che poteva ''Grazie Harry, anche io te ne voglio tantissimo.'' rispose la ragazza a fatica ‘'Tanti auguriiiii!'' urlò invece Ron saltando sul letto addosso ai suoi migliori amici e, scattata una foto così tenera dei tre, il resto dei grifondoro si catapultò con molta poca grazia sui tre ragazzi gridando ''Buon compleanno, Herm!'' con un coro molto inquietante. 

Dopo che la dolce e angelica ragazza ebbe ringraziato e poi cacciato a calci fuori dalla sua camera tutti quanti, Harry le consegnò l'enorme scatola decorata con ghirigori dorati su uno sfondo rosso fuoco da cui uscì fuori un grande libro che in realtà era un album fotografico contenente migliaia e migliaia di foto ritraenti Hermione, Harry e Ron e tutti coloro che amavano. La ragazza vedendo tutti quei bellissimi ricordi si emozionò e abbracciò di nuovo i due ragazzi ''Siete i migliori, vi adoro, grazie'' tirò su con il naso e continuò a piangere abbracciandoli più forte che poteva ‘'Herm meriti molto molto più di questo, per ciò che sei, per quello che fai per noi…’’ le disse dolcemente Harry e Ron annuì stringendole la mano. ‘’Va bene ora dobbiamo proprio scappare, abbiamo gli allenamenti di quidditch! Ci vediamo in giro!’’ e con un sorriso che sembrava essere dolce Harry e Ron si ritirarono dalla sua stanza, senza darle il tempo di salutarli. Così si alzò finalmente dal letto e decise di andarsi a fare un bel bagno rilassante e di prendersela con calma quella giornata, se fosse mai stato possibile. 

Preparò l’asciugamano e si rifugiò nel bagno, iniziò a far scorrere l’acqua nella vasca e l’odore del bagnoschiuma pian piano si propagò nell’aria. Immediatamente la mente di Hermione iniziò a lasciar perdere la realtà, era in quei rari momenti che la ragazza riusciva a staccare la spina e poi quella giornata sembrava essere molto impegnativa anche se i suoi amici cercavano in tutti i modi di non farla esaltare riguardo il suo compleanno. In realtà una cosa che avrebbe sicuramente fatto quel giorno era passare un po’ di tempo con suo fratello, si erano già messi d’accordo quando Katherine aveva fatto promettere loro che avrebbero passato il compleanno insieme. Per quel giorno sentiva che poteva dimenticare i problemi che normalmente la perseguitavano e pensare a se stessa e a Mark.

 

Il fratello di Hermione nel frattempo aveva già svaligiato la cucina di Hogwarts con l’aiuto di Blaise e aveva posto tutto in un cestino, era felicissimo perché avrebbe passato la giornata con sua sorella. Draco era ancora a letto e per questo gli era infinitamente grato, sennò avrebbe dovuto sopportare la sua faccia disgustata tutto il tempo per ciò che aveva preparato per la sorella. Si sedette sul divano della sua sala comune, vuota come non lo era mai stata, aspettando che arrivasse Hermione e sperando in un passaggio casuale di Daphne da quelle parti. Ovviamente il ragazzo era molto fortunato, infatti la ragazza passò proprio di lì e, come ogni volta che la vedeva, Mark si sentì al settimo cielo. ‘’Buongiorno mia cara’’ Daphne si girò sorpresa verso la sua voce e i suoi occhi azzurri spaventati si incatenarono a quelli dorati del ragazzo che le stava sorridendo ‘’Oh ci mancavi solo tu! Tutti in Sala Grande stanno dando i numeri perché quel grande idiota di Dean Tomas ha visto una signora spaventosa con i capelli rossi… Ridicolo! Si è mai visto girovagare una persona a caso per tutta Hogwarts ?!’’ la ragazza infuriata si buttò sulla poltrona affianco al divano dove Mark era seduto, che la guardava spaventato ‘’Hai detto signora con i capelli rossi?’’ ‘’Oh per Salazar! Ora ti ci metti anche tu? Non hai idea, ha scatenato il panico! Possibile che non può esserci un anno normale in questa scuola?’’ Mark vedendo la sua faccia preoccupata avvicinò la sua mano a quella della ragazza, sfiorandola leggermente ‘’Senti lo so che ne avete passate tante, ti capisco, vedo i segni della guerra in tutti voi. Ma so anche che se c’è gente che può superare un problema, questa gente siete voi… E credimi questa tipo con i capelli rossi l’abbiamo vista anche io ed Hermione, quindi non possiamo permetterci di prendere questa cosa troppo alla leggera.’’ la ragazza si stupì della sincerità di Mark e infine fece un leggero sbuffo e la sua faccia si fece estremamente triste ‘’Tua sorella ed i suoi amici sono pronti a tutto per proteggere gli altri, ma io… io sono scappata pur di salvarmi la pelle e non credo di essere in grado di aiutare neanche questa volta.’’ Mark stavolta le strinse la mano e la ragazza alzò lo sguardo ‘’Sei una ragazza estremamente intelligente e se vuoi aiutare scommetto che ci sono tanti modi per farlo, non bisogna essere per forza eroi. Inoltre questa tipa con i capelli rossi potrebbe essere qualsiasi cosa, non è detto che sia per forza cattiva…’’ ‘’Sì è vero’’ disse la ragazza alzandosi dalla poltrona e dando le spalle al ragazzo ‘’Ah comunque buon compleanno, Mark’’ disse sorridendo senza che il ragazzo potesse vederla mentre andava via. Ma lui sorrise come un ebete, estremamente felice e impaziente ormai di vedere la sorella. 

