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Autore: LorasWeasley    05/02/2017    3 recensioni
AU [solangelo]
"-Nessun ragazzo etero e single rifiuterebbe mai una ragazza del genere, non in una discoteca. Quindi … Mi hai confermato di essere single, ma non mi sembri per niente etero, tu che dici Will?
Quanto poteva essere sexy il suo nome che usciva dalle sue labbra con quel sospiro roco?
Improvvisamente si sentì i jeans decisamente troppo stretti.
Fu alquanto imbarazzante. Lo divenne ancora di più quando se ne rese conto anche il ragazzo.
Una sua mano arrivò con delicatezza e prontezza all’altezza del suo cavallo dei pantaloni, Will sussultò e il ragazzo sghignazzò.
-Se vuoi posso darti una mano per questo tuo problemino, in effetti è un po’ colpa mia se adesso sei in questa condizione, no?
Non aspettò neanche una sua risposta che l’aveva già afferrato per un polso e trascinato in bagno.
-Ah, per quando urlerai il mio nome, mi chiamo Nico."
Genere: Fluff, Generale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Nico/Will, Quasi tutti, Will Solace
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Parte2

-Quindi tu sei famoso.
-Gia…
-Da 3 anni?
-Esatto.
Quella conversazione stava diventando davvero strana e andava avanti da decisamente troppo.
Nico e Cecil erano seduti sul divano del biondo, che era seduto di fronte a loro su un tavolino basso, stava cercando di capire tutta la storia.
Will non se ne intendeva di calcio, non aveva mai seguito una partita in vita sua, però sapeva che la squadra più famosa e importante dell’America fosse il Chicago Fire, quella è una cosa che si conosce. Però non sapeva chi fossero i suoi componenti o che aspetto avessero.
Non aveva nessuna idea che il moretto un po’ dark che aveva di fronte fosse uno degli attaccanti più importanti.
Nico sembrava riluttante a voler parlare di se, ma per Cecil era un idolo, quindi raccontò lui tutta la storia.
In linea di massima spiegò come per puro caso l’avevano notato a una partita amichevole quando giocava nel suo liceo, aveva solo 16 anni quando gli proposero di firmare un contratto.
Ora aveva 19 anni ed era un idolo per chiunque seguisse quello sport, era il miglior attaccante di sempre, velocissimo e quasi invisibile, la sua statura e corporatura aiutavano molto.
Poi Cecil aveva iniziato a fare una lista di tutti i premi vinti dal ragazzo, che Will smise di ascoltare quasi subito non riuscendo a capire comunque di cosa stesse parlando.
-Quindi…- proruppe infine il biondo dopo una lunga pausa –Perché uno come te, che a quanto dice Celic ha tutto il mondo ai suoi piedi, si è interessato a uno come me?
Nico abbassò lo sguardo e con le guancie vagamente rosee aprì la bocca pronto a rispondere, ma Cecil lo precedette alzandosi.
-Okay, non penso di essere interessato a questa parte della conversazione, forse è meglio che vada.
Nico reagì malissimo, si alzò di scatto e completamente paonazzo gli puntò l’indice contro urlando –Non ci provare!
Cecil si bloccò di scatto quasi terrorizzato, Will si mise a sua volta in piedi per capire cosa avesse fatto scattare il moro.
-Non devi dirlo a nessuno- sussurrò Nico abbassando la testa e nascondendo il volto dai lunghi capelli neri.
-Cos…- Iniziò Cecil, ma Nico lo precedette.
-Quante riviste e interviste hai letto o visto di me?
-Tantissime- rispose pronto il ragazzo.
-E in quante di queste si parlava di mie relazioni?
-In…- Cecil tentennò –In nessuna, a dire il vero.
-Esatto. Il mondo non deve sapere nulla, nessuno dovrà mai saperlo, chiaro?
-Ma… Perché ti nascondi?- Provò a chiedere ingenuamente Will.
Nico spostò di lato il suo sguardo, tenendolo sempre nascosto dai lunghi capelli.
-Perché non lo accetterebbero.
-Ma…- Will provò a protestare, ma le sue parole gli morirono in gola quando il moro lo fissò con uno sguardo disperato.
Sguardo che poi rivolse a Cecil sussurrando –Ti prego.
Il ragazzo prima guardò il suo amico biondo, poi si rivolse al ragazzino –Va bene, te lo prometto.
Nico abbozzò un sorriso sincero e il ragazzo fece per andarsene, ma solo dopo pochi passi tornò indietro.
Will fece un sospiro esasperato –Che vuoi ancora Cecil?
