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Autore: Plando    04/02/2017    6 recensioni
Se l'esterno era messo male, l'interno era ancora peggio, tutto faceva pensare che la baracca stava su per miracolo, si diede degli sguardi veloci in giro, non voleva stare li un minuto di più, a terra nulla più che dei vestiti a brandelli, logorati dagli anni, delle vecchie foglie secche probabilmente formavano quelli che potevano sembrare due letti di fortuna, un vecchio orologio da polso rotto, poi nient'altro, ci rimase deluso, non aveva scoperto nulla che potesse far capire chi fosse stato, anche solo per far sapere ad eventuali famigliari della sua sorte, fece per uscire quando pestò qualcosa che attirò la sua attenzione, semi-nascosto sotto le foglie secche ci stava qualcosa.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La parte privata ed intima era durata molto meno di quello che sperava, prima di richiamare il figlio si riascoltò di nuovo quell'audio, lo sapeva che non c'era alcuna malizia nell'averlo registrato, non lo avrebbe mai usato per ricattarlo o per vendicarsi di qualche scherzo che lui era solito farle, voleva solo dimostragli che, nonostante tutto, lei riusciva ancora a metterlo nel sacco.

Dopo aver richiamato James nella stanza riprese dall'ultimo file ascoltato, aggiornandolo, c'era poco da dire e la curiosità era tanta, quindi, audio successivo.

<< Settimo giorno sull'isola, siamo tutti d'accordo di usare questa penna come una sorta di diario, speriamo ancora nei soccorsi ma non si sa mai, tra i sopravvissuti ci siamo io e mia sorella, Judy e Sofia Hopps, conigli, due zebre, i coniugi Zebrowski, Marty e Carla, erano in luna di miele, poi c'è Scar Adamska, un leone, a quanto pare è stato lui a portare in salvo me e Sofia dal mare, glie ne siamo grate, il... il tasso è morto ieri, Adamska è un medico ed ha fatto il possibile ma era ferito troppo gravemente ed è rimasto incosciente per quasi tutto il tempo, non aveva documenti addosso, non abbiamo idea di chi fosse, lo abbiamo sepolto poco più in là della spiaggia >>

Le registrazioni successive furono un susseguirsi di descrizioni dell'isola e di come ci si stavano adattando per riuscire a sopravviverci, le zebre avevano trovato una sorgente di acqua potabile mentre Judy e Sofia aiutavano Scar a catturare uccelli e piccoli rettili che componevano la fauna dell'isola, se infatti le leporidi e la coppia di equini potevano sostenersi con la vegetazione, lo stesso non valeva per il felino, senza gli integratori alimentari per predatori si ritrovò ben presto a dover cacciare per sopravvivere, di pesci nemmeno l'ombra, non si avvicinavano all'isola, restando in zone più profonde e difficilmente raggiungibili.

<< Giorno ventidue, è quasi un mese che siamo qui, stamattina facendo il giro dell'isola ho trovato delle valigie e dei pezzi di aereo sulla spiaggia, probabilmente portati a riva dalle onde, siamo riusciti a recuperare degli oggetti, in un borsone c'era un machete, non voglio nemmeno sapere di chi era o come ha passato il controllo all'aeroporto, tornerà sicuramente utile per aprire quelle maledette noci di cocco, dei medicinali sparsi in giro, qualche bottiglia, cianfrusaglie, dio mi sembra di fare una lista della spesa, la cosa più utile è senza dubbio la pistola lanciarazzi di segnalazione, il problema è che gli unici aerei che passano volano a diecimila metri di quota, da li non si accorgerebbero di un'esplosione nucleare , figurarsi questo affare >>

Quello che venne dopo fù una serie di messaggi di poco conto, non aggiungevano nulla di nuovo e dava l'impressione che stavano giorni, o settimane senza annotare nulla sulla penna, salvo qualche occasionale registrazione del leone che diceva la sua sul sapore dei gabbiani arrostiti, da quasi mezz'ora non sentivano nulla d'interessante.

