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Autore: Raven Callen    05/02/2017    2 recensioni
[Crime/Gangst!AU] - HiroMido
Midorikawa è un povero impiegato d'ufficio che si ritrova ad avere un fidanzato particolarmente assillante, oltre che incredibilmente romantico. Ma non è tutto oro quel che luccica...
***
L’aveva corteggiato per intere settimane, mandandogli fiori, bigliettini, tampinandolo al lavoro e nel tempo libero, sempre dolce e galante. [...] ...e quando si erano baciati si era quasi commosso, felice come un bambino.
E ora quella stessa goffa e adorabile persona, dopo la loro prima notte insieme, lo lasciava solo in casa propria?
Genere: Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Jordan/Ryuuji, Xavier/Hiroto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il Prompt usato per ispirare questa breve Flashfic è stato gentilmente fornito da Juddy e LadyDragon a seguito di una sfida amichevole tra di noi.

Prompt: [Personaggio A è la persona più gentile e dolce che B abbia mai incontrato, ma B non sa che A è assolutamente diverso quando è al lavoro. A è spietato, freddo e cinico. B non lo sospetterebbe mai, finché A non viene beccato]
 














 
 
Ryuuji scese cauto le scale che conducevano al garage - I piedi nudi non facevano il minimo rumore sui gelidi gradini di pietra. Passando dal piano terra ad una specie di scantinato sotterraneo la temperatura scendeva di qualche grado, abbastanza per farlo rabbrividire.
Dopotutto, considerò, non c’era nemmeno da sorprendersi. Si era svegliato nel letto del suo compagno, Hiroto Kiyama, solo una manciata di minuti prima. Solo, completamente solo.
Girando per le stanze non aveva trovato anima viva, neppure dei domestici – e contando quanto fosse grande quella villa, Midorikawa suppose che erano necessari per mantenere tutto in ordine. – e nella casa regnava il più completo silenzio. Mentre esplorava l’ambiente era riuscito a prepararsi una tisana (Al diavolo se aveva lasciato la cucina un po’ in disordine, quel rosso idiota doveva pensarci prima.) poi aveva sentito il rumore della saracinesca e si era diretto di sotto, in mutande, con solo una camicia aperta addosso e una tazza che teneva tra le mani per assorbire un po’ del calore che emanava.
Scese un altro paio di gradini, chiedendosi cosa diavolo ci facesse Hiroto giù di sotto.
 
L’aveva corteggiato per intere settimane, mandandogli fiori, bigliettini, tampinandolo al lavoro e nel tempo libero, sempre dolce e galante. Non gli aveva dato tregua finchè il verde non gli aveva concesso un appuntamento, e quando si erano baciati si era quasi commosso, felice come un bambino.
E ora quella stessa goffa e adorabile persona, dopo la loro prima notte insieme, lo lasciava solo in casa propria?
 
“Chissà che stramberie starà combinando” si domandò, cercando di non essere troppo severo e prevenuto e continuando a scendere le scale.
“Magari…” formulò, ma una voce familiare interruppe i suoi pensieri.

 
- Vi avevo detto di non portarmi il lavoro a casa. –
- Ci dispiace, Boss Kira, ma è un’emergenza. –
- Già, abbiamo scovato una piccola talpa tra i nostri uomini. –
 

“Boss?”
Aggrottando le sopracciglia, nella più completa confusione, Ryuuji scese ancora qualche gradino per sbirciare la scena che aveva di fronte.
Hiroto gli dava le spalle e parlava con due uomini in tono molto seccato, un tono che non gli aveva mai sentito usare. Un terzo uomo era tenuto in ginocchio di fronte al rosso.
“Cosa diamine stava succedendo?”

 
- Una talpa, eh? Cosa hai da dire, a tua discolpa? –
- La prego, mi perdoni! Non volevo tradirla, abbia pietà! Sono stato costretto, non ho avuto scelta! –
- Tsk, che sciocchezza. C’è sempre una scelta. Si può scegliere di rimanere fedeli, per esempio. –
 


In quel momento Hiroto sollevò la mano in cui teneva… non l’aveva notata prima, ma quella era una pistola!
“Oh Kami!” Midorikawa si portò una mano alla bocca per non farsi sentire.
Hiroto con una pistola? A cosa stava assistendo?
Non era possibile… non poteva essere…
 
Quando il proiettile silenziato trapassò il cranio di quel povero disgraziato per poco al verde non sfuggì di mano la tazza che aveva tenuto stretta fino a quel momento.
 
- Occupatevi del corpo, io ho faccende più urgenti da sbrigare…-

 
Faccende… faccende più urgenti…
 
- E quello chi è? –
 



A quelle parole Hiroto girò di scatto la testa nella sua direzione e la sua espressione passò da impassibile a sgomenta nell’arco di due secondi.

- Mido… -


Al sentire pronunciare il proprio nome, Ryuuji si riscosse dalla paralisi che l’aveva inchiodato su quelle scale e agì di impulso, preso dal panico.
Si girò e corse dalla parte opposta a quella dell’uomo di cui era stato innamorato fino a pochi attimi prima.
La tazza cadde sulla fredda pietra, rompendosi con un rumore secco e assordante e spargendo ovunque frammenti di ceramica e liquido bollente.

 
- MIDO! –
 
 













Angolo del Corvo:

Uff, ho mancato la flashfic di poco. Di sole... 105 parole? Briciole, in confronto a quello che siamo abituati.
Anyway, come si potrebbe intuire, tra me e alcune autrici di questo fandom è in corso una piccola sfida amichevole che include uno scambio di prompt e l'impegno di pubblicare una flash almeno una volta alla settimana.
Beh, questa è la mia. So che molti vorrebbero delle storie più corpose, e prometto che arriveranno presto, ma non ne troverete di simili in questa particolare raccolta. Non troppo spesso, almeno, non me la sento di escludere totalmente la possibilità.
Meglio una flash di nessuna storia, no? 
In ogni caso cercherà di gestire meglio il mio tempo per riuscire a scrivere di più.
Nell'attesa, godetevi queste letture.
Kiss


Rae

 
  
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