Serie TV > The Walking Dead
Segui la storia  |       
Autore: Heihei    09/02/2017    1 recensioni
TRADUZIONE
La storia è stata scritta da Alfsigesey e pubblicata su fanfiction.net in lingua inglese.
Bethyl post-finale della 4 stagione
"Nulla sarà più facile di nuovo. Scappare da Terminus, sconfiggere una mandria di vaganti, cercare provviste. Ma niente di tutto ciò sarà difficile come innamorarsi e provare a costruire una vita insieme in mezzo a tutto questo."
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beth Greene, Carol Peletier, Daryl Dixon, Un po' tutti
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

SVEGLIA

 

 

Dopo i letti a castello della prigione, le bare, i tronchi degli alberi, il terreno duro e il freddo, dormire nel letto di quel piccolo motel doveva essere una liberazione. Ma, al contrario, Beth sentì una sorta di repulsione verso quel letto, senza sapere perché. Evidentemente, anche Daryl era dello stesso avviso, perché aveva subito alzato il materasso dal letto e l’aveva messo a terra, nell’angolo più nascosto della stanza, un punto ben coperto.

“Sei sicura?”

Guardò il materasso e poi lei, irrequieto e insicuro nello stesso momento, con le mani che non sapevano cosa fare o dove andare.

Al posto di dire qualsiasi cosa a proposito, Beth si tolse la maglietta, lasciando che cadesse sul pavimento, e poi si stese sul materasso, cercando di spogliarlo senza che le sue mani tremassero troppo.

Quando cominciò a sbottonarle il jeans, il nervosismo l’abbandonò definitivamente. Incurante della scossa che le stava investendo il corpo, Daryl cominciò a baciarle il ventre, seguendo un percorso lento ma in discesa. L’ultimo attimo di paura svanì quando lo sentì così delicato, ma al contempo così avido di lei.

Con un tono sommesso, l’avvertì che quella situazione non sarebbe durata a lungo. Beth pensò che doveva averlo detto più a se stesso che a lei, in realtà. Infatti, entrò dentro di lei e sperò che potessero restare così, legati insieme, per l’eternità.

Daryl accarezzò ogni centimetro del suo corpo con le labbra, la lingua e le mani, finché non la sentì gemere con più foga e pregarlo di restare dentro di lei.

Al culmine, si abbandonò su di lei, baciandola ripetutamente. I loro respiri affannosi sembravano essere in sincronia. Beth gli strinse le braccia attorno al collo e gli impedì di muoversi per alcuni minuti, accarezzandogli la nuca e i capelli.

“Beth Greene”, le sussurrò a un orecchio.

“Mh?”

“Ti amo.”

Beth sorrise incondizionatamente, stupita nel sentirgli pronunciare quelle parole. “Ti amo. Tantissimo.”

Quando mollò la presa, si stese accanto a lei, accarezzandole le curve fino a posarsi sull’interno coscia, tastandole la pelle.

“Ti fa male?”

“Sì”, ammise lei ansimando. Tutto quel furore sarebbe mai finito? “Ma voglio farlo ancora.”

Daryl si fece sfuggire una mezza risata. “Devi darmi un minuto.”

Senza rendersene conto, si stesero entrambi su un fianco, ritrovandosi l’uno di fronte all’altra. Beth averebbe voluto ricordare quella sua espressione per sempre, con quei piccoli occhi azzurri improvvisamente così pieni di luce che la guardavano come se fosse tutto ciò di cui gli importasse. C’erano così tante cose che avrebbe voluto dirgli, ma non riusciva a mettere insieme le parole. Così, si limitò ad osservarlo, e capì che non c’era niente che avrebbe potuto dire per esprimere ciò che stava provando in quel momento.

“Sei così fottutamente bella”, mormorò.

Non poté fare a meno di sorridere e arrossire, quindi nascose il viso nel suo collo. Cominciò a ridere quando lo sentì mordicchiarle e succhiarle il lobo dell’orecchio.

“Sono stata troppo rumorosa?” Poggiò la bocca sulla sua spalla, riducendo quelle parole a un sussurro.

“Forse un po’.”

Anche se si era fatto buio e il motel era avvolto nel silenzio, Beth era così euforica che non sapeva se si sarebbe addormentata.

“Stai tremando.”

Daryl allungò il braccio per afferrare una coperta e tirarla su di loro.

“Sì, ma non ho freddo.”

Afferrò il suo braccio con la mano fasciata e lo tirò a sé.