-Giuro che ora vi lascio soli ma… Non è che prima potresti farmi quell’autografo?
 
-Sinceramente non ti ho mai visto giocare, ma posso dire con certezza che non sei bravissimo solo in quello sport.
Will decise di interrompere quel silenzio perfetto con quella frase.
Non appena Cecil li aveva lasciati soli i due ragazzi avevano deciso di continuare da dove si erano interrotti, arrivando nella camera del biondo e andando decisamente oltre quello che era successo la sera prima nel bagno di quella squallida discoteca.
Stava fissando il soffitto, si sentiva estremamente in pace mentre giocava con i capelli del moro steso al suo fianco.
Non appena pronunciò quella frase Nico si girò a fissarlo alzandosi su un gomito.
-Lo devo prendere come un complimento?- Chiese quasi scettico.
-Mi sembra logico- rispose Will attirandolo a se per un nuovo bacio.
I loro corpi già nudi tornarono a entrare in contatto tra di loro ed entrambi si risvegliarono, non che a nessuno dei due dispiacesse, ma il cellulare del moro iniziò a squillare.
Si staccò da Will con un sospiro e si mise a sedere, cercando l’apparecchio elettronico dentro i suoi jeans che stavano per metà sul letto e per metà a terra.
Doveva essere un’operazione abbastanza semplice, ma anche Will si era messo seduto e per tutto il tempo non aveva fatto altro lasciargli dei baci lungo il collo e la spalla.
A Nico per poco non sfuggi il cellulare dalle mani e quando rispose fu più un sospiro.
-Percy!
A quella parola però Will si staccò di scatto, come se avesse preso la scossa, e scrutò attentamente il moro ascoltando tutta la sua conversazione.
-Si … No, non sono a casa al momento … Stasera? … Okay, però dammi un’ora! … Va bene, a dopo.
Chiuse la chiamata, gettò il cellulare di nuovo sul letto e cercò le labbra del biondo, ma questo domandò velocemente e tutto d’un fiato –Percy è il tuo ragazzo?
Data la vicinanza Nico scoppiò a ridere direttamente sulla sua bocca, si tirò indietro e cercò di riprendersi con scarsi risultati.
-E’ una domanda così divertente?- Chiese Will non capendo se lo stesse prendendo in giro o meno.
-Scusa, è che si vede proprio che non segui per nulla questo sport.
Will corrugò ancora di più la fronte allora Nico decise di spiegargli meglio.
Si guardò intorno cercando un computer, quando adocchiò quello portatile sulla scrivania gli chiese se poteva usarlo mentre indossava i boxer ritrovati vicino la sedia girevole.
-Fa pure.
Dopo questa risposta il moro si sedette e aprì il motore di ricerca.
Iniziò a digitare “Percy Jack…”
Già dopo quelle poche lettere gli spuntarono dei suggerimenti, Nico cliccò sul terzo che completava la frase con “Percy Jackson and Annabeth Chase”.
Cliccò sulle immagini e ne uscirono tantissime.
C’erano questi due ragazzi, bellissimi. Lei era bionda e guardandola meglio a Will sembrò una faccia familiare.
Nico dissolse tutti i suoi dubbi parlando –Lei è una modella, l’avrai sicuramente vista in qualche rivista, ha fatto anche un paio di pubblicità.
-Ecco si! Il suo volto mi era familiare.
-Bè, potrà anche fare la modella ed essere bionda e bellissima, ma fidati… è una ragazza estremamente intelligente. Percy non riuscirebbe mai a tradirla.
Fece una piccola pausa.
-Non che voglia realmente tradirla, la ama da morire.
Quest’ultima frase fu detta con un tono più basso e rassegnato, Will lo scrutò e cercò di sondare il terreno.
-Lui è carino- buttò li così.
Nico fece una smorfia e chiuse la pagina internet –Certo che lo è. E si Will, se te lo stai domandando ho avuto una cotta stratosferica per lui, ma non mi ha mai ricambiato e dopo un po’ ho anche capito che non è decisamente il mio tipo.
Will si morse un labbro –E chi potrebbe essere il tuo tipo?
Nico rimase spiazzato per qualche secondo da quella domanda, scese il silenzio.
Poi il moro abbozzò un sorriso quasi malizioso, si avvicinò all’altro e afferrandogli il volto con una mano gli lasciò un lungo bacio sulle labbra.
Questo mandò del tutto il cervello di Will in tilt.
Poi il moro si staccò come se non fosse successo nulla e mentre si alzava e iniziava rivestirsi tranquillamente rispose –Sai che proprio non lo so?