Costei non tardò ad arrivare e fu estremamente felice di constatare che non ci fossero tante serpi in giro. Appena Mark la vide, il suo sorriso, se possibile, si fece ancora più grande. ‘’Tanti auguri, mia cara, splendida e fantastica sorella!’’ la ragazza sorrise e gli si buttò addosso ‘’Buon compleanno, mio caro e sciocco fratello’’ e gli diede un bacio sulla guancia, si abbracciarono per molto tempo, in cui entrambi cercarono di memorizzare il più possibile per sanare quegli anni in cui entrambi erano mancati per l’altro. ‘’Allora cosa facciamo di bello oggi?’’ chiese la ragazza che aveva nel frattempo sciolto l’abbraccio ma era ancora seduta sulle gambe del fratello ‘’Beh… Io ho procurato un po’ di cibo dalle cucine e non ti preoccupare, ho fatto tutto io, gli elfi non mi hanno aiutato’’ la ragazza tirò un sospiro di sollievo e sorrise ‘’Stupendo! Ma non mangeremo mica qua? Io non posso passare altro tempo qui dentro!’’ e vedendo tutte le decorazioni verdi e nere, la sua faccia iniziò a far vedere i segni del disgusto ‘’Va bene, e dove possiamo andare quindi?’’ il ragazzo alzò gli occhi al cielo ‘’Mh… Forse conosco un posto’’ saltò giù dal divano e tirò via il gemello ‘’Guarda che neanche io voglio stare rinchiuso a Grifondoro!’’ disse Mark offeso ‘’Oh ma non ti preoccupare, non andremo là anche perché lì c’è troppa gente in giro’’ ‘’Perfetto’’ Mark ghignò e seguì la sorella per i corridoi della sala comune di Serpeverde, che la ragazza non avrebbe mai e poi mai pensato di conoscere così bene, un giorno.

 

Quella mattina sembravano essere tutti felici e spensierati. Tutti, tranne lui, Draco Malfoy, che se ne stava seduto sul letto tutto sudato e con una faccia scioccata: gli occhi spalancati, la bocca aperta per il fiatone e un colorito alquanto verdognolo. 

