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Autore: _Naira    08/02/2017    1 recensioni
Storia sviluppata dalla one shot: 'she', personaggi:
•Naira: capelli biondi tinti di rosso, occhi azzurri, anoressica.
•Marco: capelli neri schiariti dal sole, occhi cioccolato e verdi, fisico mozzafiato.
•Angelo: capelli neri, occhi azzurri, papà di Marco.
•Isabel: capelli biondo scuro con shatush, occhi verdi/nocciola, migliore amica di Naira.
•Aldo: capelli grigi, occhi scuri, pastore amico di Angelo che ha visto crescere i 3 ragazzi.
•Ale: capelli marroni, occhi scuri, amico di Marco e Naira.
•Giacumassu: capelli grigi, occhi scuri, pastore amico di Aldo e Angelo.
Trama:
Questa storia parla di come un ragazzo riesca a tirare fuori una ragazza dall'anoressia, di come l'amore e l'amicizia, se veri, riescano a vincere su tutto.
Spero vi piaccia :) _Naira.
Genere: Avventura, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Pov Naira 

"Mamma, perché siamo in Montana?" Axel apre gli occhi mentre oltrepassiamo il cartello dello stato.
"Io e te andiamo in vacanza." Rispondo dolcemente. 
"È perché non c'è anche papà Enry?" Un nodo mi si forma in gola mentre il mio stomaco viene colpito da un pugno.
"Amore, il tuo papà non è Enrico, il tuo papà è un angelo adesso. Per questo siamo solo noi." 
"Lo so mamma." Mi giro con la bocca e gli occhi spalancati.
"Io ho i capelli neri come nonno Angelo ed Enry li ha biondi, ma all'asilo ho sentito che il papà è chi cura la mamma e me, quindi per questo il mio papà è Enry." Sono pietrificata con le lacrime che strabordano, mi ha stupito il suo pensiero e se solo l'avesse detto prima forse saremo ancora in Italia, da lui. 
Dopo due ore di viaggio dispersi nel nulla mi arrendo al fatto che ci siamo persi e decido di seguire le indicazioni per un ranch così da chiedere informazioni; qualche minuto ed una cancellata di legno con scritto 'Apache' ci accoglie. Storgo il naso alla vista delle buche profonde provando dispiacere per la mia bimba e dopo 100 metri mi fermo affianco ad un pick-up rosso, scendo e mi guardo intorno, non c'è nessuno, solo prati e cavalli, Axel decide che un puledro lo sta guardando e gli corre incontro. 
"Amore, sai che devi fare piano." Lo ammonisco. 
"Posso aiutarvi?" Una voce profonda alle mie spalle mi fa sobbalzare, mi volto e wow. 
Un ragazzo con lunghi dread biondi, occhi azzurri e cappello da cowboy mi fissa a braccia conserte, è a torso nudo e completamente sudato, una visione davvero piacevole.  
"È tua la bestiolina là?" Chiede indicando la mia focus.
"Mica tanto ina." Ribatto offesa.
"St?" 
"No, RS gioia." Un sorriso soddisfatto mi increspa le labbra. 
"Di a tuo figlio di star lontano dai miei cavalli, sono mustang, non sono domati." 
"Penso sia un po' impossibile dato che ci è nato in mezzo." Mi volto chiamando Axel che sbuffa affiancandomisi. 
"Volevo chiedere un'informazione, sto cercando un albergo più o meno decente ed un posto dove vengono deposte le richieste di lavoro." 
"Non siete in vacanza?" Chiede il tipo perplesso.
"No, ed ho bisogno di lavorare." 
"Ci sai fare con i cavalli?" Mi guarda dall'alto al basso.
"Mettimi alla prova." Concludo alzando solo un lato della bocca.
"Sono Rule." Mi tende la mano.
"Naira." Gliela stringo.
"Un nome azzeccato devo dire, laggiù c'è tutto il necessario per pulire i box, più tardi parliamo di paga ed alloggio." Conclude voltandosi. 
