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Autore: NamjoonAddicted    07/02/2017    0 recensioni
★Iniziativa: Questa storia partecipa al contest "Christmas Game - Puzzle Time" a cura di Fanwriter.it!
Primo Puzzle.
Puzzle Fluff
Prompt:
-1.Caramelle
-3.Legna da ardere
-28.Biancheria Sexy
-38.Schiaccianoci
-45.Vischio
Tracce:
-8.A e B hanno una tradizione:bere sulle scale una cioccolata calda (o altro) sulle scale con le gambe intrecciate.
-12. A e B si preparano al loro primo Natale insieme
-27. A e B si imbattono in un randagio il giorno della Vigilia e uno dei due prega l'altro/a per poterlo tenere
-37.Future!AU dove A e B sono genitori e preparano il Natale. BONUS se uno dei due convince l'altro/a a vestirsi da Babbo Natale/Elfo/Renna
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Daichi Sawamura, Koushi Sugawara
Note: Lemon, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 ★Iniziativa: Questa storia partecipa al contest "Christmas Game – Puzzle Time" a cura di Fanwriter.it! 
★Numero Parole: 1099
★Prompt/Traccia:27.A e B si imbattono in un randagio il giorno della Vigilia e uno dei due prega l'altro/a per poterlo tenere

★Rating Verde★



Suga's Point Of View

 

Eravamo per mano, mentre stavamo tornando a casa da una giornata solo per noi. Avevamo deciso di passare la serata della Vigilia in giro per il centro,a bere cioccolata calda e intrattenendoci con le più svariate bancarelle.
Era stata una serata magnifica, che stava per concludersi nel migliore dei modi.
Ormai eravamo vicino casa, e ci fermammo, nascosti dal buio, per scambiarci un bacio, allacciai le braccia al suo collo, intensificando il tutto. Dischiusi leggermente le labbra, tentando di approfondire ancora di più il tutto. Lo sentii sorridere sulle mie labbra, appoggiandomi al muro dietro di me, esaudendo il mio desiderio. 
Dischiuse le labbra a sua volta, assecondandomi; si aggrappò ai miei fianchi, accarezzando e vorticando la sua lingua attorno alla mia, dolcemente. 
Venimmo però distratti ed interrotti da delle pesanti grida. 
"Ancora tu! Fuori! Fuori di qui!"-proveniva dal retro di un ristorante lì vicino-. 
Vedemmo un'ombra sfrecciare via a quattro zampe, ed il proprietario inseguirlo  con una padella in mano-. 
"E non farti più vedere!"-mi strinsi a Daichi per riflesso, mentre l'uomo si girava e trovava dentro-. 
Sospirai sconsolato. 
"Povero, chissà quanta fame e quanto freddo dovrà avere..."-sussurrai, accoccolandomi al suo petto-.
"Già... "-mi strinse a sé, accarezzandomi la schiena-. 
Lo vidi corrucciare le labbra, mentre mi abbracciava. 
" Daichi, tutto bene?"-chiesi poggiandogli una mano sul petto-. 
Si ridestò, sorridendomi. 
"Si Suga, tutto bene"-mi accarezzò la schiena, sollevandomi poi il viso con due dita-.
"Riprendiamo, ti va?-sussurrò con un sorriso malizioso, dischiudendomi leggermente le labbra con il pollice, baciandole nuovamente-. 
Sorrisi, aggrappandomi al suo collo, dischiudendo le labbra del tutto,tornando a baciarci intensamente. 
"Adiamo a casa, mh?"-chiese ancora attaccato alle mie labbra-. 
Rivolsi ancora uno sguardo verso la direzione in cui il randagio era sfrecciato via, e anuii, tornando a guardare Daichi malizioso-. 
"Andiamo"-annuii ancora, dopo averlo baciato un'altra volta-. 
Mi prese per mano, portandoci verso casa, verso l'ennesima serata memorabile che ci aspettava.

Daichi's Point Of View

Entrammo in casa baciandoci intensamente.
Lo sbattei contro il muro, immettendo la lingua tra le sue labbra, sentendolo gemere sommessamente in risposta. Mentre eravamo così presi da quel bacio, ripensai agli sguardi che rivolse al quel randagio, e mi si scaldò il cuore.
In quel momento presi una decisione.
Gli presi il viso con una mano, mentre l'altra la infilai sotto il suo maglioncino, sorpassando anche la maglietta, andando così ad accarezzargli la schiena nuda, ma mi fermò subito, staccandosi. 
"N-No! Daichi, Sono tutto sudato, h-ho bisogno di una doccia"-sorrise  staccandosi lentamente dalle mie labbra, arrossendo leggermente-.
Sorrisi a mia volta, annuendo. 
"Va bene Suga, così... Posso finire di fare una cosa"-gli feci l'occhiolino, lasciandogli un bacio, cercando di trattenermi con tutto me stesso per non seguirlo e prenderlo nella doccia-. 
Mi sorrise ancora, quasi deluso, e salí le scale, chiudendosi la porta del bagno alle spalle. 
Sospirai, riprendendo il giubbotto, e della carne cruda dal frigo. 
«Mi dispiace... spero che con questo tu possa perdonami» 
Non riuscii a pensare ad altro,mentre mi chiudevo la porta di casa alle spalle. 
Avrei trovato quel randagio. 
Ad ogni costo. 
Tornai al punto in cui lo intravvide no, cominciando a fischiare per attirare la sua attenzione, togliendo anche la carne dal suo involucro. 
Niente. 
Mi avvicinai a dove era scappato, cercando ancora di attrarlo, superando anche i cespugli. 
Ad un tratto sentii dei fruscii alle mie spalle. 
Mi voltai e sorrisi. 
Era fatta. 