Infatti quella notte, per lui, era stata abbastanza disastrosa: un po’ dopo la mezzanotte avevano brindato con dell’ottimo champagne per il compleanno di Mark e, come mai gli era successo prima, quello sciocco bicchiere di champagne gli aveva letteralmente ammazzato lo stomaco dal bruciore e come se non bastasse quella notte aveva avuto un incubo dietro l’altro, non ricordava molto al riguardo ma che ci fossero dei capelli rossi era l’unica cosa di cui fosse certo. In ogni caso quella mattina aveva tante cose da fare e doveva assolutamente alzarsi e mettersi a lavoro per lo scherzo destinato alla non-più-mezzosangue e ci aveva pensato a lungo prima di addormentarsi tutto dolorante. Doveva assolutamente recuperare tutto ciò che gli serviva per quella sera, quindi si alzò dal letto con ancora i vestiti del giorno prima addosso e si rifugiò in bagno. Decise di farsi una doccia veloce per svegliarsi per bene, poi si vestì e uscì pronto per fare un salto ad Hogsmeade e comprare tutto l’occorrente. 

 

Harry e Ron nel frattempo stavano controllando la lista delle cose da fare per quella sera, per niente preoccupati dalle chiacchiere riguardo quella signora dai capelli rossi, almeno per quel giorno. Ron cercava ancora di convincere l’amico a non condividere la festa con i serpeverde, e, ogni volta che metteva l’argomento in mezzo, Harry doveva ripetergli che purtroppo il fratello di Hermione era un serpeverde, che aveva amici serpeverde e che quindi avrebbero dovuto sopportare tutto ciò, perché i due fratelli dovevano, ma soprattutto volevano, festeggiare insieme il compleanno. Al che Ron rispondeva con un classico ‘’Miseriaccia!’’. 

Dopo un po’ tutti i grifondoro e un mucchio di serpeverde si presentarono nella stanza delle necessità pronti ad organizzare il tutto. Ovviamente nessuno avrebbe mai detto che un giorno grifondoro e serpeverde avrebbero collaborato e forse fu anche per questo che i professori, che di certo non potevano essere completamente ignari di tutto quel viavai di gente, chiusero un occhio, se non due. Comunque era quasi tutto pronto: burrobirra a sufficienza c’era, whiskey incendiario anche e la vodka babbana, tanto amata da Mark, pure. Gli alcolici in pratica c’erano tutti e ovviamente non poteva mancare lo champagne. Del cibo sfortunatamente se n’era occupato qualcuno di serpeverde e ciò poteva solo significare avvelenamenti di massa. Ginny, nel frattempo, si occupava della lista degli invitati e dell’allestimento della festa in generale. 

‘’Ok ragazzi è quasi tutto pronto! Voi sapreste dirmi dove sono i festeggiati?’’ disse Ginny, che si stava ammazzando affinché fosse tutto perfetto quella sera. ‘’Oh Mark mi ha detto che avrebbero passato il pomeriggio insieme, se non sbaglio. Non so precisamente dove, ma sicuramente lontano dal castello’’ Blaise parlò quasi senza forze, anche lui stanco di tutto quel lavorare, non era proprio abituato lui al lavoro… ‘’Bene almeno staranno lontani da qui, Hermione comunque è troppo furba per credere che l’abbiamo completamente abbandonata proprio il giorno del suo compleanno e anche troppo gentile visto che fa finta di niente…’’ disse Ron che in quel momento stava mangiando ‘’In effetti… Ora comunque devo andare a prendere le ultime cose, ci vediamo stasera ragazzi! Presto ci sarà un’ulteriore sorpresa, quella vera in pratica, per i gemelli e questa sorpresa ce li porterà direttamente qua’’. Harry sorrise contento di essere l’unico a conoscenza di tale segreto e se ne andò, dicendo a tutti di essere puntuali alle 21.

 

Hermione e Mark sedevano su un bellissimo prato verde, che si trovava nei pressi di Hogsmeade, non molto lontano dalla via principale. Un posto che in pochi conoscevano e tra questi c’era fortunatamente Hermione che, per uscire fuori con il fratello e non farsi riconoscere, quel giorno, si era incappucciata per bene. Iniziarono pian piano a cacciare tutto il cibo dal cestino che aveva portato Mark ma poi pian piano arrivarono dei gufi che trasportavano dei grossi pacchi. Si appoggiarono intorno al cestino e dopo aver lasciato le cose davanti ai due gemelli, si agitarono, in cerca di cibo. Mark diede loro da mangiare delle patatine e i rapaci se ne andarono senza emettere altro suono. Hermione lesse quindi il biglietto inviato dai genitori: 