Will rispose semplicemente con un mugolio indistinto, con il cervello ancora troppo sconnesso per quel lungo bacio che gli aveva appena lasciato.
Nico finì di sistemarsi in fretta, poi si avvicinò al ragazzo che stava ancora seduto sul letto, coperto solo dal lenzuolo.
-Non sto scappando- ci tenne a precisare –Ma c’è questa festa a casa di uno della squadra, Percy mi ha chiesto di dargli un passaggio e devo ancora andare a casa a cambiarmi e…
-Non hai bisogno di spiegarmi nulla- lo interruppe il biondo –Tu sei un calciatore praticamente di fama mondiale e io sono stato una scopata di passaggio, ti capisco, è tutto okay.
-Will.
Nico utilizzò un tono abbastanza autoritario e il biondo dovette per forza incrociare il suo sguardo.
-Non lascio il mio numero di telefono alle scopate occasionali- gli fece un occhiolino –Ci rivedremo presto.
A quel punto andò via.
Non appena Will sentì la porta di casa chiudersi si ributtò nel letto con un sospiro, in cosa diavolo si stava infilando?
 
Will rimase a studiare per tutta la sera.
Erano ormai quasi le due di notte quando i suoi occhi iniziarono a chiudersi da soli, decise che avrebbe studiato solo l’ultimo capitolo.
Ma non riuscì mai a finirlo, perché il suo cellulare iniziò a vibrare.
Quando lesse il nome “Nico”, Will perse un battito.
-Pronto?- Rispose incerto dopo due squilli.
-Ciiiaoooo- biascicò Nico dall’altro lato del cellulare.
-Ehy…- Will controllò l’orologio –Sei ubriaco?
-Forse… solo un po’!
-E sei in un posto sicuro vero?- Will lo conosceva da neanche un giorno, ma era abbastanza preoccupato.
-La festa era noiosa, così sono salito in terrazza, ma puoi stare tranquillo tanto mi sono sdraiato a terra… Molte cose hanno smesso di girare.
-E non hai intenzione di guidare per tornare a casa.
Quella non era neanche una domanda, Will non gli avrebbe permesso di fare una cazzata simile.
-Nah, Jason mi ospita.
-Ah- Will si morse un labbro –Ascolta io stavo per andare a letto qu…
Ma Nico non sembrò neanche sentire il suo disagio e riprese a parlare come se nulla fosse –Oggi pomeriggio non ti ho risposto!
Will si gettò sul suo letto sospirando, chiudendo gli occhi si passò una mano tra i capelli.
Non aveva idea a cosa Nico si stesse riferendo, in realtà voleva solo dormire e dimenticare tutto, perché sapeva che quella “cosa” era tutta sbagliata. Doveva solo essere una scopata occasionale, Nico era di certo circondato da ragazzi stupendi e non avrebbe mai iniziato qualcosa di serio. Per non parlare del fatto che era famosissimo e non aveva nessuna intenzione di fare coming out. Oh si, Will se li sceglieva davvero bene.
Nico riprese a parlare –Non ti ho risposto quando mi hai chiesto perché avessi scelto te ieri sera.
-Senti Nico io… Non c’è bisogno che tu me lo dica per forza se non…
-Non sottovalutarti!
Quello fu quasi un urlo, Will rimase spiazzato per mezzo secondo, poi sentì l’altro ragazzo iniziare a ridacchiare. Era decisamente ubriaco.
-Davvero…- Continuò dopo un po’ il moro con un sospiro –Non hai idea di quanto tu mi abbia fatto sentire felice… Mi ero avvicinato solo perché eri abbastanza carino e sembravi gay… Ma poi tu hai detto che non avevi la minima idea di chi fossi io. E nonostante questo oggi mi hai chiamato. Nessuno… si era mai interessato a me come persona. Tutti mi conoscono come il calciatore dal numero 13. Tutti si avvicinano solo per i miei soldi o per la mia fama mentre tu… Tu l’hai fatto solo per me ed… è stato stupendo. Grazie.
L’ultima parola fu meno di un sussurro, Will non disse nulla, semplicemente sorrise, un sorriso decisamente da ebete.
E ora chi lo diceva a Cecil che si era ufficialmente preso una cotta per il suo idolo?
Il biondo avrebbe voluto rispondere con qualcosa di dolce o un semplice ringraziamento per quelle belle parole, ma l’unica cosa che disse fu “Buonanotte” in un sussurro.
Perché dal leggero russare capì che Nico si era appena addormentato sullo schermo del cellulare.
  
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