<< Quelle cavolo di zebre, con tutti i passeggeri che potevano salvarsi abbiamo beccato i più scansafatiche, io, mia sorella e Scar ci stiamo dando da fare per costruire un qualche tipo di riparo e quei due non fanno altro che sco...quest'isola, ma soprattutto quei due deficienti mi faranno perdere le staffe molto presto.............mi manchi >>

“Anche tu mi manchi” Sovrappensiero, Nick non riuscì a capire se quella frase l'avesse detta solo nella sua testa o anche a voce, ci pensò suo figlio a togliergli ogni dubbio.

“Ma quindi tu e lei...”

“Ti sembra strano?”

“No, certo che no, ma non hai mai detto nulla, perchè?”

“Ci ho messo mesi per riprendermi, dopo la notizia che le ricerche erano state interrotte e che tutti i passeggeri erano stati dichiarati morti cominciai ad affogarmi nell'alcool, non ci volle molto perchè perdessi il lavoro, un poliziotto ubriaco sette giorni su sette non era proprio una bella cosa da vedere, semplicemente è una parte della mia vita che non mi piace ricordare”

“Poi che è successo?”

“È successo che ho conosciuto la volpe che poi ho sposato e mi ha fatto diventare padre, tua madre mi ha fatto capire che dovevo andare avanti con la mia vita, in fondo, credo che Judy avrebbe voluto così, non avrebbe mai accettato di vedermi ridotto a un alcolizzato depresso. Dopo qualche mese il capitano Bogo mi riprese alla centrale, dopo essersi assicurato che non bevessi più”

Scoperti tutti i retroscena, o quasi, visto che il file ad alto contenuto erotico non lo aveva sentito, a James restò solo una domanda da fargli. “Ma quindi hai conosciuto la mamma dopo l'incidente?”

“Si, più o meno un anno dopo” Nick si chiese dove voleva andare a parare.

“Quindi, se io ho ventisette anni, l'incidente risale a più o meno trent'anni fà”

“Si” Nick poggiò il gomito sulla scrivania tenendosi su la testa col palmo per poi aggiungere “Trent'anni, sei mesi e dodici giorni”

“Ecco perchè alcune cose non mi tornavano, andiamo avanti?”

“Si dai, fai partire il prossimo”

<< Siamo a tre mesi, i Zebrowski sono spariti da due giorni, io e mia sorella li abbiamo cercati per mezza isola, ma chi mi preoccupa di più è Adamska, è sempre più irascibile, facciamo sempre più fatica a trovare cibo per lui e sebbene Sofia continui a ripetersi che è un bravo mammifero, che è un medico e che non farebbe del male ad una mosca la verità che vedo io è un'altra, è a digiuno da tre giorni, le zebre sono sparite nel nulla e al momento l'unica cosa commestibile su quest'isola per quel predatore siamo io e mia sorella, lui ci ha salvate dal mare, gli dobbiamo le nostre vite, ma non aspetterò di certo che se le venga a prendere, non m'importa cosa dovrò fare, la sicurezza mia e di Sofia conta più di qualunque cosa >>





Note

Ecco un nuovo capitolo, un pò corto lo sò, ma ormai è una mia costante.

Come sempre ditemi se vi piace o meno e soprattutto, mi era stato suggerito di mettere il rating a giallo, fatemi sapere se è il caso o se va ancora bene così.

Aggiornamento in data 01-11-2018

In concomitanza con la pubblicazione del diciannovesimo capitolo ho deciso di cambiare l’inizio della storia, per cui ci sono sostanziali modifiche ai primi capitoli, di conseguenza le recensioni lasciate prima di tale data potrebbero contenere spoiler, per chi iniziasse a leggere dopo questa data consiglio di evitare la lettura delle recensioni fino a quelle del capitolo otto.

967 parole
   
 
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