 

‘’Cari figli miei, 

anche quest’anno purtroppo non sono stata presente in questo giorno così importante, ma finalmente ora posso spedirvi questa lettera e sapete che io e vostro padre esistiamo e in tutti questi anni non abbiamo desiderato altro che essere vicini a voi nel miglior modo possibile. Lo so ci vorrà tempo per abituarvi a tutta questa storia ma vi prometto che noi saremo sempre al vostro fianco perché vi amiamo e siete la nostra vita, dal momento in cui abbiamo scoperto di aspettarvi. Nove mesi di tortura… Nove mesi in cui fantasticavamo su come sarebbe stata bella e felice la nostra vita dopo il vostro arrivo. E invece tutto è andato diversamente, vi preghiamo ancora una volta di scusarci per non esserci stati in tutti questi anni. Buon compleanno, miei tesori, dalla vostra mamma, festeggiate e cercate di non fare troppi guai. Non potete neanche immaginare quanto vorremmo essere lì con voi in questo momento, ci mancate infinitamente e vostro padre si annoia ormai senza avervi tra i piedi. Inoltre anche lui vorrebbe augurarvi di passare un buon compleanno e di tenere le persone di sesso maschile lontane dalla nostra fantastica e bellissima Hermione. Mark anche tu sei bellissimo, anche perché sei il figlio che assomiglia di più a Tom, inoltre hai un certo fascino che di certo non può passare inosservato. Vostro padre vi ama tantissimo ed ha tantissimi regali da darvi. Ovviamente queste ultime frasi erano scritte dal vostro sciocco padre che mi ha rubato la penna. Mark, so che non c’è bisogno di ribadirlo ma lascia libera Hermione e non stare a sentire tuo padre. Vi aspettiamo a Natale mi raccomando, ci saranno anche i nonni, che sono tanto impazienti di vedervi tutti e tre, spero che Robert vi abbia fatto gli auguri, purtroppo non vediamo da tempo anche lui, visto che è super impegnato con lo studio per diventare medimago. 

Baci dalla vostra mamma e il vostro papà.

Tanti Auguri, miei amatissimi tesori.

P.S. Il nostro nuovo gufo Rudolph ha sempre fame quindi di sicuro aspetterà da voi del cibo. Il pacchetto che vi ha portato è una sciocchezza, ma speriamo che vi piaccia.’’ 

 

Mark ascoltò Hermione, che lesse la lettera con calma, e vide una lacrima bagnarle la guancia. Anche lui in effetti era emozionato, non credeva che fosse possibile amare delle persone conosciute da così poco tempo, solo perché erano i suoi genitori. Eppure era proprio così, li amava tantissimo, avrebbe fatto qualsiasi cosa per loro. A volte l’amore tra genitori e figli era proprio questo, un legame innato e inscindibile, che molti, nel corso della propria vita, desiderano e molti altri denigrano. 

Tuttavia i ragazzi decisero che tutto quel cibo non poteva essere sprecato e così iniziarono a mangiare in silenzio, nel rispetto dei pensieri dell’altro. C’era tra loro questa strana sintonia che li faceva stare così bene anche senza emettere il minimo suono, non c’era alcun bisogno di utilizzare le parole per esprimersi; ovviamente non leggevano nel mente dell’altro era più una cosa fisico-chimica che magica. Comunque, dopo aver mangiato e dopo aver letto tutte le lettere da parte dei nonni e familiari vari, decisero di andare a fare una passeggiata per le strade di Hogsmeade per poi tornare finalmente al castello. Ma proprio mentre stavano per pulire il tutto la grande sorpresa arrivò: Robert apparve, smaterializzandosi con grande maestria, proprio di fronte ai fratelli con un grande pacco in mano e un enorme sorriso stampato in faccia ‘’Buon compleanno, miei cari fratellini!’’, i due restarono per un attimo scioccati dalla visita ma poi Hermione gli saltò addosso con gran foga, facendo cadere entrambi ‘’Robert! Oh che bello vederti, mi sei mancato tantissimo, che bella sorpresa!’’ lo abbracciò forte e poi si spostò affinché anche Mark potesse salutare il fratello con un abbraccio e un paio di pacche sulle spalle ‘’ In effetti ci mancavi’’ ammise poi il biondino ‘’Ma non così tanto’’ disse infine con aria da snob. ‘’Mh certo, non faceva altro che dire: chissà dov’è Rob adesso? Che starà facendo? Secondo te gli manchiamo?’’. Il ragazzo in questione si fece leggermente rosso sulle sue fantastiche guanciotte ‘’Oh ma che dolce il mio fratellino…’’ disse Robert prima di buttarglisi addosso per abbracciarlo, davvero stavolta ‘’Che c’è le serpi ti hanno fatto diventare un ghiacciolo fratellino?’’, Mark sbuffò e infine sorrise ‘’Mai!’’ così prese la sorella per le gambe e la buttò a terra, così iniziò una guerra senza fine.