 

Suga's Point Of View

Rimasi alquanto deluso dal suo rifiuto e dalla sua affermazione, speravo che venisse in doccia con me, come faceva sempre, specialmente quel giorno. 
Avevo così voglia del suo corpo contro il mio e delle sue mani sulla pelle, ma mi consolai, sapendo benissimo che quel qualcosa doveva essere davvero molto importante. 
Sentii la porta di casa aprirsi e richiudendola, facendomi sospirare ancora. 
Mi spogliai lentamente, infilandomi sotto il getto d'acqua calda, dopo aver scavalcato i bordi della vasca. 
Lasciai che l'acqua mi scorresse addosso, lavando il sudore e lo sporco accumulati durante il giorno. Insaponai la spugna, passandomela dappertutto con lentezza, assaporando ogni secondo di completo relax. 
Passai poi ai capelli, insaponandoli e sciacquandoli con cura, ripetendo il gesto un'altra volta. 
Uscii dalla vasca, infilandomi l'accappatoio e dopo essermi asciugato sommriamente, l'intimo pulito, uscendo poi dal bagno. 
Scesi le scale, non trovando ancora Daichi, così mi diressi in cucina, a prepararmi un the, sedendomi poi sul divano a bere il mio the e ad aspettare il mio ragazzo. 
Era mezzanotte passata ormai, sbuffai, continuando a bere. 
Ad un tratto la serratura scattò, rivelando il mio Daichi, sudato, sorridente e con il respiro affannato. 
Mi voltai, trovando subito il suo sguardo. 
"D-Daichi?"-chiesi incuriosito-. 
Entrò, correndo a darmi un bacio. 
"Scusami Suga,e... Buon Natale"-sussurrò, sorridendo sulle mie labbra-. 
Sentii qualcosa poggiarsi sulle mie ginocchia e mi voltai di scatto, sgranando gli occhi. 
Un cucciolo. 
Non avrà avuto più di sei mesi, un bellissimo cucciolo dal pelo beige, foto e di lunghezza media, però sporco e mancante a chiazze, era magrissimo, le ossa del bacino sporgenti, con due caldi occhioni marroni,pieni di gratitudine, una coda folta e le zampe pesanti e colme di cicatrici, eppure non potei che definirlo bellissimo. 
Sentii le lacrime solcarmi il viso, quando lo presi in braccio. 
"D-Daichi Ma... "
" Si Suga, è il randagio di prima"
"Ma... Ma come? Ma... Lo sai che ormai non lo lascerò mai più tornare in strada, vero? Lo sai che farò il possibile per convincerti di tenerlo, vero? Lo sai che ha bisogno di noi ora? È.. È ancora un cucciolo, lo terremo vero, vero?Ti prego Daichi.. "-sussurai scosso dai singhiozzi, mentre lo stringevo convulsivamente a me-. 
Sorrise, prendendomi il viso tra le mani. 
" Suga"-Mi guardò intensamente, sorridendo con gli occhi lucidi-. 
"Ammetto che avevo dei dubbi, ma visto che sei così d'accordo, non ti chiederei mai di lasciarlo andare ancora. E poi... Avevo deciso di tenerlo da quando ho visto come lo hai guardato scappare via"
Mi gettai tra le sue braccia, baciandolo con il viso inondato di lacrime. 
"Grazie Daichi... Grazie.. Ti amo così tanto"-sorrisi, strofinando i nasi-.
"Ti amo anche io"-mi accarezzò il viso, quando anche il giovane nuovo arrivato si mise in mezzo-. 
"Sisi! Amiamo già anche te"-sorrise Daichi, accarezzandogli la testa-. 
"Come lo chiamiamo"-chiese, guardandolo con dolcezza-
"Pensavo a Okuri"-sussurrai asciugandomi le lacrime-
"Okuri?"-chiese incuriosito-
"Si, Okurimono, regalo, non penso ci sia un nome più azzeccato di questo"
"Già... "-sorrise-. 
" Oh, Suga"
"Si?"
"Buon Natale"-mi baciò-. 
"Buon Natale anche a te"

   
 
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