Trascorsero la notte abbracciati, e lei non seppe più distinguere il sogno dalla realtà. Era stata probabilmente la settimana più felice che avesse mai vissuto, resa ancora più dolce da quanto tragica sarebbe potuta essere. Aveva pensato al peggio ogni volta che la sua mano aveva accarezzato la coscia fasciata di Daryl, oppure ogni volta che aveva sentito la sua mano bendata pulsare. Sarebbero potuti morire così tante volte e così anche la loro gente. La fortuna che avevano avuto le sembrò irreale.

In ogni caso, non volle condurre quel pensiero a nessuna conclusione logica, era più importante vivere quel momento e amarlo. Ora che anche lui sembrava averlo capito, erano liberi di chiudersi nel loro mondo, ancora e ancora. Apprezzò quello che aveva fatto per lei, il fatto che si era preso il suo tempo e aveva fatto in modo che tutto non fosse forzato la faceva sentire davvero amata e desiderata.

Voleva stare con lui dal momento in cui si erano separati. Quando la paura le fece sentire quella piccola vocina dentro di lei che le diceva che non si sarebbero ritrovati sapeva di doverla combattere. Sapeva che l’avrebbe ritrovato e che, nel profondo, sarebbe andata a finire così.

“Trovami”, disse piano.

Il sole era già sorto e non sapeva da quanto, la forte luce entrò dalle finestre attraverso le tende della stanza. Non era sicura di quando si fosse svegliata precisamente, non era neanche sicura di aver dormito davvero. Il suo corpo doleva e le si chiudevano gli occhi, ma non era stanca, la sua mente era ancora sveglia e attiva come la notte precedente.

Accanto a lei, Daryl si mosse. “Cosa hai detto?”

Alzò la testa dal materasso. I suoi capelli erano un disastro, un po’ anche per colpa sua. Appena sveglio, si strofinò le palpebre e le labbra.

Beth allungò il braccio e gli scostò i capelli dal viso. “Se questo è solo un sogno e io sono ancora incosciente in quella macchina… trovami.”

Per qualche secondo, si limitò a fissarla con un’espressione indecifrabile, ancora mezzo addormentato.

“E’ reale”, grugnì, avvicinandosi.

Si mise dietro di lei e la tirò a sé, in modo tale che poggiasse la testa contro il suo petto. Appoggiò il mento sulla sua spalla, stringendole la vita. Poi iniziò a far scivolare le mani lentamente sui fianchi e sulle cosce, accarezzandola con delicatezza.

“Così sembra e voglio che lo sia. Perciò penso che potrebbe essere un sogno, perché sembrano sempre così reali quando ci sei dentro. Qui è tutto così… perfetto. Abbiamo trovato la nostra gente, Judith è viva, tu sei con me...”

Era tutto come voleva che fosse, e proprio per questo alcuni pensieri inquietanti scossero la sua felicità.

Qualcosa di brutto accadrà presto.

Ma li scacciò via. Era reale. Avevano entrambi vissuto dei brutti momenti e sapevano come conviverci, ma forse la vita non era solo quello, forse poteva andare meglio.

“Verrò a prenderti”, disse Daryl in poco più di un sussurro. “Se dovessi svegliarmi ancora in quel furgone, ti troverò.”

Qualcuno venne troppo presto a bussare alla porta. Entrambi scattarono in piedi il più silenziosamente possibile per rivestirsi. Daryl si avvicinò per primo alla porta, con le scarpe ancora slacciate e la balestra giù in spalla. Controllò la visuale dalla finestra e aprì la porta così velocemente che Beth ebbe a malapena il tempo di nascondersi dietro al letto per rimettersi i jeans.

“Pronto ad andare?”

Era Rick. Beth si era allontanata abbastanza da riuscire a vedere solo la sua mano che impugnava la solita pistola.

“Sì, dormivo”, brontolò Daryl.

“Penso che l’abbiano fatto tutti. E’ un po’ più semplice senza tutto quel sole in faccia.”

Daryl si allacciò le scarpe e lanciò le chiavi a Beth. Lei spuntò fuori da dietro al letto e gli andò incontro, cercando di non guardare Rick. Sicura che la sua faccia fosse diventata di fuoco, cedette a guardarlo, mordendosi il labbro.

Se Rick si era in qualche modo sentito imbarazzato, non lo diede a vedere. Fece qualche passo indietro e si voltò a guardare il parcheggio, dando loro qualche altro secondo di privacy. Daryl ne approfittò per rientrare in stanza e baciarla con foga.

Non erano il genere di persone da addii.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Walking Dead / Vai alla pagina dell'autore: Heihei