Più tardi poi decisero davvero di farsi quella passeggiata per Hogsmeade ed Hermione fece loro da Cicerone, ovviamente con grande abilità. Bevvero amabilmente burrobirra in quantità industriale ai Tre Manici di Scopa, osservati da tutti i ragazzi lì presenti; continuarono il cammino e Robert decise che Mielandia era diventato il suo posto preferito in Inghilterra, dato che gli ricordava tanto la sua amata America. Ormai stanchi da tutto quel camminare e con le varie sollecitazioni di Robert, decisero di tornare al castello.

Tornati al castello, passate le ore 21 e 00, Robert fece di tutto per far smuovere la sorella da Grifondoro. Hermione infatti era beatamente stesa sul divano a mangiare pop corn, della sua scorta personale, e con una faccia angelica rifiutava tutte le richieste di Robert di uscire da quel posto ‘’Troppo rosso per lui’’. Infine decise che far soffrire così tanto il fratello non le sembrava giusto, anche se doveva ammettere di esserci divertita un mondo e Mark insieme a lei a scombussolare i piani di tutti gli organizzatori di quella festa. Non  era colpa sia non amava le sorprese soprattutto perché non erano così bravi a farle. Tuttavia si alzarono dal divano quando Robert disse disperato ‘’Vi prego, mi potreste mostrare la stanza delle necessità ?’’ con una faccia così dolce e affranta da far sciogliere anche Colui-che-non-doveva-essere-nominato. 

 

Entrati nella stanza delle necessità si trovarono in una stanza enorme addobbata con striscioni luccicanti che passavano magicamente dal ‘’Tanti auguri Herm!’’ al ‘’Tanti auguri, coglione!’’, quest’ultimo gentilmente offerto da Malfoy, che avrebbe voluto scrivere qualcosa pure alla Grifondoro, ma in maniera meno dolce, sfortunatamente l’avevano minacciato con la morte e quindi non se ne fece più niente. Comunque tutti scattarono a gridare un fortissimo ‘’Tanti auguri’’ da stadio e poi la festa iniziò.

Hermione non ebbe nemmeno il tempo di fare una finta faccia scandalizzata che Ginny arrivò e se la portò in bagno per farle cambiare vestito e mettere qualcosa di più consono ad una festa, tra l’altro dove la festeggiata era lei. Ciò che Ginny le propose era, doveva dire la verità, un bellissimo vestito, completamente in velo nero, dove solo la parte che copriva il seno era oscurata grazie all’intreccio di due fasce dello stesso materiale. La gonna era lunga e lasciava ben poco all’immaginazione. I piedi erano fasciati da piccole strisce di pelle nera incrociate, che costituivano dei sandali dal tacco sorprendentemente alto. Infine Ginny diede un’aggiusto veloce ai capelli lasciandoli liberi sulle piccole spalle della ragazza e le truccò gli occhi semplicemente con la matita nera, in modo da esaltarle il colore. ‘’Oh grazie Ginny, è bellissimo questo vestito e grazie per tutto ciò che hai fatto’’ Ginny rispose con un tono molto simile a quello di sua madre ‘’Oh non preoccuparti cara, l’ho fatto con piacere. Ora andiamo o dovrò cacciarti a calci…’’. Così uscirono e tutti rimasero a bocca aperta dalla bellezza della festeggiata.

