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Autore: paolo_68    01/06/2009    4 recensioni
e se fosse Jasper ad innamorarsi di un essere umano? e se fosse costretto a lasciare per sempre Alice? cosa accadrebbe??
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jasper Hale, Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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ciao a tutti!! sono una donna anche se dal mio nome non si direbbe..è la prima volta ce scrivo un capitolo di qualunque cosa e quindi sono molto emozionata..sono una persona che si svoglia facilmente quindi ho bisogno dei vostri commenti per andare avanti..spero vi piaccia..chissà cosa succederà nel prossimo?? Mi rilasso sul sasso più vicino

Mi rilasso sul sasso più vicino. Ho solo 14 anni e già mi sembra di comportarmi come una vecchia, ferma ogni venti metri per riprendere aria, nemmeno fumassi! La pietra è fredda, chi me l’ha fatto fare di mettermi la gonna? Lancio un minuscolo sassolino nell’acqua trasparente, il rumore è sordo, si può notare solo una piccola onda che passa veloce sullo strato d’acqua che il sasso ha tagliato.

 

- Perché non ti svaghi ed esci un po’ da queste quattro mura?- .

 

Sento ancora le parole di mia madre poco prima che uscissi. Sbuffo, non ho idea del motivo per il quale l’ho ascoltata, in fondo è più noioso rimanere su una roccia al freddo che in casa davanti al mio nuovo pc.

Cerco di non pensarci quando sento un rumore alle mie spalle, un brivido mi sale su per la colonna vertebrale e il mio cuore batte all’impazzata. Non posso assolutamente definirmi coraggiosa, tra l’affrontare il pericolo o scappare sono la prima che si mette a correre e questa è la cosa che odio più di tutte del mio carattere.

 

Una figura si materializza davanti a me, in quel momento tutta la mia paura si dissolve, come può spaventarmi un ragazzo così meravigliosamente bello e affascinante? Lo scruto attentamente, gli occhi di un nero petrolio mi fissano impercettibili, il labbro superiore è rialzato e i denti sono di un bianco brillante e più appuntiti del solito.  I capelli biondi e la pelle chiara come la luna mi incantano per qualche secondo finché il mio sguardo non scende fino agli addominali scolpiti nella pietra, quasi perfetti e in quel momento mi immagino una minuscola goccia d’acqua percorrere in un percorso morbido e sinuoso quel corpo che può appartenere solo agli dei. Scendo ancora con lo sguardo, le gambe sono forti anche se magre e i jeans stretti sono rotti sulle ginocchia. Rimango ancora qualche minuto in completo coma ammirando il suo viso e il suo corpo, poi mi soffermo sull’espressione e il mio cuore, se prima batteva impazzito, ora è bloccato e un nodo mi stringe la gola. Sembra arrabbiato, ma anche insicuro sul da farsi.

 

-Ci…ciao…chi…sei?-. Le mie parole escono rotte e insicure mentre mi rannicchio sulla pietra per difendermi almeno in parte da quella bellezza divina.

 

-Che fai TU qui?-.

 

La sua voce è roca e affannata e quasi mi sembra di notare che la parola “tu” è calcata di parecchio. Mi conosce? Impossibile, riepilogo tutti i bellissimi ragazzi che ho incontrato lungo la mia vita da quattordicenne ma il suo viso mi è decisamente nuovo.

Ripete la domanda quasi urlando e ritengo giusto rispondere prima che si arrabbi più di quanto già non lo sia.

 

- mi…chiamo Amanda..ehm..ecco…io non ti conosco, sono qui solo per fare una passeggiata-.

 

Scruta l’aria assaporandone ogni profumo tra cui uno che gli piace parecchio dato che la sua bocca si apre in un sorriso mentre riempie i polmoni di quale delizia lui può mai sentire.

 

-Sai che questa passeggiata potrebbe costarti la vita?-.

 Se prima il mio cuore aveva smesso di battere, ora ha squarciato il mio petto e si è andato a nascondere chissà dove. Odio le persone che parlano senza concludere le frasi, non capisco se sta scherzando ma a giudicare dall’espressione non ci scommetterei del tutto. Rimango immobile e silenziosa aspettando un continuo del suo spaventoso discorso.

 

- Sai non sei stata molto fortunata, io sono la cosa peggiore che tu potessi incontrare, a giudicare dal fatto che ho molta sete-.

 

 Giro lo sguardo verso il ruscello per indicargli la pozza d’acqua ma lui scoppia in una fragorosa risata. L’unica mia fortuna per ora è che la cosa peggiore che potessi incontrare ha un aspetto magnifico.

 

-Forse non hai capito chi sono o meglio cosa sono-.

 

La sua voce è sempre più spaventosa ma ha anche un timbro angelico che mi tranquillizza leggermente. Lascia un attimo di pausa prima di rispondere alla sua stessa affermazione ossia il suo vero nome o il nome del suo essere, non ho idea del motivo ma penso che la pausa sia per incuriosirmi e innervosirmi più di quanto io non sia già.

 

-Sono un vampiro..si.. brava hai capito..e sei capitata qui nel momento sbagliato-.

 

Non riesco a parlare. Un vampiro? E da quando esistono?

 

Non faccio in tempo a pensare a qualcosa di razionale che in una frazione di secondi parte in un salto verso la mia giugulare che pompa sangue all’impazzata, per un momento mi sento mancare. Sento il suo corpo attaccato al mio poi più niente.

 

  
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