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Autore: Alilucilla    02/06/2009    1 recensioni
Lui era Monkey D. Rufy, un bambino di 10 anni, con un desiderio, quello di diventare un giorno il Re dei Pirati. Era il suo più grande sogno, ma nessuno dei suoi amici voleva condividere con lui la sua immensa gioia. Ed era rimasto solo, senza un amico, ormai anche loro lo prendevano in giro, perchè era un piagnucolone, incapace di difendersi da solo. Infine era considerato un mostro, perchè il suo corpo, da quando aveva mangiato il frutto del diavolo gom gom, era diventato di gomma. Ma sarebbe cambiato, avrebbe dimostrato a tutti il suo valore, ma al momento si nascondeva nell'ombra di suo fratello Ace.
Genere: Generale, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy, Portuguese D. Ace
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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acerufy

Riuscirò ad essere coraggioso

 

 

Stava piangendo, come ormai era di consuetudine fare. Ogni giorno era sempre la solita storia, finiva con il piangere e dall'essere aiutato da suo fratello maggiore.

Veniva maltrattato di continuo dai ragazzi più grandi, per le sue idee, per il suo sogno.

Lui era Monkey D. Rufy, un bambino di 10 anni, con un desiderio, quello di diventare un giorno il Re dei Pirati.

Era il suo più grande sogno, ma nessuno dei suoi amici voleva condividere con lui la sua immensa gioia.

Ed era rimasto solo, senza un amico, ormai anche loro lo prendevano in giro, perchè era un piagnucolone, incapace di difendersi da solo. Infine era considerato un mostro, perchè il suo corpo, da quando aveva mangiato il frutto del diavolo gom gom, era diventato di gomma.

Ma sarebbe cambiato, avrebbe dimostrato a tutti il suo valore, ma al momento si nascondeva nell'ombra di suo fratello Ace.

Ace aveva 3 anni più di lui, era coraggioso e temuto da tutti, infatti lo proteggeva sempre, togliendolo sempre dai pasticci in cui molto spesso si cacciava.

E anche lui desiderava diventare un pirata.

Ci sarebbe riuscito, molto probabilmente. Ace non era come lui, non aveva bisogno di nessuno, se la cavava in qualsiasi situazione.

Non aveva paura e non piangeva mai.

E Rufy era geloso del fratello, lui aveva sempre bisogno di Ace, mentre quest'ultimo riusciva benissimo a fare a meno di lui.

Era frustrante, non riusciva ad aiutare mai nessuno, nemmeno se stesso.

Aveva 10 anni e ancora era un incapace, neanche suo fratello aveva bisogno di lui.

-ahi! Snif...snif-

tirò su col naso, mordendosi il labbro inferiore, cercando di trattenere le lacrime, ma ogni tanto qualcuna gli rigava il volto anche contro la sua volontà.

-Rufy non c'è bisogno che ti trattieni le lacrime.- disse Ace, mentre puliva le ferite del fratellino.

Si era reso conto che stava sforzandosi dal non piangere, e gli parve così buffo in volto da strappargli persino un sorriso.

-ma io non sto piangendo...snif.-

-sei proprio un testone! -

sorrise e gli diede un pacca sulla testa, subito dopo abbassò il volto, riprendendo a pulire le ferite alle ginocchia. Facendo così, Rufy, non riuscì più a trattenersi, prese a piangere, cercando di fare il meno rumore possibile, mentre Ace, disinfettava le ferite molto più delicatamente.

Per il piccolo era così umiliante, suo fratello faceva finta di niente, in modo da non farlo sentire peggio, ma tanto lui lo sapeva.

Avrebbe voluto essere come lui...avrebbe voluto consolarlo lui per una volta.

-e adesso a letto!-

ma prima di farlo scendere dal proprio letto, prese il fazzoletto che aveva nella tasca, per poi strofinarlo sopra la faccia del fratellino.

-fermo, fermo.-

Rufy si dimenava per liberarsi, ma era inutile, quindi iniziò una piccola battaglia, tra le risate di entrambi i fratelli.

E tutta la tristezza svanì vai.

Una ventina di minuti dopo i due ragazzini si era fermati, Ace aveva visto l'ora, ed era molto tardi, sia per Rufy che per lui stesso, ma in modo differente.

-dai Rufy muoviti!-

il ragazzino era di fretta, questo perchè quella sera sarebbe dovuto uscire con la sua ragazza, un appuntamento al lunapark.

Era ormai da due mesi che usciva con quella ragazza, ne era davvero cotto, gli piaceva un sacco, era il suo primo amore.

