È Strano accorgersi di quanto la vita possa essere imprevedibile.
Nella mia breve esistenza ho affrontato sfide e battaglie alle quali pochi sarebbero sopravvissuti, ho combattuto contro mostri, esseri dalla forza sovraumana, uomini pesci, imperatori e persino la mia famiglia.
Ho guardato in faccia la morte così tante volte che ormai ho smesso di contarle, illudendomi che non sarebbe mai arrivata; che illuso sono stato. Si sa la morte arriva per tutti, eppure, non ostante tutto, non sai mai quando e come arriverà lasciandoti solo una vaga sensazione di paura e impotenza.
Ed io, povero sciocco, che credevo di poterle sfuggire ora mi ritrovo solo nella stanza buia di un freddo ristorante vuoto, ad aspettare che le campane suonino gli ultimi rintocchi. E tutto questo, per un vizio stupido.
Molte persone mi hanno chiesto se avessi mai avuto dei rimpianti, io da giovane speranzoso quale ero ho sempre risposto di non averne; ora che sto per andarmene, però, credo sia giusto dire la triste verità: di rimpianti ne ho parecchi, ma infondo chi non ne ha?
Vorrei aver amato di meno chi non se lo meritava e aver amato meglio gli amici.
Vorrei non aver lasciato andare via l’unica persona che era riuscita a farmi battere il cuore di un amore sincero, un amore che non è mai riuscito ad uscire dalla sua gabbia e che alla lunga si è affievolito, fino a scomparire.
Lei, intanto, se ne andava portandosi via il suo profumo, i suoi lunghi capelli arancioni, il suo carattere vivace e i suoi bellissimi occhi color nocciola, se ne andava portandosi via tutto… lasciandomi solo il ricordo di un volto che non ho mai più rivisto.
Vorrei essermi amato di più, vorrei essermi accorto prima del male che mi stavo facendo.
Vorrei non dover scrivere queste righe in preda ai sensi di colpa e alla consapevolezza di non aver fatto abbastanza, di non essere stato abbastanza.
Insomma di rimpianti ne ho parecchi ma infondo è giusto così. Alla fine ognuno ha quello che si merita.
Eppure, anche se sento la vita abbandonarmi piano piano, sono felice.
Sono felice perché è andata come è andata ed io ho giocato le mie carte al meglio, e probabilmente avrò commesso qualche errore ma non mi sono mai arreso.
Sono felice perché avrò il coraggio di morire con il sorriso, senza piangermi addosso per sbagli che non posso recuperare.
Sono felice perché rido difronte alla perversa ironia della morte, la quale ha deciso di prendermi nel modo più semplice possibile: con un vizio stupido, una sigaretta.
Ma soprattutto sono felice perché in un mondo pieno di persone tristi io me ne andrò con il sorriso di chi ha superato tutto, senza mai perdere la speranza.

Angolo d'autore:
Ringrazio chiunque abbia letto questa mia piccola storia, essendo la prima che pubblico ammetto che sono parecchio emozionata.
Se avete critiche costruttive o accorgimenti da fare vi prego di scriverli nelle recensioni, detto questo mi scuso per eventuali errori di ortografia o di  punteggiatura e vi aspetto per un prossimo "attaco d'arte".
Giogix01