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Autore: kunoichi_chan009    05/02/2017    3 recensioni
[Trolls]
[Trolls]Piccola raccolta collocata dopo il film.
Dal primo capitolo:
-Fammi passare!
-Scordatelo!
-E dai! Sono già stata in casa tua!
-Infatti non vedo perché dovresti rientrarci! - mi risponde Branch stringendosi contro il petto il tappeto con la scritta “andate via” appena tolto dall’ingresso, sbuffo contrariata cercando di passare ma lui copre totalmente la porta rendendo vano il mio tentativo
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                              Ritorno al passato
 
 


 
Mancavano poche ore al tramonto, Bergen Town iniziava ad essere silenziosa e, nonostante i vari bergen che si affrettavano a tornare a casa, nessuno notava il piccolo troll che si muoveva a passo incerto sul vecchio albero ormai portato a nuova vita. Branch atterrò leggero e guardò il ramo cercando segni che sapeva non avrebbe trovato.
 Non sapeva cosa l’aveva portato lì, si era ripromesso di affrontare la cosa una volta pronto e lui non lo era. Le venature dell’albero, la vista e l’altezza erano come se le ricordava, ma cercò ugualmente di convincersi di aver sbagliato ramo.
Non poteva essere tutto scomparso, non sarebbe stato giusto. Il troll si sedette con le gambe a penzoloni guardando l’orizzonte senza vederlo, la mente ben concentrata nel rivangare la settimana precedente in cui aveva appreso che sarebbe diventato padre.
Sulle prime era rimasto perplesso, non capita tutti i giorni di scoprire che si sta per diventare genitori con un album di ritagli che ti esplode in faccia…beh probabilmente lui era il primo troll a scoprirlo in quel modo, ma ne era felice. Lui e Poppy erano compagni da molto ormai e, nonostante non fosse programmato, un bambino era la felicità più grande.
Tornando a concentrarsi sul ramo Branch capì perché era lì, stava per diventare padre, non poteva lasciare ancora in sospeso la faccenda. Facendosi forza si alzò in piedi e raggiunse la parte di ramo più vicina al tronco cercando di ricordare con esattezza com’era tutto quando aveva sei anni.
-Branch?
-Poppy- sussurrò sorpreso girandosi per poi darsi dell’idiota, era ovvio che fosse lei, c’era sempre quando stava male
-Non tornavi più…ormai il sole è tramontato e mi sono preoccupata
-È già tramontato? Non me ne ero accorto- rispose facendo vagare lo sguardo sulla strada piena di lampioni accesi
-Cosa ci fai qui con quello sguardo tormentato? Non sarà per…
-No! No Poppy non è per il piccolo, te lo giuro.- la fermò facendola sospirare di sollievo
-Allora perché te ne stai qui, su un ramo, a guardarti intorno tristemente?
-Perché questo è…è il ramo su cui vivevo con mia nonna- rivelò Branch in un sospiro fingendo di non notare lo sguardo di Poppy, la sua compagna aveva cambiato completamente espressione e lo fissava aspettando che continuasse –Io…dovevo venire qui-
-Perché adesso?
-Per il piccolo. Non posso lasciare che questa situazione continui, devo mettere un punto.
Branch sapeva cosa stava pensando la sua compagna, eccome se lo sapeva! Vedeva quanto si stava sforzando per non iniziare a cantare (anche se ormai per lui non era più un problema da tempo) e finire quel discorso seriamente.
-Poppy, davvero, sto bene. Solo che…mi aspettavo fosse rimasto qualcosa, una traccia della sua esistenza, del suo passaggio. Una prova della sua vita.
-Non dovevi andare molto lontano- si intromise la troll guardando il proprio compagno  con cipiglio serio, rarissimo sul suo viso, e avvicinandoglisi per posargli una mano sulla guancia
-Che vuoi dire? Qui non è rimasto niente.
-Branch, la prova che cerchi non è in una casa, quelle le costruiamo tutte simili e ogni due giorni ne spunta una nuova. Se è una prova della sua esistenza, del suo passaggio, quella che vuoi ebbene è qui davanti a me. Tu sei la prova! Tua nonna ha messo al mondo tuo padre senza il quale tu non saresti nato, il semplice fatto che respiri testimonia la sua esistenza.- spiegò Poppy continuando a guardare Branch mentre quest’ultimo allargava gli occhi –So che ti sei dato spesso la colpa per la sua morte, ma lei si è sacrificata perché ti amava.Le avevano portato via tuo nonno, tuo padre e tua madre, non avrebbe permesso loro di portarle via anche l’adorato nipote. Tu sei la prova che non solo lei, ma tutti loro sono esistiti e soprattutto- finì prendendo la mano del compagno per posarla sul suo ventre –Sono ciò che permetterà a lei di esistere.-
I due troll rimasero in silenzio per qualche istante, la rosa cercando di sorridere incoraggiante e il blu guardando la compagna come se la vedesse per la prima volta. Si riscossero dal momento di incanto quando, guardandosi attorno con tranquillità, una guardia passò vicino all’albero canticchiando mentre controllava la piazza. I due la guardarono sparire dietro l’angolo e solo allora tornarono a guardarsi
-Hai detto “lei”?- chiese Branch per spezzare il silenzio
-Si, lei. È una femmina.
-Ma non puoi saperlo!
-Io non lo so Branch, io lo sento- rispose prendendolo per mano e avviandosi verso le gallerie per tornare a casa, ormai la notte era inoltrata e le luci iniziavano a spengersi nelle case dei bergen, il troll si lasciò trascinare ma, poco prima di calarsi nel vecchio condotto, abbraccio saldamente la compagna
-Poppy…grazie.
La troll si godette l’abbraccio sorridendo, perché per la prima volta il suo compagno era completamente in pace.
 
 
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Salve a tutti!

Il lato negativo di scrivere assecondando l’ispirazione? Ritrovarsi con dei capitoli cronologicamente sfasati e dover lavorare velocemente perché si ha perso tempo nel finire il quarto anziché scrivere il secondo…già.

Questa parte ci tenevo molto a scriverla, perché personalmente adoro Rosiepuff (la nonna di Branch) e anche perché volevo esprimere la mia idea del “lasciare una traccia”, idea che mi ha aiutata molto nell’andare avanti quando persone a me care sono venute a mancare.
Branch aveva davvero bisogno di chiarire questo aspetto e, secondo me, ora può lasciar tramutare il dolore in ricordo.

Non ho molto da dire se non che ho ascoltato a ripetizione “A voce bassa” di GionnyScandal mentre scrivevo, una canzone che mi getta in una mare di emozioni. Lo trovo perfetto come pezzo per questo capitolo.

Corro a scrivere il prossimo, a presto!

Kunoichi_chan009
 
  
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