Fanfiction hinny
Quinto anno. Camera delle necessità. L’esercito di Silente si stava allenando.
-allora: il patronus è un incantesimo potente, e per riuscire a farlo bisogna concentrarsi su un pensiero molto felice.
Tutti ci provarono ma quasi nessuno ci riusciva. Forse era meglio così, perché nessuno notava Ginny, che provava impacciatamente agitare la sua bacchetta e concentrarsi per pensare ad un ricordo felice. Si ricordò di quando stavano Fred e George giocavano a Quidditch in giardino e la loro pluffa colpì in testa Ron, che cadde col sedere in una pozzanghera! Rise così tanto che per poco non ci cadde dentro anche lei! Ma queste parole la riportarono alla realtà:
- Si!! – urlò Cho saltellando sul posto. - Brava Cho! – rispose Harry per gratificarla.
A Ginny non stava molto simpatica Cho. Anche se non la conosceva bene, era solo perché si vociferava che fosse pazza di Harry.
Decise di tornare a concentrarsi sul suo patronus con più impegno, sperando minimamente di farsi notare da Harry. Sentì dei passi avvicinarsi da dietro. E se fosse Harry? Si chiese. Si voltò talmente bruscamente che cadde a terra. Rossa per l’imbarazzo, fu aiutata ad alzarsi dalla persona che si era avviata verso di lei prima.
Il suo istinto non si sbagliava:
-Stai bene? – chiese Harry
- S-si sto bene. P-più o meno. – disse Ginny, alzandosi. Di sfuggita notò un gruppetto di ragazze, tra cui Cho, che la guardavano ridendo.
-Smettetela! – disse Harry. Lo sapevo che almeno lui mi avrebbe difeso, pensò Ginny, che ora guardava con un sorrisetto malizioso sul viso il gruppetto di ragazze che ora erano tutte imbronciate.
Finita la lezione, decise di aspettare Harry per ringraziarlo.
 Eccolo pensò mentre lo vedeva uscire dal bagno dei ragazzi della stanza delle Necessità.
- Harry! – disse Ginny, correndo per raggiungerlo. - Ginny! – disse Harry sorpreso. - Volevo ringraziarti per avermi difesa. Non sto molto simpatica a loro. –
-Ma di nulla! E poi neanche a me piacciono le pettegole –
* Lentamente Harry si avvicina senza che Ginny se ne accorga *
- Io non ce la faccio! Probabilmente appena uscirò di qui loro verranno a prender -
Un bacio. Quello che Ginny sognava solo nei sogni più profondi e nascosti, si stava avverando. All’inizio ne fu sorpresa, ma Harry approfondì il bacio e allora che Ginny si lasciò andare.
Durò pochi minuti, ma la ragazza si trovava al settimo cielo. Tornò al dormitorio delle ragazze con aria sognante e la testa tra le nuvole.
- Dove sei stata? – chiese Hermione.  - Bello… - rispose Ginny assente.  - Ginny!! torna tra noi! – le urlò nelle orecchie. – dai, andiamo a sederci sul mio letto, così mi racconti tutto… - corsero ridacchiando sul letto a baldacchino, chiudendo le tende.  - Bè ? Che è successo?
- Devo proprio dirlo?
 - Certo che si! – Hermione si avvicinò un altro po’ - Harry mi ha baciata!
- Cooosa?? – Hemione la guardò sorpresa e stranamente, pensò lei, contenta. -È vero! – disse Ginny imbarazzata. -È fantastico!
- Davvero? Non sei… ehm… minimamente turbata? Dopotutto sei la sua migliore amica… - disse Ginny distogliendo lo sguardo dell’amica.  -Certo che no! Perché dovrei? Anche tu sei la mia migliore amica! -
- Oh, -  disse Ginny quasi commossa, - non pensavo di essere così importante per te… -
* Le due amiche si abbracciarono *
- Ora però andiamo a mangiare che Harry e Ron ci staranno aspettando –
- Ok!
E le due amiche andarono a mangiare contente.