-vai via anche stasera?-

chiese mentre si infilava sotto le coperte del suo letto.

-non vado via, esco soltanto.-

-e la stessa cosa!-

dicendo questo mise il broncio incrociando le braccia, ed Ace sorrise divertito, sistemando, intanto, le coperte del fratellino che si lasciava coccolare spontaneamente.

-dormi e fai il bravo, io torno presto.-

e dopo avergli scompigliato i capelli, e aver chiuso per bene la porta, uscì dalla finestra con molta cautela.

Rufy aveva gli occhi puntati sul fratello, finchè egli non fu fuori, svanendo dalla sua visuale.

Spostò la testa fissando il soffitto; era di nuovo da solo, anche quella sera.

Dalla finestra entrò una folata di vento facendo sbattere le persiane, così il piccolo si mise un poco di paura, nascondendosi, istintivamente, sotto le coperte.

Si sentì stupido ad avere paura, ma non era abituato a stare solo la notte. Delle volte si chiedeva se sarebbe diventato mai, un giorno, pirata non poteva certo essere codardo.

Doveva essere migliore, come suo fratello.

Ad ace non mancava niente, aveva anche la ragazza, ma non capiva ancora a cosa gli servisse averla.

Suo fratello aveva cercato di spiegarglielo; si provano delle emozioni forti e attrazione, ma il piccolo Rufy non riusciva a comprendere quelle parole.

Emozioni diverse che il suo cuore provava...

ma cos'erano l'emozioni???

non capiva cosa fossero e prima di potersi dare una risposta, si addormentò coccolato dai suoi pensieri buffi.

La mattina seguente, Rufy, andò in città per cercare di aumentare il suo livello di coraggio, cercando situazioni che richiedessero il suo aiuto, ma per tuta la mattina non fece altro che combinare un pasticcio dopo l'altro, causando più problemi, anziché risolverli.

Fece vari tentativi, ma furono tutti inutili quindi, non appena fu l'ora di pranzo, sconsolato e triste si comprò qualcosa da mangiare per poi salire sopra un albero in aperta campagna.

Era difficile dimostrare agli altri qualcosa e diventare più coraggiosi.

Ma era convinto che la sua occasione ancora non fosse arrivata, certo che si nascondesse lì vicino a lui.

-snif, aiuto!-

sentì qualcuno piangere, singhiozzando rumorosamente e, abbassando il viso, scorse un bambino a terra, tremante, e non poco lontano distante da lui un cane, alquanto adirato.

-aiuto snif.-

il ragazzino a terra non riusciva a muoversi, aveva paura ed era stanco, fino a quel momento aveva corso a perdifiato per scampare dall'animale, finchè non inciampò facendosi male al braccio. Ma piangeva più per il terrore che dal dolore proveniente dall'arto.

-hai bisogno di una mano??

rufy, aggrappato con le gambe al ramo, su cui era seduto, si mise a testa in giù.

Il bambino vedendolo spuntare dal nulla ebbe una reazione un po' eccessiva, accorgendosi poi della reazione che ciò provocò al cane. Si era inferocito ancora di più.

-ahi, ahi le mie orecchie.-

-oh no! E ancora più cattivo!-

a quelle parole Rufy diede un'occhiata al cane, ed effettivamente sembrava molto più arrabbiato di quanto non lo fosse già prima.

Non la smetteva di ringhiare, ma non si decideva ad attaccare, molto probabilmente perchè non notava nessun movimento strano da parte dei due bambini.

-ma vuoi una mano???-

chiese ingenuamente Rufy.

-si, si ti prego.-

a quel punto Rufy scese dall'albero, pensando che forse era quella la sua occasione e non poteva sprecarla, doveva dare il massimo e proteggere quel bambino.

-bau, bau stai calmo.-

dun colpo fu assalito dalla paura, tutto il coraggio che fino a prima aveva provato era svanito, ma stavolta non poteva fallire, e tremante si posizionò davanti al cane. L'animale vedendolo così vicino, la prese come un affronto e così si avventò verso il ragazzino.

Rufy non ebbe manco il tempo di scansarsi che sentì un dolore atroce proveniente dal braccio sinistro. Il cane lo stava mordendo.

Aveva perso la cognizione del tempo, non si era nemmeno reso conto da dove fosse saltato fuori, un attimo c'era, l'attimo dopo era sparito.

Sentiva soltanto male al braccio e il cane non aveva nemmeno intenzione di staccarsi dalla presa.

