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Autore: MartyFire    09/02/2017    3 recensioni
Questa storia racconta di come Roy e Riza scopriranno che il loro rapporto va oltre al rispetto e al semplice affetto, infatti scopriranno di amarsi. La storia incomincia da dove gli episodi di Fullmetal Alchemist Brotherhood finiscono.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Riza Hawkeye, Roy Mustang, Un po' tutti | Coppie: Roy/Riza
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Non capisco perché sono dovuto venire anch’io” si lamentò Roy spalmandosi sull’unica panchina della piccola stazione di Ishval.
“Nessuno l’ha obbligata Generale; quando ha saputo che avrei accompagnato il Tenente si è aggregato volontariamente” gli rispose semplicemente Riza.
A quella risposta il moro la guardò confuso, come poteva essersi dimenticato quel particolare? Poi la sua attenzione si sposto su Havoc che tratteneva a stento una risata.
“Come osa prendermi in giro!” pensò arrabbiato, poi un’immagine gli si formò nella mente facendogli cambiare velocemente umore. “Se continua a sorridere gli do fuoco alle chiappe” decise ghignando e sfregando le dita della mano destra continuando a guardare verso Havoc, che a quella vista impallidì e si raggelò sul posto, facendo cadere la sigaretta che stava per accendendo.
In quel momento in treno entrò in stazione.
“Ehi Riza” chiamò qualche secondo dopo una voce alla loro destra.
“Ciao Rebecca, com’è stato il viaggio?” le chiese Riza dopo averla abbracciata.
“Noioso” rispose semplicemente lei per poi voltarsi verso Jean.
“Havoc” disse sorridendo.
“Catalina” rispose lui ricambiando il sorriso per poi avvicinarsi “ lascia che ti porti la valigia” aggiunse sfiorandole la mano per prenderle il bagaglio.
Per il momento i due non potevano permettersi di più perché attorno a loro c’erano altri militari, ma i loro sguardi erano piuttosto eloquenti.
“Buonasera Generale” lo salutò finalmente Rebecca.
Roy non fece in tempo a rispondere che l’altra aveva già riportato la sua attenzione su Havoc.
“Se non ci muoviamo quei due finiranno per saltarsi addosso qui davanti a tutti” pensò esasperato prima di voltarsi verso la sua sottoposta.
“Bene, direi che è ora di avviarsi” annunciò per poi dirigersi verso la macchina, seguito velocemente da Riza e molto più lentamente dagli altri due.
 
Quando arrivarono non fecero in tempo a scendere che Rebecca si congedò dicendo di essere stanca per il viaggio, promettendo però a Riza che il giorno dopo lo avrebbero passato insieme. Subito dopo anche Havoc disse che sarebbe andato a riposare e raggiunse velocemente la sua ragazza alla reception dell’edificio principale.
“Che strano, Rebecca è sempre piena di energie” disse Riza sovrappensiero avviandosi verso la loro abitazione.
“Oh dolce e innocente Riza, domani sarà ancora più stanca” pensò il moro con un sorriso prima di seguirla.
 
Jean era appena uscito dalla doccia quando il rumore della porta della stanza che si apriva lentamente lo voltare con un sorriso malizioso. Rebecca vedendo il suo ragazzo con solo un asciugamano in vita non resistette e dopo aver chiuso velocemente la porta gli si buttò addosso facendoli cadere entrambi sul letto.
“Mi sei mancata” gli disse lui prima di baciarla dolcemente stringendola a sé.
“Mi sei mancato anche tu” gli rispose lei baciandolo sul collo.
Lui la lasciò fare per un po'.
“Sei troppo vestita” affermò poi Jean con un sorriso malandrino prima di capovolgere la situazione portandola sotto di lui, togliendole la giacca della divisa e iniziando a sbottonarle la camicia.
“Invece tu sei meravigliosamente svestito” disse provocante Rebecca prima di strappargli quel misero asciugamano, lasciandolo nudo.
Ridendo lui finì di spogliarla mentre lei continuava a baciargli e mordergli il petto. Poi Jean la strinse forte baciandola appassionatamente, mentre Rebecca gli cingeva i fianchi con le gambe e finalmente divennero una cosa sola.
 