Mi metto a lavorare finché non ho finito tutti i compiti che Rule mi ha scritto, vedo un cavallo nero che, da solo nel recinto, mi fissa dal punto più lontano, mi guardo intorno un paio di volte poi decido di avvicinarmi. 
Arrivo allo steccato e mi siedo sul legno a metà altezza, dopo pochi secondi lo stallone si avvicina tranquillo mettendosi parallelo al recinto, girando il testone per vedermi.
"Mi stai invitando a salire?" Gli domando e lui sbuffa in risposta, guardo ancora una volta sia a destra che a sinistra poi mi calo dolcemente sulla sua schiena aggrappandomi a due ciuffi di criniera, apro il recinto e controllo lora: 11.30, ho ancora mezz'ora prima che Rule venga a cercarmi, decido di vedere com'è lo stallone, lui percepisce le mie intenzioni e parte al passo.
"Axel! La mamma torna subito, ok? Stai qui!" Dico a mio figlio.
"Certo mamma, devo strigliare blu." Si gira e continua a lavorare sul pony.
Faccio ripartire lo stallone indirizzandolo sulla strada da dove sono arrivata, lo lancio al galoppo; è  veramente veloce. Mi aggrappo meglio e dopo una quindicina di minuti torno indietro al passo, quando arrivo trovo Rule con Axel ad aspettarmi sull'ingresso del ranch, ha uno sguardo a dir poco furioso.
"Perché sei su Ahiga  (colui che combatte)? Le donne non possono domare i mustang!" Ringhia stringendo la mano di mio figlio.
"È stato lui ad invitarmi a salire!" Rispondo a tono.
Dopo aver battibeccato un po' ci rimettiamo a lavorare, verso sera il telefono in borsa a riprodurre le note di 'what if jamaica' di Alborosie, guardo il display: Angelo <3, tengo il dito sull'icona rossa un po', poi decido che devo almeno dirgli che Axel sta bene così rispondo.
"Angelo... ciao..." Dico con la voce che trema.
"Ciaooo... ehm.. ciao Maria!" Sento che sta trattenendo una risata. "Come stai?" 
"Stiamo bene ma non posso dirti dove siamo, voi siete tutti interi? Mi mancate da morire." 
"Torna a casa, siamo tutti distrutti.  Soprattutto Enrico. Ti prego bambina, torna da noi, torna da lui." Inizio a piangere e Rule mi guarda perplesso, butto giù mentre mi scappa un singhiozzo.
"Tutto bene?" Chiede il biondo. 
"No." Lancio il telefono contro il muro che si frantuma. 
"Vuoi parlarne?" 
"No!" Quasi Urlo e corro in camera, mi sdraio vicino a mio figlio che dorme, piango tutta la notte. 


Pov Enrico 

"Devo dire che il tatuaggio è venuto da dio!" Guardo la costola nello specchio, ora è coperta da inchiostro nero e blu, il blu dei suoi occhi. Sulla costola sotto il cuore ho tatuato una frase di 'all of me' che tradotta è: darò tutto me stesso a te, sei la mia fine ed il mio inizio, Naira. 
La frase finisce nella pupilla di un suo occhio. Sono due tatuaggi abbastanza piccoli ma così reali da sembrare una foto. 
Quando torno a casa mi lancio sul letto iniziando a piangere, l'ho persa per sempre e fa dannatamente male, non riesco quasi a respirare.
"Toc toc, enry?" Marta bussa sulla porta aperta e si stende affianco a me.
"Mi manca!" Piagnucolo tirando su col naso.
"Anche a me, promettimi che la troverai e la riporterai qui da noi." Piange anche lei ora.
"Te lo giuro." Dico ricomponendomi.






Spazio autrice 
Et voilà! Abbiamo scoperto dov'è scappata Naira. E vogliamo parlare del triplo BAM carpiato di Axel? Spero non vi abbia annoiato ...
Attendo con ansia i vostri pareri..
Un bacione la vostra _Naira.
  
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