Non riusciva a ribellarsi, i suoi occhi erano già colmi di lacrime e stava mordendosi il labbro inferiore per trattenere le urla di dolore.

Chiuse gli occhi e vide l'immagine di suo fratello, per niente contento, come invece era di solito, anzi era disgustato.

Rufy non poteva permetterlo, voleva a tutti i costi che suo fratello fosse fiero di lui.

Voleva diventare il re dei pirati.

Non poteva arrendersi.

Aprì gli occhi di scatto, il suo sguardo era cambiato e prima di rendersene conto, con il brccio destro, sferrò un pugno contro l'animale, con tutta la forza che aveva in corpo.

-wow.-

il bambino che fino a poco prima era rimasto a terra impaurito, si alzò sorridente abbracciando da dietro Rufy.

Il cane era stato sbalzato via e non appena fu di nuovo in piedi se né scappò.

Rufy non credette a quello che vide, era stordito e incredulo, aveva finalmente salvato qualcuno con le sue mani, senza aver bisogno di qualcun altro.

Finalmente ci era riuscito e non potè non sorridere, piangendo lacrime di gioia.

Si era persino dimenticato del morso che gli aveva dato il cane.

-c'è l'ho fatta!-

tutto esuberante si alzò in piedi, ricambiando l'abbraccio del bambino, iniziando a saltare come uno stupido.

Era sicuro che ormai nessuno avrebbe potuto fermarlo.

Il suo lovello di autostima era notevolmente salito.

-devo andarlo a dire ad Ace.-

-ma non ti fa male?-

-cosa?? io sono il più forte!-

lasciando il bambino prese a correre via, verso il fondo della valle.

Era felicissimo, più che certo di riuscire ad avere la stima da parte di suo fratello finalmente.

Mentre correva, sentì qualcuno che lo chiamava "mostro". Si fermò di colpo e scorse alla sua destra 3 ragazzi seduti sul prato, intenti a ridere.

Erano i solito che lo deridevano, picchiandolo, infatti il giorno prima uno di loro lo aveva infastidito. Il capo di quel gruppo di imbecilli.

-mostriciattolo, dove vai così felice?-

-forse dalla mammina??-

strinse i pugni, abbassando il viso.

Lo stavano umiliando di nuovo, senza che lui reagisse, oppure aspettava solo il momento opportuno???

sorrise.

-che c'è piangi??? vuoi chiamare Ace??

dopo aver detto questo, Rufy allungando il braccio, tirò un pugno al ragazzo che aveva parlato, ribaltandolo.

-non ne ho bisogno, so benissimo difendermi da solo.-

-ehi capo come stai??-

-mi ha fatto male!-

con la mano sulla guancia dolorante prese a piangere come un bambino piccolo, lasciando sbigottiti i suoi amici

-come ti sei permesso???-

-ne vuoi uno anche tu?-

chiese Rufy già pronto con il pugno, con un audacia non da lui. Ma in tutta risposta ebbe un rifiuto, infatti il ragazzo spaventato si girò, dando le sue attenzioni all'amico che era a terra.

Sorrise soddisfatto, ridendo di gusto, per poi riprendere a correre più felice di prima. Era riuscito a dare una lezione anche a quei bulli, quel giorno non poteva essere più bello.

Era luminoso e splendente come il sole, Rufy quel giorno riusciva a spiccare visibilmente, in quella giornata cupa e nuvolosa.

Il suo unico pensiero in quel momento era condividere la sua immensa felicità, avrebbe fatto salti di gioia sicuramente per tutto il resto della serata, se non per giorni, visto il carattere che aveva.

Le sue gambe non avevano mai corso così veloci e quasi si stupì quando si trovò davanti la porta di casa sua, ci aveva messo proprio poco.

Si fermò e alzando il viso guardò una finestra del secondo piano.

La luce era accesa, quindi suo fratello era già a casa, infatti quella era la loro camera.

Sghignazzò divertito ed entrò dentro, urlando il nome del fratello, mentre raggiungeva la sua stanza.

La porta era socchiusa, dalla camera si divano strani suoni, ma non fece caso a quel dettaglio ed entrò dentro come un uragano.

-Ace non sai cos...-

non riuscì a finire la frase che la gioia di quel momento svanì, sopo che vide qull'immagine.

A terra seduto, con le spalle appoggiate al letto, c'era Ace tra le lacrime, con le gambe strette al petto.

-Rufy che ci fai già qui?-

le urla del fratello non le aveva neppure udite, aveva soltanto sentito lo sbattere della porta e alzando il viso aveva scorso la figura di Rufy.