Riza era in piedi da poco, quando qualcuno bussò piano alla porta d’ingresso.
“Come promesso eccomi qui” disse allegra Rebecca.
Riza sorrise all’amica e la fece entrare.
“Non parlare troppo forte, Roy sta ancora dormendo” le disse guidandola verso la cucina per poi iniziare a preparare il caffè .
“Quindi  lo chiama per nome tranquillamente anche davanti a me” pensò Rebecca mentre prendeva posto.
“Ti sei riposata?” gli chiese tranquillamente Riza sedendosi di fronte a lei.
“Non dirmi che credi davvero che io abbia dormito stanotte” le rispose maliziosa l’amica.
Inizialmente la bionda la guardò confusa, ma poi arrossì.
Fortunatamente per lei Roy entrò in cucina proprio in quel momento.
“Riza perché non mi hai svegliato?” chiese assonnato grattandosi la testa.
“Roy quante volte devo dirti di metterti una maglia quando ti alzi? Abbiamo un ospite” rispose Riza tranquillamente, guardandolo poi mentre girava il viso verso Rebecca e dopo averle fatto un leggero cenno del capo, rivolgere nuovamente la sua attenzione su di lei.
Lui sperava che avrebbe lasciato perdere come il solito, ma quella mattina Riza era irremovibile, così si voltò e tornò in camera sospirando.
“Scusa, è una sua brutta abitudine” disse la bionda sorridendo, riportando l’attenzione sull’amica.
“Tranquilla nessun problema” rispose Rebecca divertita.
Quando Roy tornò era piuttosto seccato e si sedette imbronciato accanto a Riza, che decise di alleggerirgli quella piccola imposizione posandogli davanti un bella tazza di caffè e un piatto di biscotti per poi sorridergli. Al moro non servì altro e ritrovato il buon umore prese un biscotto.
“Sono davvero incredibili, si comportano come una coppia e nemmeno se ne accorgono!” pensò esterrefatta Rebecca.
“Rebecca dove hai lasciato Havoc?” chiese diretto Roy sorridendo sotto i baffi per poi bere un sorso di caffè, mentre Riza lo guardava sconvolta.
“Sta ancora dormendo Generale” rispose tranquillamente l’interessata per poi rivolgere la sua attenzione all’amica, mentre il moro faceva una piccola risatina.
Vedendo che Rebecca non aveva dato troppo peso alla domanda poco educata di Roy fece finta di nulla e decise di non riprenderlo, per questa volta.
“Quindi cosa vorresti fare oggi Riza?” domandò la bruna sapendo che l’altra, organizzata com’era, aveva probabilmente già stilato un programma.
“Non che ci sia molto da vedere per ora, ma c’è un piccolo mercato poco distante da qui che vende anche qualche cibo tipico e pensavo che potremmo fare un giro e poi pranzare li” propose la bionda.
“Mi sembra una buona idea” affermò Rebecca.
“Il pomeriggio faremo una passeggiata per il paese e poi ceneremo qui con calma” finì di esporre Riza mentre iniziava a sparecchiare.
“Perfetto e lei Generale cosa farà oggi?” lo stuzzicò la bruna.
“La mattina andrò al poligono di tiro, poi il pomeriggio io e Havoc andremo a visionare i cantieri e ceneremo con gli operai” rispose tranquillamente Roy, non cadendo nella provocazione, in fondo non avrebbe visto Riza solo quel giorno, poteva sopravvivere.
Intanto però continuava ad osservare la sua sottoposta che lavava i piatti e non lo poteva vedere.
“Riza vuoi andare a farti la doccia per prima?” le chiese gentilmente.
“No, vai prima tu, io non ho fretta” rispose lei asciugandosi le mani.
Così Roy si avviò verso il bagno lasciando le amiche sole.
“Allora, come va con Mustang?” chiese la bruna quando l’altra si sedette di nuovo di fronte a lei.
“Non iniziare Rebecca, avevo immaginato che avresti ritirato fuori l’argomento e non voglio sentire un’altra parola” le ripose seriamente la bionda.
Per un momento ci fu silenzio, ma non durò.
“Avanti Riza non puoi farmi credere che non sia successo nulla” si lamentò l’amica.
A quell’affermazione la bionda sospirò, ma rimase in silenzio. Rebecca allora gonfiò le guance e incrociò le braccia. Quando faceva così non c’erano possibilità, finché Riza non le avesse dato una risposta non l’avrebbe lasciata in pace.
“Cosa dovrei dirle? Non è successo niente…” stava pesando la bionda esasperata, poi fu come se qualcuno le avesse sbloccato la mente e la sua testa fu inondata da immagini e ricordi dell’ultima settimana, non che ci fossero stati episodi sconcertanti, però erano successe alcune cose a cui lei non era riuscita a dare una spiegazione.
Così prese una decisione.
“Stasera, quando saremo sole potremo parlare” disse alla fine Riza.
Finalmente l’amica sciolse le braccia e le sorrise raggiante per la vittoria.
“Non vedo l’ora” le ripose Rebecca.
Poi mentre parlavano del più e del meno Roy uscì dalla doccia.
“Ci vediamo stasera Riza” la salutò sporgendosi in cucina con un sorriso.
“Si a stasera Roy e non fare lo sfaticato” disse lei prendendolo in giro.
“Non lo faccio mai” rispose lui dall’ingresso prima di chiudersi la porta alle spalle.
Quando si girò verso Rebecca la vide sogghignare.
“Vorresti dirmi ancora che non succede niente?” domandò retorica l’amica.
Riza la guardò confusa.


  
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