 

Mark era seduto vicino ad un tavolino a fumare in santa pace con i suoi amici, tra questi c’era ovviamente anche Draco Malfoy, che quella sera proprio non la smetteva di sorridere perfidamente, anche se i suoi occhi non riuscivano a staccarsi dalla stupenda grifondoro. Blaise guardava l’amico preoccupato e sperava nel suo animo buono e compassionevole, che solo lui poteva pensare di scorgere nella sua malefica persona. Daphne arrivò vicino al tavolo, vestita con uno stupendo vestito nero corto, scollato al limite del possibile e così Mark si ritrovò a sbavare come al solito. ‘’Ragazzi dovremmo brindare al compleanno del nostro nuovo acquisto!’’ fece apparire una serie di shot pieni fino all’orlo e Mark iniziò, se possibile, ad adorarla ancora di più. ‘’Tanti auguri, Mark’’ disse Daphne, sussurrandogli all’orecchio. Senza staccare gli occhi da lui mandò giù quella vodka babbana e il biondo la seguì a ruota, dicendole poi ’’Dovremmo ballare, almeno stasera potresti concedermelo visto che è il mio compleanno…’’ fece una faccia da cucciolo e la ragazza senza dire niente acconsentì, con una mossa facciale che sembrava proprio essere un sorriso. 

Hermione, invece stava già ballando da tempo con i suoi migliori amici e Robert, sfrenandosi a più non posso, dopo un bel po’ di sorsi di fire whiskey. Si sentiva molto felice, era circondata da moltissime persone che l’amavano e anche persone che in realtà non conosceva, ma non importava; tutto sembrava andare bene finché una ragazza non le si avvicinò e le offrì un bicchiere pieno di liquido trasparente ‘’È da parte di Mark’’ disse la ragazza, così pensò fosse della semplice vodka e infatti, ormai completamente brilla le sembrò essere proprio quello… Sembrò.