Prima di farsi vedere cercò di cancellare le tracce delle sue lacrime, facendo finta di niente, ma pure un ingenuo come Rufy riusciva a capire cosa stesse facendo.

-che succede fratellone??-

fece un passo avanti e sentì una fitta provenire dal petto, era triste e non ne concepiva il motivo, ma vedere a quel modo suo fratello gli stava procurando un dolore che mai in vita sua aveva provato.

-non è niente.-

-ti sei fatto male??-

inspiegabilmente prese a piangere avanzando verso Ace, spaventato.

-no, ma che hai fatto al braccio??-

si alzò in piedi, asciugandosi di nuovo gli occhi, prestando attenzione alla ferita del fratello.

-dimmi che cos'hai!-

il piccolo urlò, tra le lacrime e i singhiozzi, spaventando il fratello che non lo aveva mai visto a quel modo.

Abbassò il viso, pronto a raccontare cosa gli era capitato, e solo al pensiero prese di nuovo a piangere.

-ti ricordi vero, che ti ho detto che aveva una ragazza che mi faceva battere il cuore?? bè, adesso non mi vuole più, così mi ha spezzato il cuore.-

alzò il viso guardando il fratello, aveva ripreso a piangere e non riusciva a smettere. Provava un intenso dolore soffocante, era giù di morale e accasciandosi a terra si coprì il viso, iniziando un pianto angosciante, ma allo stesso tempo liberatorio.

Qualcosa dentro il piccolo Rufy si spezzò, era una sensazione nuova, mai provata, e avrebbe preferito non provarla mai. Il suo cuoricino era triste, non gli piaceva vedere il fratello in quello stato.

Il suo priamo amore era finito tristemente, lo stava facendo soffrire, come lui soffriva guardando suo fratello in quel momento.

Iniziava a capire adesso tutti quei discorsi sul voler bene a qualcuno.

Era suo fratello, c'era sempre per lui, e gli voleva immensamente bene.

Andò verso il fratello, abbracciandolo, tenendolo stretto a se come egli faceva sempre con lui.

-quando ti fa male il cuoricino ci sono io a curartelo, come tu curi tutti i giorni le mie ferite.-

ace sbarrò gli occhi, quelle erano state le parole più carine che avesse mai sentito; di solito era lui che si prendeva cura di tutti, ma stavolta c'era qualcuno che si prendeva cura di lui anche se probabilmente non capiva nemmeno il senso delle sue stesse parole.

Gli strappò un sorriso e ricambiò l'abbraccio, facendo sedere il fratellino che ad un tratto prese a piangere.

-che hai adesso?? non ce bisogno che pianga anche tu!-

-ma mi fa male il braccio!-

piagnucolò, sentendo soltanto in quel momento dolore. Ad Ace venne da ridere, fino a prima il cuo fratellino si era comportato come un fratello maggiore e adesso era tornato il solito di sempre.

-mi dici che hai combinato al braccio??-

era leggermente preoccupato, era una ferita diversa dal solito, molto più profonda.

-ho combattuto contro un cane per salvare un bambino.-

-come?-

era senza parole.

-si, è stato fortissimo, ma gli ho dato una bella lezione. Ho tirato un pugno anche a quell'idiota che mi da sempre fastidio. Sono felice!-

si distese a terra, con un sorriso sornione in volto, d'improvviso il dolore al braccio era di nuovo svanito.

Ace era allibito, suo fratello stava crescendo e cominciava a cavarsela da solo, prima o poi non avrebbe avuto più bisogno del fratellone e ciò gli dispiaceva, ma vederlo così felice lo rendeva in altrettanto modo.

-diventerai un grande pirata.-

dopo aver finito di fasciare il braccio di Rufy si distese accanto a quest'ultimo. Tutta la tristezza di prima era sparita, perchè al suo fianco c'era il suo adorato fratellino e ci sarebbe stato anche quando sarebbero stati lontani.

-davvero?-

volse la testa verso il fratello con gli occhi che brillavano di gioia, non avrebbe voluto sentire parole migliori.

-si, sarai il più grande pirata stupido.-

gli sorrise allegramente preparandosi ad una lotta, suo fratello era così.

-ti faccio vedere io come sono forte e non stupido!-

saltò addosso al fratello dando inizio al combattimento.

Sarebbero stati sempre l'uno di fianco all'altro anche se il mare li avrebbe divisi un giorno.

 

 

 

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Adoro le ff con i due fratelli *__* spero sia piaciuta...by by u_u

  
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