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Autore: _Naira    04/02/2017    1 recensioni
Storia sviluppata dalla one shot: 'she', personaggi:
•Naira: capelli biondi tinti di rosso, occhi azzurri, anoressica.
•Marco: capelli neri schiariti dal sole, occhi cioccolato e verdi, fisico mozzafiato.
•Angelo: capelli neri, occhi azzurri, papà di Marco.
•Isabel: capelli biondo scuro con shatush, occhi verdi/nocciola, migliore amica di Naira.
•Aldo: capelli grigi, occhi scuri, pastore amico di Angelo che ha visto crescere i 3 ragazzi.
•Ale: capelli marroni, occhi scuri, amico di Marco e Naira.
•Giacumassu: capelli grigi, occhi scuri, pastore amico di Aldo e Angelo.
Trama:
Questa storia parla di come un ragazzo riesca a tirare fuori una ragazza dall'anoressia, di come l'amore e l'amicizia, se veri, riescano a vincere su tutto.
Spero vi piaccia :) _Naira.
Genere: Avventura, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Pov Enrico 

'Fare l'amore con lei è stato come se lo facessi per la prima volta, e forse è così, ho sempre sostenuto di aver amato una sola ragazza, quella che dopo averle chiesto di sposarmi al suo 18esimo compleanno ho beccato mentre stava scopando con Andrea che all'epoca era uno dei miei migliori amici. Inutile dire che l'ho lasciata e non ho mai più permesso a nessuna di entrarmi nel cuore, tranne ad una bionda un po' pazza. Quando penso a ciò che provo per lei tutto il resto mi sembra frivolo, insignificante e quando le ho detto che la amo ho perso 10 kg, mi sono sentito libero, quando mi bacia mi sembra di iniziare a vivere in quell'istante. 
Oggi quando siamo tornati ero così felice, finché Axel non mi ha distrutto, mi ha chiamato papà.  
Ed indovina un po'? Mi ritrovo a scrivere su uno stupido quaderno come suo padre, forse non è così grave, ma quando ho guardato Naira ho visto il suo cuore frantumarsi dentro l'oceano dei suoi occhi e non ce l'ho fatta a sopportarlo, non mi amerà mai e devo farmene una ragione. 
Ora ti saluto, vado a sbronzarmi.' 
Chiudo il quaderno, lo metto nella tasca interna della giacca ed ordino vodka liscia. 
Dopo una decina di bicchieri sono ubriaco e mi sento più leggero, rido con un mio amico, poi una mano si appoggia sul mio avambraccio, tremo appena mi sfiora, mi giro e la vedo, è così bella, ha pianto lo capisco dagli occhi rossi, apro la bocca ma lei alza il dito facendomi zittire. 
"Sei ubriaco, andiamo a casa e quando torni in te parliamo." Ordina  tirandomi giù dallo sgabello. 
Torniamo a casa a piedi, sono 6 chilometri e quando finalmente arriviamo sono totalmente sobrio, selliamo due cavalli e ci incamminiamo verso le montagne, abbiamo ancora qualche ora di luce e sono convinto che Naira voglia un posto in cui possiamo urlare senza che nessuno ci sente. 
Un'ora e mezza dopo ferma Romeo, smonta e gli toglie il morso, la imito iniziando a sentire l'ansia impadronirsi di me. Mi avvicino a lei deglutendo a vuoto, si siede sull'erba facendomi segno di mettermi davanti a lei e così faccio. 
"Ascoltami bene, se fossi libero di scegliere cosa faresti? Staresti al mio fianco?" Annuisco, lei continua. 
"Hai mai pensato a crearti una famiglia?" Annuisco nuovamente. 
"Bene, ho pensato tanto e ora ho capito come risolvere tutto: vattene, sei libero dalla tua promessa, va via da qui e creati un futuro senza di noi." Qualcosa all'altezza del cuore mi si spezza, mi manca la terra da sotto il culo, non può dire sul serio. 
"Cosa? No! Non voglio andare viam" Rispondo cercando di controllare il terrore nella voce che mi riempie ogni cellula al pensiero di perderla. 
"Ho visto come hai reagito quando Axel ti ha chiamato papà, non sei ancora pronto a sacrificare la tua vita per noi ed io non sono così egoista da chiedertelo, ma ti conosco abbastanza da sapere che ti senti in debito, quindi ti sto dicendo che puoi sentirti libero di scegliere quello che vuoi senza bisogno di sdebitarti con nessuno." Sento due lacrime spingere per uscire, mi sta dicendo addio, lo sento. 
"Ma non me ne voglio andare, la mia reazione di oggi è perché ho visto nei tuoi occhi il terrore, cazzo! Naira credi che sia facile per me?! Pensi che non mi domandi mai se sto facendo una cazzata colossale? Che non mi senta mai perso e solo da quando lui non c'è più? Che non mi sia costato tanto maturare e darmi una calmata? Aprire il mio cuore a te col rischio di essere distrutto? Credi che essere quello forte che ti consola, tu asciuga le lacrime, ti impedisce di autodistruggerti per me sia una passeggiata? Io ti amo Naira! E ogni giorno penso che se ti avessi conosciuto io quella sera al bar forse ora non dovresti affrontare tutto questo dolore. Vorrei essere morto io al suo posto per poterti saper felice con lui! Ora non azzardarti a scappare, perché è questo che stai facendo! Come hai sempre fatto! Problemi in famiglia? Scappiamo! Marco è fidanzato? Scappiamo! Abbiamo paura del futuro? Scappiamo! Ora basta! Naira smettila di scappare da ciò che provi e da me, alza la testa, guardami negli occhi e prendiamo a calci in culo la vita tenendoci per mano!" Il mio tono si è alternato tra Urla e voce autoritaria ma dolce, continuo a guardarla sperando si averla convinta una volta per tutte a combattere per ciò che ama. 
Lei mi fissa qualche istante poi abbassa la testa scuotendola, la sto perdendo, cazzo! Perché mi fa questo?! 
"Non sto scappando, sto lasciando la possibilità a te di farlo. Detto ciò per favore va via e non voltarti indietro." Conclude lasciandomi immobile con un dolore al centro del petto; si alza, salta a cavallo e se ne va. Torno a casa Anch'io, corro verso la camera di Naira, sta volta non ho intenzione di farmela scappare, apro la porta ma è vuota, noto che sembra più vuota del solito e il panico mi fa irrigidire, mi lancio sul letto a pancia in giù atterrando su qualcosa di cartaceo, alzo la testa e trovo una busta sul cuscino, la apro e ci sono scritte poche righe che hanno il potere di distruggermi:
'Ti amo, va avanti per la tua strada e dimenticaci, non torneremo più a casa.' Mi ributto con la faccia nei cuscini ispirando il suo profumo ed inizio a piangere.
Apro gli occhi e vedo che furono è ancora buio, non so quanto ho pianto prima di crollare, spero che sia soltanto un incubo ma il foglio che stringo con la mano destra mi fa ricredere, sento pizzicare gli occhi ma cerco di ricacciare indietro le lacrime, prendo il telefono e chiamo un mio vecchio amico.
"Hey bro, sono Enrico, mi chiedevo se avevi tempo per tatuare un tuo vecchio amico." 
"Certo coglione, vieni pure, ho tre ore libere." Conclude. 




Spazio autrice 
Doppio Bammm! In questo capitolo scopriamo come Naira affronta la cosa, ovviamente scappa lontano da tutto e tutti.... nel prossimo scopriremo dov'è andata. Fino ad allora non odiatemi vi prego. 
Fatemi sapere cosa ne pensate 
Un bacio la vostra _Naira.
  
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