Poco prima della mezzanotte Robert aprì il pacco che aveva portato con sé tutto il giorno e ne uscì una torta gigante, completamente decorata in nero. ‘’È bellissima Rob, grazie mille’’ dissero i gemelli e poi si posizionarono dietro la torta, per la seconda volta nel giro di un paio di mesi e tutti iniziarono a canticchiare ‘’Tanti auguri a te’’, così Hermione e Mark spensero le diciotto candeline e si diedero un bacio sulla guancia. Robert corse ad abbracciarli e alzare Hermione come se fosse stata una bambina di tre anni. Qualcuno scattò anche delle foto, che poi sarebbero rimaste nella storia. Harry passò vicino all’amica e le diede un bacio ‘’Tanti auguri Herm’’ i due si abbracciarono forte e ad Hermione scappò una lacrima ‘’Ti voglio tanto bene Harry, anche se hai organizzato questa festa’’ ‘’Anche io Herm e non lamentarti, che in fondo ti stai divertendo un mondo!’’. Ovviamente però il divertimento di Hermione finì quando, dopo aver abbracciato Ron e Ginny, iniziarono tutti a volerle fare gli auguri e qualcuno provò anche a toccare parti del suo corpo che non dovevano essere toccate. Poi la situazione iniziò a degenerare. Alle 23 e 59 Draco Malfoy iniziò a sogghignare e alle 00 e 00 Hermione iniziò a sentirsi osservata da tutti gli invitati, ormai ammutoliti; si girò dietro di lei per vedere se stessero guardando qualcosa, ma ovviamente non c’era niente. Così iniziò a preoccuparsi e a sudare freddo; fece per toccarsi la fronte ma ciò che sentì le sembrarono essere peli, fece un sospiro e lentamente aprì gli occhi e si guardò le mani. Ciò che vide le fece urlare il nome di Malfoy meglio di un soprano. Al posto delle mani aveva delle zampe grigiastre da gatto. Corse subito a specchiarsi in bagno, mentre la festa ripartiva ( evidentemente nessuno si era reso conto che quel gatto enorme fosse proprio Hermione, anche perché erano tutti strafatti di alcool o peggio), e vide la sua faccia da gatto riportandola con la mente a quella bruttissima esperienza, data dalla pozione polisucco. Uscì dal bagno e andò a cercare Malfoy che nel frattempo, si era seduto con un bicchiere pieno di liquore e con un sorriso fantastico al posto del solito ghigno. Solo che Hermione era davvero fuori di sé e si trascinò il bel biondino fino al bagno. ‘’Malfoy toglimi questa roba di dosso oppure a suon di incantesimi ti faccio diventare così cretino da voler diventare la mascotte dei babbani!’’, il ragazzo sorrise ‘’Granger, Granger… La vendetta è vendetta e non potevi di certo pretendere che ciò non accadesse! Sono giustificato! Se tu non avessi fatto ciò che hai fatto, io non mi sarei di certo scomodato tanto…’’ la ragazza fece un tenero ringhio da gattino e iniziò a dirne quattro a tutta la discendenza dei Malfoy… ‘’Comunque c’è un modo per liberarti da tutto ciò, effettivamente è l’unico… Vedi questo’’ e indicò il suo corpo da gatto ‘’è solo un accenno, tra cinque minuti svanirà, ma potrebbe darsi che dopo ulteriori cinque minuti ritornasse…’’ sorrise e sbatté gli occhi più volte ‘’Per evitare questo orribile incidente, basterebbe un piccolo bacio proprio qui’’ indicò le sue labbra e sorrise ancora ‘’Sei proprio una bastardissimo serpeverde!’’ ‘’Già’’ disse facendole l’occhiolino ‘’Comunque l’idea mi è venuta proprio pensando a voi tre idioti quando da soli avete fatto la pozione polisucco e così ho inventato una pozione simile, ti ho mai detto che adoro le pozioni?’’ e proprio mentre Hermione-gatto stava per cacciare fuori un altro ringhiò si trasformò di nuovo in un’umana, almeno il deficiente era davvero bravo in pozioni o sarebbe rimasta così per chissà quanto altro tempo. Il ragazzo allora le indicò le proprie labbra e la ragazza, fintamente riluttante, si avvicinò piano a lui. Draco smise di sorridere come un’ebete e ammaliato guardò la ragazza, sempre più vicina a lui. Le appoggiò le mani  sulla vita e incatenò i propri occhi a quelli di Hermione. Poi successe. Le loro bocche si accostarono e entrambi ebbero una piccola scossa elettrica data dalla pozione che dava forfait. Fu un bacio semplice, da bambini avrebbe detto lui; ‘’Buon compleanno, Hermione’’, la ragazza sorrise e quella passione che entrambi avevano cercato di attenuare per tanti mesi e forse anni esplose. Iniziarono a baciarsi davvero, come se fosse stata l’unica cosa che poteva dare loro ancora da vivere, come se non esistesse altro che il loro abbraccio. Ma si sa i sogni prima o poi finiscono e loro vennero risvegliati da un urlo raggelante di una ragazza.

Uscirono dal bagno di corsa e videro che lì dentro c’era il caos più totale, tutti stavano scappando fuori dalla stanza delle necessità e Hermione guardò il serpeverde preoccupata. Si avvicinarono dove si trovava Harry, che cercava di parlare con la ragazza che prima aveva urlato; era sconvolta. Hermione capì che era successo qualcosa di grave e più si avvicinava più ne era sicura. A terra a qualche metro di distanza da Harry, un ragazzo, Alberic Barnett, di corvonero, era steso a terra con gli occhi spalancati e un lungo e profondo taglio che percorreva tutto il braccio. La pelle era così bianca che inizialmente pensarono fosse morto ma controllando meglio, Hermione sentì un flebile battito. ‘’È vivo’’.



Ciaooooo a tutte voi lettrici, spero tanto che questo capitolo vi sia piaciuto. A me è piaciuto tanto scriverlo e mi sono divertita. Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate e soprattutto se ci sono errori. Grazie a tutti voi che leggete questa storia, che amo tanto scrivere. Un enorme grazie a chi segue, mette nei preferiti/ricordate, recensisce la storia. Un bacione grande.

  
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